Un western sperduto tra i mille titoli, anche per l'anonimato del titolo stesso: eppure c'erano Anthony Quinn e Franco Nero. Una coppia male assortita, in cui Nero è voce della coscienza del vivace, intraprendente Quinn, che fa il sordomuto (Deaf, sic); devono impedire ai prussiani di annettersi la neonata Repubblica del Texas. Girato di malavoglia da Cavara che però riesce a rendere simpatici i protagonisti (Nero anche perché non doppiato) e con un decor sufficientemente curato. Bellissima la Tiffin (Furstenberg meno...)
Per il suo unico western, Cavara sceglie un soggetto a sfondo storico (la rivoluzione e l'indipendenza del Texas all'epoca di Sam Houston), trattandolo con toni da commedia (talora scollacciata: la Tiffin mostra le chiappe durante un bagno alle cascate del Treja), che prevalgono sulle poche scene violente, per lo più sparatorie senza risparmio di proiettili. Grandissimo Quinn, che dovendo interpretare un personaggio sordomuto mette ancor più in risalto la sua bravura, affiancato da un Nero simi-Trinità; tra i caratteristi, Lastretti prete invasato. Elegante fotografia di Delli Colli.
MEMORABILE: Il bagno della Tiffin e l'esclamazione di Nero; Nero, evidentemente dimentico di Django, non sa adoperare la mitragliatrice.
Sconcertante western che non si capisce mai che strada voglia intraprendere, che inscena vicenda epica ma non la fa tale, che cerca qua e là l'umorismo ma non fa ridere, che ha come protagonisti una coppia di uomini che non stanno bene insieme. Per non parlare delle trovatine da latte alle ginocchia, tipo il lancio dei sassi. Franco Nero si doppia da sè e, per ricordarci che è cresciuto in Emilia, se ne esce con "dacòrdo", "sussettibile" e altre sbalorditive pronunce. Dialoghi spesso risibili.
Spaghetti western di una certa corposità. Mentre la presenza di Nero (per il personaggio che interpreta) richiama senz'altro il genere, la presenza di Quinn e il contesto storico aggiungono peso sull'altro piatto della bilancia, quello più serioso. Nero sembra essere un po' troppo sopra le righe, Quinn invece è a tratti spaesato e si ritrova quando sulla scena c'è solo lui a operare. Le location, tra Italia e Spagna, sono scelte con una certa cura; buona anche la colonna sonora, emntre la regia non sembra al massimo. Potenzialità poco sfruttate.
Un western mix classico/spaghetti con un sacco di sparatorie e morti. La vicenda di due "eroi" texani che da soli sgominano una banda di invasori. Alcune trovate ingenue e tirate con i denti, ma nel complesso, vuoi per l'ottimo cast e la valida fotografia, la visione è gradevole e ci riporta ai bei tempi che furono.
Non orribile, nemmeno trasandato ma decisamente mediocre. Pretesto storico senza nessun approfondimento. Nessuna criticità emotiva, forza lirica pari a zero; l'intento umoristico è solo sfiorato; ma si lascia guardare (quasi sovrappensiero), scorre veloce e la Tiffin è bellissima. Una serie di quadretti (alcuni simpatici, altri meno) tenuti insieme con mestiere ma senza guizzi, senza quelle invenzioni davvero folli (a volte deliranti) che hanno contribuito a fare dello spaghetti western una delle migliori invenzioni nostrane.
Nonostante l'intrigante accoppiata il film non decolla mai. La sceneggiatura è rafazzonata e non sa bene da che parte andare, iniziando in modo piuttosto picaresco per poi sfociare in una carneficina alla mucchio selvaggio. Inoltre, senza contare appunto gli ultimi dieci minuti, l'azione è pressoché assente rendendo alcuni momenti davvero noiosi. Comunque Nero e Quinn ce la mettono tutta e soprattutto il secondo riesce a innestare nello spettatore una certa dose di simpatia. Non male la canzone che fa da leit motiv.
L'unico western nostrano interpretato da Anthony Quinn non è certo di quelli da ricordare. Intendiamoci, non per colpa dell'attore, che l'ingrato ruolo del sordomuto lo assolve anche con bravura (tanto poi ci pensa Franco Nero a parlare anche per lui), ma il film resta incerto fra tragedia e umorismo, senza percorrere con convinzione nessuna delle due strade. Cavara dirige efficacemente le (non frequenti) sequenze d'azione, ma non riesce a rendere appassionante una storia che pure qualche potenzialità l'aveva.
Curioso film sospeso tra la comicità demenziale alla Trinità e i temi di rivolta terzomondista del periodo precedente; non prendendo nessuna delle due direzioni risulta alla fine decisamente spurio. Grande spazio nel finale per la mitragliatrice, arma che Nero rese immortale nel western (ma qui la usa il suo pard Anthony Quinn, al suo unico spaghetti western). Si poteva fare di meglio, decisamente.
L'inedita accoppiata Anthony Quinn (sordomuto) e Franco Nero sembra francamente sprecata, per un western che non colpisce particolarmente nel segno. Due avventurieri, diversi di carattere, alle prese con una pericolosa missione: rovesciare un pericoloso generale. In bilico tra serio e faceto, il film, complice anche la non lunga durata, diverte, ma non spicca mai il volo. Franco Nero, in particolare, non ha una vocazione particolare per i ruoli brillanti. Nulla di che.
Paolo Cavara HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoDusso • 31/10/14 13:31 Archivista in seconda - 1760 interventi
Non so se la versione Mediaset sia cut o meno ma rispetto alla versione spagnola ci sono alcuni tagli(scena d'amore tra Tiffin e Nero per esempio) come leggo su Gdr
Dusso ebbe a dire: Non so se la versione Mediaset sia cut o meno ma rispetto alla versione spagnola ci sono alcuni tagli(scena d'amore tra Tiffin e Nero per esempio) come leggo su Gdr
E' tagliata.
Visto il livello del film, davvero brutto, non è grave...