Adrenaline - Film (1990)

Adrenaline
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Adrénaline - les films
Anno: 1990
Genere: horror (colore)
Regia: Vari
Note: Registi: Yann Piquer, Barthelemy Bompard, Philippe Dorison, Alan Robak, Jean Marie Maddeddu, Anita Assol, John Hudson

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Forte di un trailer inquietante e insolito (merito del grande lavoro sulle immagini operato dagli autori) e di un titolo azzeccato (anche se non propriamente calzante, visto che parliamo di un horror surreale poco confondibile con un thriller), questo curioso film francese ottiene anche da noi un discreto seguito. Diviso in dodici episodi, brevi o brevissimi (come il primo, in cui una metropolitana accelera fino a finire chissà), intervallati da una scena in cui seguiamo una fila di persone che fanno la coda per arrivare in un luogo che ci verrà svelato chiaramente solo dopo i titoli di coda, è un film per la sua gran parte muto, in cui il fascino è garantito da una fotografia...Leggi tutto sempre ricercata, che varia da capitolo in capitolo (passando dal colore al bianco e nero, dal virato allo sgranato) e dall'originalità delle microstorie. Si mescolano l'orrore e il sangue con l'ironia all'insegna di un black humour che rappresenta la matrice principale dell’horror francese del periodo. Geniali gli episodi SCULTURA FISICA (con un volto riempito di pugni in primo piano), INTERROGATORIO (un uomo sorride mentre gli amputano gli arti durante una tortura), CORRIDOIO (con una casa fitta di trabocchetti come negli schemi di un videogame e nel futuro CUBE), REVESTRICTION (un soffitto scende progressivamente intrappolando una donna), caratterizzati da un finale a sorpresa; spettacolari CICLOPE (una telecamera di servizio attacca un guardiano di notte), TV BUSTER (c'è un esorcista che interviene per riparare una tv posseduta!), IL CIMITERO DEGLI ELEFANTI (le auto accompagnano i loro guidatori a morire insieme dallo sfasciacarrozze), L’ULTIMA MOSCA (un maniaco attacca mosche morte alle pareti di casa). URGENZA, IMBOTTIGLIAMENTO e GRAFFITI sono episodi minori. Un horror diverso. Attenzione...

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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G.Godardi 19/03/07 03:23 - 950 commenti

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Antologia di corti francesi tratta da una nota rivista a fumetti, all'insegna dell'insolito, del grottesco, del surreale, del fantastico e dell'horror. Il migliore è "Corridoio", dove per affittare una casa bisogna percorrere un percorso a ostacoli mortale nella casa stessa (premonizione dei reality show?). Il più inquietante è senza dubbio "Scultura Fisica". Il più profetico "Tv buster". Interessante. Per una serata insolita.

Undying 17/08/07 00:47 - 3807 commenti

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Buona composizione di corti, derivata da una nazione (all'epoca) parca in fatto di titoli cinematografici interessanti. Difficilmente ascrivibile ad un genere (per la sua commistione grotteso/horror/thriller), risplende nell'asfittico panorama cinematografico di fine anni '80, per un notevole senso del ritmo e per l'audacia di alcuni temi proposti. L'episodio menzionato, "Il Corridoio", oltre ad apparire come il più riuscito, sembrerebbe avere condizionato il soggetto dell'italiano Cube...

Il Gobbo 19/09/07 09:03 - 3015 commenti

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Sperimentale e abbastanza folle, a suo modo anticipatore (o forse, più esattamente, efficace sintetizzatore) di tendenze e stilemi prossimi al successo. Gli episodi della "body sculpture" (ohi ohi ohi), del soffitto del corridoio si stagliano sugli altri, ma in generale un lavoro molto godibile, sebbene non per tutti i gusti.

Schramm 20/11/07 19:41 - 3495 commenti

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L'operazione cinematografica più spassosa, angosciante, delirante, sagace e patafisica dai Lumière ad oggi. Parlare di episodi migliori è disquisire sulle pudenda angeliche, dato che dove tocchi è tutto lardo che sgocciola, tra rivolta degli oggetti, body art e humour nero pece. Un peccatissimo che il malefico bretoniano duo sia sparito nel nulla, confesso che nel marasma di sequel anodini un loro Adrenaline 2 e 3 mi farebbe correre in chiesa ad accendere un cero.

Metuant 17/01/10 20:30 - 456 commenti

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Un delirio angosciante e fuori da ogni schema, nel quale a volte addirittura si ride, ma si ride nerissimo. Tra i vari episodi troviamo anche numerose idee poi riprese in altri film e una discreta dose di folle genialità; non tutti gli episodi sono allo stesso livello, ma data la loro brevità restano sempre godibilissimi. Un esperimento splendidamente concepito che purtroppo non ha avuto seguiti di sorta.
MEMORABILE: Il finale nel cinema.

Brainiac 11/03/10 20:41 - 1083 commenti

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Liberté, égalité... créativité, questa la sentenza cui si sono attenuti i registi d'Adrenaline. Ma il riferimento, più che storico, è letterario. Così il tetto che spietato digrada non può non ricordare il gotico di Walpole e dell'elmetto che piove dal nulla a maciullar Conrad. O il brivido di king e della sua rage (of the machines) against the men. Adrenaline è la sciarada dell'enigmista quindici anni prima. E' la gragnuola di colpi estetizzata che precede Tsukamoto d'un lustro o il negozio di specialità gastronomiche (frattaglie e teste mozzate) con papà Ubu al bancone e mamma Kafka alla cassa.

