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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/11/07 DAL BENEMERITO DEEPRED89 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/07/10
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Deepred89 2/11/07 23:26 - 3706 commenti

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Bellissimo. Inizia come una commedia romantica ma si trasforma in un incubo metropolitano incredibilmente angosciante, tanto originale quanto verosimile. Il ritmo è elevatissimo e la tensione sale velocemente fino ad un finale straziante e memorabile. Bravo Anthony Edwards, non male la Winningham e discreta la Crosby. Incalzante la colonna sonora. La Crosby ed Edwards li troviamo rispettivamente nel primo e nel secondo Cimitero vivente. Merita assolutamente di essere recuperato. Da non perdere.

Schramm 11/11/09 12:11 - 3495 commenti

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L'amore differito, ostacolato, inconsumabile, impossibile: cominciò ch'era finita. Tra Romeo e Giulietta c'è di mezzo la Fine. Quella totale, incontrovertibile. Ma amor vincit omnia, non si vive e non si muore e i resti di che mai fu avranno la meglio, anche sul Grande Bang. Metà Fuori orario metà Titanic (con grande valore aggiunto oniroide nel primo caso e di un elevato gradiente cataclismatico nel secondo), un Prima dell'alba ante-litteram dal simpaminico turning point alla Fail-Safe: macchina cinematografica perfetta, senso del tragòs elevato al(l in)cubo.

Puppigallo 11/11/09 22:38 - 5276 commenti

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Sembra un TV movie (anche l'occhio vuole la sua parte), ma alla fine conta poco, perchè è uno di quei film un po' diversi da tutto ciò che si è abituati a vedere su celluloide. Ci saranno anche delle ingenuità (alcuni dialoghi, situazioni ultraestreme, come le gente che si spara...capisco il contesto, ma ammazzare così, tanto per farlo...), eppure, a un certo punto, si finisce per accettare tutto, in quello che parte quasi come una burla, per poi trasformarsi in un incubo, con un finale poeticatastrofico. A tratti, sembra proprio un sogno. Singolare e, a suo modo, riuscito.
MEMORABILE: Il pilota dell'elicottero (un personaggio difficile da scordare); La scena nei pozzi di catrame: "Finiremo in un museo?". "Diventeremo diamanti".

Magnetti 12/11/09 12:28 - 1103 commenti

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Un film da scoprire per il sottoscritto... di cui ignoravo l'esistenza. Originale, apocalittico. Il finale mi ha lasciato un senso di impotenza di ineluttabilità della catastrofe come pochi altri. Una vicenda "ai confini della realtà" (faccio mia la citazione di un altro davinottiano) con gli attori giusti, una regia scaltra e personale e una fotografia perfetta. Dura 79 minuti (titoli di coda esclusi): quello che deve dire lo dice senza sbrodolature, eccome.

Brainiac 15/11/09 23:24 - 1083 commenti

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Uno dei migliori film degli Anni Ottanta. Atto unico che riprende la costruzione di Fuori orario senza lesinare realismo (vedi Threads). Lo svolgimento sovverte l'incipit, che sembra preludere ad una commedia zuccherosa tipica di quegli anni: e bravo De Jarnatt, così la botta emotiva è doppia. Facce bonarie di quella decade gommosa invischiate nel più angoscioso fra i countdown. Dialoghi vivaci, ogni personaggio è memorabile. Il caos irrompe senza orpelli, trucido, e dalla quiete di un'alba anonima si passa al tramonto dell'intero genere umano.
MEMORABILE: I tre topi che cadono dalla palma posticcia, macabro preludio che indirizza il film verso il registro drammatico.

Capannelle 27/11/09 15:04 - 4411 commenti

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Uno dei migliori esempi di "film sconosciuto da vedere a tutti i costi" che combina in modo asciutto ma azzeccato emozioni quotidiane e deliri di massa. La confezione risente del budget limitato ma il valore intrinseco rimane alto: superbi i primi 60 minuti vissuti col fiato in gola dopo lo snodo drammatico (e geniale) della telefonata. Non mancano momenti toccanti (il ricongiungersi dei due anziani) o ilari (il nero che continua a offrire la sua refurtiva). Unico difetto l'epilogo un po' troppo shakerato e sbrigativo.

