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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/06/14 DAL BENEMERITO MICKES2
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Mickes2 11/06/14 10:33 - 1670 commenti

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Dal best seller di Saviano un altro sguardo sulle dinamiche malavitose della camorra per una serie a lunghi tratti esplosiva, ricchissima di mordente, girata con buona perizia tecnica (d’altronde c’è lo zampino di Sollima e Cupellini) e con personaggi interessanti e ben tratteggiati (Don Pietro, Ciro e Conte su tutti). Inaspettatamente violenta (almeno tre potenti pugni nello stomaco) ma con poco coraggio nello scrollarsi di dosso cause-effetto ritrite non riuscendo a trovare altre strade e punti di vista. Ad ogni modo appassiona e avvince.

Piero68 12/06/14 09:15 - 2955 commenti

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Impossibile non fare il parallelo con Romanzo criminale, di cui questa nuova serie è sicuramente figlia. E la sconfitta ai punti per Gomorra è inevitabile. Non per la cifra tecnica, quella è di grande spessore: cast semisconosciuto ma sempre nella parte, regia impeccabile, fotografia monumentale e suono e colonna sonora di buona enfasi. Quello che purtroppo manca è una buona sceneggiatura, perché questa a tratti risulta incomprensibile, disomogenea e tirata per i capelli. Le caratterizzazioni poi sono tagliate con l'accetta e i dialoghi non sempre brillano.

Nando 12/06/14 17:26 - 3810 commenti

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Sulla falsariga di Romanzo criminale un'altra serie ispirata da un romanzo e realizzata con impegno, coraggio e un cast appropriato ma personalmente poco conosciuto; questo non è un limite, anzi, perché mostra personaggi sfaccettati con grande perizia. La violenza belluina regna sovrana con momenti altamente drammatici supportati da un ritmo elevatissimo che non conosce pause.

Lythops 13/06/14 19:31 - 1019 commenti

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Forse più efficace del film, la serie rompe con gli schemi narrativi tradizionali per cui è impossibile prevedere come si svolgeranno gli eventi. Impreziosita da particolari, ciascuno dei quali corrispondente al vissuto reale di chi appartiene a quel mondo, da riprese e fotografia assolutamente perfette oltre che da una recitazione alla quale non eravamo abituati da tempo, Gomorra dimostra che il "cinema" italiano qualche cosa da dire ancora ce l'ha. Peccato per la fine, forse troppo americana nel sottolineare che ci sarà una stagione due.

Jep21 16/06/14 11:15 - 31 commenti

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Grande esempio di come si possa realizzare una fiction di "categoria superiore"; realizzato in buona parte nelle location originali citate nel libro di Saviano (che collabora fra gli ideatori anche della serie) con attori poco conosciuti e forse per questo ancora più efficaci nelle caratterizzazioni, una trama magari non inedita (un boss e il suo clan nella lotta per la supremazia delle attività illegali), uno stile di narrazione che fa percepire il cinismo e la cattiveria con grande efficacia. Finale all'americana, chiaro invito alla seconda serie.

Redeyes 22/06/14 10:05 - 2443 commenti

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Sollima, dopo il mezzo flop di ACAB, torna a deliziarci nel suo campo preferito. Impossibile non pensare al perfetto Romanzo criminale, ma nonostante il rischio, il confronto non danneggia questa serie. In dialetto napoletano, tuttavia comprensibile anche senza sottotitoli, a tratti ricorda, per qualità, il gioiello di Garrone. Bellissima fotografia, sceneggiatura e dialoghi quasi sempre efficaci e attori assolutamente in parte, su tutti D'amore/Di Marzio. Il finale strizza un po' l'occhio al colpo a effetto, ma lo perdoniamo.

Saintgifts 25/06/14 18:54 - 4098 commenti

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Fuori discussione le qualità tecniche della serie (fotografia, musica, interpretazioni, seppur monocordi e la regia), meno apprezzabile la sceneggiatura, troppo fissa sugli ammazzamenti per riuscire a procedere. Il punto di vista che vorrei introdurre è quello della fine di Saviano come scrittore di denuncia. Con questa serie entra a pieno titolo nella categoria "scrittori sulla mafia" (o sulla camorra) facendo rendere al massimo il lato economico (niente di male) ma perdendo inesorabilmente la potenza della denuncia. Ora è solo intrattenimento.

