E infine, a distanza di cinque anni dall'esplosione del genere con il seminale EUROPA DI NOTTE, arriva anche il contributo di Franco e Ciccio. Che non sono Totò e Macario (i quali avevano fatto uscire da poco TOTO’ DI NOTTE N°1 e TOTO' SEXY, sul tema) e purtroppo quando si trovano come in questo caso a gestire una sceneggiatura meno “folle” del consueto, che prevede un Ingrassia poco scemo e poco spalla, falliscono inesorabilmente. A dire il vero poi i due siciliani non si vedono granché, seppellito com’è il film da...Leggi tutto balletti e numeri musicali a non finire. Il Moulin Rouge chiaramente non si vede; siamo invece in un night qualsiasi dove il direttore (Riccardo Garrone) è tiranneggiato dalla padrona del locale (un’Antonella Steni fastidiosamente sopra le righe che si sdoppia interpretando anche una sua fantomatica gemella bacchettona) e dove la morte della prima ballerina (Margaret Lee) richiama sul posto un ispettore di polizia (Ciccio Ingrassia). Franco è il cameriere che serve al banco e aiuta Ciccio nelle indagini; se così si possono chiamare, poi, perché sono solo scialbi e brevi interludi tra un numero musicale e l'altro, con i nostri a improvvisare senza fantasia su un canovaccio abbozzato malamente. L’attrazione insomma dovrebbero essere le danze delle occasionali ballerine discinte, le loro “mosse”, lo sfarzo kitsch di scenografie da quattro soldi, la musica, secondo uno schema oramai codificato ritenuto di successo. Insolita la scelta del bianco e nero, che almeno ridona un briciolo di qualità apparente a un film sciaguratamente poco comico e decisamente squallido. Garrone e la Steni, pur attori in gamba, tolgono ulteriore spazio ai già poco presenti mattatori supposti. Girato in tre giorni in un unico ambiente, con un finale patetico.
Deprimente commediola realizzata con quattro lire e montata con spezzoni di altri film. Franchi e Ingrassia appaiono poco e non lasciano un segno indelebile, colpa sopratutto di un copione totalmente inesistente. I numeri musicali sono alquanto pietosi. Del resto del cast non si salva nessuno, nemmeno il grande Riccardo Garrone.
Girato con due lire, il film incrocia intermezzi musicali a una trama giallo-comico gestita con gravi carenze registiche. Franco e Ciccio sono agli inizi, hanno battute terribili ma genuine che riescono a sposarsi con la pochezza del soggetto, che offre ben pochi spunti. Come formoso riempitivo ci sono degli scampoli con esibizioni canore (c'è persino un proto "Gioca Jouer") e qualche castissimo spogliarello. Gli interventi con la Steni sono davvero patetici. Qualche risata c'è, ma sorbirsi tutto il film è un impresa non da poco. Noia!
MEMORABILE: "Arrivo volante", proprio come in Sogni d'amore!; Le scenografie di cartone; L'espediente per anniunciare il finale già visto in Brutti di notte.
Perla la "rossa", una seducente ballerina di un night, viene uccisa nel locale dove lavora. Le indagini prenderanno un'impensabile piega. Commedia a tinte gialle che mescola deprimenti sketch del duo siculo agli allora in voga mondo-sexy (pseudo documentari di carattere pruriginoso). L'opera non è che un tedioso assemblaggio di coreografie con striptease annesso, scenette d'avanspettacolo (già allora di vecchio stampo) e qualche sinuosa gamba velatissima. Il film si rivela sin da subito come una vera "fregatura", per lo spettatore.
"Del maiale non si butta via niente" non era solo un motto dell'antica saggezza contadina ma anche l'imperativo categorico del sottobosco dei cinematografari del tempo. Ed ecco che per sfruttare degli spezzoni di scarto di mondo movie rimasti in magazzino, si cuce di contorno una risibile storiella giallo-rosa prendendo il duo comico del momento, due attori di un certo nome come Garrone e la Steni e le pregevoli curve della Lee e della Gorassini. Il risultato è come prevedibile deprimente. Ovviamente il famoso locale parigino non c'entra nulla.
