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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si parte da un 31-0, la maggiore differenza reti registrata in una partita di calcio internazionale. E' il risultato con cui l'Australia (mica il Brasile!) batté le isole Samoa americane alle qualificazioni per il Mondiale del 2002. Un punteggio umiliante, al punto che l'American Soccer Federation decide di correre ai ripari e di fare qualcosa per ristabilire in qualche modo la reputazione degli isolani del Pacifico. L'idea è quella di spedire lì Thomas Rongen (Fassbender), allenatore europeo cacciato per cattiva condotta da più squadre e chiamato in questo modo a una sorta di redenzione.

Sulle prime l'uomo si mostra disinteressato e decisamente...Leggi tutto contrario, ma una volta capito che altre possibilità non ne ha, è costretto a fare buon viso a cattivo gioco partendo per il meraviglioso arcipelago tropicale e venendo lì in contatto con un mondo a lui completamente alieno, in cui il calcio non è certo vissuto con l'ossessività alla quale è abituato da sempre. Per i giocatori della "Nazionale", anzi, pare più importante la danza propiziatoria da attuare prima del match, dal momento che il giocare in modo decente si direbbe a loro del tutto precluso. Non a caso il presidente non chiede di vincere le partite; si accontenterebbe di segnare un gol. Un solo gol per poter dire esistiamo anche noi, sul campo! Thomas comincia così a conoscere i giocatori, molti piuttosto caratterizzati (in particolare Jaiyah, all'anagrafe Johnny, un trans che l'allenatore non capisce proprio come possa giocare, avendo tutta l'apparenza di una femmina) e tutti invariabilmente scarsissimi.

Il film, come i tanti che affrontano similmente l'argomento (a cominciare da COOL RUNNINGS, in cui a dover essere “educata” era una improbabile squadra di bob giamaicano), veleggia sull'onda dei buoni sentimenti, con un umorismo facile deputato a smussare progressivamente gli spigoli del burbero allenatore. Dagli insulti e gli scontri si passa alla comprensione, alla condivisione, all'osmosi comportamentale che infonde nei giocatori quel minimo di combattività utile ad emergere. La regia - pur competente - di Waititi ricalca un canovaccio consunto senza uscire dalle maglie di una sceneggiatura che poco offre a livello di spunti; sfoggia invece le migliori qualità in una valida direzione del cast (con Fassbender in testa, ma questo era scontato), in una discreta resa degli scenari naturali e in un umorismo aggraziato che trova a sprazzi qualche buona battuta legata al'ingenuità degli isolani contrapposta alla programmatica crudezza dello smaliziato Rongen.

Poi spazio all'umanità di Jaiyah, asso nella manica del politicamente corretto e figura che (pure nella vicenda reale a cui ci si ispira) forse più di tutte favorisce i sentimenti volti a una genuina inclusività mostrati da chi è abituato a vivere in armonia accantonando ogni sorta di odio nei confronti delle minoranze. Non vanno tuttavia dimenticati il ritorno in pista del portiere che raccolse nella rete i 31 palloni dell'Australia ma che restava il migliore dell'isola nel suo ruolo, l'atleta supermuscoloso, il poliziotto sovrappeso dal tiro potentissimo e nemmeno le tante, buffe citazioni a KARATE KID...

Non si pensi che la storia copra un lungo periodo di tempo: l'orizzonte è un'unica partita, quella contro le isole Tonga, che verrà vissuta come nemmeno quella contro i nazisti di FUGA PER LA VITTORIA (rigore compreso), match leggendario al quale Waititi sembra per molti versi ispirarsi nella drammaticità del racconto (per quanto qui stemperato dall'inevitabile ironia) e nelle riprese delle azioni di gioco (decisamente rallentate, rispetto alla realtà). Gli accenti comici restano in secondo piano rispetto ai toni da consolante commedia sportiva e non ci si immagini certo di ritrovare qui i virtuosismi ben più originali e dirompenti di un SHAOLIN SOCCER: il film punta a un pubblico diverso e le scene più ricercatamente divertenti si hanno quando Rongen è convocato dall'American Soccer Federation e gli vengono anticipate su schermo le cinque fasi che lo porteranno alla depressione.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/11/23 DAL BENEMERITO DEEPRED89 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/01/24
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Deepred89 18/11/23 13:58 - 3790 commenti

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Divertente commedia calcistica che fa pensare a certe produzioni nostrane sia per il soggetto che per la celebrazione della povertà come autenticità e purezza. Nulla di originale né imprevedibile, ma il ritmo non viene mai meno e l'umorismo funziona, così come Fassbender allenatore inizialmente detestabile (banalotti, però, i suoi alti e bassi). Notevole il cast della squadra del Samoa, con volti e corpi scelti con sapienza. La partita finale è così ben montata da risultare credibile nonostante il contesto comico, peraltro con la bella trovata del secondo tempo narrato a posteriori.

