Dopo un primo capitolo divertente, torna l'intero cast con un seguito all'altezza del capostipite e cioè super demenziale con battute e situazioni veramente da spanciarsi dalle risate. Tante le scene degne di essere ricordate, una su tutte la sequenza che vede Jason Biggs incollato. Insomma, da vedere per una serata in totale allegria.
American Pie è forse l'unica serie che cresce di capitolo in capitolo acquistando sempre più dignità e coesione. Anche se molti attori che frequentavano il film precedente sono qui solo poco più che comparse (causa imprevista notorietà, come per la Suvari), il film si conferma divertentissimo e migliore del primo. Non mancano scene volgari, ma la bontà della confezione e della sceneggiatura se le lascia perdonare. In fin dei conti è quasi un film nostalgico sulla gioventù e sui bei tempi andati per sempre. Spiccano Biggs e S.W. Scott. Spensierato ed estivo.
Il concetto è: facciamo festa. Non importa come, quando, a quale prezzo o che altro; importante è fare casino. In questo contesto lo Stiffler che urla dalla jeep diretta al lago è l'emblema; il personaggio acquista maggiore rilevanza rispetto al primo film mentre alcuni scivolano via. Certo, rimane sempre un'americanata fatta di situazioni, gag e vaccate che nella prima metà riescono difficilmente a strappare un sorriso, ma nel secondo tempo funzionano meglio. E alla fine c'è la sensazione che manchi qualcosa.
MEMORABILE: Se la giocano la sorpresa del padre di Jim mentre è intento nella sua stanza e l'episodio del lubrificante-colla
Filmetto senza pretese, che regala però 90 minuti di dignitoso intrattenimento. Diciamo subito che aver visto il primo capitolo non è "condicio sine qua non" per apprezzare a dovere questo secondo, ed è cosa che posso garantire personalmente. Jason Biggs è protagonista di varie sequenze di scatenata demenzialità che restano impresse nella memoria, ed oltre a questo il film offre un paio di belle figliuole da non sottovalutare... è tutto, direi.
Benché premiata da un grande successo di pubblico, questa commedia demenziale appare nettamente inferiore al primo capitolo. Quel minimo di sopresa provocata dal precedente film della serie viene perduta in questo secondo episodio che ha il limite di riproporre gli stessi personaggi e grosso modo le stesse situazioni grottesche tutte (o quasi) incentrate sul sesso. Purtroppo tutto sa di già visto e il giochino diverte ben poco.
Secondo capitolo di una saga che, quanto meno, si sarebbe dovuta fermare subito. Di una volgarità gratuita e inutile, con battutacce e gag da serie Z e attori (o presunti tali) di infimo livello. Nuovamente coinvolto nell'operazione Eugene Levy che evidentemente a questo punto se ne frega altamente della propria immagine e si intasca dei cospicui assegni. Ma la figuraccia rimane comunque. Da evitare.
Secondo episodio del redditizio e celebre franchise American Pie, simbolo del teen-movie sporcaccione moderno post-Porky's. Esaurita la relativa "freschezza" del primo lungometraggio della serie, questa pellicola poggia le sue basi sul susseguirsi di gag demenzial-sessuali (mai troppo pesanti, ovviamente) che funzionano ad intermittenza. Kevin Smith, alle prese con il sesso discusso al bar, è tutt'altra cosa.
Seguito del fortunato American Pie, pellicola ormai di culto per gli appassionati del cinema demenzial-pruriginoso sullo stile del celebre Porky's. Questo sequel riesce a mantenere lo stile del prototipo più che discretamente, riproponendo praticamente tutti gli stessi personaggi e le gag a sfondo sessuale e in qualche occasione riesce a strappare una risata (la scena della colla, o l'esibizione con la tromba). Ma la trama è a dir poco esile e la morale di fondo finale lascia a desiderare, restando un prodotto solo per i fans.
Fiacco sequel del primo capitolo, che già non mi aveva entusiasmato. Solito gruppo di attor giovani dei vecchi capitoli, sesso più o meno esplicito (più a parole e gesti comunque). Insomma, a mio avviso neanche questo capitolo cattura o diverte, poi de gustibus.
