Shadows - Film (2020)

Shadows
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Anno: 2020
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Ombre".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/05/21 DAL BENEMERITO ANTHONYVM
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Anthonyvm 4/05/21 15:48 - 5700 commenti

I gusti di Anthonyvm

Due ragazze vivono con la madre in un vecchio hotel, nel più totale isolamento; pare che l'umanità si sia estinta, ma la donna nasconde qualcosa. Gradevole thriller minimalista italo-irlandese, sostenuto dai dialoghi curati e dal riuscito tratteggio psicologico delle protagoniste. Mancano spunti originali in sede di plot, fra palesi allacci a The village e The others (l'idea che la luce del sole sia nociva), però il clima agorafobico e di incertezza si adatta ottimamente all'anno di uscita del film. Brave le tre attrici e discreto il twist ending. 10 minuti in meno avrebbero giovato.
MEMORABILE: Sangue sotto la doccia; La rivista porno; Il messaggio nella bottiglia; In castigo nella cameretta; Fuori dalla caverna; La scoperta fra i cespugli.

Saintjust 16/05/21 17:42 - 159 commenti

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Madre e due figlie vivono in un hotel abbandonato in un bosco confinante con un fiume. Questa è la premessa di una pellicola che incuriosisce nei primi trenta minuti e annoia per i restanti. Il brutto è rappresentato dal poco sorprendente twist finale e dalla sceneggiatura di Rovere, che fa acqua da tutte le parti. Non avvince, non convince e non aggiunge nulla di nuovo. Ennesima prova di quanto fatichino molti nuovi registi italiani. Flemmatico.

Teopanda 2/10/21 14:25 - 102 commenti

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Produzione Italo-irlandese nella quale una madre tiene segregate le due figlie in un hotel abbandonato. Dopo un inizio avvincente, il film cade in un totale stato di mediocrità (e lo spettatore in uno di disinteresse) causa eccessiva lentezza, fino al colpo di scena finale (non troppo imprevedibile, per usare un eufemismo). Un peccato, visto che gli ingredienti di qualità ci sono: bene le tre attrici (soprattutto le due più giovani), così come la fotografia.

Enzus79 6/11/21 23:08 - 2900 commenti

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Una donna costringe le figlie a vivere recluse in un albergo abbandonato. Seppur di eccezionale e originale ci sia ben poco, il film è discretamente coinvolgente grazie a una buona dose di suspense. Per arrivare al finale potevano bastare molti minuti in meno: la durata di un'ora e mezza sembra eccessiva. Regia efficace di Lavagna, discreta la fotografia, bravi gli interpreti.

Buiomega71 2/04/22 01:03 - 2912 commenti

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Shaymalaniano nell'assunto, che si rifà a nidi italiani precedenti, immerso in un'atmosfera favolistica nerissima che riporta ai fratelli Grimm, con un motel sperduto tra i boschi dal nome assai evocativo. Stupisce l'intimista regia di Lavagna, tra sangue mestruale nella doccia, intrugli erboristici, insidiose trappole per cervi deodatiane, fughe tra la fitta boscaglia e un twist finale (in realtà sono due) tanto raggelante quanto inaspettato. Femmineo fino allo spasimo, straordinarie le due ragazze e di impressionante crudeltà e freddezza la "mostruosa" mater adrogina della Reeves.
MEMORABILE: Spiando le figlie che nemmeno Norman Bates; La rivista LIFE con la dicitura "Disastro globale"; Alma in preda al panico sotto la luce del sole.

Puppigallo 6/02/24 09:23 - 5279 commenti

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A rendere vedibile questa pellicola sono i "tre" protagonisti, che interpretano in maniera piuttosto credibile i loro ruoli. Purtroppo è la sostanza che manca, quell'importante materia prima che nei lungometraggi permette allo spettatore di avere una certa soddisfazione durante la visione, senza quel fastidioso retrogusto di stiracchiato. E qui purtroppo si sente, dando la sensazione di un qualcosa che poteva al massimo essere concentrato in un mediometraggio. Anche il finale esplicativo, se si è stati piuttosto attenti in precedenza, non coglierà certo di sorpresa.
MEMORABILE: I segni lasciati e tolti; La figlia mangia con soddisfazione il miele guardando la madre dormiente sul letto, vittima di se stessa.

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  • Discussione Anthonyvm • 4/05/21 18:37
    Scrivano - 805 interventi
    Vista la locandina ho avuto qualche remora prima di premere play... Ma per fortuna con Haunted identity non ho trovato altri elementi di contatto.
    Ultima modifica: 5/05/21 17:04 da Zender
  • Discussione Zender • 5/05/21 17:40
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Beh sì, qui la clonazione mi pare evidente :) Stupisce che esista solo un anno di differenza tra i due film...
    Ultima modifica: 5/05/21 17:41 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 2/04/22 10:06
    Consigliere - 26002 interventi
    Shaymalaniano nell'assunto, imparentato con i più recenti "nidi" italiani, misto di favola nerissima alla fratelli Grimm e sentori post-catastrofici, con il nome dell'albergo, sperduto in mezzo ai boschi, assai evocativo (Starlight motel di hooperiana memoria).

