Non siamo angeli - Film (1955)

Tre galeotti, evasi dal penitenziario francese dell'Isola del Diavolo, arrivano, durante la loro fuga, in una famiglia francese dove quasi tutto va a rotoli. Nel giro di due giorni sistemano ogni cosa. Bogart ed Ustinov sono due grandi attori e lo si capisce guardandoli in questo piccolo gioiello della commedia americana.

Tre evasi a spasso sull'Isola del Diavolo diventano gli "angeli custodi" di una famigliola bisognosa di aiuto. GLielo procureranno facendo avere loro un'eredità. Commedia di origine teatrale, tutta basata su equivoci, doppi sensi e affidata alla recitazione dei tre gaglioffi che, senza smettere di essere delinquenti, fanno del bene ai loro ospiti. Tutti bravi, per carità, ma il ritmo è quel che è e Curtiz non sembra a suo agio con la commedia. Forse il doppiaggio datato non aiuta.

Da galeotti ad angeli custodi; questa la strana parabola di tre carcerati che trovano dopo l'evasione occasione di redenzione. Commedia diretta di Michael Curtiz ha il suo pregio principale nella recitazione del cast: Bogart "giganteggia", ma anche gli altri attori fanno un'ottima figura. Di contro la sceneggiatura non è impeccabile e c'è qualche tempo morto di troppo. Ne è stato realizzato un remake.

Nell'isola del Diavolo, tre evasi in attesa di salpare verso la libertà allietano le feste di una gentile famigliola, salvandola dal disastro a cui poteva condurla la protervia di un parente avido... La trovata paradossale di questa commedia di chiaro impianto teatrale è che i tre fanno del bene pur continuando a delinquere secondo le rispettive specialità: se nonostante le forzature il risultato è gradevole, lo si deve soprattutto alla buona vena degli interpreti, con Bogart ironico ben spalleggiato dai compari Ustinov e Ray, Carroll stranamente simpatico e Rathbone impeccabilmente odioso.

Palese l'impianto teatrale da cui deriva la sceneggiatura, che comunque riesce a risultare fresca e divertente anche dopo tanti anni, con la regia salda di Curtiz a rendere movimentate le scene all'interno dello stesso negozio/appartamento. Il trio di protagonisti è formidabile, soprattutto un Ustinov spassoso nei suoi modi di fare e nelle espressioni, e l'humor nero di cui sono coperte le azioni dei tre improvvisati angeli è spesso contagioso. Bella la fotografia dai colori sgargianti. Notevole.