Sono riuscito a trovare la trama originaria del film, che fu bocciata dai figli di Guareschi, costringendo gli sceneggiatori a riscriverla (dopo averla epurata da parecche parolacce)
"La sceneggiatura immagina Cat a Roma, nel bel mezzo di una manifestazione hippy dove interviene la polizia: questa la scusa per inviare la ragazza ribelle dallo zio don Camillo. Il figlio di Peppone, Michele (detto Veleno) torna in paese coi capelli lunghi e la giacca «Alla Mao» e con la volontà di contestare il padre. Cat, sotto scorta della Polizia e con un foglio di via sorvegliato, viene affidata allo zio prete. Il maoista Michele coinvolge nelle proprie azioni il figlio dell’industriale Piletti, proprietario di un allevamento di polli: i contestatori invadono l’aula del consiglio comunale, lasciando tutti in mutande, compresi Peppone, Piletti e la farmacista Bognoni che, nonostante tutto, si dice però soddisfatta della lezione. Michele si rifugia da don Camillo che, in cambio della protezione, lo tosa a zero, mentre Cat, in piena notte, sale sul campanile e attacca a suonare le campane. Michele riesce a recuperare la ribelle che, per vendicarsi dello zio prete, invita nel cortile della canonica un numeroso gruppo di hippies, compresi Veleno e Giorgio Piletti, che ballano finché vengono cacciati da don Camillo armato di un potente getto d’acqua. A questo punto entra in scena il coadiutore mandato a don Camillo dalla Curia: don Francesco Biavati. Il giovane sacerdote stravolge, secondo i «nuovi metodi conciliari», la chiesa, lasciando esterrefatti i fedeli di don Camillo. Un mattino, però, don Chichì entra in camera di Cat e la vede nuda: da qui si sviluppa la vicenda che porterà alla crisi spirituale del pretino."
(da www.gazzettadiparma.it)