Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su L'amore bugiardo - Gone girl - Film (2014) | Pagina 3

DISCUSSIONE GENERALE

79 post
  • Didda23 • 21/09/15 23:23
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Seven rimane il top. per me il finale è fra i migliori di tutti i tempi. Sono legato pure a fight club ( tipico esempio di cult generazionale) .
  • Tarabas • 11/02/16 10:36
    Segretario - 2069 interventi
    "il film avvince ma non convince", Daniela ha trovato la sintesi perfetta. Posso scrivere un commento solo con questa frase? :)
  • Daniela • 11/02/16 11:21
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Grazie per la citazione Tarabas, ne sono onorata :o)))
  • Ruber • 14/07/16 17:51
    Formatore stagisti - 9468 interventi
    Da alcune parti leggo che questo film è sopravvalutato, ovviamente non avendolo visto non posso esprimere un opinione personale, ma vedo che ha ricebuto diversi voti alti quindi direi che alla maggioranza delle persone è piaciuto, cercherò quindi di recuperarlo e vederlo.
  • Daniela • 15/07/16 17:37
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Da alcune parti leggo che questo film è sopravvalutato, ovviamente non avendolo visto non posso esprimere un opinione personale, ma vedo che ha ricebuto diversi voti alti quindi direi che alla maggioranza delle persone è piaciuto, cercherò quindi di recuperarlo e vederlo.

    A parer mio merita ampliamente il recupero. In prima battuta può anche piacere molto, almeno a me è successo così. E' stato solo in un secondo momento che sono riaffiorate quelle falle logiche ed incongruenze che, mentalmente annotate durante la visione, erano state accantonate dalla curiosità di sapere come sarebbe andata a finire.

    Allora mi ero chiesta se i problemi dipendessero dall'adattamento oppure dal romanzo da cui è tratto il soggetto. Adesso sono propensa a credere nella seconda ipotesi. Nel frattempo ho infatti visto un altro film tratto da un romanzo della stessa autrice: Dark Places è un thriller ugualmente zoppicante quanto a logica e coerenza, ma a dirigerlo non c'è un regista bravo come Fincher e la differenza si nota.
  • Zender • 15/07/16 18:17
    Capo scrivano - 49210 interventi
    Concordo in pieno con Daniela! E la qualità di Fincher si vede eccome, qui.
  • Ruber • 15/07/16 19:57
    Formatore stagisti - 9468 interventi
    Quello che mi frena un pò e la durata, (io digerisco poco i film di durate superiori all'ora e cinquanta al massimo), ma cercherò di passarci su, se ha il ritmo giusto e non ha tempi morti o da sbadigli, allora puo anche andare giu volentieri. Aspetto di vederlo per confermare le tue impressioni.
  • Galbo • 15/07/16 20:01
    Consigliere massimo - 4022 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Quello che mi frena un pò e la durata, (io digerisco poco i film di durate superiori all'ora e cinquanta al massimo), ma cercherò di passarci su, se ha il ritmo giusto e non ha tempi morti o da sbadigli, allora puo anche andare giu volentieri. Aspetto di vederlo per confermare le tue impressioni.

    Fincher è un grande regista e i suoi film meritano anche se alcuni sono più convincenti di altri come è naturale che sia.....
  • Capannelle • 17/07/16 21:40
    Scrivano - 3979 interventi
    Anche io sono rimasto a metà del guado dopo la prima visione e sicuramente anche questa opera soffre della sindrome della mezzora di troppo. Ma a breve lo rivedrò, penso lo meriti.
  • Raremirko • 17/07/16 22:19
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Affleck comunque l'ho rivalutato moltissimo, complice anche le sue buone doti registiche.
  • Schramm • 30/04/17 16:49
    Scrivano - 7824 interventi
    ebbene, alla fine ho inaspettatamente avuto modo di trovarmelo davanti.

