Due vite in una - Film (1953)

Due vite in una
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Glen or Glenda
Anno: 1953
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Aka "2 vite in una", "I changed my sex", "I led two lives", "He or she", "Glen or Glenda: Confessions of Ed Wood" o "The Transvestite".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Di Edward Wood Jr. (più noto come Ed Wood) si è già scritto molto: considerato da troppi il peggior regista di tutti i tempi, Wood aveva perlomeno il merito di credere in quello che faceva. Certo, i risultati non erano dei migliori, ma si riesce comunque ad apprezzare una prospettiva del tutto originale, nei suoi lavori. GLEN OR GLENDA (reintitolato I CHANGED MY SEX o I LED TOW LIVES o anche HE OR SHE) è un’esperienza nel mondo di Wood, un film a metà strada tra il documentario e l'indagine sociale, notoriamente autobiografico (e infatti il protagonista del titolo è, non a caso, lo stesso Wood celatosi sotto lo pseudonimo di Daniel Davis) è incentrato sulla difesa del travestitismo, "perversione"...Leggi tutto da non confondere assolutamente con l'omosessualità. Del tutto fuori luogo gli interventi di Bela Lugosi che, seduto su una comoda poltrona e annunciato da fulmini e saette, straparla di cose semi-incomprensibili (lumache grasse e code di cuccioli di cane, mah!) con un'impostazione che più teatrale non si può. Il vecchio ex vampiro di DRACULA fa brillare gli occhi e cerca di essere minaccioso a ogni costo, ma risulta solo ridicolo. A fare da cornice alle due storie del film (il caso Glen/Glenda e quello di Alan/Ann) un pretestuoso incontro tra uno psicanalista (che funge da narratore) e un commissario di polizia, giunto nello studio dello specialista per saperne di più sul fenomeno del travestitismo. L'incubo di Glen (un quarto d'ora di penosi effetti speciali e misteriose trasformazioni, il tutto commentato solo da una musica in stile Bernard Herrmann) raggiunge elevatissimi picchi di surrealismo. Il film dura poco più di un'ora, ma è pesante!

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Undying 14/03/08 23:15 - 3807 commenti

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Terrificante (nel senso di messa in scena) pellicola, aggravata dall'approssimazione del regista - qui al suo terzo film - che tratta un tema socialmente ostico: quello del "trasformismo", che lo stesso Ed Wood ha sperimentato sulla sua "pelle". Il fascino degli indumenti femminili, desiderati a livello feticistico, non ha da confondersi con il transessualismo, giacché lo stesso regista amava agghindarsi da "femminuccia", senza però andare oltre e volendo, per circostanza e per istinto, al suo fianco vere presenze femminili. Insopportabile.

Puppigallo 30/07/08 15:55 - 5259 commenti

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Uno dei registi più spernacchiati e sottovalutati (anche giustamente) di Hollywood sforna una pellicola che, probabilmente, a suo parere doveva essere forse il suo film più impegnato, visto l'argomento (l'uomo che si sente donna). Ma ne viene fuori una boiata tremendamente noiosa, con inutili dissertazioni sulla scottante (soprattutto allora) questione e momenti comico-involontari (quando si veste da donna). Insomma, una scemenzucola dove almeno si intravede il mitico Bela Lugosi. Per super fan di Ed.
MEMORABILE: Bela Lugosi, seduto su una poltrona, mette la mano sulla testa del protagonista, inchinato e lo stesso gli ricompare donna dalla parte opposta...

Matalo! 12/09/08 23:58 - 1378 commenti

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Incapace del necessario distacco utile per realizzare un'opera almeno dignitosa, Wood col suo infantilismo e senso di colpa regala una trombonata indimenticabile. Facile ridere di lui; meglio capire come usare il suo "brutto" per una concezione alternativa dell'arte. La scena dell'incubo, sebbene con trucchi che Méliès avrebbe giudicato superati (Mereghetti)assomiglia a tanti strani sogni che molti fanno. Il ridicolo c'è, il patetico dilaga ma meglio questo alla mediocrità o all'artistoidismo (Von Trier).
MEMORABILE: Il sogno con donne e fruste con la musica di Oci Ciornie: inessenziale alla trama, forse inserito per far gustare l'occhio.