Daniela 29/11/09 22:42 - 12662 commenti

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Al di là della realizzazione mediocre e gli attori modesti, colpisce lo strano impasto fra la verosimiglianza della situazione in un epoca di guerra fredda (anche se il film è realizzato in anni successivi) da un lato e, dall'altro, certi comportamenti assurdi o situazioni improbabili. In effetti, c'è una unica spiegazione possibile e ci viene molto chiaramente suggerita in una sequenza iniziale - ma il regista ha l'accortezza di non spiattellarla nel finale, catastrofico ed insieme estremamente romantico. Sta allo spettatore scoprirla...
MEMORABILE: Quella della telefonata fatta alla persona sbagliata è una ottima idea, semplice ed efficace, per mettere in moto la vicenda

Ghostship 4/12/09 19:42 - 394 commenti

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Pellicola decisamente strana. Debitrice di certe derive notturne anni 80 (vedi Fuori orario o Tutto in una notte) riesce a mantenere una tensione costante che sbuca dal nulla e si mantiene sul nulla, lavoro certo non facile e del quale bisogna dare atto. Tutto è molto curato e, visto quanto c'era a disposizione, proprio non si poteva fare di meglio. Da riscoprire.

Gestarsh99 28/01/12 20:38 - 1395 commenti

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Ad un anno di distanza da Cherry 2000 De Jarnatt riavvolge il nastro del suo scenario apocalittico sino alle origini del disastro, aprendo le porte ad un incubo metropolitano tra distopia pre-nucleare e one-night thriller kafkiano al cardiopalma. Una morbida miscela di commedia, dramma e sci-fi forse troppo banalotta nei dialoghi e nella costruzione degli eventi ma perfettamente credibile, in quanto calata nel clima da Guerra Fredda del periodo e costantemente assistita da un solido filo conduttore di irreale tensione para-onirica, glamour nostalgico e romanticismo retrò alla Capra.
MEMORABILE: Lo score angosciante e superlativo dei Tangerine Dream.

Rufus68 11/11/16 23:41 - 3842 commenti

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Largamente sopravvalutato. Se l'idea di fondo è ingegnosa e svolta con sottile paranoia nella prima mezz'ora, è anche vero che il prosièguo si perde in una serie di concitate vignette di taglio televisivo (e gli attori, piuttosto scialbi, non aiutano). L'incoerenza di certe psicologie fa sì che la storia sia a tratti stralunata come un sogno: una chiave di lettura nobilitante che il regista, tuttavia, pare respingere... Le scene di panico pre-apocalisse ormai si vedono in ogni puntata di The walking dead et similia e non fanno caldo né freddo.

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Jena 1/10/17 12:13 - 1555 commenti

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Curiosissimo prodotto in cui si respirano Anni 80 fino al midollo e sicuramente molto originale. Parte come un Fuori orario o Tutto in una notte zuccheroso e poi vira verso un esito apocalittico con un'unica corsa a perdifiato verso la morte. Splendide riprese notturne di Los Angeles e un senso di angoscia crescente che viene servito benissimo dall'ottima colonna sonora dei Tangerine Dream. Molto bene un giovanissimo Anthony Edwards pre E.R. Indimenticabile la scena dell'arrivo dei missili su Los Angeles.

Giùan 2/03/20 11:00 - 4559 commenti

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Sorprendente e dall'alquanto spiazzante impatto emotivo. De Jarnatt (con)fonde due ispirazioni ancora pervasive nel cinema americano anni '80 (quella sentimentale e quella legata all'incubo nucleare) costruendo un meccanismo filmico ben lontano dall'essere deflagrante, ma il cui sincretismo (ci si posson ritrovare anche echi da film giovanilistico come apocrife succedaneità da I guerrieri della notte a Fuori orario) rivela un insano fascino, di ingenua sincerità. Girato (e recitato) piuttosto piattamente, è corroborato dalle musiche dei Tangerine Dream.

