Note: Sequel di "La bambola assassina", "La bambola assassina 2", "La bambola assassina 3", "La sposa di Chucky - Il ritorno della bambola assassina". La voce di Chucky nella versione originale è di Brad Dourif.
Don Mancini ripropone Chucky con famiglia "allargata": questa volta c'è di mezzo un figlio dal sesso incerto, che -per nome- rimanda al Glen or Glenda (omonimo titolo diretto da Ed Wood nel lontano 1953). Il film è ironico, ma il gore insistito e le tante citazioni (ad esempio l'incipit alla Halloween, il doppio riferimento a Psycho) lo rendono gradevole e di piacevole intrattenimento. Ottima l'attenzione riposta negli effetti speciali, che non si tirano mai indietro di fronte al Grad-Guignol. In una particina, anche John -trash- Waters.
Se lo guardate subito dopo Bambola Assassina, sono due universi filmici che collassano gagliardamente l'uno sull'altro in cerca di continuità: più che un'evoluzione, quella di Chucky, è una mutazione, benvenutissima e indispensabile. Mancini ha un gusto squisito per la cura delle immagini affatto dozzinale e gli ettolitri di volgarità becera, cafonaggine e cattivo gusto sono così ben riversati e conditi (forbiti?) che gli si perdona lo stucchevole eccesso. Citazioni a catinelle e dosi splatter - almeno di primo acchito - sconcertanti. Un raggiante family horror.
Uno spasso e mezzo. Una sarabanda deliziosa di arguti injokes e irresistibili strizzate d'occhio con molti globuli rossi a far da collante. Jennifer Tilly si diverte un mondo ad autoparodiarsi, Waters fa un cameo con tanto di omaggio a Nekromantik 2. Impagabile. E, naturalmente, non finisce qui.
MEMORABILE: Il vuoto di memoria di Chucky nel citare Nicholson in Shining.
Orrida pagliacciata che chiude male la saga (anche se è in produzione un remake del primo capitolo per il 2010). L'ironia nera usata raggiunge livelli eccessivi, rendendo la pellicola quasi un cartone animato poco riuscito! Davvero inclassificabile; c'e un po' di sangue, ma lasciamo perdere, così come sorvoliamo sulle interpretazioni degli attori, davvero penose.
Film che è servito a qualcosa. Durante la visione infatti, ho potuto prendere un utile appunto mentale: "ricordare di lasciarsi sempre guidare dall'istinto". Ho visto quintali di horror eppure ho sempre snobbato la saga di Chucky. Non che sia contrario al grottesco, ma gli spezzoni che avevo visto non mi avevano convinto. Invogliato da alcuni amici che mi hanno parlato di questo capitolo come di un film citazionista ed arguto, alla fine, ho ceduto. Ma citazione per me vuol dire valorizzare un particolare, "amare" quel dettaglio, non gettare tutto in farsa.
Conclusione della saga dedicata alla bambola assassinia che avviene all'insegna del trash più assoluto con la generazione di una progenie altrettanto inquietante e per di più dalla sessualità incerta rispetto al terribile genitore. Film in cui la trama non ha più alcuna importanza e si privilegia l'effettaccio truculento ad uso e consumo dello spettatore appassionato al genere. Gli altri possono tranquillamente astenersi.
Oddio che vaccata! Se già il capitolo precedente era mediocre, qui siamo di fronte ad un delirio di citazioni, parolacce, situazioni grottesche e scene splatter (Redman con l'intestino fumante da fuori!); i due bambolotti sono ormai senza freni e partoriscono anche, la Tilly si prende in giro da sola ed è ridicola, una sosia di Britney Spears viene uccisa e c'è anche Jason Flemyng in un cameo iniziale che ricorda molto il prologo di Nightmare - Nuovo incubo. Tenetevi alla larga da questa scemenza.
Poteva uscirne qualcosa di innovativo, invece l'idea del figlio (già visto nel finale del precedente capitolo) non viene sfruttata appieno per farne un buon horror, ma solamente una pagliacciata in tipico stile commedia americana, che non fa neppure ridere. Lasciando perdere le incoerenze rispetto ai precedenti capitoli, la trama annoia troppo spesso e non basta neppure la scollatura di Jennifer Tilly (nel ruolo di sé stessa) a far salire l'attenzione. Unica nota positiva è il netto miglioramento dell'animazione dei pupazzi, mai interpretati da attori.
MEMORABILE: L'omaggio a Shining "Cazzo perché non mi viene in mente nessuna frase a effetto?"