MEMORABILE: I casti ma sensuali semi-strip di Margaret Lee e Annie Gorassini.
Poverissima opera d'assemblaggio con pretestuosa trama gialla a legare gli scarti di repertorio di un qualunque mondo di notte dell'epoca: come nella miglior tradizione dell'avanspettacolo i numeri comici e musicali annoiano e si vuol solo vedere i balletti sexy (che effettivamente allora dovevano avere un loro perché). Nelle seconde file si notano Garrone e Brega, tra le grazie femminili la Gorassini svetta sulle altre. A non funzionare, purtroppo, è proprio il duo protagonista, con Franco lasciato solo da un Ciccio insolitamente intelligente.
Sembra quasi un musicarello o un’esibizione di avanspettacolo, per il gran numero di intermezzi che conta. Inspiegabile, però, un simile montaggio, bugiardo nei confronti dello spettatore che dal titolo si aspetterebbe un film di Franco e Ciccio mentre si trova davanti una matassa indigeribile e tremendamente noiosa. Al netto degli inserti, la durata effettiva non si avvicina che alla mezz’ora e il copione avrebbe potuto al massimo essere speso per uno sketch televisivo, con i dovuti ritocchi. Come se non bastasse, appare invecchiato molto male.
MEMORABILE: Ciccio “Ingrassia” nei panni dell’Ispettore “Dimagria”.
A film finito, pare incredibile che nei primi 11' (titoli compresi) si sia visto qualcosa di decoroso, perché poi, quando il film dovrebbe avere almeno una parvenza di trama, tutto crolla, a livello di regìa e di umorismo (del tutto assente: le parti con Franchi e Ingrassia rappresentano uno dei punti più bassi della loro carriera). Gli inserimenti provenienti da altre fonti, che rafforzano i numeri veramente girati per il film (uno con la Gorassini, uno con la Lee, uno con la Steni), sono piazzati talora con assoluto sprezzo della logica. Dopo un'ora si vede un quasi-spogliarello...
Ciccio Ingrassia HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneGeppo • 14/01/13 08:37 Call center Davinotti - 4335 interventi
Ciccio Ingrassia raccontava in una sua intervista che la produzione tardava sempre a pagare e un giorno Franco e Ciccio bloccarono il set minacciando di non doppiare il film se non avessero rispettato i pagamenti.
DiscussionePanza • 28/01/13 20:03 Contratto a progetto - 5237 interventi
La regia è di Giuseppe Vari. Carlo Infascelli va messo come n.c. Imdb sbaglia.
DiscussioneZender • 29/01/13 08:58 Capo scrivano - 48328 interventi
Dove l'hai visto Panza? Sui titoli di testa?
DiscussioneGeppo • 29/01/13 09:41 Call center Davinotti - 4335 interventi
Ciccio Ingrassia raccontava in una sua intervista che il film era di Carlo Infascelli.
DiscussioneZender • 29/01/13 09:42 Capo scrivano - 48328 interventi
Capisco, però potrebbe anche ricordare male o parzialmente. i titoli di testa cosa dicono?
DiscussionePanza • 29/01/13 15:30 Contratto a progetto - 5237 interventi
I titoli di testa dicono così:
Regia: Giuseppe Vari
Realizzazione (??): Carlo Infascelli
Credo che per il film sia andata così. Vari ha realizzato tutti gli intermezzi comici mentre Infascelli ha realizzato (un po' prima del film) gli intermezzi canori. In effetti gli intermezzi canori riciclano appunto i filmati realizzati per il Cinebox. Dopo la cessazione del suo uso, i filmati furono riciclati in film "intervallati da scene comiche" (così disse Michele Bovi) per fare cassa.
Filmtv opta per "Regia: Giuseppe Vari, Carlo Infascelli". Io scriverei come sulla fascetta del DVD DeAgostini "Regia: Giuseppe Vari, Carlo Infascelli (n.c.) Se molte fonti citano Infascelli probabilmente avrà collaborato in queste parti.
DiscussioneZender • 29/01/13 15:49 Capo scrivano - 48328 interventi
D'accordo, corretto, grazie.
CuriositàZender • 18/12/17 14:28 Capo scrivano - 48328 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: