Q - Il serpente alato - Film (1982)

Q - Il serpente alato
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Larry Cohen è noto ai fan dell’horror per aver criminalizzato neonati (BABY KILLER) e gelati (STUFF), e anche a leggere il soggetto di questo Q-THE WINGED SERPENT sembrerebbe piuttosto arduo rendere credibile la storia di un uccellaccio preistorico assassino che svolazza indisturbato tra i grattacieli di Manhattan. E invece Cohen, attraverso una sceneggiatura davvero azzeccata, originale e zeppa di notazioni umoristiche (mai facili o grossolane) riesce nell'intento, creando una serie di personaggi dallo spessore psicologico ragguardevole: David Carradine è un poliziotto...Leggi tutto sui generis, dal fare dimesso e imperturbabile (ma il merito dell'ottima caratterizzazione è anche di David, figlio di John Carradine), Michael Moriarty è uno psicopatico a sua volta piuttosto insolito, capace di improvvisi sbalzi d'umore e di una buona gestione delle proprie risorse (arriverà a ricattare la polizia asserendo di conoscere il rifugio del supervolatile). Sarebbe ingiusto apparentare IL SERPENTE ALATO ai troppi monster movies che hanno infestato il grande schermo per anni replicandosi (anche se l'animazione in stop-motion di David Allen, molto retrò, lo apparenta addirittura ai primi esperimenti di Harryhausen), perché le apparizioni della bestia sono quasi secondarie alle altre vicende, che prevedono furti in banca, storie di gangster in erba, sette azteche... Cohen mescola le varie componenti ottenendo un risultato pregevole, da tipico cult-movie indipendente, mostrando di saper gestire bene il ritmo (un po' stiracchiato solo nel nel finale) e mostrandoci Manhattan dall'alto con suggestive panoramiche, proiettando l'ombra del mostro sui grattacieli.

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Puppigallo 26/01/07 19:16 - 5250 commenti

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E’ una di quelle pellicole che non scordo. Girato più che decentemente, senza alcuna pretesa nell’intreccio, è semplice e lineare ma con un protagonista (un delinquentello mezza tacca) interpretato bene, credibile nella sua pochezza come essere umano, che finisce per non farsi scrupoli nello sfruttare a suo favore una terribile e casuale scoperta. Il serpente alato, risvegliato da un tizio che scortica le persone secondo un rito azteco, è in stop motion. Piuttosto crudo (lo scorticamento), ha in qualche pausa il suo maggior difetto, ma resta buono e consigliabile.
MEMORABILE: La decapitazione. La scoperta del nido.

Lattepiù 19/03/07 20:43 - 208 commenti

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Per diversi aspetti grezzo e sciatto. Anche per il suo essere un low budget divaga eccessivamente sulla sottotrama poliziesca. Però è un film con un fascino tutto suo: l'idea su cui si fonda è geniale; le soggettive del mostro che volteggia sopra i tetti dei grattacieli sono di una suggestione estrema; il serpente alato, in stop motion, nonostante gli effetti mostrino spesso l'esiguità del budget, è bellissimo, meraviglioso nel senso più puro del termine. Intrattenimento abbastanza divertente.

Lovejoy 21/05/08 14:11 - 1823 commenti

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Buon film diretto con brio dall'esperto Cohen, si avvale di discreti effetti speciali (per l'epoca) e di un buon cast d'attori, tra i quali spicca il folle invasato interpretato da Moriarty. Alcune scene, tipo quella del lavavetri, sono difficili da dimenticare. Uno dei migliori esemplari del genere.

Undying 22/05/08 19:12 - 3807 commenti

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Il cast è valido, la direzione di Cohen è attenta, la storia appassiona. Ma c'è poco da esultare, perché i dialoghi mandano a picco il film, già compromesso dalla carenza degli effetti speciali, vero punto di forza in un prodotto di questo tipo. Per fortuna i classici "virtuosismi" (OT: termine che odio, ma di moda causa politici dei nostri tempi) della macchina da presa rendono gradevole la visione, ed il risultato finale (si tratta di pellicola girata nel 1980!) può dirsi più che riuscito...

Homesick 6/10/08 18:45 - 5737 commenti

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Rozzo miscuglio di animali assassini, mitologia azteca (con relativi invasati seguaci) e gangsters metropolitani, in cui tuttavia emerge la mano registica di Cohen, capace di efficaci riprese in soggettiva e panoramiche aeree all’incombere degli attacchi del gigantesco volatile. Moriarty funziona sempre nel ruolo dello schizoide; bene anche Carradine nei panni del poliziotto aperto, riflessivo e ironico e l’ex Shaft Roundtree in quelli del collega diffidente e violento.