    anzitutto una cosa che a una lettura frettolosa delle precedenti sei pagine sembra essere sfuggita più o meno a tutti: (SPOILERONE ONE ONE)
    l'inseminazione artificiale è tale in quanto il seme non è del marito, ma più verosimilmente, o quanto meno presumibilmente quello di Desi, che né meno e né più del modus operandi della mantide viene sgozzato mentre sta eiaculando. ed è proprio questo che a me ha dato il colpo di grazia definitivo: a meno di aver perso un passaggio, da che lei ritorna, non vengono mai mostrati in intimità, dormono sempre separati - lui intima, non fidandosi, "pretendo un test di paternità!" e si lascia convincere da un semplice "pappappero! amo i test!" come dire mi hai lasciata incinta prima della scomparsa (cosa facilmente confutabile senza chiamarsi pitagora perché a occhio -e a rigore- dovrebbe già vistosamente esserlo di oltre mesi due) e puff, eccolo lì che non solo accetta remissivamente e ai limiti della pavidità fantozziana il ritorno di una che ha ampiamente avuto modo di stabilire -quindi non sospettare, ma decretarlo proprio-essere una psicopatica fatta e finita potenzialmente pericolosa per i giorni a venire (non lo fosse già stata per i due mesi precedenti con gli scoperti machiavellismi) ma anche una paternità che non sa quanto essere sua e che basterebbe l'indicatore temporale del test di gravidanza a sventare.

    insomma prima fincher ci mostra un affleck agguerrito e sulla difensiva, che scopre in largo e in lungo il diabolico gioco/piano con annessa premeditazione al dettaglio, e poi tutto come se niente fosse perché "così sono i matrimoni: pericolosi". che vuoi farci, è la vita. tiriamo innanzi. come no.

    la sola cosa che salva in corner un finale così disastroso è la possibilità che lui accetti a capo chino tutte cose perché sta meditando una più ancora tremenda vendetta, ma la cosa è troppo vagheggiata e lontanamente allusa per lasciare convinti e soddisfatti

    FINE SPOILERONE ONE ONE

    ora, per carità, d'accordo l'allegoria, la stoccata metaforica e sarcastica al sacro vincolo e all'istituzione (i media cattivoni e ipocriti non meno del diavolo, a prescindere da come viene da loro dipinto), va bene la valenza meta-testuale sul familismo e tutto l'a e i o u ipslon del deragliato trenino bunueliano, ma così davidino nostro fa davvero di tutto per renderlo narrativamente inconcepibile, ritrovandosi con un golia spettatoriale che stavolta schiva il sasso.

    più prosaicamente detto: colpito sì, perché se 143' scivolano via così disinvolti e scorrevoli significa che dietro c'è assai più del semplice buon mestiere, ma affondato no, perché da questo di più andrebbe escluso e castigato lo sceneggiatore. devo ragionarmela ma il mio tergicristallo critico tocca ora il bipalla secco ora un tri che però è più dovuto alla magnanimità di chi chiude un occhio che al valore oggettivo complessivo del tutto.

    mi ritiro per deliberare, ma non ho dubbi: millennium, che pure non è apicale, gli fa shampoo e permanente. meglio, e di gran lunga, a ogni buon conto, dell'infelice trittico zodiac-button-zuckerberg
    Ultima modifica: 30/04/17 17:01 da Schramm
  • Daniela • 30/04/17 17:20
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Schramm ebbe a dire:

    mi ritiro per deliberare, ma non ho dubbi: millennium, che pure non è apicale, gli fa shampoo e permanente. meglio, e di gran lunga, a ogni buon conto, dell'infelice trittico zodiac-button-zuckerberg


