Agente Lemmy Caution, missione Alphaville - Film (1965)

Agente Lemmy Caution, missione Alphaville
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Alphaville, une étrange aventure de Lemmy Caution
Anno: 1965
Genere: poliziesco (bianco e nero)

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Originariamente il film avrebbe dovuto intitolarsi “Tarzan contro l’IBM” e avrebbe così contenuto già nel titolo l'idea dello scontro tra l'uomo e la macchina, il passato romantico e il futuro cibernetico; scontro che viene visualizzato nel film tra l’agente Lemmy Caution (ha il volto di pietra del butterato Eddie Constantine) e il supercalcolatore Alfa 60 che regola la vita di Alphaville. Lemmy Caution (un personaggio che Constantine aveva già interpretato in altre occasioni) entra in Alphaville per studiarne la struttura e l'organizzazione, fotografando ogni cosa e cercando di farsene spiegare i segreti dalla figlia del Gran Capo. Entrerà in un mondo orwelliano in cui l’ombra del Grande...Leggi tutto Fratello è minacciosa più che mai, mentre il regista Godard prova a renderne lo scientifico misticismo inserendo fotogrammi quasi subliminali di formule fisiche e pittogrammi o facendo parlare una voce meccanica da minacciosi microfoni sparsi un po' ovunque. La figura di Caution, proveniente dai cosiddetti “paesi esterni”, è volutamente vecchio stile, alla Marlowe, proprio per rendere più netti possibile tutti i contrasti col mondo asettico di Alphaville. Girato praticamente solo in interni (per quel poco che si vede Alphaville corrisponde al quartiere della Défense, a Parigi), il film di Godard è datato e lentissimo, un'apologia prevedibile sugli eccessi del tecnicismo e, se forse all'epoca scosse la mente degli appassionati di fantascienza, oggi risulta decisamente superato, come i personaggi che lo animano. Qualche buona trovata c'è, ma in un contesto piuttosto indigesto e interminabile.

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Cotola 18/07/08 19:22 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

Chi cerca un film di fantascienza tradizionale stia alla larga da questa pellicola. Quel che interessa a Godard non è, infatti, l'intreccio quanto piuttosto l'assunto di base del film che, pur ricorrendo alla metafora, risulta abbastanza chiaro. Condizionamento, dissuasione, normale, logica, poesia, immaginazione: sono queste le parole chiave, in contrasto tra loro, del film. Oggi risulta forse un po' datato, ma certe atmosfere sono ben caratterizzate, il messaggio è tutto sommato ancora attuale e non manca qualche guizzo notevole.
MEMORABILE: Le esecuzioni in piscina e quelle "spiegate" ma non dimostrate nel teatro.

Flazich 19/07/08 23:17 - 668 commenti

I gusti di Flazich

Jean-Luc Godard si cimenta con la fantascienza e lo fa a suo modo. L'agente segreto ideato dallo scrittore britannico Peter Cheyney deve affrontare la minaccia di distruzione che potrebbe arrivare da Alphaville. Godard prende spunto da questo incipit per raccontare la sua visione del futuro dominato dalle macchine e da un controllo ad ogni livello dove sentimenti e emozioni sono banditi. In questo ricorda molto il film di Truffaut Fahrenheit 451. Se per certi versi può sembrare ingenuo (le ambientazioni) i dialoghi sono magnifici e incantano.

Matalo! 20/02/09 09:27 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Abbastanza distrutto all'uscita, scambiato per un tentativo snob di fare un Lemmy Caution intellettuale dopo i film di Borderie, in realtà è un'operazione di rimescolamento di generi alto-basso, pulp-fantascienza-riflessione sull'esistenza. Godard elabora la semantica di rottura del linguaggio iniziata con Fino all'ultimo respiro. Che Godard sia anche snob non ci piove; vero è che in quegli anni un'operazione così era pura... fantascienza! Oltretutto con una densità culturale che oggi si rimpiange.

Pigro 19/06/09 07:04 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Agente ha il compito di distruggere il computer che tiranneggia la città di Alphaville con il divieto dell'amore. Una noia mortale si abbatte su una storia pretenziosamente ambientata in un'altra galassia del futuro (ma solo a parole visto che tutto rimanda al nostro XX secolo) e strutturata come un classico noir. Un film inutilmente fantascientifico, costruito su misura per cinefili, in realtà fatto male e basta. Sembra una parodia e forse lo è: ma anche se così fosse, la noia rimane. Retorico e imbarazzante.