Patrick78 24/01/09 11:56 - 357 commenti

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Deficitario B movie in stile anni 50 su di una creatura svolazzante che decapita gli abitanti di New York. Effetti speciali che di speciale hanno ben poco e attori di un certo calibro come Carradine e Roundtree abbastanza svogliati nelle vesti dei poliziotti intenti a risolvere i misteriosi casi di omicidio. Comica la spiegazione dell'esistenza del mostro alato ed il finale beffardo. Cohen è sempre stato un regista grossolano e qui lo dimostra con un lavoretto che una ventina di anni fa avrebbe fatto le fortune di Corman. Null'altro da ricordare.

Cotola 18/10/09 00:54 - 8998 commenti

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Buona pellicola di serie B firmata da Larry Cohen. Rispetto ad altri film del regista il ritmo è alto e la storia riesce a coinvolgere e scorrere via veloce. Peccato per alcune cose non all'altezza: il personaggio principale, alcune lungaggini fuori luogo ed i dialoghi. Gli effetti speciali sono molto artigianali ma le scene con l'uccello sono girate bene.

Rebis 11/04/12 15:40 - 2331 commenti

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Dietro l'aura cult scatenata da un'idea che apparirà parimenti demente o geniale - Quetzalcoatl, il serpente alato azteco, infesta i cieli di New York - ammicca lo sparuto cinema di Larry Cohen: pretese sociopolitiche che adombrano spocchia autoriale, povertà di mezzi ostentata come fosse di per sé un pregio, personaggi scombiccherati, incapacità di generare ritmo, noia che dilaga. Il tentativo di un horror "en plein air" sostanzia i primi cinque minuti. Cast più professionale della media e qualche innocuo guizzo gore, ma per chi è avvezzo ai monster-movie d'antan è solo aria fritta.

Rambo90 10/07/12 23:26 - 7659 commenti

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Un film senza pretese ma di buon intrattenimento, diretto con un buon ritmo da Cohen ma soprattutto dotato di effetti speciali sorprendenti (vista l'epoca e il budget) e di un cast in parte, nel quale spiccano ovviamente Carradine e Moriarty. Qualche intoppo nella parte centrale, ma alla fine si rimane soddisfatti. Buona anche la colonna sonora e le soggettive del bestione.

Jena 11/08/15 17:07 - 1547 commenti

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Buon film di Larry Cohen. A colpire è l'originalità della trama, con l'idea pazzesca (ma il film regge...) di un serpente alato dio azteco che nidifica sull'Empire State Building e con un bizzarro incrocio di commedia/horror/fantastico e riti aztechi che fanno sempre piacere. Il gore è abbondante (le decapitazioni, il tipo spellato ecc), le riprese (soprattutto quelle aeree) ottime, il ritmo incredibilmente vivace per Cohen (altrove soporifero). Efficaci Moriarty e Carradine. Effetti speciali artigianali ma ok!
MEMORABILE: Il serpentone in volo tra i grattacieli; Il nido della bestia.

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Minitina80 29/02/16 15:48 - 2976 commenti

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Cohen, nelle duplici vesti di regista e sceneggiatore, scrive e traspone una storia grezza che mischia horror e fantascienza con qualche traccia lontana di poliziesco. Non è impresa da poco e qualche passaggio a vuoto non può mancare, ma nella folta schiera della cosidddetta serie B non sfigura affatto. La creatura mostra i segni del tempo, però l’uso sapiente che ne è stato fatto è da apprezzare. Nel complesso non è male.
MEMORABILE: "Non le vendono le pistole con i coglioni, dovrai tirare fuori i tuoi!"

Myvincent 11/11/16 08:47 - 3721 commenti

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Un grosso uccello alato preistorico incombe su New York nidificando nientepopodimeno che sulla celebre Chrysler Tower. Strambo film con qualche ambizione introspettiva dei personaggi, sbanda di qua e di là alla ricerca di una sua identità e morendo senza infamia né lode, in un finale del tutto prevedibile. Cast di un certo rispetto, ma un po' sprecato.
MEMORABILE: L'immenso uovo preistorico sulla cupola del Chrysler.