Puppigallo 16/08/11 17:27 - 5281 commenti

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In questo caso, la quantità vince, perchè con così tanti sketch, anche se alcuni sono di medio livello, altri danno soddisfazione. E' una commistione di ironico-assurdo-beffardo che funziona piuttosto bene, permettendo a chi ha studiato le scenette di spaziare senza limiti, concedendosi di esagerare, di buttarla anche sul ridicolo, ma quasi sempre privilegiando l'idea, lo spunto che appaga chi assiste alle varie vicissitudini del poverino di turno. Alla fine, ciò che accade ha persino una sua logica, pur partendo spesso da un qualcosa di folle, di fuori dall'ordinario. Riuscito.
MEMORABILE: Il soffitto che scende e...; Pittura di gatto; Prigioniero di un veicolo suicida; Uomo vs bottiglia; La casa da vincere!; Il neo; Pestato d'autore.

Capannelle 17/02/12 14:44 - 4412 commenti

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Un inno al surreale che alterna corti riusciti ad altri senza senso o parecchio forzati. Le cose migliori sono la casa "da vincere" (della serie vecchietti & trabocchetti) e l'appartamento che implode, dal sapore tra Hitchcock e Polanski. Humour nero in abbondanza nella statua umana e nella fila di auto dallo sfasciacarrozze. Originale, ma la narrazione non è troppo adrenalinica. **½

Mickes2 16/07/13 16:09 - 1670 commenti

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Delirante, surreale, parossistico viaggio nero pece nell’abisso esistenziale sotto effetto allucinogeni. Varie situazioni di vita quotidiana rivoltate come un calzino e tradotte in paranoia, grottesco, nichilismo brutale e demenziale, humour caustico, pura ossessione per media e oggetti. Quando la ricchezza di idee collima con l’estro stilistico e la voglia di sperimentare. Straniante l’intermezzo degli spettatori ciechi davanti al cinema, inconsapevoli eppure presenti, prima del buio assoluto, punto di non ritorno; quasi non ci si crede...
MEMORABILE: Su tutti, l'episodio capolavoro de "Il Corridio".

Enfantasme 18/07/17 20:49 - 9 commenti

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Capolavoro assoluto del cinema grottesco, senza se e senza ma. Dovrebbe essere un film da far studiare nei corsi di cinema. Ci dovrebbero fare le tesi di laurea. Niente di simile è mai stato fatto nè prima né dopo. Una commistione irresistibile di commedia nera, genio folle, horror, surrealismo e demenzialità intelligentissima. Gli episodi fanno a gara a quello che è più bislacco, dalla metrò al collezionista di mosche, passando per soffitti assassini e mutilazioni estreme. Unico!

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Anthonyvm 27/05/18 23:07 - 5705 commenti

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Weirdissimo collage di cortometraggi più o meno riusciti e più o meno horror. Fra tetti che si abbassano, case che vanno vinte passando attraverso trappole degne di Jigsaw, macchine che si animano e vanno a suicidarsi insieme ai loro autisti, ciò che rimane impressa è la totale follia, a volte un po' fine a se stessa, dei soggetti che spesso sfocia anche in esplosioni visive per nulla banali (dai deliri in metropolitana, in stile Koyaanisqatsi, all'esorcismo ultraluminoso della TV indemoniata). Un'antologia difficile da narrare, ma da vedere.
MEMORABILE: Una "vittima sacrificale" si fa picchiare a sangue in viso fino a trasformarsi in un ammasso di carne informe: è ora un'opera d'arte moderna.

Kinodrop 25/01/19 18:36 - 2957 commenti

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Una sequela di sketch surreali con una cornice un po' criptica che punta quasi sempre sull'inversione tra libertà umana e oggetti cosiddetti inanimati che prendono il sopravvento; in altri casi sono gli essere umani a comportarsi "disumanamente", costretti a crudeltà ed efferatezze a ruota libera. Un esperimento collettivo d'avanguardia che osa (rischiando un po' troppo) e a tratti sconcerta ma conserva ancora un impatto notevole sul piano espressivo e metaforico. Alcuni episodi sono più sfilacciati e gratuiti, altri più coesi e risolti.
MEMORABILE: Il soffitto che scende; Le otto "prove" per vincere la villetta; La faccia punchball esposta al museo.

Deepred89 25/12/21 02:40 - 3709 commenti

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Basso budget ma discreta professionalità per una serie di cortometraggi dal sapore surreale che spazia dall'inutile al geniale a seconda degli episodi, con in mezzo tutta una scala di grigi che vede alcune grandi idee marchiate dalla sconclusionatezza degli esiti (lo sfasciacarrozze) o mediocri spunti di partenza risollevati dalla genialata conclusiva (la bottiglia). Esaltazione e perplessità si alternano senza sosta, ma a un ritmo sufficientemente elevato da non far pesar troppo la cosa. Suggestiva la cornice, mentre il top è forse, nella sua immediatezza, la storia del soffitto.

Noodles 1/02/24 10:49 - 2233 commenti

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Splendidamente grottesco e surreale, si tratta di un collage di storielle brevi più o meno assurde e più o meno horror, nelle quali è comunque la componente quasi onirica a prevalere. È come un insieme di cortometraggi, tutti azzeccati nella scelta dei volti, degli effetti e delle storie, con un'attenzione particolare data al tema degli oggetti che si ribellano all'uomo. Il tizio imprigionato nella macchina che va dallo sfasciacarrozze è da Oscar. Un grandissimo film davvero, non troppo noto, che non può mancare tra le esperienze cinematografiche degli amanti del surreale.
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