Cotola 21/03/20 16:05 - 9044 commenti

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Inizia come una normalissima commedia sentimentale, poi tutto cambia e si entra in territorio scorsesiano. Particolarissimo e misconosciuto film, difficile da inquadrare ma di sicura presa sullo spettatore. Dal momento della svolta narrativa, infatti, i ritmi si mantengono sempre alti, senza lasciare tregua. Si può discutere sulla verosimiglianza (poca) di certe situazioni, ma una certa interpretazione, non così peregrina, dei fatti spiegherebbe tutto. Finale notevole e coraggioso. Colonna sonora dei Tangerine Dreams.
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  • Discussione Schramm • 8/06/17 11:26
    Scrivano - 7694 interventi
    in questo caso non guasterebbe inserirlo, per quanto fugace: i personaggi di miracle mile scandiscono tutti tappe ben precise dell'evolversi narrativo. quanto agli altri film, personalmente lo collocherei a prescindere anche solo per il fondamentale contributo e la consulenza dati a opere quali a 30 secondi dalla fine, le iene e heat. poi non è neanche detto, a mio avviso, che una parte breve non sia importante o addirittura fondamentale per una narrazione. non è che l'importanza di un ruolo va un tanto a tassametro; viceversa non li chiamerebbero caratteristi ;)
  • Discussione Zender • 8/06/17 14:51
    Capo scrivano - 47791 interventi
    Ma non capisco, l'ho inserito da mo', Schramm...
  • Discussione Schramm • 8/06/17 16:02
    Scrivano - 7694 interventi
    giuro su ogni divinità nominabile che al momento della quest non c'era. difatti l'avevo messo in ricerca per nome e non appariva il film tra i risultati. bug? non so che ti dire.
  • Discussione Zender • 8/06/17 18:26
    Capo scrivano - 47791 interventi
    Io dico che l'hai digitato male. Io l'ho appena digitato ed esce e da quando l'ho inserito l'altra volta non ho più toccato la scheda. Comunque possiam catalogare il fenomeno tra le "100 strange things that happen only to Schramm" :)
  • Discussione Raremirko • 8/06/17 21:39
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    in questo caso non guasterebbe inserirlo, per quanto fugace: i personaggi di miracle mile scandiscono tutti tappe ben precise dell'evolversi narrativo. quanto agli altri film, personalmente lo collocherei a prescindere anche solo per il fondamentale contributo e la consulenza dati a opere quali a 30 secondi dalla fine, le iene e heat. poi non è neanche detto, a mio avviso, che una parte breve non sia importante o addirittura fondamentale per una narrazione. non è che l'importanza di un ruolo va un tanto a tassametro; viceversa non li chiamerebbero caratteristi ;)

    Vero, vero, tutti citano Turturro ne Il grande Lebowski per esempio...
  • Discussione Raremirko • 8/06/17 21:39
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io dico che l'hai digitato male. Io l'ho appena digitato ed esce e da quando l'ho inserito l'altra volta non ho più toccato la scheda. Comunque possiam catalogare il fenomeno tra le "100 strange things that happen only to Schramm" :)


    XD XD XD
  • Discussione Schramm • 9/06/17 11:05
    Scrivano - 7694 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io dico che l'hai digitato male. Io l'ho appena digitato ed esce e da quando l'ho inserito l'altra volta non ho più toccato la scheda. Comunque possiam catalogare il fenomeno tra le "100 strange things that happen only to Schramm" :)

    posto che col rottame moribondo che adopero le 100 strangest things possono benissimo aumentare di qualche zero, escludo vi siano stati errori di digitazione: quando ho affidato edward bunker alla ricerca sono usciti 4-5 risultati ma questo film non vi era incluso. non avrei altrimenti cercato la rispettiva scheda per la segnalazione.
    Ultima modifica: 9/06/17 11:29 da Schramm
  • Discussione Zender • 9/06/17 14:10
    Capo scrivano - 47791 interventi
    Allora forse non ci siamo capiti noi: prima non c'era, l'ho inserito quando tu la prima volta hai scritto di inserirlo.
  • Curiosità Schramm • 28/05/19 16:03
    Scrivano - 7694 interventi
    (ATTENZIONE CONTIENE SPOILER SUL FINALE)

    Per riuscire a realizzare il film Steve De Jarnatt ha impiegato otto anni. Per converso, le riprese (avvenute quasi tutte di notte) sono durate solo 7 settimane.

    Quando Harry riassume la conversazione telefonica a Landa, gli viene chiesto di ripetere il codice di lancio; Landa si rivolge alla Rand Corporation per sapere con precisione se il codice corrisponde. La Rand Corporation era una think tank formata nel 1948 per dare consigli al governo degli Stati Uniti su questioni di sicurezza nazionale: il loro più famigerato contributo fu quello della dottrina della mutua distruzione assicurata durante la guerra fredda.

    Steve De Jarnatt inviò una copia dello script a Carl Sagan (che ebbe a presiedere il dibattito successivo al broadcasting nazionale di The day after assieme a Herry Kissinger, Robert McNamara, Brent Scowcroft e Elie Wiesel, e fu anche uno dei principali consulenti scientifici nella realizzazione di Ipotesi: sopravvivenza, n.d.S)

    Il personaggio di Harlan fu così chiamato in onore all'acclamato scrittore Harlan Ellison (autore di racconti e romanzi brevi di fantascienza spesso post-atomica, tra i quali A boy and his dog, da cui è stato tratto l'omonimo film, nonché sceneggiatore di numerose storiche serie TV, n.d.S.)

    Nello script originario Walter Cronkite appare in televisione nei panni di se stesso attorno alla fine del film (Cronkite è stato il più popolare anchorman d'America, ricordato soprattutto per aver commentato in diretta sull'orlo delle lacrime la crisi missilistica di Cuba, n.d.S.)