Herrkinski 26/03/19 03:11 - 8052 commenti

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Spassosissimo omaggio di Cohen ai creature-feature da drive-in degli anni '50 che oltre al tema portante del mostro volante intrattiene con sottostorie criminose e sette atzeche; ne esce un exploitation da grindhouse più 70s che 80s, visto anche il cast di facce note del decennio precedente (Roundtree e Carradine) più il feticcio coheniano Moriarty, che qui gigioneggia alla grande. SPFX d'altri tempi ma comunque efficaci, con sequenze splatter abbastanza audaci, belle anche le riprese aeree e la fotografia; un horror che diverte senza pretese.

Anthonyvm 13/06/18 21:59 - 5612 commenti

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Buona unione di urban thriller e monster movie classico, con una creatura draconimorfa che semina panico e morte nella popolosa e soleggiata New York. Cohen dimostra ancora una volta di centrare i dialoghi meglio che le scene d'azione, ma nel complesso riesce a dare un buon ritmo alla pellicola nonostante qualche momento di stanca. Sarebbe stato interessante approfondire le reazioni della massa alla notizia del mostro, risolte solo con qualche titolo di giornale. Ottimo Moriarty e memorabile Carradine. Buoni gli SFX in stop motion. Godibile.
MEMORABILE: Il serpente ghermisce una vittima e la porta a zonzo per il cielo facendo piovere sulla città e sui civili gocce di sangue; Le scene di scorticamento.

Rufus68 4/07/20 23:28 - 3818 commenti

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Profumava di vintage già negli anni Ottanta, questo reperto oggi impossibile da replicare. Il classico film di mostri, colla sua dicotomia inattaccabile, immerso in una atmosfera da poliziesco anni Settanta in cui la fanno da padrone caratteristi di sicura forza (Carradine e un bravo Moriarty). Cohen furbescamente ci aggiunge un pizzico di sesso (qualche fuggevole signorina spogliata) e un'artigianale serie di trovate (l'uovo nel grattacielo) che rendono ulteriore gradevolezza riscattando ingenuità e qualche goffaggine. Fra i minori resta un piccolo classico.

Fulcanelli 20/09/20 13:01 - 135 commenti

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A partire dal culto azteco del dio serpente Quetzalcoatl si reinventa un soggetto vecchio di mezzo secolo (il mostro che terrorizza la città) che sì, è spunto interessante ma anche unico perno su cui si regge tutto: sceneggiatura vacua che non ha altro da raccontare se non della solita triste squadra speciale con le mitragliette che deve abbattere la bestia e animazioni del mostro in stop-motion che anche considerando budget limitato e anno di produzione risultano comunque anacronistiche (per vederlo in quel modo era meglio limitarsi alle buone ombre). Per appassionati del genere.

Faggi 26/09/20 17:14 - 1548 commenti

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Un rapace dalla forma preistorica (una specie di pterodattilo), ovvero una divinità azteca, fa banchetti di carne umana in piena Manhattan. Con spirito fumettistico e ardimento fantastico le sue gesta da film di animali assassini si incontrano con il poliziesco metropolitano e il gioco, strano e umoristico, è fatto. L'artefice sembra essersi divertito a costruire questo castello di carte che regge bene e non crolla, sostenuto da personaggi curiosi e relative interpretazioni capaci (Moriarty - mezzo criminale e mezzo musicista - e Carradine, poliziotto compassato e ironico).

Noodles 21/06/21 16:30 - 2196 commenti

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Non è chiaro se il film sia una parodia o un omaggio ai cari vecchi horror anni '50. Qualsiasi cosa sia, buca completamente l'obiettivo. La pellicola non impaurisce mai ma nemmeno affascina, né strappa qualche risata, nonostante la presenza di qualche buono spunto splatter. Troppo banale il plot, con sensazionalismi che anziché aiutare rendono il tutto ancora più assurdo. Tremendi i dialoghi e sul mostro protagonista è meglio stendere un velo pietoso. Qualche scena è godibile, ma si tratta di un guazzabuglio trash da evitare.
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  • Discussione Zender • 12/04/12 18:48
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Strano personaggio Cohen: di solito appunto i suoi film hanno sempre quell'idea che ti spiazza e che t'intriga (Stuff in primis, ma anche L'ambulanza). A me questo Q è sempre piaciuto, nonostante gli evidenti difetti. Eccentricissimo... Però sceneggiati a casaccio non direi, Rebis. Io ricordo nei suoi film sceneggiature più curate della media (non a caso lui è prima sceneggiatore che regista).
    Ultima modifica: 12/04/12 18:48 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 13/04/12 00:51
    Consigliere - 25892 interventi
    Mha...L'affaire Cohen è sempre stato una "spina" per i patiti del cinema horror americano come il sottoscritto.

    Genialoide è genialoide, anch'io come Rebis amo il primo Baby killer, il terzo è pura follia coheniana (il secondo non l'ho visto perchè da noi non è mai uscito).

    Mi piacquero The stuff e L'ambulanza, un pò meno The serpent... (si, insomma, il solito "monster movie" come ben dice ancora Rebis nel suo commento), mentre trovo il suo episodio dei Masters of horror un piccolo gioiellino.

    Sgangherato I vampiri di Salem, ma comunque divertente, e quasi inguardabile Che fatica essere lupi mannari (che però anticipa Voglia di vincere).

    Adoro anche il Cohen poliziottaro, con i cult della blaxpoitation (due su tutti, Black Caesar mi personal cult, e Tommy Gibbs)

    Direi, che a grosse somme, sono d'accordo con Zender nel definire lo zio Larry "eccentricissimo".
    Ultima modifica: 13/04/12 00:52 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 13/04/12 15:52
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Mah, il fatto che Cohen sia uno sceneggiatore prima che un regista non lo esime dall'essere un pessimo sceneggiatore... Q - Il serpente alato per me è eclatante: ha rimpolpato la storia di dozzine di elementi e distrattori senza per questo rendere il tutto più interessante, fluido o divertente, anzi, l'effetto è proprio quello di un caos che affatica un racconto molto, troppo, convenzionale. Il fatto che il mostro sia (o non sia) una divinità azteca è pretestuoso, così come tutta la complicazione sul pianista fallito che si dà alla rapina: poteva esserci al suo posto uno pterodattilo, King Kong e una donzella urlante, che cambiava? I personaggi e i sottotesti pretendono sempre una cifra in più di quelli di un semplice film horror, ma poi la gestione dei mezzi (pochi) è più goffa di quella di un semplice b-movie: Stuff, per esempio, poteva essere un film folle, esilarante, e invece è un predicone sulle multinazionali che, per carità, interessa tutti, ma ammazza completamente l'idea - meravigliosa - del gelato assassino rigurgitato dal sottosuolo. Anche ne I vampiri di Salem aggiunge all'idea di King una cifra sociale - in sostanza sti vampiri sono una comune - che leva tutto il fascino da horror classico al film di Hooper. Idem per L'ambulanza: idea splendida, svolgimento pedissequo, noioso, moralista. Baby Killer lo ricordo come un horror romeriano, molto inquietante, ma già allora mi parve noiosetto, quindi immagino che oggi mi sembrerà un pachiderma :)

    Mezza pena per il Masters of Horror: dura poco e non fa troppi danni, ma anche lì alla fine rischia di ripetersi... L'idea però - come sempre - è bellissima ;)
    Ultima modifica: 13/04/12 16:03 da Rebis
  • Discussione Zender • 13/04/12 18:32
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Mah, il fatto che Cohen sia uno sceneggiatore prima che un regista non lo esime dall'essere un pessimo sceneggiatore...
    No, certo, però il fatto che gli abbiano commissionato tanti lavori come sceneggiatore per case anche importanti penso che significhi che un minimo conosca il campo e possa permettersi di dire che sa fare quello meglio che altro nella vita. Che poi non basti ok, però io non li ricordo così pestiferi i suoi film da quel punto di vista.
    Per quanto riguarda il pianista fallito di Q: capisco che non sia relazionabile al serpentone volante, però perché dovrebbe esserlo? Lui prova a infilarci un personaggio che nelle sue intenzioni dovrebbe essere interessante a prescindere dal mostrone.
  • Curiosità Buiomega71 • 9/10/15 09:55
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 28 dicembre 1984) di Il serpente alato:

  • Discussione Fulcanelli • 20/09/20 13:13
    Galoppino - 25 interventi
    L'hanno dato ieri sera su raimovie, non l'avevo mai visto. Il mostro del film è identificato in Quetzalcoatl. Carradine ne viene a conoscenza da un'esperto di cultura azteca mentre indaga sugli omicidi a sfondo sacrificale, e sarebbe proprio per le vittime sacrificali in offerta al “dio” che il mostro si sarebbe risvegliato, dico sarebbe perchè non è verosimile come tante altre cose. Si dice che il mostro riposava da secoli, ma il Chrysler Building dove dimora è del '30. Poi come avrebbe fatto a deporre le uova se è l'unico esemplare rimasto della sua specie? Poi un mostro come quello “simildrago” non lo abbatti con le mitragliette a 50 metri di distanza... già solo un cinghiale ha una pelle a prova di pallottole. Non mi sembra granchè brillante in quanto a sceneggiatura... al Davinotti è piaciuto parecchio...
  • Discussione Zender • 20/09/20 17:55
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, anche a me, e a dire la verità adoro Cohen soprattutto come sceneggiatore (è famoso per quello diciamo, ha scritto ottimi copioni, almeno a mia detta s'intende, anche se di fan ne ha un bel po'). Ora non lo ricordo, ma penso che se ha scritto che dimora lì da secoli saprà bene che il grattacielo non poteva essere vecchio di secoli (parliamo di uno dei grattacieli più famosi al mondo oltretutto) e quindi lascia intendere che avrà dimorato lì nella zona... Come si fa a esser certi che sia l'unico esemplare rimasto? Quello è l'esemplare che han trovato, ma poteva essercene uno qui a Milano migrato da tempo... Quanto alle mitragliette non so, bisogna vedere che pallottole ci metti dentro e poi magari aveva una pelle più debole, I cinghiali oltretutto non mi sembra che li abbattano con le bombe al plutonio. Comunque parliamo di un fantahorror, non di National Geographic. Oltetutto per un film che chiaramente ha tutto tranne la pretesa di apparire verosimile direi.
    Ultima modifica: 20/09/20 17:56 da Zender
  • Discussione Fulcanelli • 20/09/20 20:16
    Galoppino - 25 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, anche a me, e a dire la verità adoro Cohen soprattutto come sceneggiatore (è famoso per quello diciamo, ha scritto ottimi copioni, almeno a mia detta s'intende, anche se di fan ne ha un bel po'). Ora non lo ricordo, ma penso che se ha scritto che dimora lì da secoli saprà bene che il grattacielo non poteva essere vecchio di secoli (parliamo di uno dei grattacieli più famosi al mondo oltretutto) e quindi lascia intendere che avrà dimorato lì nella zona... Come si fa a esser certi che sia l'unico esemplare rimasto? Quello è l'esemplare che han trovato, ma poteva essercene uno qui a Milano migrato da tempo... Quanto alle mitragliette non so, bisogna vedere che pallottole ci metti dentro e poi magari aveva una pelle più debole, I cinghiali oltretutto non mi sembra che li abbattano con le bombe al plutonio. Comunque parliamo di un fantahorror, non di National Geographic. Oltetutto per un film che chiaramente ha tutto tranne la pretesa di apparire verosimile direi.
    National Geographic, ahahh!... Si lo so Zender, ma è la solita storia. Si riuscirà sempre a giustificare in un modo o nell'altro qualsiasi cosa se la si vuole giustificare ad ogni costo, per qualsiasi film. Sarò un criticone ma quando saltano fuori cose poche chiare non posso far finta di nulla; nella valutazione di un film è compreso anche il lavoro di sceneggiatori e soggettisti che al pari di altri professionisti del settore possono lavorare più o meno bene o male. Non cerco il pelo nell'uovo (giuro) ma a lasciar passare ogni cosa si esaltano oltre il dovuto i meriti del lavoro svolto. Non esisterebbero più brutti film.
    Ultima modifica: 20/09/20 20:18 da Fulcanelli
  • Discussione Buiomega71 • 20/09/20 20:45
    Consigliere - 25892 interventi
    Lo sceneggiatore Dudley Nichols a John Ford riguardo allo script di Ombre rosse

    "John perchè mai, quando gli  Apaches di Geronimo attaccano la diligenza, non fanno la cosa più logica? Quella di sparare ai cavalli?"

    John Ford :" Perchè avrei già finito il film prima ancora di incominciarlo"

    E Ombre rosse non mi pare un brutto film

    Ne faccio tesoro, sempre...
  • Discussione Zender • 21/09/20 08:54
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, al di là della sacrosanta osservazione riportata da Buio, va anche considerato il tipo di film. Il serpente alato è chiaramente un film che gioca molto sulle incongruenze tipiche del genere e ci si diverte. Fosse un giallo, un thriller con qualche pretesa di verosimiglianza capirei, ma parliamo di un serpente che vola sopra Manhattan voglio dire. A me non interessa giusitificare nulla in realtà, ma bisogna considerare da che basi parta un film. I meriti di Q non li cercherei proprio mai nel fatto che la cosa sia credibile: non lo è fin dall'inizio.