Galbo 20/07/14 07:19 - 12380 commenti

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Produzione televisiva italiana che per una volta non sfigura di fronte alle serie straniere. Gomorra rappresenta una drammatica quanto realistica rappresentazione del mondo criminale campano visto nelle sue sfaccettature, da usi e costumi quotidiani fino alle ramificazioni economiche, che lo portano fruttuosamente lontano dalla sua terra di origine. La ricostruzione ambientale è eccellente, così come la fotografia e la scelta del cast, con volti non noti ma assolutamente funzionali ai ruoli. Ottimo.

Edecubo 14/08/14 09:01 - 48 commenti

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Finalmente siamo entrati nelle serie che contano prodotte in Europa. Dico finalmente perché questa non è la solita fiction o la solita storia di mafiosi, questa è la serie di produzione italiana che fa la differenza rispettro alle solite fiction da quattro soldi fatte dalle solite emittenti televisive. Il cast lascia a desiderare e non ispira fiducia, poi si capisce il perché. Questi attori sono perfetti per i ruoli proposti e la trama sembra scritta su di loro, il contesto la regia e tutto sommato il resto è perfetto. Speriamo bene...
MEMORABILE: La rinascita morale da bamboccione a boss di Gennaro Savastano: non era mai successo prima (di solito personaggi così muoiono subito).

Rambo90 26/09/14 04:18 - 7679 commenti

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Serie ben girata e recitata ancora meglio, non indispensabile come molti dicono ma sicuramente da vedere. La fotografia e la messa in scena realistica sono al di sopra della media delle fiction italiane, così come la sceneggiatura sa essere tesa e dura come poche altre. Un po' troppa glorificazione però per personaggi assolutamente negativi (non c'è un solo protagonista positivo), che può creare emulazione nelle menti più deboli. Comunque da vedere.

Maria Pia Calzone HA RECITATO ANCHE IN...

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Lòpe 14/10/14 23:52 - 14 commenti

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Serie tv molto attuale sia come ambientazione che come tematica. Molto in risalto il confronto tra i vecchi del clan e i giovani esordienti. Punta di diamante, come per la precedente serie di Sollima Romanzo criminale, è l'impiego di attori esordienti e perfettamente caratterizzati nei loro ruoli. Sceneggiatura, fotografia e regia non hanno niente da invidiare alle serie americane. Spicca su tutti Palvetti, che dona una buona dose di ironia al personaggio di Don Salvatore Conte.
MEMORABILE: Conte che ordina le "dui fritjure" al ristorante; O'Trac che esclama "me s'ient... tt'appoost...".

Schramm 30/10/14 11:59 - 3490 commenti

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La città urla. La città trema. La metropoli diventa retropoli, schizopoli, necropoli. L'abisso promette l'empireo, l'empireo si fa abisso, in un gioco a guardie e ladri dove le guardie sono i ladri e i ladri fan tutt'uno con le guardie. Sollima Comencini e Cupellini fanno spezzare i polsi in applausi: per atmosfere, per ritmo, per slancio registico concorrenziale, per fotografia opalescente, per score dal retrogusto Port-Royal che getta il tutto in un alveo elegiaco e metafisico. Il plusvalore interpretativo fa il resto. E non fosse per talune disattenzioni di script, saremmo al Capo d'Opera.

Disorder 3/11/14 20:29 - 1416 commenti

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Non fa rimpiangere i fasti di Romanzo criminale, da cui peraltro si discosta notevolmente. Lì c'era ancora empatia (per non dire simpatia) coi personaggi, che nonostante l'inequivocabile cattiveria emanavano oscuro fascino. Qui i protagonisti sono invece terribilmente umani, nella loro miseria e nella loro meschinità. Regia e fotografia da brividi, cast di alta qualità. Il dialetto è comprensibile, ma qualche sottotitolo ogni tanto avrebbe aiutato. Alle musiche grandissimo lavoro della band romana Mokadelic. Da vedere.

Gugly 16/11/14 22:15 - 1185 commenti

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Grande serie complementare ma diversa da Romanzo criminale: la camorra è O' sistema, qualcosa di difficile da capire se non ci sei dentro; questo lavoro ci fa comprendere qualcosa, anche se (per fortuna) non ci rende simpatico nessuno dei personaggi, anzi, si soffoca insieme a loro in queste grigie e sporche periferie piene di statue di santi fosforescenti, santini di Padre Pio, divani e bagni leopardati e tanta, tanta "roba"... Mia menzione speciale per Maria Pia Calzone e la sua Imma, spietata e dalla vista molto lunga.
MEMORABILE: "Voi vi credete che siccome sono femmina appartengo alla categoria di quelli che non uccidono. Vi sbagliate".