    Crispin Glover ha fatto il provino per la voce di Chip.

    Per filmare il climax del panico urbano, Wilshire Boulevard è stata chiusa due giorni. Insoddisfatto del girato, De Jarnatt dovette in seguito girare a proprie spese scene addizionali per le scene di panico finali dopo che le riprese del film erano ufficialmente terminate.

    O-Lan Jones si è preparata al suo ruolo da cameriera facendo turni di notte nelle caffetterie. Il Johnie's Coffee Shop usato come location del Fat Man (vedi anche sezione location), ha cessato l'esercizio di ristorazione attorno alla fine degli anni 90. Non è però mai stato demolito né tenuto in stato d'abbandono, e venne usato per molte altre produzioni cinematografiche sin da diventare una location storica tra le più richieste nel 2013. E' tuttora prevalentemente affittato per girare film e serie televisive. La notorietà dell'edificio si è rinfocolata ulteriormente nel 2016 per essere stata il quartier generale di una candidatura presidenziale di Bernie Sanders.

    Un breve cameo di Joe Turkel quale lift di un ascensore attorno alla fine del film è stato tagliato dall'editing finale

    Nel primo adattamento dello script:
    - Wilson era un bianco
    - Harry era più vecchio e aveva problemi di alcolismo
    - Julie aveva un figlio di 10 anni di nome Sam. Julie lo lascia sul tetto per aiutare a trovare un pilota e in seguito le viene rivelato che è stato messo su un aereo per il Sud America.

    E' il primo film americano per cui il pluripremiato Theo van de Sande ha diretto la fotografia.

    Steve De Jarnatt si concede un fugace cameo hitchcockiano nel marasma finale: è il passante che viene colpito da una fucilata e cade faccia a terra contro la griglia della fogna.

    È il primo di due film con Earl Boen che termina con una guerra nucleare. Il secondo sarà Terminator 3 - Le macchine ribelli.

    (Fonte: Imdb)

    Scritta nel 1983, a ridosso delle tensioni tra le due superpotenze, la sceneggiatura fu da principio indicata dall'American Film magazine come una delle 10 migliori sceneggiature in cerca di produzione mai concepite.
    Steve De Jarnatt la scrisse per la Warner Brothers sperando di poterla dirigere subito. Lo studio pensò a una super-produzione su larghissima scala, e non voleva lasciare un simile progetto nelle mani di un esordiente. Il film rimase nel limbo tre anni finché il regista non ne acquistò i diritti per 25.000 dollari e riscrisse ex novo il trattamento. A quel punto lo studio cercò di riappropriarsene offrendogli 400.000 per riacquistarla; il regista declinò l'offerta, iniziando a bussare a molte altre porte; tutti i produttori lamentarono come indigesta e improponibile la mescola di romanticismo e guerra nucleare con un finale così tetro. A quel punto lo script divenne la base per Ai confini della realtà fino a prima del subentro di Steven Spielberg nel progetto. Il film avrebbe constato di questa sola storia invece dei 4 segmenti successivamente ideati, e al posto di Anthony Edwards si pensava di arruolare Nicholas Cage e Kurt Russell; pronto per la partenza, lo studio impose però un differente finale con un twist spiazzante tipico dell'omonima serie tv, che De Jarnatt non gradì, mandando tutto di nuovo a monte e facendo ripiombare il film nel limbo, finché John Daly dell'Hemdale Films non offrì al regista 3.7 milioni di dollari per realizzarlo.

    Quando il copione arrivò nelle mani di Anthony Edwards, questi ne disse: "Mi ha impaurito a morte, facendomi al tempo stesso adirare... Non potevo proprio credere che qualcuno avesse in mente una storia simile. Tutti volevano accapparrarsela, ma cercando di ottenere l'ultima parola su un lieto fine. Per mia fortuna, De jarnatt non ha mai voluto saperne, e ha dovuto rinviare finché non avevo l'età e l'aspetto fisico adatti per la parte!"

    Vincitore del Festival di sitges 1989 per i migliori effetti speciali.

    (Fonte: Wikipedia)
  • Curiosità Schramm • 6/02/23 15:43
    Scrivano - 7694 interventi
    Quando Landa chiama la Rand Corporation (vedasi blocco di curiosità del terzo post) si rivolge a Mr. Sagan. Il mirroring-injoke di riferimento è Carl Sagan, al quale il regista inviò lo script chiedendogli feedback ed eventuali correzioni/suggerimenti di natura geopolitica e scientifica.