Graf • 28/12/14 20:50
Fotocopista - 902 interventiTra il cinema e lo spirito del tempo c’è continuamente osmosi.
Il cinepanettone è il lampeggiamento farsesco (e ridicolo) della classe media integrata contenta del proprio reddito e appagata del proprio successo professionale…
Il cinepanettone è la narrazione cinematografica della comunità occidentale capitalista declinata secondo la farsa all'italiana.
Nel cinepanettone, tra una burla e una beffa, è costantemente esibita la ricchezza (quella reale della produzione e quella simulata dei personaggi).
Il cinepanettone è la presa in giro ridanciana ma anche il compiacente sentimento di complicità verso uno stile di vita ostentato e piuttosto cafonesco. Il pubblico pagante si identificava in quei personaggi comicamente disegnati da
De Sica e
Boldi. Gli spettatori desideravano essere come loro, ambivano ad accedere a quella vita brillante, esteriormente spensierata e agiata.
Quel tempo sociale è tramontato da almeno 5 anni e puntualmente il cinema ha riscontrato il cambiamento.
Forse è
Checco Zalone il cantore comico dei tempi di crisi, della disoccupazione, del lavoro precario, del benessere ormai accessibile a pochi. Lo spettatore scoraggiato o addirittura depresso con lui si sente a suo agio… Se lui è così sfigato e male in arnese, ma indefettibilmente ottimista e intraprendente allora io, spettatore frustrato,
ma che ho coscienza di essere migliore di lui, posso ancora sperare…
Ma ora riflettiamo: perché il bravo Checco Zalone interpreta puntualmente sempre un simpatico fallito?
Furbescamente egli gioca in modo efficace con i meccanismi del rispecchiamento ma Zalone dimostra anche di avere radar potentissimi puntati sul mondo.
Notiamo: dieci, venti, trenta anni fa, le commedie di successo straripavano di professionisti rampanti, di ville lussuose, di alberghi a cinque stelle, di ristoranti citati nelle guide, di Mercedes e di Ferrari…
Il decor era indispensabile per il loro boom al botteghino.
I film di Checco Zalone, invece…
Ma gli incassi dei film dell’ ottimo Zalone sono strepitosi. Il pubblico fa la fila al botteghino per vedere i suoi film.
Il declino dello “spirito” del cinepanettone e il trionfo del comico pugliese ci testimonia che qualcosa è cambiato nello “spirito” del tempo.
(Un paio di sere fa ho rivisto con sommo gusto
“Il sorpasso” di Risi. Un film che nessuno, oggi, nel 2014, ideerebbe…A quando un film intitolato
La retromarcia?)
Ultima modifica: 31/12/14 03:22 da
Graf