Cotola 6/08/15 17:17 - 9013 commenti

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Siamo su livelli medio-alti, soprattutto se si pensa alla qualità media (da latte alle ginocchia) delle fiction e serie-tv nostrane. Finalmente una fotografia con gli attributi; delle scenografie perfette per ciò che devono fare; regie degne di questo nome fatte da chi è capace anche di regalare del buon cinema. La sceneggiatura è buona e regala qualche (non tutti) colpo di scena ben assestato, un ritmo costante ed un livello di coinvolgimento notevole. Qua e là però non manca un po' di prevedibilità negli snodi e non solo, qualche pecca e qualche buco. Ma avercene di serie italiche così!

Brik94 15/08/15 09:34 - 68 commenti

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Una grande serie televisiva. Il realismo mette quasi angoscia; non ci sono dialoghi banali, buchi di sceneggiatura o scene perditempo per riempire la pellicola. Tutti i protagonisti sono ben descritti, le musiche azzeccatissime e la trama mostra solo in minima parte le vere potenzialità della camorra.
MEMORABILE: Le battute entrate nei modi di dire.

Ryo 29/08/15 18:34 - 2169 commenti

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Un viaggio affascinante e allo stesso tempo sconvolgente. Le perfette interpretazioni del cast rendono in maniera così vera i personaggi da avvininarli a noi. Le vicende hanno un che di reale e vivo da far paura. Una serie avvincente, tecnicamente superba. Dovrebbero avere tutte queste qualità, le serie nostrane.

Siregon 24/08/15 22:11 - 352 commenti

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Dopo l'incredibile e poetico affresco di Romanzo criminale, Sollima & co ci regalano questa volta una cronaca realistica e spietata del crimine organizzato. Personaggi tutti negativi, nessun punto di riferimento per lo spettatore, un ritmo e una sceneggiatura impeccabili. Tecnicamente superlativo, come consuetudine di Sollima, Gomorra è la dimostrazione di come, anche in Italia, idee giuste in mano alle persone giuste possano portare il grande Cinema anche sul piccolo schermo. Attori perfetti.

Jandileida 29/11/15 11:43 - 1560 commenti

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Discesa nel nero gorgo della Camorra: se la Magliana anni '70 aveva permesso di disegnare un'epopea criminale dal sapore scorsesiano, qui l'attualità degli eventi da a Sollima e compagni l'opportunità di graffiare la realtà con piglio, vigore e virulenza degne dei nostri poliziotteschi e delle serie Usa più crude. Scritto con cura, ognuna delle dodici puntate è un tassello necessario nell'ostensione dei miseri sudari che avvolgono, ancora da vivi, i protagonisti. Forse un po' ripetitiva qua e là, ma di sicuro impatto. Gran fiction.
MEMORABILE: Du frittur.

Il Dandi 26/08/16 12:32 - 1917 commenti

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Acquisito l'altissimo livello tecnico, restano poche considerazioni da fare: del libro di Saviano e del film di Garrone si condivide solo lo stesso humus, ma la scelta di confinare il soggetto di serie all'interno di una guerra scissionista fa sì che si perda il contatto tra "il sistema" e il mondo esterno che ne viene condizionato. Rispetto a Romanzo criminale i personaggi appaiono più crudi e privi di alcun afflato fashion, il che non gli impedisce di diventare ugualmente dei virali modelli glamour loro malgrado, ma questa è un'altra storia.
MEMORABILE: Ciro porta Genny a compiere il primo omicidio.

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Parsifal68 16/03/16 19:51 - 607 commenti

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C'era molta attesa per questa serie televisiva basata sul drammatico e inestirpabile cancro della malavita napoletana e le attese non sono andate deluse. Ottima la sceneggiatura, attori sconosciuti ma assolutamente calzanti nelle rispettive parti, ritmo incalzante e regia perfetta. E rilevante è anche l'aver girato numerose scene proprio nei quartieri più degradati della città, un punto decisamente a favore del regista. Se esiste qualche pecca, non intacca la riuscita di un'opera che avrà un seguito che tutti attendiamo.