Immancabile seguito del primo capitolo (visto il suo straordinario ed inaspettato successo) che nulla aggiunge di nuovo rispetto al titolo precedente. Situazioni già viste, battute già sentite ed in definitiva poche risate. Abbastanza ridicola e patetica la tenera storia d'amore tra i due protagonisti.
L'unico modo per convincersi a vederlo è farlo subito dopo i titoli di coda del primo capitolo, prima che l'idea dello spreco di tempo lo impedisca. Questa volta è ancora peggio perché tutto (proprio tutto) è esattamente uguale a prima. Sempre più agghiaccianti le storie d'amore fuori tema. Terrificante.
La settimana scorsa mi sono sottoposto ad una settoscopia pre-intervento e ho visto l'interno del mio naso ultraostruito in diretta: è stato molto, ma molto meglio che vedere questo film. Non bastava far tornare in scena i soliti insopportabili personaggi, bisognava anche inserirci il sesso tantrico e le solite storie d'amore. Il tutto a servizio di una moraletta facile e borghese. Una volta per spirito d'amicizia ho guardato tutta la saga in una serata: come minimo, mi devono una proiezione di Rapacità.
Film scacciapensieri divertente anzichenò. La dose di grevità che si confà a tale genere di pellicole non manca di certo (la sola scena del cosino attaccato con la colla vale per tutte) e nemmeno il comparto sexy difetta (la scena con le finte lesbiche). Il resto è giovanilistico-americanofilo humour style, con un debole romanticismo di circostanza che si riscopre solamente nel finale pseudoromantico. Per una serata senza pretese.
Teen-movie ormai entrato nel cult, almeno per quel che riguarda gli ultimi anni. Tutto centrato sull'euforia sessuale che coinvolge in modi diversi i vari protagonisti della storia. Il tutto però senza mai lasciarsi andare a nudità o volgarità eccessive; non che non ce ne siano, ma si cerca più la "situazione comica" piuttosto che la battuta scontata con tette e chiappe al vento. A volte il film in questo riesce, altre volte diventa stucchevole e scontato. Due pallini.
Riuscito sequel, molto più ritmato e divertente, anche se alcune gag e situazioni sono riprese dal film precedente. I migliori restano Biggs e Scott, anche perché son quelli che hanno più spazio, visto che molti protagonisti del primo capitolo sono ridotti a comparse (la Suvari e la Reid per esempio). L'allegria trasmessa dal film è contagiosa e le risate non si contano. Buona anche la colonna sonora.
Il seguito di American pie non aggiunge niente di nuovo e ripropone la solita serie di gag a sfondo sessuale, implementate (ma solo nella versione unrated) da una buona dose di seni femminili. Qualche scena qua è là diverte, ma nel complesso questo sequel appare poca cosa. Quindi qualche risata di grana grossa e poco più.
MEMORABILE: L'utilizzo della tromba prima e dopo...
Visto il successo del precedente, arriva il sequel, stavolta di ambientazione estiva. Gli attori sono gli stessi, le storielle pure (più o meno), ma le battute sono ancora più demenziali. Se la ripetitività la fa da padrona, non si capisce perché la comicità debba essere così terribilmente monotematica. Le allusioni sessuali alla lunga sono insostenibili e certe scene sono palesemente avulse dalla narrazione. Qualcosa di divertente c'è, ma le situazioni sono sistematicamente ripetitive e la sensazione del già visto è netta. Evitabile.
Dopo la prima volta non può mancare l'ansia per la seconda e quindi, considerato il successo del primo episodio, non poteva mancare il secondo, il quale riesce a essere persino un poco peggio del precedente. In parole povere: la trama è assente, le battute riciclate e gli sketch – anche quelli non riguardanti il sesso – sempre demenziali e fisici, quasi come se la comicità non si fosse sviluppata dai tempi dello slapstick. La situazione degenera ulteriormente quando si tentano le uscite romantiche. Veramente rarissime le scene divertenti.
