I racconti della cripta è stata una serie televisiva di successo, che vedeva tra i suoi registi nomi di prestigio quali Walter Hill o Robert Zemeckis (entrambi presenti, con gli altrettanto celebri Joel Silver e Richard Donner, come produttori esecutivi). L'argomento degli episodi, introdotti sempre da una specie di scheletro indisponente molto simile a Eddie, la mascotte degli Iron Maiden disegnata da Derek Riggs, era quasi sempre di genere horror, e naturalmente anche qui il registro non cambia. DEMON KNIGHT tuttavia non è un episodio della serie ma una sua estensione cinematografica, diretta da Ernest Dickerson (il fotografo dei...Leggi tutto film di Spike Lee). La fantasia però non doveva essere molta e così gli autori si sono limitati a riprendere in mano il soggetto della NOTTE DEI MORTI VIVENTI, a mischiarlo con i DEMONI di Bava e Argento e ad aggiungere gli elementi esoterico/religiosi comuni a horror semi-fantasy stile WARLOCK. Il tutto calato in un'atmosfera carpenteriana dai colori azzurrati (ma la fotografia, incredibilmente visti i precedenti del regista, è abbastanza dozzinale). Il cast, se si esclude il bravo e convincentemente satanico Billy Zane, rispecchia la piattezza della sceneggiatura, povera anche nei dialoghi, mentre rimarchevoli sono gli effetti speciali, finalmente splatter come si usava un tempo (LA CASA di Raimi è dietro l’angolo). Vediamo un pugno che sfonda un cranio, teste esplose, decapitazioni, deformazioni, demoni schifosi e bavosi che nascono dal sangue verde fluorescente del diavolo-Zane. Ai demoni poi non basta più sparare in testa ma vanno centrati negli occhi, facendoglieli esplodere in un turbinio di luci coloratissime. Nel complesso un horror mediocre, che al di là dei sopracitati effetti non si eleva dalla desolante media di quegli anni.
Notevole operazione -ispirata dai famosi comics anni '50 di William M. Gaines- che racconta, con onestà di messa in scena (interpretazioni, soggetto ed effetti speciali) una piacevole vicenda demoniaca. Ambientazione tetra e claustrofobica (il luogo chiuso e l'assedio dei dèmoni) per un film in grado di riservare parecchie sorprese (anche il livello di gore è molto sostenuto). L'anno seguente verrà proposto un ulteriore capitolo, meno efficace di questo, in Italia noto come Bordello di Sangue...
Buon horror, ottima commistione di humour nero e splatter, con ottimi attori, gradevole così come la serie televisiva. Da notare il satanico Zane; impagabili i siparietti di Kassir, guardiano della cripta: lo spettatore splatterofilo sarà più che accontentato.
Se non fosse per l'eccessivo uso di di demoni-pupazzi con occhi luminescenti, un po' troppo horror-Muppet (piuttosto bambocceschi, che più che spaventare, spesso suscitano una certa ilarità), questa pellicola non sarebbe poi così malvagia, con una sua storia, qualche intuizione (le origini del sangue sigillante, i flashback della crocefissione). Certo, gli attori non aiutano molto (medio-bassi, con un Billy Zane eccessivamente gigioneggiante), ma l'azione non manca, le pause sono limitate e qualche scena riuscita c'è, condita con del sano splatter. Nel complesso, vedibile con allegrezza.
MEMORABILE: Il demone linguacciuto, che stacca braccia, ma avrà un serio problema di occhi, dato dai postumi di una fucilata alla nuca.
Il rigetto è immediato: non c'è un barlume di tensione, nessuna volontà di "inventare" la scena, pupazzi imbarazzanti e più ridicoli che spaventosi e su tutto Billy Zane, al quale viene lasciato campo libero, istrionismo d'accatto e gigioneggiamenti da grande attore mai preso in seria considerazione. Come al solito l'unica qualità resta lo zio Tibia, le sue comparsate folli, che nulla hanno a che vedere con l'horror ma sono gioielli di commedia demenziale.
Divertente ripresa dei classici horror anni 50, con aggiunta di sfx e splatter in grande quantità. Buone anche la trama, le ambientazioni e l'aria gotica che si respira durante tutto il film. Attori che non sono un granchè, ma il risultato finale è comunque apprezzabile (per il livello del genere, si intende). Per nostalgici delle saghe "Tales from the crypt" e Creepshow, ma in chiave moderna...
Film sul genere Dèmoni che a parte qualche riferimento biblico non presenta nulla di nuovo e originale; risulta comunque divertente per le scene splatter e l'atmosfera niente male. Anche i personaggi sono abbastanza accattivanti, malgrado non tutti gli attori siano all'altezza. La tensione dopo un po' cala e la trama comincia a perdere colpi, con trovate poco riuscite, mentre alcuni flashback riescono visionari.
Con la voce di Zio Tibia nelle orecchie, lo spettatore viene introdotto in un horror dove Bene e Male si contendono l'ambita settima chiave attraverso la quale l'orrore penetrerà nel mondo. Un horror dalle forti venature umoristiche, che dipinge un diavolo cattivissimo eppure allegro e ballerino (bene interpretato da Zane). Da un punto di vista qualitativo, invece, risultano malriusciti i vari demoni. Cast più che sufficiente, a cominciare da Dick Miller, vecchio alcolizzato che saprà ritagliarsi il suo spazio nella storia.
Spin-off di I racconti della cripta che non dimostra grande fantasia; l'influenza maggiore sembra essere il nostrano Dèmoni, anche nel make-up di alcuni dei vari mostri e nei liquami verdognoli oltre che nella struttura "ad assedio"; in generale viene saccheggiata buona parte della cinematografia horror anni '80, di cui il film pare voler rinverdire i fasti. Le idee sono comunque poche e qualche momento di stanca c'è, Zane gigioneggia indisturbato, gli SPFX hanno alti e bassi mentre buona è la ost metal (invero poco sfruttata); resta guardabile.
L'assedio sovrannaturale è ormai un topos inaffondabile dell'horror. Se questo luogo comune viene, però, portato avanti con le solite manfrine (coprolalie, urletti, musiche rompipadiglioni) rimane ben poco sul piatto. E stavolta è così. Per quanto possa sembrare strano la cosa migliore è l'introibo con zio Tibia e il pezzettino ironico di metacinema con sangue e tette al vento. Sadler si sbatte, ma invano. Anonimi tutti gli altri, compreso un gigioneggiante Zane.
Tipico film dell'orrore all'americana di metà anni 90. Nel cast si distinguono William Sadler nel ruolo di buono e Billy Zane in quello di un demonio ingannatore, tentatore e di bell'aspetto. Non è niente di eccezionale ma si lascia vedere. Unica pecca, all'inizio si vede una ridicola scena di "film nel film" in cui gli attori sono chiamati "Marlon Brandelli" e sciocchezze simili. Tolto questo è un film più che valido, anche se un po' puerile. Belli gli effetti speciali.
L’atmosfera della serie tv (e quindi a maggior ragione dei comics) non si respira poi troppo, ma deo gratia c’è un turbillon di effetti splatter a firma Todd Masters e in fondo basta, in quanto è il requisito minimo che deve essere garantito per pellicole di questo tenore. Gli ingranaggi del resto, a mettersi la mano sul cuore, girano invece a vuoto: l’assedio nell’unica location casalinga lo fa somigliare a una Notte dei demoni più ricca, i flashback biblici arrancano, Billy Zane gigioneggia ed eccede risultando alla fine tutto fuorché empatico. Sigillato.
Il triangolo, no! Lui, uomo vissuto, saggio, solitario e tormentato; l'altro, giovane e bello, sornione e spavaldo. Lei dovrà scegliere con chi passare l'eternità. Un anonimo motel, assediato da luciferine presenze, diventerà crocevia dei destini del mondo. Altalenanti gli effetti speciali del KNB group (Kurtzman, Nicotero, Berger) con posseduti paurosi e convincenti e con passaggi splatter ben realizzati, mentre le creature sono un po' goffe sui trampoli. Come sempre ottima la prova di Dick Miller.
MEMORABILE: Il bambino mostruoso non sa tenere la lingua a posto; L'origine del sangue anti-intrusione; Il pugno in faccia e oltre.
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MusicheDave hill • 15/02/25 09:32 Magazziniere - 140 interventi
Colonna sonora a tutto metal e nu-metal anni 90, comprendente "Cemetary gates" dei Pantera, "Diadems" dei Megadeth, "Beaten" dei Biohazard, "Fall guy" di Henry Rollins, "My misery" dei Machine Head e "Hey man, nice shot" dei Filter.