Dementia - Film (1955)

Dementia
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Titolo originale: Dementia
Anno: 1955
Genere: gangster/noir (bianco e nero)
Regia: John Parker (n.c.)
Note: Una seconda versione, dal titolo "Daughter of horror", fu distribuita purgata delle scene più disturbanti e accompagnata da una voce narrante che doveva fungere da "spiegazione" per il pubblico meno "sofisticato".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/02/13 DAL BENEMERITO SOMAI13
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Somai13 6/02/13 04:42 - 11 commenti

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E' stato definito il Quarto potere del noir e fantastico; altri lo hanno immaginato come una trasposizione visiva della pittura metafisica. E' un film da recuperare assolutamente, unico nel suo genere: narra senza una parola il peregrinare di una donna disturbata, in una notte senza fine, attorniata da personaggi estraniati e stranianti che forse son frutto della sua mente malata. Fotografia e location mozzafiato. Ipnotizza e racconta nella sua essenza di arte scritta dalla luce e dall'ombra, senza orpelli. La colonna sonora jazz è una perla.

Deepred89 31/03/13 14:55 - 3706 commenti

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Sorprendente e misconosciuta pellicola di stampo surrealista-complottista, in grado di celare, dietro la sua confezione da b-movie anni 50, un eccellente gusto per l'inquadratura e soluzioni visive e narrative che anticipano in tempi assolutamente non sospetti numerosi cult e stili successivi (Fuori orario, Maniac, Polanski, Cassavetes per citare i primi che mi vengono in mente). Il tutto sorretto da una sceneggiatura perfettamente coerente, al di là dell'impianto onirico. Assolutamente da riscoprire.

Saintjust 10/06/13 15:10 - 159 commenti

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L'iniziale, straniante e fascinossima, musica jazz - sincopata dà l'avvio a una particolarissima pellicola d'avanguardia. Solo rumori, un po' di musica e, ogni tanto, una voce narrante, danno corpo alle suggestioni che vengono esplicitate dalle gesta della folle protagonista. Si viene trascinati in un mondo oniricheggiante che lusinga con la sua gran forza espressiva! Il bianco e nero conferisce una marcia in più: anestetizza il lato "tragico" e sottolinea la paranoia "sessuale". Un esperimento a più livelli strano e originale. Da recuperare!
MEMORABILE: La scena d'apertura; La parte al night club.

Undying 9/07/16 18:42 - 3807 commenti

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Straniante pellicola di taglio sperimentale e narrativamente insolita per l'epoca del girato. Parker sembra influenzato dal cinema espressionista e realizza sequenze dove le ombre, i volti, le silhouette dei personaggi si accavallano nella mente della protagonista scemando con delicatezza dal mondo reale a quello onirico senza mai definire la dimensione realistica della vicenda... che nemmeno allo spettatore è dato di comprendere perché Dementia non assume mai il carattere del verosimile, agevolato dal muto e dalle acrobazie in b/n della M.d.P.

Faggi 18/09/16 17:43 - 1549 commenti

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Sembra infischiarsene del famigerato Codice Hays. È quasi un muto, concettuale, audace e d'avanguardia; distillato in una forma raffinata e sperimentale non riconducibile a nessun genere poiché utilizza i topoi dei generi: atmosfere ed espressionismi da noir, sospensione tra onirico e reale del fantastico, suggestioni horror, elementi di poliziesco. Straordinario l'uso del b/n, dei movimenti di macchina, dei luoghi, degli ambienti, delle facce e della musica. Più che una discesa è una permanenza agli inferi psichici.

Pigro 12/02/17 09:44 - 9666 commenti

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Un’ora allucinata di incubo schizofrenico. Film sperimentale e visionario, debitore dell’espressionismo, ma anche di uno spiccato gusto plastico tra noir e horror, che si dipana in una cupa notte di tensione onirica tra strade deserte, cimiteri, hotel per finire in un localino jazz che sembra un sabba. Totalmente privo di dialoghi, punta tutto su una musica da brividi: partitura sonora e sensibilità pittorica ad altissimo livello per una storia non altrettanto eccellente, cioè una ragazza accoltellatrice, inseguita dai suoi fantasmi.

Metakosmos 21/02/17 15:30 - 300 commenti

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Film ingiustamente misconosciuto che rappresenta uno degli esperimento più interessanti del cinema americano del periodo: suggestioni dell'espressionismo tedesco si fondono con l'atmosfera tipica dei film noir in un incubo psicologico inquietantissimo; il tutto espresso senza alcun dialogo, con un'ottima e suggestiva fotografia così come con una accattivante e azzeccata colonna sonora jazz. Da recuperare a ogni costo, ovviamente nella sua versione "muta" e integrale.
MEMORABILE: L'attore Ve Sota... praticamente il sosia di Orson Welles!

Fedeerra 26/09/17 02:44 - 770 commenti

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Non poniamoci inutili domande metafisiche: Dementia è un film cucito dall'angoscia, dal nero assoluto e da tutto il cinema sperimentale del mondo. Stupiamoci piuttosto di quanto sia bello perdersi nelle ambigue congetture di questa opera senza capirne il senso. Tanto ci resteranno comunque addosso le ossessive musiche di George Antheil e il volto luciferino di Adrienne Barrett.

Puppigallo 21/10/17 09:16 - 5273 commenti

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Una sorta di incubo a occhi aperti e non. Sarebbe da seguire al buio, in religioso silenzio, senza alcun disturbo esterno. E' una pellicola decisamente sperimentale, coraggiosa, dove si azzarda e, soprattutto, si cerca di spingersi in quell'oscuro meandro della mente, dove gli incubi diventano realtà, ma soprattutto, dove la realtà può essere trasformata in un tale incubo da far fondere i due mondi. Non ci sarebbe da stupirsi se Lynch gli avesse dato un'occhiata prima di Eraserhead. Notevole.
MEMORABILE: Al cimitero; Cena, sigaro e...difficoltoso recupero arma.

Rufus68 29/12/17 17:08 - 3842 commenti

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Più un collage di quadretti bizzarri che un'opera sperimentale (men che mai visionaria). I riferimenti all'espressionismo o al surrealismo appaiono gratuiti: è difficile qui rinvenire quell'alito di inventiva sovversiva o eccentrica proprio di quelle correnti; e gli accenni alla psicologia del profondo sono abbastanza grossolani. Certo, il film vanta il pregio d'essere inconsueto rispetto al panorama americano (molto rassicurante nella sua settorialità): uno degli esili meriti. Belli, seppur risaputi, certi squarci notturni.

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Cotola 9/09/18 11:08 - 9043 commenti

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Piccola e misconosciuta perla che mescola agilmente noir e thriller con punte di horror. Una sorta di b-movie che si eleva però rispetto alla media, grazie ad una regia folle, sperimentale e fortemente visionaria e ad una sceneggiatura onirica, (con una storia che lascia il tempo che trova), che si permette il lusso di non spendere alcuna parola: praticamente è un film muto. Eppure il flusso ininterrotto di immagini affascina, coinvolge ed a tratti inquieta anche grazie al supporto di una colonna sonora assolutamente pregnante. veSota è praticamente il sosia di Welles. Correte a vederlo!

Von Leppe 12/09/18 12:09 - 1262 commenti

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Film strutturato come uno di quei sogni che si fanno di notte, di cui non si afferrano i dialoghi (il film ne è privo) ma si può intuire il senso di quello che succede. La protagonista se ne va in giro in una città notturna ove incontra personaggi inquietanti e lei stessa è una pazza assassina. Notevole la fotografia in bianco e nero e l'atmosfera macabra. La messa in scena è ben riuscita e la musica ottima: spazia tra il tipicamente horror e il jazz.

Noodles 8/04/19 22:20 - 2227 commenti

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Incubo? Realtà? Non si sa. Si sa solo che si tratta di un vero pezzo di bravura del misconosciuto John Parker, che condensa in poco meno di un'ora tutta una serie di paure e angosce che qualcun altro avrebbe esposto in due ore. Praticamente un film muto, senza bisogno dell'ausilio dei sottotitoli. Bastano gli sguardi, le urla, le risate dei personaggi. Belle molte idee fotografiche. Sarebbe però stato migliore con più silenzi. Esagerata la presenza della musica, a tratti fastidiosa.

Daniela 28/02/20 16:08 - 12660 commenti

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Svegliatasi improvvisamente dopo un incubo, una giovane donna esce in strada, incontra personaggi minacciosi, si reca in un night club in compagnia di un tipo ambiguo... Strano esperimento filmico, l'unico lungometraggio di un regista neppure accreditato come tale: in incubo senza dialoghi, accompagnato da musiche ipnotiche oppure martellanti, con una fotografia contrastata dal taglio espressionistico e un montaggio dadaista, a tratti quasi subliminare. Alcune sequenze colpiscono l'immaginazione per la loro bizzarra familiarità, come se fossero state rubate dal film dei nostri sogni peggiori.
MEMORABILE: Il letto nel cimitero; Tutti i clienti del locale puntano il dito contro la protagonista deridendola; La mano che stringe il medaglione strappato