Belfagor 28/08/09 10:20 - 2689 commenti

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Ed Wood aveva almeno un punto a suo favore: un'infinita passione per il cinema. Che poi i risultati non fossero dei migliori, questo già si sa. In questo caso, assegnare un pallino al film è quasi un rendere omaggio alla sua fama di "peggior regista di tutti i tempi", anche se per il ridicolo volontario meriterebbe un 5 e lode. Allucinato e allucinante, sconnesso e tuttavia magnetico nella sua bruttezza, probabilmente questo film avrebbe mandato Buñuel in analisi.
MEMORABILE: Bela Lugosi che esclama "Pull the string!" e ci mette in guardia con il suo "Bevare!" (Beware pronunciato all'ungherese).

Capannelle 12/04/10 15:08 - 4399 commenti

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Meritevole per l'argomento scelto e la voglia di esporlo come problema sociale nell'ottica dell'accettazione della diversità. Peccato che Wood incespichi sia nella realizzazione tecnica sia nello stile pedante e paternalista che mette in pratica. Musiche scelte a capocchia e un Lugosi tutto da interpretare completano un film sconnesso ma coraggioso. Va anche detto che la sequenza onirica - un compendio di pulsioni freudiane - sarebbe stata posta su un piedistallo dalla critica se fosse stata girata da altri. **

Pigro 12/06/10 08:49 - 9636 commenti

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Singolare incursione nel transgender tra documento e fiction, primo film ad affrontare il tema in maniera rispettosa (data l'epoca) anche grazie alle motivazioni personali del regista stesso. L'approccio cinematografico naif, la sceneggiatura folle, il low budget e le necessità della produzione infieriscono sull'opera, ma il trasporto emotivo è forte e ingenuamente si concretizza in un vagabondaggio onirico, ossessivo e delirante (l'assurda presenza di Lugosi) che però è molto intrigante. Un vero e proprio film transgender. Due pallini e mezzo!

Disorder 21/06/10 19:40 - 1416 commenti

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Pazzoide film di Ed Wood, che come al solito supplisce alla mancanza di fondi ingegnandosi con la fantasia. Qui ingaggia il vecchio mito Lugosi per girare alcune (inutili) scene da taglia-cucire con filmati di repertorio, scarti vari e nuovo girato con lui stesso protagonista. Il tema del travestitismo è forte e il messaggio di tolleranza lodevole, ma il film è di una noia davvero mortale. Alcune intuizioni però sono così disturbanti (vedi Bela Lugosi che parla in dissolvenza) da far credere che in fondo un po' di genio ci fosse, in Ed Wood...
MEMORABILE: Le terribili scene di spogliarello (aggiunte all'insaputa di Wood); l'ottimo Lugosi, reso poi davvero inquietante dalle bizzarre dissolvenze.

Saintgifts 7/04/12 00:10 - 4098 commenti

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Un film che mette insieme tanti generi quanti sono i suoi titoli. Trucchi da primordi del cinema, docu-dramma, horror, soft sex e spezzoni vari inseriti a forza; frutto in parte dell'"arte" del regista, di interventi obbligati dalla produzione e dalla necessità di sfruttare la notorietà di un "nome" (Bela Lugosi) per nobilitare un po' la pellicola. La povertà della messa in scena (pochi mezzi a disposizione) è commovente, l'argomento coraggioso per l'epoca, transex e travestitismo (campo in cui il regista-attore ha esperienze personali).

B. Legnani 8/06/14 00:55 - 5523 commenti

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Più che altro colpisce lo sforzo di arrivare a superare l'ora di film sfruttando immagini di repertorio (persino di origine militare), scene girate da chissà chi e inserite a forza (gli ormai celebri bisonti...), per finire con Bela Lugosi che è assolutamente superfluo, ma che almeno nobilita, con il carisma e con la sua strana voce, il filmaccio. Si nota sì la grande voglia di cinema del regista, ma il film è quello che è...

Pinhead80 25/03/16 19:32 - 4720 commenti

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Sottovalutato film di Ed Wood che paga una messa in scena assurda con momenti di comicità involontaria (il tono della voce di Lugosi, le saette che squarciano il cielo) ma che in realtà affronta un tema delicato come il travestitismo in maniera più che decorosa. Non era sicuramente facile affrontare la cosa negli anni '50 cercando di mettersi dalla parte di chi cerca di comprendere e accettare. La regia resta scadente, con stacchi da una scena all'altra irreali e la forzata presenza di un Lugosi ormai ai minimi termini. Ma è da vedere.

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Anthonyvm 28/06/18 23:12 - 5640 commenti

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Per essere diretto dal "peggior regista di sempre", questo bizzarro docu-drama è talmente folle, assurdo e ricco di stilemi orrorifici che può anche piacere. Non è da sottovalutare: i montaggi surreali, la presenza di un Lugosi-scienziato deliziosamente criptico e over-the-top, i trip onirici del protagonista (sempre Ed Wood) sono troppo interessanti, senza contare il tenue progressismo di fondo (ma per l'epoca abbastanza incisivo) sulla tolleranza nei confronti del "diverso". Un film strano e incongruo, ma irresistibile. Forse il miglior Wood.
MEMORABILE: La filastrocca infantile che riecheggia nella mente del protagonista; Gli inserti sadomaso; Bela Lugosi e i suoi sproloqui.

Bullseye2 10/01/19 22:16 - 393 commenti

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Horror da Poverty Row anni '40? Pseudo-documentario pre-mondo movie? Sgangheratissimo, delirante oggetto cinematograficamente non identificato, "Glen Or Glenda" è libero, inclassificabile, di una follia vera inaccettabile fin dall'epoca di produzione, un oggetto che sfonda tutte le categorie cinematografiche e i confini tra il cinema d'autore e il prodotto lurido da drive-in. Oltretutto, non si può non ammirare il coraggio nel difendere chi non si ritrova nei confini della società "benpensante" e che ha diritto a vivere un'esistenza felice.
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  • Homevideo Homesick • 4/11/09 08:58
    Scrivano - 1364 interventi
    In uscita il 2 dicembre 2009 per Enjoy Movies: sarà la versione originale sottotitolata in italiano.
  • Curiosità Capannelle • 13/04/10 15:07
    Scrivano - 3487 interventi
    Si dice che Dolores Fuller, attrice che impersona la fidanzata di Glen/Glenda e compagna del regista Ed Wood, fosse all'oscuro del suo vizietto di travestirsi e che lo avesse capito solo a riprese ultimate, provandone vergogna.
  • Curiosità Undying • 13/04/10 18:50
    Risorse umane - 7574 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Si dice che Dolores Fuller, attrice che impersona la fidanzata di Glen/Glenda e compagna del regista Ed Wood, fosse all'oscuro del suo vizietto di travestirsi e che lo avesse capito solo a riprese ultimate, provandone vergogna.

    Se fossero andate così le cose, Dolores Fuller era una bella ipocrita...
  • Discussione Pigro • 12/06/10 08:51
    Consigliere - 1659 interventi
    Per Matalo: tu scrivo come "MOMENTO O FRASE MEMORABILI": Il sogno con donne e fruste con la musica di Oci Ciornie: inessenziale alla trama, forse inserito per far gustare l'occhio.
    In realtà, questa scena fu un'inserzione fatta direttamente dal produttore con materiale, a quel che ho capito, non diretto neanche da Wood ma da altri.
  • Discussione Matalo! • 12/06/10 20:03
    Call center Davinotti - 614 interventi
    ah buono a sapersi
    vabbè, ma segue la meravigliosa sequenza del sogno di Glen che taglia lo schermo in diagonale seguendo la sua femme fatale
    tutto si tiene...
  • Discussione Matalo! • 12/06/10 20:04
    Call center Davinotti - 614 interventi
    produttore o meno, memorabile resta
  • Discussione Pigro • 13/06/10 09:35
    Consigliere - 1659 interventi
    Sì sì, che sia memorabile non ci sono dubbi... Volevo solo ricordare questa cosa perché un conto è il delirio di Ed Wood e un altro conto è questa scena che risponde più al delirio di qualcun altro. Ed Wood voleva parlare di travestitismo, non di sadomasochismo, e solo il produttore poteva fare di tutta l'erba un fascio confondendo le due cose e inserendo scene erotiche sperando di rendere un po' più appetibile la pellicola. Per questo, proprio perché tu dici (e hai ragione) "inessenziale alla trama, forse inserito per far gustare l'occhio", volevo sottolineare che a compiere la forzatura per fini ammiccanti non fu il povero Ed Wood, che invece la trama ce l'aveva molto chiara (magari incapace di esprimerla, ma si intuisce che la logica di tutto il resto, Bela Lugosi compreso, è ferrea).
  • Discussione Matalo! • 13/06/10 11:02
    Call center Davinotti - 614 interventi
    infatti la scena onirico-sado è incongruente ai massimi livelli. Per quanto riguarda la logica di Wood era indubbiamente ferrea e determinata