Graf • 23/12/15 03:45
Fotocopista - 902 interventiBeh sì
Didda23,
diminuiti dal 1975 dell’'80% gli spettatori nelle sale a causa dell’avvento
delle televisioni private che cominciarono a trasmettere
centinaia di film al giorno mentre, prima del 1974,
la Rai, in regime di monopolio, ne trasmetteva
due a settimana, drasticamente calati gli incassi al botteghino,
inevitabilmente dimagrita la struttura economica- produttiva del nostro cinema,
venuta meno la spinta creativa, la popolarità e la peculiarità
dei generi all’italiana (melodrammi matarazziani, commedia, peplum, western, cinema di denuncia, thrilling, poliziotteschi…),
scomparsi i grandi registi che fecero grandissimo il nostro cinema (Fellini, Blasetti, Rossellini, De Sica, Antonioni, Monicelli, Risi…...)
estinti i fondamentali e grandi sceneggiatori (Amadei, Maccari, Flaiano, Zavattini…)
la sola commedia farsesca ha retto le sorti economiche del cinema italiano, fattosi ormai
esile e periferico, fino a qualche anno fa, poi, inevitabilmente,
si è andata esaurendosi anch’'essa
sotto il peso della reiterazione, della scarsità di nuove idee e di
validi sceneggiatori mentre i
mattatori che l'’interpretavano si sono, nel frattempo, ingrigiti se non invecchiati.
Gli esiti
di questa desertificazione sono quelli che si leggono nei post precedenti….
E non basta
qualche fiore spuntato qua e là sulla sabbia a rinverdire un terreno inaridito…...
In Italia siamo in uno stato di
bassa marea nel cinema come nel calcio…
E’ un periodo un po’ così….
Sarà ardua la risalita anche perché il cinema ha perso
la centralità culturale e mediatica che aveva fino a 40 anni fa….
Ultima modifica: 24/12/15 02:07 da
Graf