La discendenza del film di Jacob Vaughan dal cinema di Henenlotter è evidentissima, al punto che BAD MILO pare quasi una variante meno “impegnata” (se così si può dire) della MALEDIZIONE DI ELMER. Anche qui il mostro nasce all'interno del corpo del protagonista, ma in questo caso ne fuoriusce dal sedere! Ed è questa, in sostanza, la trovata che cambia tutto a livello di toni utilizzati. Si abbandonano quasi completamente le scene cupe, splatter e horror (per quanto il sangue non manchi) in favore di una comicità greve trattata però con un certo “gusto”,...Leggi tutto senza cioè scadere eccessivamente nella farsa e mantenendo le coordinate dei film confezionati comunque con decenza, portando alla luce il contrasto tra situazioni paradossali - chiaramente buffonesche - e un'apparente plausibilità generale che, a tratti, richiama aspetti da commedia nemmeno troppo spinta verso la parodia. Il protagonista, Duncan (Marino), lavora in un'azienda dove viene dirottato a comunicare i licenziamenti. Un lavoro difficile, svilente per certi versi, feroce, per il quale Duncan non è tagliato. La sua rabbia, che aumenta di giorno in giorno anche per come viene trattato dal medico che apertamente lo accusa (senza alcuna prova certa) di essere la causa dell'impossibilità di avere figli con la moglie Sarah (Jacobs), si concretizza presto in qualcosa di impensabile: il polipo anale diagnosticatogli da tempo è infatti l'embrione di un mostro che sta crescendogli nell'intestino e che, mentre è seduto sul water, se ne sbuca fuori dall'ano in un delirio di folli grida mescolate a violenti peti. Duncan, svenuto sul pavimento, non può assistere alla prima fuoriuscita del mostro, che dopo aver svolto il proprio compito rientrerà nel corpo del suo “padrone” attraverso il sedere (in altre occasioni provocando nel poveretto ulteriori grida di sofferenza). Sono lo stress e l'odio nei confronti di certi individui che portano Milo (questo è il nome che gli assegnerà lo stesso protagonista) ad uscire dal retto di Duncan per compiere un lavoro da perfetto giustiziere. Scambiato inizialmente per un procione dai media, Milo è in realtà un piccolo mostro dalla testa e gli occhi enormi, una creatura simil-rambaldiana (ma gli effetti non sono proprio il massimo e, non agendo mai nell'ombra, la modesta resa del pupazzo è evidente) che il film cerca di trasformare in qualcosa di dolce e tenero: un po' fanno gli occhioni, un po' i versi da bimbo sofferente... Sceneggiatura e dialoghi (ma anche il cast, dopotutto) funzionano meglio del previsto, con qualche battuta in fondo niente male infilata qua e là, testimonianza di un lavoro che imprevedibilmente non si butta via. E' il soggetto a mancare, perché quel che accade non sa mai sorprendere e il tutto si risolve semplicemente in una serie di attacchi, in qualche seduta da un terapista sciroccato fissato con l'ipnosi, nel confronto con la moglie, con la madre o col padre ricomparso dopo anni d'assenza. Milo saltella, si lancia addosso alle sue prede come il feticcio zuni di TRILOGIA DEL TERRORE (ben più spaventoso di lui, come sappiamo), mordicchia senza che si veda quasi nulla tranne quando stacca un pene a morsi in un omaggio dichiarato all'Elmer di Henenlotter. L'insieme mostra insomma una cura inattesa, anche un buon bilanciamento nelle scene più potenzialmente scabrose (quelle in cui il mostro entra ed esce dal corpo di Duncan), ma non riesce a sganciarsi dalla sensazione dello scherzo tirato per le lunghe, un po' come capitava al terzo capitolo del grande BASKET CASE o a tante produzioni della Troma.
Bisogna almeno premiare il coraggio, perchè fare un film parlando di un uomo che, sotto stress, fa fuoriuscire un mostriciattolo dal sedere, delegandogli il compito di liberarsi della tensione uccidendo, non è da tutti. Detto ciò, la pellicola in sè ha i palesi limiti di un prodotto che si basa solo su una singolare idea, non riuscendo a sfruttarla completamente, ma limitandosi a mostrare le scorribande sanguinarie dell'essere e gli inutili tentativi del protagonista di conviverci, perchè il mini inquilino rientra sempre in "casa". Mediocre, ma abbassando le prestese, un'occhiata, forse...
MEMORABILE: Il terapista: "Sono qui sulla Terra per aiutare le persone". E il protagonista "La ringrazio a nome di tutti"; L'incontro col padre, che si è isolato.
