Rene Cardona Jr, uno dei pochissimi registi messicani capaci di varcare i confini del suo stato grazie a B-movies di un certo rispetto, sfrutta il celebre episodio di cronaca (suicidio di massa in una setta governata da un santone folle) per un instant-movie senza infamia e senza lode. Stuart Whitman è Johnson, il leader indiscusso del “Tempio del Popolo”, una setta dove si predicano amore e gioia ma in pratica si vive soggiogati dal magnetismo di Johnson stesso, che vi instaura una sorta di feroce dittatura “religiosa”: da Johnsoncity non si può scappare, lì non si può rubare né amoreggiare in pubblico pena tremende torture (che Cardona, col...Leggi tutto suo spirito da regista "exploitation" non evita di mostrare, soffermandosi anzi, in un paio di casi, su serpenti che strisciano su corpi legati e scosse elettriche a bambini indisponenti). Tutto il film, salvo brevi parentesi dedicati alle indagini governative sulla setta, è girato nella virtuale Johnsoncity e disegna l'inedita figura di un dittatore malato capace di portare al suicidio 772 persone. Cardona, anche autore con Carlos Valdemar dell'adattamento cinematografico (soggetto e sceneggiatura) dirige con la consueta perizia una storia che, ricostruita grazie ai racconti dei sopravvissuti, non offriva troppi spunti in termini di azione o colpi di scena. Le poche concessioni di Cardona a quelle scene “forti” di cui solitamente riempie i propri lavori, sono la testimonianza in una ricostruzione abbastanza fedele. Il titolo americano (GUYANA, CULT OF THE DAMNED) ha ispirato l’omonima canzone dei Manowar.
Da un noto, tremendo e assurdo fatto di cronaca, un film che si pone come fedele ricostruzione dei fatti e al contempo spinge sulle lusinghe sensazionalistiche dei mondo movie. Potrà anche essere un film discutibile moralmente ma è stato fatto con cura, specie per la parte documentaristica (la parte finale si rifa fedelmente alle foto d'epoca e anche i personaggi sono somiglianti a quelli reali) e dispone di un certo ritmo. Cast di vecchi elefanti come era d'uso per questi tipici film, su cui si staglia Whitman nei panni del folle Jonas.
MEMORABILE: L'agghiacciante finale. Il viraggio in rosso e in negativo di Joans quando ordina la "notte bianca!".
Questo film di Cardona Jr. è ben realizzato e guidato con indubbia professionalità, ma rimane poco più che un documentario tirato per le lunghe. Sebbene abbia i suoi momenti (certe torture e i vari deliri del santone sono di sicura presa), il film rischia spesso e volentieri di sconfinare nella noia. Inevitabili le similitudini con Mangiati Vivi! di Lenzi, che però dal canto suo accostava alla storia di Jim Jones i soliti cannibali, mantenendo più alta l'attenzione dello spettatore. Discreto.
Cardona jr una volta tanto abbandona il tema cannibali e narra con fedeltà un tragico fatto di cronaca dei 70: il suicidio collettivo dei membri di una setta. Ricostruito abbastanza fedelmente, diretto bene e recitato discretamente dal valido cast. Sufficienza piena.
Documentaristico quanto si vuole, resta un film indispensabile nella filmografia di Cardona Jr. Una pellicola dal taglio quasi giornalistico realizzata con attenzione, che ricostrisce le tragiche vicende antecedenti il massacro di Jonestown. La triste parabola del "novello" Mosè è trattata nella sua tragica cronistoria, con competenza e conoscenza dei fatti storici. Il tema trattato rende il film ancora attuale e chi ha saputo apprezzare le qualità artistiche del regista in Tintorera non rimarrà certo deluso da questo suo nuovo lavoro.
Da un regista come René Cardona Jr. ci si aspetterebbero tonnellate di violenza gratuita. In realtà questo film-inchiesta sugli sconvolgenti fatti di Jonestown (qui ribattezzata banalmente Johnsontown) è meno spettacolare di quanto si pensi: le scene di tortura e di violenza si limitano a un paio, mentre l'occhio della mdp è freddo e documentaristico. L'orrore e la forza espressiva esplodono solo nel finale con il suicidio di massa, molto ben reso. Film exploitativo (all'epoca il ricordo era vivo), ma piuttosto fedele ai fatti e interessante.
MEMORABILE: "Chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo": didascalia conclusiva un po' comoda, quasi a giustificare il film pur nella sua exploitatività.
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Riporto dal papiro originale "il film ha ispirato una canzone dei Manowar". Ora, considerando che il Sommo non abbia né computer né tampoco il collegamento ad internet, mi sorge una domanda: ma il Maestro ascolta Heavy Metal ?
A proposito di Cardona jr. Ecco un altro suo cultazzo che mi manca... :(
DiscussioneZender • 20/08/11 10:08 Capo scrivano - 47802 interventi
Kanon ebbe a dire: Riporto dal papiro originale "il film ha ispirato una canzone dei Manowar". Ora, considerando che il Sommo non abbia né computer né tampoco il collegamento ad internet, mi sorge una domanda: ma il Maestro ascolta Heavy Metal ? Sì, tra le altre cose. Non serve il computer per quello, e i cd li compra pure lui (non via web, ovvio). Ha dei gusti talmente schizofrenici che è meglio non citarli.
Zender ebbe a dire: Kanon ebbe a dire: Riporto dal papiro originale "il film ha ispirato una canzone dei Manowar". Ora, considerando che il Sommo non abbia né computer né tampoco il collegamento ad internet, mi sorge una domanda: ma il Maestro ascolta Heavy Metal ? Sì, tra le altre cose. Non serve il computer per quello, e i cd li compra pure lui (non via web, ovvio). Ha dei gusti talmente schizofrenici che è meglio non citarli.
Azz! Adesso me lo immagino mentre scrive papiri, con tanto di bracciale borchiato e capello lungo :-)
DiscussioneZender • 20/08/11 20:43 Capo scrivano - 47802 interventi
Kanon ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Kanon ebbe a dire: Riporto dal papiro originale "il film ha ispirato una canzone dei Manowar". Ora, considerando che il Sommo non abbia né computer né tampoco il collegamento ad internet, mi sorge una domanda: ma il Maestro ascolta Heavy Metal ? Sì, tra le altre cose. Non serve il computer per quello, e i cd li compra pure lui (non via web, ovvio). Ha dei gusti talmente schizofrenici che è meglio non citarli.
Azz! Adesso me lo immagino mentre scrive papiri, con tanto di bracciale borchiato e capello lungo :-)
Santo subito se così fosse, fosse per me XD
HomevideoXtron • 12/05/12 11:25 Servizio caffè - 2151 interventi
Uhm, con la roba Mosaico Media c'è sempre da stare attenti, staremo a vedere.. La versione No Shame era ben fatta, come la maggior parte dei DVD No Shame.
CuriositàZender • 2/07/13 11:29 Capo scrivano - 47802 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film, che spiega come questo sia un documento eccezionale (finalmente la verità!):