Didda23 10/05/16 11:20 - 2426 commenti

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Una prima stagione splendida che supera sia il tremendo film di Garrone, sia ogni più rosea aspettativa. Il trio Cupellini, Comencini e Sollima gira benissimo senza il timore di sporcarsi le mani con scene di rara brutalità. Oltre alla straordinaria Ost dei Mokadelic, sorprende la capacità attoriale di un cast baciato dal divino. Sceneggiatura che gioca bene le sue carte soprattutto nelle psicologie dei personaggi, molto meno in certi sviluppi narrativi. L'intrattenimento è garantito da un ritmo elevato che non cede per un attimo. Indispensabili i sottotitoli in italiano.
MEMORABILE: La trasformazione di Genny; Le strategie di Ciro; Donna Imma; La visita in Spagna.

Fabbiu 17/10/16 17:03 - 2136 commenti

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All'inizio mi innervosiva, proprio non capivo il senso nel processo di mitizzazione dei Savastano. Con lo scorrere degli episodi ci si addentra nel mondo di Scampia, si iniziano a conoscere i ruoli di ognuno all'interno di un sistema ambientale (la periferia) dentro a un sistema (la camorra) e tutto assume contorni più definiti: il cine-"crime" italiano (ma non all'italiana) mostra di offrire numerosissimi spunti che messi in scena da fotografia e regia di qualità, supportati da una musica azzeccata, appassionano in modo sorprendente.
MEMORABILE: Il modo in cui il finale strepitoso annuncia le basi della seconda stagione.

Pinhead80 27/10/16 19:03 - 4720 commenti

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Ogni episodio di questa serie ci mostra sempre di più il lato oscuro della criminalità organizzata. Nel luogo simbolo di questo sistema si intrecciano storie che sanno solo di morte. La camorra inghiotte tutto e tutti in una spirale di violenza che non risparmia nessuno e che non vede trionfare nessuno. Ci sono solo anime perse che passano da un girone all'altro dell'inferno chi più chi meno consapevolmente. Feroce.
MEMORABILE: L'abbraccio di Conte a Danielino.

Tarabas 4/08/17 13:07 - 1878 commenti

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Guerre di clan e dentro ai clan, raccontate sulla base del celebre libro-inchiesta. Produzione con una forte idea di messa in scena, coerente dall'inizio alla fine, ha nel suo massimo pregio il suo limite. I personaggi protagonisti della vicenda sono talmente realistici da essere relativamente interessanti, proprio come Saviano descrive i veri Casalesi e i loro soldati. Sono dirigenti o impiegati del crimine, con vite scialbe riempite di oggetti pacchiani, droga e sparatorie. Cast di semisconosciuti, molto efficace e ben sfruttato.

Ira72 19/04/23 11:22 - 1309 commenti

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Anche questa serie italiana non ha nulla da invidiare alle concorrenti straniere. Merito di attori credibili, di una regia asciutta che introduce i personaggi gradualmente e di una rara veridicità che permea tutta la pellicola (atmosfere sporche, sinistre e degradate in contrasto con altre lussuosamente pacchiane, eppure tutte incredibilmente realistiche). Un po' ostici, inizialmente, i dialoghi in napoletano stretto al quale, però, dopo qualche puntata ci si abitua, risultando più comprensibile.
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  • Discussione Ruber • 20/01/15 14:24
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Non mi piace questa serie nonostante i premi vinti, le buone critiche e tutto il resto nonchè il plauso di molti davinottiani qui sul forum, lo ritengo inferiore a Romanzo Criminale, non solo come cast ma sopratutto come sceneggiatura. Tuttavia ha il merito di essere drammaticamente realistica (e non poteva essere altrimenti) ma il troppo spargimento di sangue non sempre premia a mio giudizio.
  • Discussione Cotola • 6/08/15 16:47
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    DANIELA IGNORA LA CHIAMATA: NON AVEVO NOTATO CHE NON AVESSI ANCORA VISTO LA SERIE. NON LEGGERE OLTRE. E' PIENO DI SPOILER DA INFARTO!


    Finita oggi.

    Buona serie di sicuro, forse anche di più considerati gli standard italici. Però non l'ho
    trovata così eccezionale.

    La forma è sicuramente smagliante e non ha nulla a che fare con il 99% delle patacche di fiction e di serie che si vedono in Italia. D'altronde anche le regia non sono proprio fatte da dei novellini.

    Tuttavia la sceneggiatura non è poi così imprevedibile. Non lo è dal punto vista della pura storia di finzione che regala qualche bel colpo di scena riuscito ma anche qualche snodo prevedibile.
    Per ciò che riguarda la parte "documentaria-realistica", illustra sicuramente bene certi meccanismi criminali (ma anche sotto questo punto di vista non è che ci siano particolari novità da segnalare).
    Va però anche detto che il ritmo è alto e non c'è mai un attimo di noia: e ciò non è roba da poco per chiunque ma soprattutto per l'alto grado soporifero di altri simili prodotti nostrani.
    Ho notato poi anche io qualche pecca di troppo dovuta però soprattutto a qualche inverosimiglianza (alcune piccole, altre più grandi).