Come si può volere male a questa famigliola di pupazzi? Mancini, al contrario di altri colleghi, vira decisamente sul comico nel suo ennesimo capitolo, lasciando il sangue per il puro sollazzo degli occhi. Waters gigioneggia e la Tilly, burrosa ma sempre appetibile, è la ciliegina sulla torta. Glen/Glenda non ha il physique du role del padre, ma diverte con le sue espressioni. Alcuni momenti sono molto spassosi e se da un lato faranno arrabbiare i puristi dell'horror, dall'altro accattiveranno i meno integralisti.
Il capitolo più folle e autoironico (chapeau a Jennifer Tilly), parodia dei drammi familiari e dello showbiz, in cortocircuito tra realtà e fiction come Nightmare nuovo incubo e che cita addirittura Glen or Glenda di Ed Wood. Paura vera nessuna, risate tante e assicurate. E poi, “horror” non significa necessariamente “paura” (Sam Raimi docet). Cameo per Tony Gardner (che truccò Liam Neeson in Darkman) e John Waters (regista de La signora ammazzatutti). Rivalutatelo, è un ordine!
MEMORABILE: Chucky che fa il verso a Jack Nicholson in Shining: "Perché non mi viene una battuta a effetto?"
Spassoso e ricchissimo di goduriose citazioni, finisce purtroppo con l’esagerare in tutto, dall’ironia a tutti i costi al ricorso continuo al metacinema. E se Chucky e Tiffany fanno comunque il loro lavoro, il debole personaggio di Glen(da), protagonista sin dal titolo, non è propriamente centrato né come look né come funzione nella storia. Il quarto capitolo era una ventata di freschezza rispetto alla trilogia precedente, questo si sforza di ricalcarne i pregi ma ne acuisce i difetti. Il capitolo della saga che amo meno.
Mi aspettavo di peggio. Ritorna (inspiegabilmente intatta) la moglie di Chucky ed entra in scena un figlio dalla doppia personalità che porta un po' di originalità alla storia. Si barcamena tra il comico e lo splatter, effetti speciali davvero ben realizzati, recitazione discutibile. Rispetto al capitolo precedente è già qualcosa di più; tutto sommato una visione la merita.
Il quinto episodio rinuncia a ogni pretesa di inquietare il pubblico imboccando la via della commedia splatter. Don Mancini, creatore originario di Chucky, si diverte a metter su un teatrino familiare (ci sono Chucky, Tiffany e il figlio Glen) dove sangue, battute e citazioni cinefile (certe molto ricercate) sono onnipresenti. Il film è ben fatto e divertente, ed essendo ambientato a Hollywood c'è anche un simpatico gioco metacinematografico alla base. La sua natura fortemente silly non lo rende un prodotto per tutti, ma è da provare.
MEMORABILE: John Waters in persona che, nei panni di un paparazzo impiccione, fa una gran brutta fine.
Arrivati al quinto capitolo si raschia davvero il fondo del barile con una storia che dall'inizio alla fine rasenta il ridicolo. Tutta quella bella e simpatica atmosfera horror che si respirava nei film precedenti qui viene sostituita da un orribile (quella sì) trama fatta di dialoghi infiniti e stucchevoli che lasciano a desiderare. Un po' di furia omicida è conservata dal personaggio principale, ma quello che salta più all'occhio è la totale assenza di una sceneggiatura degna di tale nome. Mai uno spavento che sia uno e tantissima aria fritta servita come riempitivo. Pessimo.
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HomevideoUndying • 5/01/08 00:12 Controllo di gestione - 7578 interventi
Infinite lodi alla Universal Pictures, in grado di proporre un DVD coi fiocchi.
Sia per qualità (video 1.85:1 anamorfico, audio in dolby 5.1), sia per un corredo di extra quantomeno appagante...
Lingue disponibili: italiano, inglese e spagnolo.
Sottotili: italiano - inglese - spagnolo - ebraico
Contenuti speciali:
- Foto di famiglia: vacanze all'inferno - Commento audio con il regista Don Mancini e Jennifer Tilly
- Concepire "Il Figlio di Chucky" - Tilly nel "Tonight Show"
Dopo un rapido controllo, aggiungo che dovrebbe trattarsi della versione unrated in quanto anche gli altri blu-ray europei, che mostrano la scritta uncut version in copertina, hanno l'audio italiano tra le opzioni, il che lascia presupporre la stessa edizione per tutta Europa.
Dico dovrebbe perché con la distribuzione italiana non si è mai certi al 100%....
HomevideoBuiomega71 • 18/09/13 20:44 Pianificazione e progetti - 25040 interventi
Pumpkh75 ebbe a dire: In uscita il sesto capitolo della serie,
La Maledizione di Chucky