Rambo90 17/01/24 17:52 - 7837 commenti

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Una commedia sportiva semplice ma narrata bene e che trova nel suo giusto bilanciamento tra momenti comici e altri più introspettivi la sua forza. Come il protagonista e la sua squadra, anche Waititi trova il riscatto dopo un pessimo prodotto Marvel e dimostra che con il giusto piglio si può raccontare ancora una volta una storia vista in mille salse. Bravo Fassbender, simpatici gli altri e particolarmente riuscito il montaggio della partita finale. C'è anche un buon messaggio inclusivo, raccontato con una poetica naturalezza. Buono.

Caesars 21/02/24 18:34 - 3884 commenti

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Pellicola che non presenta grandi novità: si parte da uno spunto reale sicuramente curioso e si sviluppa la storia secondo i cliché più comuni del genere. Comunque il lavoro si lascia guardare con piacere, perché ben realizzato e discretamente interpretato da tutto il cast. Come praticamente tutti i film sul calcio, la realizzazione delle fasi di gioco risulta molto poco realistica, ma la cosa non crea fastidio più di tanto. Un film che certamente non passerà alla storia, ma che garantisce una serata di relax.

Daniela 29/02/24 09:40 - 12966 commenti

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Allenatore olandese in disarmo è costretto ad accettare l'ingaggio da parte della peggiore squadra nazionale di calcio al mondo, quella delle isole Samoa americane. L'obiettivo è segnare almeno un gol in una partita ufficiale... Anche se ripercorre una vicenda reale, come testimoniano i filmati d'archivio, il film non si distacca dalla parabola tante volte proposta dal cinema su un gruppo di sfigati impegnati in una impresa sportiva sulla carta per loro quasi impossibile, ma è reso piacevole dalla bonomia paciosa dei personaggi che circondano il risentito protagonista Fassbender.

Galbo 22/03/24 20:56 - 12534 commenti

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Tratto da una vicenda realmente accaduta, un classico film sportivo che si innesta nella tradizione delle pellicole del genere; una storia di redenzione attraverso lo sport che coinvolge un gruppo di (aspiranti) calciatori in un'isola sperduta dell'Oceano Pacifico, le isole Samoa. Una vicenda che meritava di essere raccontata, anche se nel complesso il film abusa di tutti i cliché possibili a partire dalla caratterizzazione dei protagonisti e mostra qualche pecca nella realizzazione delle sequenze sportive. Buone la prova di Fassbender e l'ambientazione.

Jandileida 28/04/24 15:32 - 1619 commenti

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Niente di nuovo sotto il sole delle Samoa Americane: Waititi gioca di rimessa proponendoci una storia sportiva di volontà e riscatto come già se ne sono viste un milione e più, utilizzando tutti i cliché tipici del genere. Purtuttavia, le peripezie della squadra di calcio più scalcinata del pianeta si lasciano seguire con un certo agio, popolate come sono di personaggi simpatici, buoni sentimenti e piacevoli trovate registiche. Adatto soprattutto a un pubblico in età scolare, sarà di conforto anche a chi la scuola l'ha finita da un pezzo. Fassbender in versione semialimentare.

Mr.chicago 21/08/24 11:30 - 203 commenti

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Una rovinosa ed epocale sconfitta fa da apripista a questa pellicola di rivincita sportiva che il troppo buonismo tende inevitabilmente a rendere melensa, anche se è altrettanto inesorabile non provare simpatia per tutti i personaggi della storia. Di film come questi ce ne sono molti (quasi tutti migliori), ma fa specie che si parli di calcio in una pellicola USA e non del solito baseball o basket. Godibile ma piatta (comprese le sequenze sportive, che dovrebbero essere le più "dense").

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