MEMORABILE: Negativamente memorabile (nonché prevedibile e avvilente per lo spettatore): la colla che viene scambiata per un lubrificante.
Non male questo secondo capitolo della serie, nonostante sia impostato in modo quasi uguale al primo. Questa volta la vicenda viene spostata nel periodo delle vacanze, ove il gruppo di amici ne combina davvero di tutti i colori! I momenti migliori arrivano grazie ai soliti Biggs (vedere per credere la scena della colla...) e Scott (il solito Stiffler malato di sesso...). Se vi è piaciuto il primo (che comunque resta superiore), vi piacerà anche questo sequel.
Secondo capitolo della saga degli American pie, si mantiene sui livelli del primo. Battute e gag divertenti (tutta la parte a casa delle lesbiche), scurrilità, qualche nudo e un'atmosfera festaiola che mantiene desto lo spettatore. Ottimi come sempre i giovani attori che compongono il cast e da menzionare una Shannon Elizabeth sempre più esagerata.
Secondo capitolo di una serie che pare non terminare mai (Biggs & co. si ritroveranno perfino 11 anni dopo questo). In un mare di gag terribili, tutte orbitanti attorno all'apparato ano-genitale (gente che si orina in testa o che si masturba con l'Attack al posto del gel) qualcuna riesce anche a strappare un sorriso, ma è davvero troppo poco per definirlo un film. Buona occasione per vedere Tara Reid prima che diventasse un cyborg (nella vita ma anche in Sharknado 4 e 5) e Mena Suvari al top della bellezza (due anni dopo American beauty).
Squadra che vince non si cambia e per il numero 2 di questa divertente saga viene confermato in blocco il cast del primo film. E la scelta funziona. Le gag sono sempre dello stesso tipo, ma questo non impedisce di passare un'ora e mezza di divertimento. La volgarità è centellinata, mai esagerata. E stavolta c'è anche da riflettere, perché il tempo passa e le cose, purtroppo, cambiano. Azzeccata la colonna sonora, fatta di brani rock dei primi anni 2000. Per passare una sera con gli amici.
Sequel del fortunato primo film, ne ripresenta a distanza di un anno i personaggi principali. A uno sviluppo della storia abbastanza basico, tipico di film adolescenziali, corrisponde un gran numero di scene divertenti con Biggs e Scott mattatori, ma bene anche i tre protagonisti, nel complesso. Apprezzabile il fatto che il film si distacchi dal precedente (citandolo solo per esigenze di copione) proponendo nuove scene e quindi non risultando stantio. Lodevole l'aver rispettato numerosi dettagli presentati nel primo film salvando la coerenza.
MEMORABILE: La scena delle lesbiche; Sesso al telefono; La scena della colla; Jim/Petey; Finch e la mamma di Stiffler (ancora!).
Secondo film di quella che poi diventerà una lunga serie, in cui si rivedono all’azione i nostri cinque studenti durante l’estate successiva al primo anno di college. Il film è ben riuscito, in alcuni passaggi anche migliore del precedente; le gag sono numerose, di cui alcune molto divertenti e ”piccanti”. Anche la sceneggiatura non delude, così come le musiche, che risultano pienamente azzeccate. La conclusione risulta migliore di quella del film precedente con epiloghi che, seppur possano apparire talvolta scontati, sono soddisfacenti. Le risate sono, indubbiamente, assicurate.
MEMORABILE: Jim-Petey; Le telefonate tra Oz ed Heather; Finch e le perle sul tantra; Jim all’ospedale tutto “incollato”.
Se ci si accontenta di una comicità dalla grana parecchio grossa concentrata quasi esclusivamente sull'argomento sessuale, "American pie II" può funzionare: il film di Rogers riesce infatti a divertire pur nella sua prevedibilità. Insomma, vista con le giuste aspettative, la pellicola, pur non entrando negli annali, può soddisfare chi è in cerca di qualche risata leggera.
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DATI TECNICI
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Francese Tedesco Spagnolo Giapponese
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* Extra Scene Eliminate
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