    Questo Gone Girl mi invece intrigato molto più di Millennium, anche se questo era penalizzato dalla precedente lettura del best-seller, che avevo trovato insopportabilmente noioso nelle parti giornalistiche, modaiolo in quelle hackeriane e zoppicante dal punto di vista dell'intrigo criminale.
    Gone Girl non è soltanto tecnicamente ben fatto, come del resto lo era anche Millennium: ha una storia che tiene incollati allo schermo. Ma una volta arrivati al termine, in questa storia tanto avvincente nel suo divenire emerge tutta una serie di falle logiche ed incongruenze che, giustificabili o irrilevanti in altri generi di film, inceppano le rotelle in un meccanismo che, per quanto "improbabile", non deve risultare comunque "impossibile", pena la sensazione da parte dello spettatore di aver assistito ad una partita truccata.
    E qui non si parla di granellini di sabbia, ma di pietruzze consistenti.
    Ultima modifica: 30/04/17 17:21 da Daniela
  • Schramm • 30/04/17 17:42
    Scrivano - 7824 interventi
    infatti. è una di quelle volte in cui il trucco c'è, e si vede un po' troppo. non solo si vede, ma non gli è neanche riuscito in sé. lasciando stare che imbarcarsi nella realizzazione di un film è cosa complessa, e che quindi sviste anche madornali possono sempre capitare e che il cinema non è una scienza esatta, mi sembra anche strano che in un cast di centinaia di unità nessuno abbia sollevato la questione logica facendo notare che i conti erano troppo sballati. in casi simili resto sempre interdetto, perché sono cose che teoricamente dovrebbero saltar fuori belle lampanti e a furor di popolo nella presa visione dei quotidiani..

    non so, forse si è scelto di soffocare il narrato con quanto voleva significare. o forse davvero si vuole lasciare aperta allo spettatore la plausibilità che lui accetti per volersi contro-vendicare (non sottovaluterei che SPOILER
    l'incipit in cui allude al volerla uccidere scoperchiandole la calotta e srotolandole il cervello per farle determinate domande è anche, come nel corano, l'ultima sura FINE SPOILER).

    fatto sta che quei 20' finali bucano un pneumatico che fin là aveva macinato una strada del burkina faso. al punto che ho avuto la tentazione di rivederlo tutto impostando l'ascolto del commento di fincher, ma durata a parte ho preferito restare nel dubbio.
    Ultima modifica: 30/04/17 17:46 da Schramm
  • Capannelle • 30/04/17 21:26
    Scrivano - 3979 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    anzitutto una cosa che a una lettura frettolosa delle precedenti sei pagine sembra essere sfuggita più o meno a tutti

    Forse era mascherata bene, amen.
  • Rebis • 1/05/17 15:48
    Compilatore d’emergenza - 4452 interventi
    Non so Schrammy, non ricordo la trama nel dettaglio per poter argomentare le tue impressioni... Credo che non lo si possa prendere troppo di petto quanto a coerenza narrativa: se lo si asseconda nelle iperboli clamorose e gratuite è un bel gioco al massacro (un The Game sull'intimità di coppia), se invece si hanno pretese di verosimiglianza è un film semplicemente insostenibile. Penso comunque che Fincher più che raccontare volesse stratificare, fino a vanificare qualsiasi lettura distinta del piano di realtà (psicologico e storico). In questo ha fatto centro, ma è chiaro che rimane un'operazione tanto virtuosistica quanto fine a stessa...
  • Schramm • 1/05/17 15:48
    Scrivano - 7824 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    anzitutto una cosa che a una lettura frettolosa delle precedenti sei pagine sembra essere sfuggita più o meno a tutti

    Forse era mascherata bene, amen.


    non così bene, galbo sembra essere del mio stesso avviso ;)

    il peccato vero è che fincher ha preparato una homelette succulentissima e nel saltarla l'ha lasciata cadere a terra. sempre bella da vedersi, e dal profumo stuzzicantissimo, ma la voglia di raccoglierla e mangiarla passa al volo.
  • Raremirko • 1/05/17 22:48
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Boh, Fincher non sempre nei finali è stato abile (vedere anche The game, che lascia un pò male).

