Buiomega71 • 7/08/25 10:28
Consigliere - 27552 interventi Rassegna estiva:
Indipendentia-Il lato oscuro del cinema italiano Le vere pecche sono la perculata di far spacciare l'Umbria per il Texas (questa cosa è davvero una cafonata terribile), il citazionismo tarantiniano buttato a caso (la canzone di
George Baker, il refrain di
Pulp fiction,
A prova di morte che si vede in televisione il benzinaio, il feticismo dei piedi femminili-bel primo piano, gratuito, su quelli nudi di Elisa Sensi- e tutto l'armamentario pulpesco "tex-mex" che si conclude con un'insensata, pagliaccesca e cafonissima rapina che scimmiotta
Dal tramonto all'alba vs
Point break) e gli stucchevoli quanto bambineschi discorsi cinefili (sul
Soldato Ryan, su
Hostel e su
Vacancy, se non i mille modi per cucinare le uova!)
Al di là di una prima parte che sfiora la pura essenza del weirdo psicotronico senza speranza, nella seconda Lombardi cambia registro.
Prende l'idea del
Tunnel dell'orrore (passare la notte nel market), lo mischia con riverberi dell'
Intruder di Scott Spiegel, ha qualche buona intuizione registica (le luci del supermercato che si spengono una dopo l'altra) e non lesina in crudeltà e sadismo (David costretto a cibarsi della carne dell'amica, la mano maciullata nel tritacarne, la ragazza fatta a pezzi sul tavolo, lo squarcio nella gamba con estrazione dei tendini, la fredda uccisione con la pistola captiva puntata alla tempia, l'eviscerazione) e Stivaletti riesce a fare miracoli con poco, fino all'inaspettato twist copia e incollato da
The descentDeliranti, incomprensibili e assurdi discorsi infiniti del "celentanesco" macellaio/antropologo (sic!) di Ottaviano Blitch, che straparla di consumismo e cultura del cannibalismo, non tenendo a freno i suoi tic facciali, che sono una via di mezzo tra il teatro della follia e una sbronza colossale della serie "posa il fiasco".
Alla fine nemmeno così orribile e inguardabile come si legge in giro, che, tolta la tristezza cineamatoriale della prima parte (probabilmente Lombardi voleva far crescere la tensione e creare un empatia con i tre ragazzi in modalità
Wolf Creek), riesce anche a stoccare qualche momento genuinamente disturbante (come l'inquietante e catatonica donna delle pulizie che sembra uscita dal
Messia del diavolo)
Splatter e gore moderati (del tutto ingiustificato il divieto ai minori di 18 anni) ma ben assestati e non malaccio la OST composta da Emanuele Frusi & GTO.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/08/11
Lattepiù
Undying, Buiomega71
Myvincent
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