    Circa quanto detto da Schramm e Nemesi invece

    SPOILER GIGANTESCHI...CHI LI LEGGE E' INUTILE CHE VEDA LA SERIE

    Chi è il delatore?

    Il delatore che sta per "passare dalla parte della giustizia" e che informa la polizia del carico al porto è chiaramente Ciro. Lo dimostra quel pizzino
    col numero di cellulare che lui brucia quando ormai ha capito che con l'arresto di Don Pietro può approfittare della situazione per ritagliarsi uno spazio importante all'interno del clan.
    Prima pensava che stesse per crollare un mondo (il suo mondo); un attimo dopo tutto cambia. In questo hai pienamente ragione Schramm: a volte i personaggi cambiano traiettoria in maniera repentina. Magari non sempre del tutto giustificata dal punto di vista psicologico (ad esempio il cambiamento di Genny che tuttavia vista la prova in Honduras forse non è poi così inverosimile) ma in alcuni casi sì (nel caso di Ciro ad esempio la cui natura è puramente opportunista).

    Come fa Ciro a procurarsi l'informazione che Donna Imma ha il cd?

    Qui il tutto è più sfumato: c'è da pensare che Ciro abbia un suo informatore vicino ai Savastano.
    (Ad un certo punto dopo aver ricevuto una telefonata, il suo guardiaspalle gli dice che c'è un problema con donna Imma).
    Si può anche pensare che il telefono della mamma di Bruno sia sotto controllo. Chissà. Ma per questo ed altri dubbi, chissà che non vengano dissipati nella seconda serie (Schramm ma davvero pensavo che gli sceneggiatori ed i produttori non avrebbero lasciato la porta aperta ad una seconda serie? Magari ti aspettavi un finale alla True Detective? Dai una seconda serie ci può stare. Speriamo invece che non raschino il barile andando troppo per le lunghe con una terza, una quarta e così via)

    E il finale?

    Come detto prima: il finale ci può stare. In particolare la liberazione di chi sappiamo e che mi è balenata in mente pochi secondi prima che si capisse che ad agire non erano gli uomini di Conte ma quelli di Don Pietro.

    E Genny?

    Premesso che non mi sono accorto dei movimenti finali delle mani, è vero che killer letale come Ciro ha commesso un errore marchiano non avendo dato a Genny il colpo di grazia.
    Ma è anche vero ciò che dice Schramm: in un momento così concitato ci può stare.

    FINE SPOLIER FINE SPOILER FINE SPOILER

    In ogni caso magari molti dubbi verranno dissipati nella prossima serie.

    Aspettiamo e vedeviamo.
    Ultima modifica: 6/08/15 17:00 da Cotola
  • Discussione Daniela • 6/08/15 18:23
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Obbedisco e ometto di leggere, anzi, per sicurezza vado pure in un'altra stanza... ;oP
  • Discussione Schramm • 7/08/15 12:49
    Scrivano - 7694 interventi
    coty caro a onor del vero tutta questa prevedibilità non l'ho accusata, forse anche perché prima di prendere confidenza con la stretta parlata partenopea son passate un paio di puntate e le prime son nodali per recepire bene gli affluenti di quelle a seguire. l'ho visto quindi con la passione di chi non chiede niente, non si aspetta niente, non calcola niente, totalmente squartato e disposto a socchiudere un occhio. purtroppo con la finale questione di donna imma, che è troppo madornale ed evidente e narrativamente buttata via in maniera illogica (in termini di unità spazio-temporale) non ce l'ho fatta a non insorgere intimamente, ma giammai avrei potuto tenermi circoscritto a tre sole palle.