Saintgifts 12/05/10 15:00 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

La fotocamera di Lemmy Caution, il quale è ad Alphaville sotto mentite spoglie, è ridicolmente obsoleta e insufficiente per un giornalista, ma a lui, che non ama troppo la supertecnologia, va bene così. Film ambientato in un futuro e in un posto dove la società è dominata da un computer e dove sono state bandite tutte le umane emozioni, specialmente l'amore. Molto notturno e asettico, con un Eddie Constantine dal volto di pietra ma, unico in quel posto, dal cuore caldo. Ottimi dialoghi e buone trovate e i begli occhi di Anna Karina.
MEMORABILE: Lemmy Caution, con le sue umane risposte, riesce a mettere in difficoltà alfa 60, il computer.

Modo 14/08/12 23:38 - 949 commenti

I gusti di Modo

Godard ci racconta un mondo privo di coscienza dove la "macchina", guidata dallo scienziato Von Brown tiene sotto controllo la popolazione privandola di emozioni. Pronta a distruggere gli altri mondi non allineati. Di effetti speciali naturalmente non se ne parla, ma un bel gioco di luci e ombre rende l'ambiente a tratti futuristico. Alphaville la negazione dell'amore, delle sensazioni, dove chi solo ne parla viene giustiziato in una piscina! L'agente Lemmy cerchera di fermare tutto ciò. Anna karina splendida come sempre. Non male anche se pesantino.

Giùan 22/01/13 22:14 - 4559 commenti

I gusti di Giùan

Il pirotecnico eclettismo del Godard anni ’60 si esercita stavolta sul film fanta-avventuroso, accostando col suo caratteristico sincretismo il lemma di Caution-Costantine e le discendenze orwelliane che allora connotavano il genere sci-fi. È dal confronto con analoghe operazioni (Losey, Petri per citar due esempi) che emerge la qualità di un film capace di opporre allo scorrere del tempo una stordente messe di citazioni, deviazioni, alterazioni (cinematografiche e non solo). Pervaso ancora da un gusto del divertissement lontano da ogni spocchia.
MEMORABILE: La trasfigurazione iperreale della Parigi dei ’60: sinistra e angosciante; Il ventilatore-Nosferatu; Costantine, sprezzante, trattiene la valigetta.

Enzus79 13/01/15 15:37 - 2895 commenti

I gusti di Enzus79

Trama che spazia fra il noir e la fantascienza distopica. Film lento ma che paradossalmente non mi ha annoiato. Scene memorabili ce ne sono davvero poche, ma è l'insieme che coinvolge e convince. Bravo Constantine nel ruolo del finto giornalista. Colonna sonora che rimanda un po' ad Alfred Hitchcock.

Lythops 20/03/15 09:04 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

In tempi non sospetti già c'era chi pensava come, in un futuro non troppo lontano vista la teoria dell'ambientazione, tutto fosse controllato, giudicato e gestito da un computer. Forse per questo tutta la storia è fotografata in un bianco e nero televisivo, con un Constantine truce cui la sceneggiatura affida dialoghi forse un po' troppo hard boiled. La controparte, Anna Karina, muove gli occhioni dappertutto, ma la curiosità della e nella visione è notevole; inutili i tagli, per lo più innocenti e anaerotici femminili, della versione italiana.

Buiomega71 16/11/16 22:06 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

La quintessenza del Godard pensiero, ovvero: noia incontrastata, sperimentalismo che dà sui nervi, spizzichi di noir vecchi come il cucco, snobismo intellettualoide che aumenta il senso di fastidio e irrita per quasi tutta la visione. Di buono la bellezza folgorante della Karina, la fotografia di un livido e metallico bianco e nero di Raoul Coutard e alcune trovate (tipo la stanza delle seduttrici poi ripresa ne La fuga di Logan). Per il resto un loffio pamphlet pseudofantascentifico narcolettico, freddo, che non trasmette nessuna emozione. Vuoto a rendere.
MEMORABILE: Il primo incontro tra Costantine e la "seduttrice" della Karina; Alpha 60 che toglie le emozioni proprio come il film.

Jean-Luc Godard HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Ro.Go.Pa.GSpazio vuotoLocandina Bande à partSpazio vuotoLocandina La cineseSpazio vuotoLocandina Il disprezzo

Ronax 12/06/20 01:15 - 1252 commenti

I gusti di Ronax

Il titolo non inganni: non siamo, se non molto alla lontana, dalle parti dello spionistico, ma in quelle della fantascienza sociologica orwelliana mediata dal citazionismo snob di Godard e tutta immersa nel clima dell'epoca. Datatissimo nei suoi assunti e nei fumosi dialoghi intellettualistici, il film acquista vitalità solo grazie all'interpretazione di Eddie Constantine nel ruolo del rude Lemmy Caution, capace di mettere in crisi con le sue risposte troppo umane i meccanismi del potentissimo Alpha 60.  Si vedono volentieri la Karina e il'attore feticcio franchiano Howard Vernon. 
MEMORABILE: Le esecuzioni in piscina.