Birbante burla sanguinosa, si segnala per la briosa idea di base e per una serie di flatulenze e doppi sensi coccigei da far impallidire il miglior (o peggiore...) Natale di Boldi & De Sica. Ken Marino sembra il nostro Solfrizzi, il vorace mostriciattolo è il Ghoulie del sanitario incrociato con E.T. e gli omicidi sono sì pochi ma densi di schizzi di rosso. Una sciocchezza ben congegnata, ideale per gli amanti dell’horror sofferenti di stress o colite.
Insomma. L'idea sconvolgente è quella del mostriciattolo parente di Gremlins ed ET che impersonifica le nevrosi del protagonista e che poi rientra puntualmente alla base (momento forse più pregno rispetto all'uscita). Non c'è timore di fare schifo (nel senso positivo), quello che manca è una sceneggiatura di maggior personalità e anche una migliore fotografia. Tanti i personaggi esibiti, alcuni noiosi (il primo dottore, il guru) mentre altri non sono male e danno un valido contributo.
Innocuo horrorino che parte da un'idea bizzarra e vincente (un esserino che esce dal retto del protagonista quando questi è stressato), che rimanda ai film di Henenlotter e alla covata malefica di Cronenberg, ma non va oltre la commedia demenziale e piuttosto edulcorata rispetto ai disturbanti film da cui prende spunto. Il mostriciattolo Milo ha un bel design, tra il cute e il terrificante e le scene gore dei suoi attacchi non sono male. Purtroppo dobbiamo anche assistere ai banali dilemmi familiari del protagonista. Finale abbastanza ovvio.
MEMORABILE: La prima apparizione di Milo; La scena dell'evirazione, inattesa per quanto esplicita.
Quando pensi di averle viste tutte ma poi ti ritrovi davanti Bad Milo, un adorabilissimo e cattivissimo mostriciattolo che vive nel deretano di uno stressatissimo impiegato. Divertente horror comedy dalla trama alquanto bislacca ma molto originale, che alterna scene ultra demenziali ad altre splatter e a diversi riempitivi, che sono l'unico vero grande difetto del film. Se lo si guarda per quello che è, ovvero una colossale sciocchezza, non si resta delusi.
Quando hai il colon irritabile, ma nel senso più completo del termine... Se Bruce Banner quando si arrabbia si trasforma in Hulk diventando pericoloso, il protagonista di questo film, in stato di stress, espelle dal retto un mostriciattolo dall'aspetto ridicolo che fa giustizia al posto suo. Idea geniale che si perde purtroppo in un mare di banalità e scurrilità messe in scena con la supponenza di essere verosimili, divertenti e persino drammatiche (si veda la resa dei conti tra Duncan e Milo, grottescamente patetica). Bocciato.
Qualcuno scriveva che l'ano è sempre terrore e Vaughan sembra sottoscrivere con lo svolazzo col suo allungo gastroenterigore. Prima del bidone aspiratutto di Cornack si ciabatta ancora attorno al nexus henenlotteriano (qua sotto forma di coccoloso ghoul), ma sofisticando tra metagenealogia (le colpe dei padri) e il sempreverde freudismo di riporto (la psicosomatizzazione fattasi cellula impazzita; la rivincita del subconscio). A conti fatti, dal letame nascono i fior: quando deve, il sangue irriga tutto lo schermo e gli angoli delle labbra restano quasi sempre rivolti all'insù.
Immaginate di trovarvi in un locale. Il barman vi serve un cocktail in cui ha miscelato Gremlins, un Sandler arrabbiato e una spruzzata di comicità da Frat Pack: cosa potrà uscirne fuori? Il rischio che sia rivoltante c'è tutto, ma potrebbe anche rivelarsi una piacevole scoperta... Se valutata in base alla sua capacità d'intrattenere, l'opera di Vaughan coglie nel segno e pazienza per alcuni passaggi al limite dell'amatoriale e qualche ripetizione noiosa (i vari "rientri a casa" di Milo): Marino ha la faccia giusta, il demenziale funziona e si intravede persino una morale di fondo.
MEMORABILE: Il sessuologo a cena e nel vicolo.
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HomevideoPumpkh75 • 17/04/14 09:31 Archivista in seconda - 438 interventi
Annunciato a noleggio per la Sony il 21/05, parrebbe solo in DVD.
Da notare che il Blu-Ray tedesco, già uscito, contiene comunque la traccia audio italiana.
Come ben osserva Pumpkh nel suo commento, nel retro cover del dvd c'è Milo che sbuca dalla tazza del cesso minaccioso, proprio come la scena cult di Ghoulies , con il ghoulie che usciva incazzoso dal water. Un omaggio simpatico, debbo dire
Catalogando il dvd, poi, scrivendo la trama, mi pare (a occhio e croce) una versione "ludica" di Basket Case