Kinodrop 3/03/20 19:38 - 2948 commenti

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Realtà e incubo si fondono in questo thriller “muto” di stampo espressionista diretto con una certa indole sperimentale dal misconosciuto regista americano. Dei personaggi si sentono solo alcune risate, tutto è affidato ai volti ben scelti, al montaggio in stile noir e all’originale musica che scandisce i momenti di tensione fino all’esplosione jazz del finale. La storia in sé non è particolarmente rilevante, ma alcune sequenze rimangono impresse (il taglio della mano, l’inseguimento notturno per la città, il night club). Senz'altro da riconsiderare.
MEMORABILE: L'affollato jazz club "luogo di perdizione".

Bubobubo 9/03/20 14:32 - 1847 commenti

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Il vero protagonista di questo incubo a occhi aperti è il Subconscio, luogo in cui prendono forma gli eventi non consequenziali in cui si trova immersa la protagonista, attore principale di una narrazione che procede per strappi e suggestioni, in un flusso inarrestabile che, tuttavia, si rivela capace di possedere una propria coerenza interna. Da qualche parte tra Buñuel e l'espressionismo tedesco (il finale sembra un Simon del deserto girato da Fritz Lang), con una magnetica allure da grindhouse e una colonna sonora appropriata. Splendido!
MEMORABILE: Il disgusto della protagonista nell'osservare il pasto luculliano del grasso protettore; Il finale, un incubo nell'incubo.

Myvincent 7/02/23 06:23 - 3741 commenti

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Un film singolare composto della materia dei sogni, o meglio degli incubi, in cui regnano l’anarchia, la confusione e soprattutto il richiamo simbolico al passato. Questo succede a una ragazza, di notte, in una camera d’albergo qualunque e in solitaria. L’esperimento è interessante e muto (come muti sono i sogni), ma tutta l’operazione non riesce a superare l’artigianale ingenuità dei suoi intenti, rimanendo ancorata alla sua “piccolezza”. La musica scorre ininterrotta per tutta la durata.

Rebis 24/01/24 19:29 - 2337 commenti

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Negli anni ‘50 approda nei drive-in questa scheggia d'incubo che rinuncia ai dialoghi, alla narrazione, alle psicologie, per immergerci come un'onda anomala dentro una ferita psichica, un rimosso infestato di spettri freudiani, luci espressioniste, inquadrature sghembe e dissolvenze incrociate. Cinquanta minuti di pura sperimentazione visiva e percettiva che oggi potremmo destinare alla videoarte, ma allora dovettero instaurare perturbazioni persistenti nelle retine degli sprovveduti spettatori. Notevole.
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  • Homevideo Buiomega71 • 7/02/13 21:56
    Consigliere - 25998 interventi
    Già uscito (in questi giorni) il dvd della Golem con il titolo di Dementia

    http://www.amazon.it/gp/product/B009WHNPP4/ref=oh_details_o01_s00_i02
  • Discussione Caesars • 13/09/18 14:30
    Scrivano - 16810 interventi
    Chi fosse interessato alla visione della versione alternativa "Daughter of horror" (con voce narrante, in inglese) può vederla qui:
    https://www.youtube.com/watch?v=jq9Fetyjras
  • Discussione Caesars • 13/09/18 14:35
    Scrivano - 16810 interventi
    Non ho ancora visto il film, ma credo che il finale del commento di Pigro sia un po' spoilerante. Sbaglio?
  • Discussione Pigro • 14/09/18 14:18
    Consigliere - 1661 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Non ho ancora visto il film, ma credo che il finale del commento di Pigro sia un po' spoilerante. Sbaglio?

    Oddio, faccio sempre molta attenzione a non spoilerare. Adesso sinceramente non ricordo con esattezza il finale, ma non mi sembra che sia uno spoiler. Però, magari, quando l'hai visto fammi sapere. Grazie! ;-)
  • Discussione Caesars • 14/09/18 23:06
    Scrivano - 16810 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    Caesars ebbe a dire:
    Non ho ancora visto il film, ma credo che il finale del commento di Pigro sia un po' spoilerante. Sbaglio?

    Oddio, faccio sempre molta attenzione a non spoilerare. Adesso sinceramente non ricordo con esattezza il finale, ma non mi sembra che sia uno spoiler. Però, magari, quando l'hai visto fammi sapere. Grazie! ;-)


    Magari non è uno spoiler... vedo che anche altri hanno riportato la cosa. Quando vedrò il film (potrebbe passare un po' di tempo) ti faccio sapere