Myvincent 9/01/22 08:32 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Alphaville è un regno comandato da un computer in cui, ovviamente, non può esserci spazio per parole come coscienza, sentimenti, amore. L'agente Lemmy viene inviato per sovvertire quest'ordine ed evitare l'esplosione di una guerra contro gli "stati esterni". Godard crea a Parigi un'opera crepuscolare, girando in notturna e utilizzando le alienanti architetture anni 70, spruzzando il tutto con comicità e ironia, stando dalla parte di chi si gioca tutto per restare umano. Ottimo Constantine che fa il verso a se stesso.

Rebis 29/10/23 11:33 - 2337 commenti

I gusti di Rebis

Per cimentarsi nella fantascienza, la nouvelle vague sceglie Fahrenheit 451 e 1984, due distopie che vedono nella cancellazione del linguaggio l'estinzione dell'umanità. Godard esprime la sua tecnofobia in un montaggio verticale mutuato dalle bande dessinée, una violenta polarizzazione del b/n che mira a una cinica equalizzazione dei contrari. Il linguaggio si inarca tra passato e futuro: è la nostra memoria e il vettore dell'evoluzione. La sua rimozione determina una perdita di dialettica, di coscienza e quindi di presenza politica. Tra le sue opere più accessibili e lungimiranti.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Cotola • 1/03/10 00:05
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Ottima occasione per vedere questo godardiano
    fantascientifico.

    Cinema Massimo Torino:

    Sabato 13 marzo ore 18,30
    Domenica 14 marzo ore 20,30
    Sabato 20 marzo ore 16,30
  • Homevideo Didda23 • 30/06/14 09:53
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Dal 27/08/2014 in dvd per la Raro video:

    http://www.amazon.it/Agente-Lemmy-Caution-Missione-Alphaville/dp/B00KUDT620/ref=sr_1_119?s=dvd&ie=UTF8&qid=1404114711&sr=1-119
  • Homevideo Xtron • 12/09/14 15:45
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Ecco il dvd MUSTANG / CECCHI GORI / RAROVIDEO

    Audio italiano e francese
    Sottotitoli in italiano
    Formato video Fullscreen
    Durata 1h34m54s
    Extra Materiali di lavorazione del film in formato .pdf, trailer, intervista a charles bitsch, "ritorno ad alphaville" di mario martone, differenza tra sceneggiatura e girato, booklet di 12 pagine

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 63:01)

    Ultima modifica: 12/09/14 17:52 da Zender
  • Discussione Colemar • 14/09/23 23:29
    Galoppino - 11 interventi
    IDMB nel cast cita queste due attici con i rispettivi personaggi:
    Valérie Boisgel    ...    2nd Seductress Third Class (uncredited)
    Christa Lang    ...    1st Seductress Third Class (uncredited)

    Tuttavia la seconda seduttrice è al 100% Crista Lang, l'ho confermato comparando uno screencap dalla mia copia con varie immagini del viso di Chrsta Lang disponibili sul web.

    Quindi, sembra che IMDB abbia invertito i personaggi, di conseguenza la prima seduttrice dovrebbe essere Valerie Boisgel.
    Tuttavia comparando lo screencap della prima seduttrice con le immagini disponibili della Boisgel non si trova alcuna somiglianza, almeno secondo l'analisi digitale .

    In realtà, nel film ho contato 3 seduttrici (la terza al tempo 01:03:10). Forse IMDB non considera la prima (ma è quasi impossibile non notarla, viene anche chiamata col nome di Beatrice). Nemmeno il viso della terza combacia con quello di Valerie Boisgel, che a questo punto non sembra nemmeno comparire nel film.

    Secondo pimeyes.com, questa attrice (screencap della prima seduttrice, detta Beatrice)
    dovrebbe essere la stessa persona che compare in copertina sul disco Sexy Slow Tenderly di Fausto Papetti
    e anche la stessa persona di questa immagine (di cui non ho la fonte)
    Non riesco a trovare altre informazioni.
    In conclusione chi è l'attrice (tre foto sopra) che interpreta la prima seduttrice?

    https://imgbox.com/g/V7PS580SoS

    =========================

    Eureka!

    Si tratta di Beatrice Cenci.
    Non deve essere un caso che il personaggio in Alphaville si chiama proprio Beatrice.


    Non accreditata nemmeno nel film Méfiez-vous, mesdames (Chi vuol dormire nel mio letto? - 1963), da cui viene questo screenshot
    Ultima modifica: 5/03/24 13:34 da Colemar