    attendo come l'inverno la seconda, ma col presentimento che sarà quel po' inferiore, come già fu per romanzo criminale. la speranza di sbagliarmi e la fiducia ci sono sempre, ma non sempre repetita juvant.
  • Discussione Schramm • 4/01/16 12:54
    Scrivano - 7694 interventi
    danyta non vedo un tuo commento schedato, per cui riprendo da qui il consiglio lanciato sul topic di homeland: per sciogliere il nodo gordiano del doppiata sì doppiata no, metti tuo marito davanti a questa serie e ti sposerà a las vegas una seconda volta. e poi una terza. e una quarta. e. per i ringraziamenti finali, ti passo via mail il mio codice iban.
    Ultima modifica: 4/01/16 12:55 da Schramm
  • Discussione Daniela • 4/01/16 13:32
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Schrammino, non conosci mio marito, mica detto che gli garbi, abbiamo tante cose in comune ma l'amore per il cinema non è di queste. Pensa che riesce a star sveglio con certe commedie italiane che io riesco a sopportare a stento, mentre è capace di addormentarsi con film a cui appioppo 4 o 5 palle.
    Quanto a Gomorra, l'intenzione c'era, ma c'è pure da superare la forte avversione per la fiction nostrana maturata negli ultimi decenni, avversione che solo il benemerito Boris è riuscito a scalfire.
    Con l'anno nuovo, getterò il cuore oltre l'ostacolo...
  • Discussione Schramm • 4/01/16 13:48
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    quanto a Gomorra, l'intenzione c'era, ma c'è pure da superare la forte avversione per la fiction nostrana maturata negli ultimi decenni, avversione che solo il benemerito Boris è riuscito a scalfire.
    Con l'anno nuovo, getterò il cuore oltre l'ostacolo...


    è evidente che è ora di ripescare dal sacco anche romanzo criminale. come gomorra trattasi di caso isolato, ma è pur sempre qualcosa che una forte fiducia sulle sorti future della fiction italiana la dà. in ambedue i casi siamo davanti a qualcosa che ha poco da invidiare a, chessò, un braking bad e che fa diventare vaporosa la parola "nostrana". i livelli qualitativi sono concorrenziali (se non pari rispetto) alle fiction d'oltralpe.

    quindi una parola sola: daje!
    Ultima modifica: 4/01/16 13:51 da Schramm
  • Discussione Schramm • 26/03/16 13:36
    Scrivano - 7694 interventi
    ...e anche per gomorra ancora un mese e mezzo circa di languore e poi slurp: http://www.peoplexpress.it/2016/03/23/gomorra-2-la-serie-ecco-da-dove-iniziera-la-seconda-stagione-video-trailer/
  • Discussione Schramm • 29/07/23 16:58
    Scrivano - 7694 interventi
    STATEV'ACCUORTI CE STA' O' SPOILÈRR GROSS'ACCUSSÌ
    dopo aver terminato la quinta (e si vocifera di una sesta, ma per me resteranno solo voci) mi sono ripassato la prima, i cui sviluppi ricordavo solo al 30%. devo dire che se è in fin dei conti condonabile tutto quanto rimproverato ai tempi alla scena finale, e che resta madornale l'errore sul cd (la cui copia era già in mano all'amica fidata di donna imma, e non più a lei), ho riscontrato un errore di continuità che ha davvero dell'incredibile ed è molto più grave, specie considerato che è stata scritta a otto mani:
    sempre nel finale, quando conte fa l'imboscata in galleria ai guagliuncielli di genny, li fa secchi tutti tranne o' track, che rimane solo ferito a una spalla e comunque non vediamo terminato da un colpo di grazia. ebbene. nella seconda stagione gli stessi che vediamo schiattare crivellati nelle auto ce li ritroviamo tutti belli freschi e vivissimi!!! :O :O :O
    Ultima modifica: 29/07/23 16:59 da Schramm
  • Curiosità Schramm • 5/08/23 14:09
    Scrivano - 7694 interventi
    Il personaggio di Don Pietro trae biografica ispirazione dalla vita di Raffaele Cutolo. Anche il nome di sua moglie, Immacolata, è il medesimo della moglie di Cutolo. Il personaggio di suo figlio Genny è invece basato sulla vita reale del boss Cosimo Di Lauro.

    Fonte: Imdb

    Nella scena in cui Ciro e Genny parlano davanti a un'auto di cui si stanno sbarazzando dandola alle fiamme, la vettura è implosa facendo schizzare schegge e frammenti di vetri ovunque. D'Amore ed Esposito, pericolosamente esposti e ravvicinati (si trovavano a nemmeno un metro e mezzo dall'auto), nonostante la paura hanno seraficamente portato avanti con naturalezza la scena allontanandosi piano piano dal lunotto, uscendone miracolosamente illesi.

    Fonte: intervista backstage a Marco D'Amore e Salvatore Esposito.
    (ndS: l'incidente è dovuto a una dimenticanza del responsabile degli f/x che non ha fatto abbassare i finestrini prima di dare fuoco alla vettura).