Cold Prey 2 - Film (2008)

Cold Prey 2

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/12/09 DAL BENEMERITO UNDYING
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Undying 12/12/09 04:15 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Rintracciata casualmente da un escursionista, Jannicke (Ingrid Bolsø Berdal) -supersite della mattanza precedente- viene ricoverata nell'ospedale di Otta. Il personale, su indicazione della ragazza recupera i corpi dei cadaveri tra i quali quello del killer. I medici, a seguito d'una inattesa reazione post-mortem, tentano di rianimare l'assassino. Gelido, eccezionale, impagabile slasher girato e interpretato magnificamente, sorretto da una regia sempre attenta e da una forografia fantastica, facilitata da location norvegesi da sogno. La storia viene da Halloween 2 ma è molto meglio realizzata.
MEMORABILE: La presenza del corposo killer nelle corsie dell'ospedale; la spiegazione del parto con bambino nato morto; la mattanza del gruppo di poliziotti.

Brainiac 14/12/09 20:41 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Al fischio d'inizio la Norvegia si presenta più agguerrita rispetto ai timidi esordi. Tonificata dai duri allenamenti in un campo storicamente ostico, quello dello slasher, vanta purtroppo una classifica poco rassicurante, fatta da vittorie di misura (Skjult), pareggi senza infamia (Dead snow) e brucianti sconfitte (Manhunt). Il secondo tempo della quasi-saga dell'uomo (nero) delle nevi viene giocato col piglio giusto, fra i diversivi ironici alle collaudate tattiche dell'horror (l'incipit) e gli schemi impartiti da "mister" Myers (l'ospedale).

Daniela 16/04/10 22:54 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

E' notorio che un serial killer slasheriano ha più vite di un gatto e, se il film con cui abbiamo fatto la sua conoscenza incontra un buon successo, la circostanza che sia defunto al termine del primo capitolo non è certo un impedimento a dare un seguito alle sue nefande avventure. E questo, che vede protagonista l'abominevole uomo delle nevi norvegese armato di piccozza, è un sequel piacevole, più movimentato del primo, bene interpretato, anche se anch'esso di scarsa originalità e con qualche bischerata sparsa, che però non rovina troppo la tensione. Apprezzabile
MEMORABILE: L'esplorazione nel crepaccio - La vecchina di ritorno dal bagno che si aggira nel corridoio

Greymouser 15/04/10 23:55 - 1458 commenti

I gusti di Greymouser

Michael Myers è tornato, viene dalle nevi della Norvegia e gira con un piccone! Avevo apprezzato il primo Cold Prey per il suo realismo; questo secondo episodio cade invece nei limiti del genere slasher: sceneggiature improbabili piene di forzature e frotte di sconsiderati votati bovinamente al macello. Detto questo, il film, come il precedente, mantiene alta la tensione e molte scene sono ben congegnate. Si salva ampiamente.

Schramm 10/04/10 21:08 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

L'ottima qualità del cinema scandinavo è ormai a prova di eccepibilità.Che si tratti di scrittura, montaggio, ritmo, fotografia, sophia figurativa,ci si aggira sempre dalle parti di un'eccellenza dalla quale molte nazioni avrrebbero molto, se non tutto, da imparare.Peccato che tanta perizia sia puntualmente alla mercé di contesti e dinamiche narrative ormai vecchie quanto il peto, e che dunque si finisca col seguire il film più per l'ammirazione di cotanta techné che per l'essere in ostaggio di una tensione insostenibile o conquistati dall'originalità del plot.Visto, si tripallini, con riserve

Pumpkh75 2/06/12 19:27 - 1749 commenti

I gusti di Pumpkh75

Ecco un sequel, non violentissimo, che non sfigura con il predecessore. La chiave sta nel tentare, dopo decenni di pellicole simili, l’unica carta disponibile per uno slasher: ricerca della tensione e cura nella parte tecnica. E così tutto si incastra al posto giusto: fotografia, regia, attori (per una volta tutti almeno sufficienti), senza trascurare, poi, l’occhio di riguardo per la definizione dei personaggi e per le non scontate soluzioni a loro dedicate. Ottime le location, ottima l’intuizione di tornare all’origine per il finale.