    Femmineo fino allo spasimo, fitto di mistero e suggestioni, dove Calvagna adotta una regia intimista e avvolgente (nulla lascerebbe trapelare che si tratti di un film italiano) tra sangue mestruale sotto la doccia (Carrie non è passata invano), intrugli erboristici, insidiose trappole per cervi a là Ultimo mondo cannibale, fughe tra la fitta boscaglia per sapere cosa c'è al di là del guado (come recita una sdrucita copertina del LIFE : "Disastro globale!"), un giornaletto pornografico per passare il tempo (e stimolare la curiosità delle due sorelle, sui ragazzi e sul concepimento), grotte, miniere abbandonate, la luminosa stanza della madre, dotata di un letto comodissimo (mentre le due sorelle dormono su un materassaccio scomodissimo nella loro squallida stanzetta) e pavoni suspiriani, e un twist finale tanto inaspettato quanto raggelante, che dipana l'arcano e scuote l'emotività, portando il film su lidi sconcertanti e alterazioni psicologiche.

    Che ci sia qualcosa che non quadra è palese fin dall'inizio, ma Calvagna è abile a nasconderlo e il colpo di scena in dirittura d'arrivo (in realtà sarebbero due, uno conseguente all'altro, di cui il secondo rimanda direttamente ad un'altro film, tacendo il titolo per non commettere dannato spoiler), con i dialoghi tra le due sorelle, la crudeltà della madre che si fa sempre più insistita, i lavori quotidiani all'hotel (la luce viene attivata attraverso un rudimentale generatore di corrente elettrica), il terrore della luce del sole (da antologia Alma in preda al panico, mentre attraversa l'argentiano corridoio a vetri dell'hotel, innondato dai raggi del sole) che, pare, sia radioattiva e avrebbe decretato la fine dell'umanità.

    Sci-fi, thriller, un pò di 10 Cloverfield lane (ma quì la risoluzione evita cafonate), fiaba, avventura, la ragazzina che diventa donna, nel trapasso dall'adolescenza all'età adulta, la caccia al cervo, il tirare con l'arco, le punizioni alimentari della privazione del cibo, il miele, l'infuso di tè al narcotico e una madre con l'osssessione psicotica del controllo che porta a spiare le figlie in un buco nel muro, in pieno Norman Bates style.

    In campo solo tre attrici, tutte e tre straordinarie, tutte e tre bravissime, dalla figlia di Kate Winslet, all'irlandese Petticrew, fino alla Reeves, mater terribilis di impressionante fredezza e mascolinità, spietata e insensibile MADRE che non lesina a chiudere a chiave le figlie dentro la loro stanza, lasciandole per giorni senza cibo, privandole di ogni tipo di comodità o contatto col mondo esterno (si esce solo di notte, soprattutto per andare a caccia, loro sono le uniche tre sopravvissute a un ecatombe planetaria).

    Lavagna lavora di fino, mischiando certo cinema di fantascienza nostrano (i suoi numi tutelari Le orme, L'invenzione di Morel, Il seme dell'uomo) ai temi tanto cari al regista di The Village (di cui il film ne è un degno successore), immergendo il tutto in suggestive location nelle selve irlandesi o in tetri e decadenti motel non poi tanto dissimili da quelli dell'Occhio nel triangolo.

    Una piacevole sorpresa (eppoi quel finale che difficilmente si potrà scordare), di un opera che può rivaleggiare con pellicole estere senza farsi troppi problemi, un pò come è successo, appunto, con Roberto De Feo e il suo The Nest.

    Bellissima, poi, la canzone sui titoli di coda, dopo che il mistero è stato sorprendentemente svelato, che ne amplifica lo stato emotivo.

    Plauso a Matteo Rovere per aver creduto in questo coraggioso e originale (per gli standar nostrani) progetto.

    Da confrontare con Into the forest, anche se quì c'è di più, molto di più.
    Ultima modifica: 2/04/22 12:00 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 2/04/22 10:23
    Consigliere - 26002 interventi
    Otimo il dvd edito dalla Cecchi Gori

    Formato: 2.00:1
    Audio: italiano, inglese, autodescrizione per non vedenti.
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Come extra il backstage di 12 minuti (sottotitolato in italiano).
    Durata effettiva: 1h, 38m e 24s

    Immagine al minuto 1.30.05.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/PDVD-259.jpg[/img]
    Ultima modifica: 2/04/22 12:20 da Zender