L'ingénieux attentat - Corto (1910)

Delizioso cortometraggio (circa 6 minuti), diretto da Gasnier, nel quale Max Linder condivide il ruolo principale con un altro attore (André Urban), che impersona suo fratello. Entrambi sono squattrinati e devono trovare il modo di ottenere denaro per la serata, essendo loro compagni di baldoria. Grande idea... Max risalta su tutti, per gesti, per movimenti e per espressioni, ad ennesima prova del suo smisurato talento. Gli altri - comunque - fanno del valido contorno. Molto gradevole.

I due fratelli gaudenti sono ahimè senza un quattrino, che il padre nega loro. La soluzione sta nel titolo, ed è tutto sommato piuttosto azzeccata e ben realizzata. L’intero cortometraggio, a dir la verità, risulta ben fatto, fin da un brillante inizio con i due gagà che zompettano pensando alle follie che li attendono salvo scoprire di non aver soldi in tasca, per seguire con scene vivaci ed efficaci, dove la comicità non esplode mai in modo grossolano, ma dalla situazione. La pellicola, insomma, risulta gradevole e meritevole di visione.

Due fratelli squattrinati cercano in tutti i modi di racimolare i soldi per poter passare una serata di baldori, ma le prime difficoltà arrivano quando si ritrovano a dover pagare il conto della carrozza. Divertente cortometraggio che vede come protagonista la coppia formata da Linder e da Urban (con il secondo che non sfigura affatto), ricco di gag e in generale di situazioni che portano lo spettatore a divertirsi. Interessante anche la trovata della rapina con il finto poliziotto che viene poi ricompensato. Un'opera davvero interessante che merita almeno una visione.

Qui il grande Linder viene affiancato da un Urban che riesce a non sfigurare, nel ruolo del fratello del protagonista. Il corto (poco più di 5') riesce a essere divertente, mostrando i due gaudenti che non riescono a coronare i loro sogni di baldoria, in quanto completamente squattrinati. Riusciranno però, con uno strattagemma sagace, a procurarsi i mezzi per riuscire a "folleggiare". Al solito Max risulta impagabile nel tratteggiare il suo personaggio ma, come già detto, il co-protagonista riesce a tenergli degnamente testa.