Jena 6/04/13 10:44 - 1555 commenti

I gusti di Jena

Il Michael Meyers dei ghiacci viene portato in ospedale e come il Michael Myers originario torna in vita e, sempre come il Michael Myers originale, fa polpette dei presenti. infine come il Michael Myers viene (temporaneamente) eliminato da una Jamie Lee Curtis norvegese. Come si sarà capito le novità sono poche o nulle; salvo l'uso della piccozza come arma di sterminio. Il film comunque non è così male; vuoi per i bellissimi paesaggi nevosi, vuoi per la regia curata, vuoi per gli attori in media meno odiosi di quelli americani. Passabile.

Lupus73 27/01/20 14:37 - 1494 commenti

I gusti di Lupus73

Quasi un tributo a Halloween II, inizia alla grande, in continuità col primo film, in ospedale con la novella "Laurie"; e poi, come per il modello, la caratura scende e sopraggiunge la noia per il protrarsi del déjà vu-mattanza in ospedale (lo aveva capito Rob Zombie: nel suo Halloween 2 era solo una premessa). Buona la confezione (fotografia ancora fredda e poco satura) e i tasselli sul passato del killer delle nevi. Si guadagna l'esclamativo per la spavalderia degli ultimi dieci minuti, privi di alcun buon senso. Manierismo norvegese.
MEMORABILE: La polizia che fa venire a galla i primi tasselli sul passato del killer e dell'hotel montano; Il finale smargiasso sulle nevi norvegesi.

Buiomega71 10/11/20 01:01 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

A parte due ottimi momenti (il ritrovamento di Jannicke in mezzo alla strada, i corpi mezzi sepolti tra i ghiacci del cratere) questo sequel ci guadagna in gore (dita tranciate a colpi di fucile, sgozzamenti, estintori violentemente sbattuti sulla capoccia) e in dinamismo (forse troppo) ma perde nettamente in fascino, tensione e suggestione. Si prendono Halloween 2 e l'intro ospedaliero del quarto Venerdì 13, Jannicke diventa una specie di novella Ripley, ipertrofico finalone action con tamarrate assortite (la picozza volante al ralenti) e inutilità (il bimbo ingessato).
MEMORABILE: L'incubo di Jannicke e il risveglio legata al letto d'ospedale; La rianimazione del babau a colpi di defribillatore; Jannicke scrive sul registro.

Ingrid Bolsø Berdal HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Cold preySpazio vuotoLocandina SonsSpazio vuotoLocandina Chernobyl diaries - La mutazioneSpazio vuotoLocandina The ABCs of death
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Undying • 19/12/09 16:06
    Risorse umane - 7574 interventi
    Per Zender:
    ovviamente il film mi ricorda l'Halloween II di Rick Rosental, non il remake di Rob Zombie.
    Si può correggere?
  • Discussione Zender • 20/12/09 09:06
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Posso correggere a metà :) ovvero posso cancellare il ricorda sbagliato ma non inserire quello giusto a tuo nome, lì devi riscriverlo tu...
  • Discussione Undying • 20/12/09 09:54
    Risorse umane - 7574 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Posso correggere a metà :) ovvero posso cancellare il ricorda sbagliato ma non inserire quello giusto a tuo nome, lì devi riscriverlo tu...

    Grazie.
  • Discussione Buiomega71 • 10/11/20 10:12
    Consigliere - 25999 interventi
    E ormai da parecchio tempo che non riesco più a vedere un sequel almeno degno del suo predecessore, ma solo inutili ricalchi che cercano in tutti i modi di rovinare ciò che di buono era stato fatto con il primo capitolo (la lista sarebbe lunga).