    Io credo che Gone girl sia un film più leggero di quello che si possa pensare, e che la chiusa finale sia pure ironica.


    Comunque le argomentazioni di Schramm reggono eccome.
  • Galbo • 2/05/17 05:52
    Consigliere massimo - 4022 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Capannelle ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    anzitutto una cosa che a una lettura frettolosa delle precedenti sei pagine sembra essere sfuggita più o meno a tutti

    Forse era mascherata bene, amen.


    non così bene, galbo sembra essere del mio stesso avviso ;)

    il peccato vero è che fincher ha preparato una homelette succulentissima e nel saltarla l'ha lasciata cadere a terra. sempre bella da vedersi, e dal profumo stuzzicantissimo, ma la voglia di raccoglierla e mangiarla passa al volo.


    ribadisco quello che ho scritto tempo fa, qualche incongruenza c'è ma resta un bel film a mio avviso, mi riservo di vederlo nuovamente per essere più attento ai dettagli della storia...
  • Daniela • 2/05/17 13:42
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    x Galbo
    Già sperimentata la re-visione con diversa compagnia e, nel replay, le incongruenze mi sono saltate maggiormente all'occhio perché ero meno distratta dalla suspence, anzi a quelle già vistose rilevate se ne sono aggiunte pure altre.
    Tante e tali da avvalorare forse la tesi secondo cui sono da ascriversi ad intenti ironico/parodistici che non avevo precedente colto, come accenna Raremirko nel suo post.
    Su questo però resto in dubbio.
    Tu nel frattempo hai letto il romanzo di partenza?
  • Schramm • 2/05/17 15:41
    Scrivano - 7824 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Credo che non lo si possa prendere troppo di petto quanto a coerenza narrativa: se lo si asseconda nelle iperboli clamorose e gratuite è un bel gioco al massacro (un The Game sull'intimità di coppia)

    questa è effettivamente una lampadina che si è accesa anche sopra la mia testa, il cui relé è stato fatto scattare dal gioco degli indizi. attorno al minuto 55', quando cade il primo strato e lei risulta ancora viva (...che poi, "ancora"? eppure averla come io narrante parla chiaro da subito, morta non poteva assolutamente essere...) mi son detto: ma certo. chiaro. è un gioco tra loro due di cui lui è del tutto consapevole e consenziente, con tanto di contromosse già pronte e meditate. prepariamoci a un disvelamento alla the game. poi invece entra in scena l'avoqué, capiamo che lui è davvero spaesato, e piano piano si avvede dell'inganno e il primo strato nasconde solo quello successivo. che prelude a quello finale dell'accettazione del suo ritorno, su cui il film resta aperto a mille interrogativi, risposte e controrisposte che si placcano tra loro.

    in tal senso tu e raremirko lo inquadrate ottimamente. è un film-cipolla, e poco altro. caduto l'ultimo velo di maya, non c'è' niente da vedere.

    Rebis ebbe a dire:
    se invece si hanno pretese di verosimiglianza è un film semplicemente insostenibile.

    il problema è che diventa tale proprio al traguardo. certo, è un gioco vecchio quanto il suo cinema, che attiene a tutto il suo excursus solo che in the game e fight club gli riesce con lo svolazzo, dandocela a bere malgrado l'implausibilità di fondo (o a posteriori), qua andiamo ben oltre la maionese impazzita, e riesce a far andare sullo 0 l'ago del creditometro in 20 disastrosi minuti a fronte di altri 120 e rotti che hanno del magistrale quanto a tenuta affabulativa. che poi ciò sia volontario o meno (o segua fedelmente o meno la fonte letteraria) a questo punto è ininfluente ai fini della presa emotiva e intellettiva. anzi per certi aspetti se è voluto e premeditato è pure peggio perché siamo al sotto (o meta) testo che prevarica prima e schiaccia poi il narrato, in tutto menefreghismo del povero spettatore.