Bambino orfano va a vivere a casa di un eccentrico zio dedito alla magia. Ottimi gli interni della casa: come scenografie il film è infatti discreto e anche la trama lo sarebbe, ma dialoghi e situazioni non sono proprio il massimo. Ci sarebbero anche momenti macabri e non a caso il regista è Eli Roth, che non sembra però a suo agio in questo tipo di storie dall'atmosfera fiabesco-gotica, sul modello soprattutto di Harry Potter e alcuni film di Tim Burton. Nel complesso non si eleva dalla mediocrità.
Decenne rimasto orfano è costretto a trasferirsi presso uno zio che non ha mai conosciuto, un tipo all'apparenza eccentrico che gli rivela d'essere uno stregone... Cosa può indurre un adulto al momento senza obblighi parentali (figli, nipoti) a vedere un film dichiaratamente rivolto ad un pubblico di ragazzini harrypotterosi? Il nome del regista, ad esempio: da Eli Roth era lecito aspettarsi qualche guizzo di cattiveria, magari ben mascherato. Invece siano in ambito timburtonistico ultima maniera e, a parte qualche trovata visiva e gli interni della casa fatata, la noia impera sovrana.
Intrattenimento puro riservato al pubblico dei più giovani, questo film di Eli Roth che compie un inversione a 360 gradi rispetto al suo cinema tradizionale. Pellicola molto curata per ambientazione ed effetti speciali, ma nello stesso tempo sterile per trama vista e rivista, priva di spunti originali e di regia dall'impronta personale. Gli attori sembrano divertirsi e tanto basta probabilmente agli spettatori a cui il film è destinato.
Tratto dall'omonimo romanzo. Eli Roth dirige un film fantasy per famiglie, dopo tanti anni dedicati ad altri generi completamente opposti. Storia di magia abbastanza coinvolgente e divertente, con un Jack Black simpatico e bravo e che in certi ruoli sembra oramai trovarsi a suo agio. Regia ed effetti speciali più che apprezzabili. Discreta la colonna sonora.
Il piccolo orfano diventa mago con l’aiuto dello zio stregone in lotta contro il cattivo che vuole distruggere il mondo. Siamo in piena favola per bambini, raccontata come una stravagante e immaginifica cavalcata fantasy e horror nell’avventura. Niente di notabile nella storia, piuttosto piatta e con forzature varie, ma fortunatamente venata da frizzante umorismo e bonario divertimento, mentre è tutto da godere l’apparato scenografico barocco impreziosito da una fotografia dai cromatismi turgidi. Godibile.
Probabilmente vietato ai maggiori di 12-14 anni, resta comunque una pellicola confezionata dignitosamente, con simpatici protagonisti (bravo e credibile il bambino). Gli effetti sono abbastanza piacevoli (nello stile Piccoli brividi); e i dialoghi, seppur adattati all'età media dei fruitori, non disturbano. Colorato, spensierato, con qua e là qualche idea, è il classico passatempo per famiglie che si guarda tutto d'un fiato, preferibilmente nel periodo di Halloween. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: "Acqua in faccia, pan per focaccia"; Le prove da aspirante stregone; "Micio cattivo, usa la lettiera"; Le bambole meccaniche; Le zucche.
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DiscussioneRaremirko • 19/08/20 01:12 Call center Davinotti - 3863 interventi
A me non è dispiaciuto; nobilitato dalla presenza della Blanchett e da effetti animatronici da paura, presi in prestito da Spielberg (letteralmente) il film fa una discreta figura, aiutato anche dal buon cast.
Roth ha voluto fare un horror per ragazzi, simpatico e carino, sulla scia di Harry Potter; non male.