Che il regista Joseph Kahn venga dal mondo del videoclip appare evidente fin da subito: i titoli di testa, creativamente stimolanti (i nomi sono scritti sugli oggetti in scena) sono montati virtuosisticamente, un po' come si tenterà di fare per ogni scena. Abusando di sovrimpressioni grafiche decisamente invadenti (il richiamo a film come SCOTT PILGRIM o CRANK è forte), di musiche e ritmi spesso in primissimo piano, di qualsiasi tipo di intervento sull'immagine che disorienti e colpisca, DETENTION dichiara senza mezzi termini quanto la trama conti qui meno di...Leggi tutto niente. D'accordo, ci sono i liceali del campus con le loro fissazioni, ci sono il killer alla SCREAM che impazza in zona, la bella svampita e la bruttina stranita, ma di tutto questo al regista importa ben poco, giusto come scenario base sul quale innestare invenzioni le più bizzarre possibili. A volte il gioco riesce, il ritmo è indiavolato, lo splatter eccessivo come eccessivo è il film, ma a ben vedere dopo un po' che si viene bombardati da una sequela di scene di fatto accozzate a fatica come se non vi fosse sottesa alcuna regola, la reazione rischia di essere la noia, l'assuefazione: non è che un caos così volutamente anarchico (pur se raffinatamente organizzato, dietro le quinte) abbia molto a che fare col cinema; è più un lungo videoclip cui manca però una canzone che lo giustifichi.
Difficile collocarlo tra gli horror puri così come non è una vera e propria commedia, indi può comparteciparvi. C'è una storia teen sboccata al limite del sopportabile, c'è un mascherato killer (Cenerantola... sic) e vi è pure un orso-macchina del tempo. Tra teste che saltano, sproloqui adolescenziali e qualche citazione di troppo quasi quasi si arriva a goderne... Davvero bizzarro, da qualsiasi prospettiva lo si intenda analizzare.
Scopri il coperchio del pentolone fumante e cosa trovi? Esplosioni sanguinolente di corpi, ferite aperte da slasher, sconclusionati viaggi nel tempo, logorroici riferimenti agli anni 90; il tutto con un tono da schizzata commedia giovanilistica, molto pop e molto slapstick e con un montaggio, serratissimo, tra l’isterico e lo schizofrenico. Assomiglia a uno Scream sotto anfetamina, ma tanta e tale è la carne al fuoco che si fa fatica a seguire un filo logico. Non classificabile.
Chiaramente ispirato allo stile fumettoso-scoppiettante alla Scott Pilgrim, questo inclassificabile caleidoscopio di generi esprime la demenzialità che ci si può aspettare, ma sempre contenuta e sorvegliata da una narrazione solida, a cui fa da valore aggiunto la giovane protagonista Riley, teenager una volta tanto simpatica e convincente. E' consentito storcere il naso rispetto a molte trovate velleitarie, ma nel complesso l'ho trovato divertente e non stupido, sicuramente godibile per una visione libera da snobismi intellettualistici.
Un bel pastrocchio di ingredienti estetizzante e ricercato, sorta di Scream dei giorni nostri sotto acido; demenziale, narrativamente confuso e oltremodo contaminato con un assunto temporale ben messo in scena ma appiccicato con lo sputo. Tuttavia l’esercizio registico, la ricognizione citazionista anni ’90, il gusto pop, le prese in giro al genere e il ritmo schizofrenico ne fanno un prodotto abbastanza divertente e godibile. Iperveloce, come la società dei giovani raccontata da Kahn, consapevole del suo pout-pourri di roba.
Schegge slasher di una violenza inaudita, viaggi nel tempo in stile Donnie Darko, problematiche adolescenziali tipiche di un romanzo di formazione, ambientazione liceale da teeen movie, surrealismo e demenzialità fanno di Detention una misticanza geniale non ascrivibile a nessun genere cinematografico preciso. La regia moderna e fumettosa, in stile Scott Pilgrim per intenderci, non lascia un attimo di respiro e ci conduce con sommo gaudio in un mondo talmente folle da lasciare senza fiato. C'è pure del trash. Cult immediato!
Ammirevole miscuglio di generi ma dal divertimento assicurato, regia di Kahn dal taglio molto moderno (vedere i titoli di testa); forse qualche momento meno frenetico avrebbe giovato a una migliore comprensione immediata di nomi e cose. Tantissimi i riferimenti a film del passato, ma sicuramente con il doppiaggio italiano ci siamo persi qualcosa. Bravissima la protagonista Shanley Caswell.
Incredibile delirio che però ha una sua logica interna. Kahn riesce cioè a impedire che la maionese impazzisca e riesce a dare una coerenza di fondo alla follia delle situazioni, per cui alla fine tutti i nodi risultano "chiari". Impresa non da poco comunque quella di frullare insieme Ritorno al futuro, Scream, American pie, Donnie Darko e un po' di La mosca per non farsi mancare niente. Alla fine per chi accetta roba del genere il risultato può essere anche divertente, per tutti gli altri follia pura. Bravini i giovani attori ***
MEMORABILE: Indimenticabile l'abduction dell'orso-macchina del tempo...
Per concepire questa incredibile bolla di follia, il buon Kahn doveva essere sotto un pesante effetto psicotropo. Incredibile helzappoppin di generi e rimandi, citazioni e omaggi a tutto quanto fa o ha fatto grande il genere dagli anni 80 fino a oggi. C'è tutto: dall'apologia dello slashe alla presa per i fondelli della sopravvalutata saga di Scream, passando per Saw, Donnie Darko e i college movies. L'esperimento non può dirsi del tutto riuscito, ma c'è da divertirsi. Da evitare il penoso adattamento italiano.
MEMORABILE: L'orso-macchina del tempo con interfaccia alla Minority report.
Mélange informe e imbarazzante di generi, un fallimento da ogni punto di vista. Una commedia che non riesce a far ridere, sebbene tenti disperatamente di sembrare sagace, con una componente horror del tutto marginale (enorme spreco di discrete sequenze gore) e una seconda parte all'insegna della fantascienza demenziale. Tanta roba mal miscelata: confuso, noioso e dimenticabilissimo. Da evitare.
MEMORABILE: Il dibattito sul vegetarianesimo, l'unica scena che strappa un risolino.
Se Scream era un revival autoironico sugli slasher ottantiani, Scary movie ne era la parodia (e Shriek l'ultraparodia), questo film chiude il cerchio: autoparodico e parodizzante vari generi tra cui il già citato slasher e i vari viaggi nel tempo. A questo si aggiunge un continuo delirante e demenziale ultra-citazionismo convulso (cinema, musica, moda) che si raggomitola su se stesso tanto da risultare eccessivamente cervellotico (a tratti si ha l'impressione che possa essere compreso solo dal regista). Pasticcio con confezione sgargiante (con didascalie).
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Sono senza parole, per ora la sorpresa dell'anno. Mentre godevo nel vedere questo piccolo capolavoro pieno di idee geniali, citazioni e stile moderno, ricevevo gli insulti della mia ragazza che non capiva il mio assoluto entusiasmo. Violenza, surrealismo,fantascienza, demenziale,trash, commedia, teen movie... Difficile chiedere di più da un film. Molti storceranno il naso, ma a me è piaciuto un casino!
DiscussioneDusso • 8/07/13 07:36 Archivista in seconda - 1975 interventi
Molto interessante! poi di solito i giovanilistici/Slasher sono sempre quantomeno di mio interesse, vedrò di recuperarlo