    Dal marasma dei seguiti "inutili" non si sottrae nemmeno Cold Prey 2,  che nonostante un buon incipit e due sequenze azzeccate (il ritrovamento di Jannicke che vaga in stato di trance sulla strada innevata, la scoperta dei corpi mezzi sepolti nel cratere ghiacciato) si barcamena tra intelaiature scoppiazzate a destra e a manca (Halloween 2 di Rosenthal il nume tutelare, l'intro ospedaliero del quarto Venerdì 13 con il risveglio di Jason, un pò di Delitto al Central Hospital e addirittura i riverberi di Aliens, con i poliziotti al posto dei marines), per poi sfociare, eccola quà. in tamarrate pseudoamericane in un ipertrofico finalone action, con tanto di picozze volanti al ralenti che manco Matrix (ma perchè infilarci stè boiate?), per chiudere il tutto con la fucilata a bruciapelo e il proiettile in CG! e inutili parentesi patetiche (il bimbo ingessato).

    Jannicke diventa ben presto una specie di Ripley (giusto per amplificarne il lato cafone) e il gore nel body count ne guadagna (dita tranciate a fucilate, sgozzamenti, estintori sbattuti violentemente sulla capoccia, qualche braccio amputato quà e là, perforazioni istantanee) ma si perde tutta la suggestione, il fascino e la tensione del primo capitolo, per addentrarsi in zona "sparatutto" ben più deleterea e fracassona.

    Peccato, perchè l'inizio prometteva bene, perchè tecnicamente il film non fa una grinza e la Berdal è davvero brava, forse una delle più interessanti final girl mai apparse in uno slasher di inizio millenio.

    Sviscerando il più possibile lo slasher d'oltreoceano, con tutti i suoi clichè (va da se' che il look norvegese non è poi molto dissimile da quello americano, come le loro canzonette così simili al country) si và dal poliziotto tonto, ad una specie di dottor Loomis dei fiordi che spiega le origini "non umane" del killer appena nato (spiegone che manda a farsi friggere il crudele flashback nel finale dl primo, come se ne si sentisse il bisogno di spiattellarlo), dalla classica addocciata, dall'irruzione della polizia, all'attacco in macchina stile il terzo Venerdì 13, a Jannicke che diventa la nemesi del babau messneriano, fino a seguirlo nella sua tana (il motel abbandonato tra le nevi) e regolarne, una volta per tutte, i conti.

    Il killer alpinista che viene fatto resuscitare a colpi di defribillatore (con disapprovazione della stessa Jannicke), il dubbio della scelta sulla picozza da usare per la mattanza (quella nuova o quella storica?) un pò come succedeva a Jason in Jason X, indeciso se adoperare il nuovo machete cibernetico al posto di quello vintage, la possente figura del boogeyman montanaro, che con la sua picozza sembra più parente stretto del minatore ammazzacristiani di San Valentino di sangue.

    E così anche il nostro messnerone omicida , quì, perde di consistenza, scaltro e cupamente  eremitico nel primo, immortale e completamente anonimo nel secondo, uguale a altri mille "uomini neri" nel panorama dello slasher.

    Al contrario dell'attesa sottilmente tesa del predecessore, quì si arriva subito al sodo (forse troppo), mandando a remengo tutto quello che di buono aveva il primo Cold Prey, dove Uthaug (quì produttore esecutivo) approfittava degli angusti e tetri spazi del motel per creare e costruire un'angoscia latente, per poi sfociare nel finale tra i ghiacci di notevole presa, sia visiva che slasheristica, al contraio di questo sequel, che butta tutto in caciara con cafonissimi stilemi action che nemmeno Tomb Raider.

    Curioso come ogni tipo di richiamo alla sessualità sia severamente bandito (se si esclude il poliziotto imbranato che si prende una collegiale scuffia per l'infermiera), e anche la violenza (seppur meno timida che nel capostipite) sia comunque frenata e fuori campo (esempio: estintore dato in testa alla povera vittima di turno, schizzo di sangue sulle pareti, stop, fine).

    Resta la buona resa tecnica (spanne sopra a film di questo (de)genere e curiosamente, almeno fino a questo istante, primo e unico film del norvegese Stenberg, che , al di là della poco riuscita del film, il talento registico ce l'ha), l'ottima fotografia, un paio di momenti girati da Dio, l'interessante intro (che si ricollega direttamente alla fine del primo) e poco altro.

    Anche questo, come d'altronde il suo predecessore, rimasto inedito da noi, e ottimo il dvd francese della Studio Canal, anche se senza uno straccio di extra.

    Ultima modifica: 10/11/20 11:57 da Buiomega71