Strano film a episodi, genere percorso da moltissimi registi degli anni '60. Qui gli episodi, seppur nei limiti che potevano esserci a quei tempi, sono imperniati su una vena erotica non riscontrabile in tante pellicole di quegli anni (vedi la doccia a spirale o lo spogliarello a imitazione della Loren). Il primo episodio è alla fine trascurabile (Buzzanca purtroppo appare pochissimo) mentre il secondo è una discreta variazione sul tema della schedina. Dal lotto risalta il terzo, ravvivato da un Salvatori bravissimo. Sufficente.
Tre episodi audaci per l'epoca: non tanto per l'erotismo visivo, che è poca cosa, ma per il contenuto già piuttosto trasgressivo. I gusti sono gusti e io preferisco l'episodio di mezzo, che dovrebbe essere il più debole per la solita strategia della ripartizione. Invece lo trovo divertente, forse per la rivincita dello sciapo impiegato che ha sposato una donna pretenziosa che alla fine "doma" e si fa pure l'amante. Ma sì, mi piace la misoginia di questo episodio. Ecco la mia trasgressione.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
MusichePanza • 27/06/14 20:14 Contratto a progetto - 5152 interventi
La sigla del film è la canzone Come tutti gli altri (Bardotti - Enriquez) cantata da Anna Maria Izzo.
CuriositàZender • 29/03/17 18:21 Pianificazione e progetti - 46941 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: