Black mirror: Bandersnatch - Film (2018)

Black mirror: Bandersnatch
Locandina Black mirror: Bandersnatch - Film (2018)
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Titolo originale: Black Mirror: Bandersnatch
Anno: 2018
Genere: fantascienza (colore)

Cast completo di Black mirror: Bandersnatch

Note: Film interattivo, prodotto da Netflix e pubblicato sulla piattaforma nel Dicembre del 2018.

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Tutti i commenti e le recensioni di Black mirror: Bandersnatch

TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/12/18 DAL BENEMERITO FABBIU
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Magi94 18/03/19 23:16 - 1023 commenti

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Deludente occasione persa, che da un'idea un po' pop ma estremamente affascinante (le storie a bivi), partorisce un film innovativo per i primi 15 minuti ma che poi si perde in un bicchier d'acqua. Le prime decisioni infatti sono intriganti, la storia si fa interessante e la voglia di giocare/guardare aumenta. Però, dopo il finto-vero suicidio, tutto si perde, le scelte non sono più determinanti, la storia ripetitiva e scadente. Peccato.

Il ferrini 31/12/18 15:06 - 2740 commenti

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Molto divertente. Certo derivativo e largamente autocitazionista, pieno zeppo di easter eggs (la psicanalista lavora al "Saint Juniper’s", si parla di un videogame intitolato "Metalhead"... tutti vecchi episodi di Black mirror). Molti i finali possibili e tutti coerenti, uno - difficile da ottenere - porta addirittura a ottenere attraverso un QR code la possibilità di scaricare realmente il videogame di cui parla il film. Un'esperienza videoludica interessante, che rompe anche la quarta parete; la forma supera di gran lunga la sostanza.

Fabbiu 29/12/18 20:35 - 2203 commenti

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Gli anni 80 di Netflix (Stranger things e San Junipero) fanno ancora da ambientazione. Come esperimento, non si può negare che sia interessante e non solo per la questione dei bivi interattivi ma proprio da un punto di vista della costruzione narrativa, ovvero per come si sia riusciti a giustificare in modo funzionale alla trama e alla sceneggiatura la circostanza per cui lo spettatore adotti delle scelte. Lo spirito da metafilm infatti è solido e rende l'esperienza piacevole poiché lo "schema generale" funziona bene e riesce a coinvolgere.

Daniela 30/12/18 09:42 - 13342 commenti

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In "Il giardino dei sentieri che si biforcano" Borges esplora le infinite possibilità del racconto, ma all'interno di una struttura lineare disegnata dell'autore: il labirinto è tutto mentale. Qui invece siamo di fronte ad una esperienza che rappresenta, al di la dell'ambito ludico, la migliore simulazione visiva finora prodotta di un labirinto fisico: frustrante, sorprendente o gratificante, a secondo dell'esito della nostre scelte. Non un capolavoro (la trama è debole), ma un'opera innovativa in cui è piacevole perdersi, senza porsi la questione se sia vero cinema oppure videogame.
MEMORABILE: Potreste non vedere il mio momento memorabile, troppe le variabili perché le visioni di persone diverse possano risultare esattamente identiche

Galbo 1/01/19 08:39 - 12687 commenti

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Difficilmente giudicabile, almeno secondo i parametri di giudizio canonici, questo episodio speciale di Black Mirror va visto come un esperimento del quale salvare alcuni elementi e respingere altri. Decisamente interessante la modalità del racconto e ben resa la condizione psicologica del protagonista (ottimamente interpretato), il cui impasse mentale appare assolutamente credibile. Riuscita l’ambientazione. Piuttosto fragile e narrativamente debole la storia. Nel complesso, non male.

Redeyes 4/01/19 07:45 - 2501 commenti

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Slade effettivamente ci pone innanzi alla scelta se seguire un film o in qualche modo giocarci, se giudicare l'innovazione o il prodotto. Difficile giudicarlo sufficiente come trama e sviluppo in sé, per quanto ottime le ricostruzioni e le prove attoriali, tuttavia c'è da restare entusiasti del nuovo "tv-videogame" e della nuova frontiera che si andrà a esplorare, forse.

Kinodrop 2/01/19 17:27 - 3456 commenti

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Come esperimento di una nuova possibilità visiva nel genere intrattenimento, certamente può interessare (abbandonando però le consuete categorie estetiche). Lo spettatore è chiamato a scegliere possibili itinerari, in parte casuali in parte frutto della curiosità; i risultati sono molti e ognuno può avere un senso e un impatto privato. La domanda che si impone è: se tutti sono registi per se stessi, “il pubblico dove sta”? Certo, incuriosisce e non passa inosservato, ma i contenuti si frantumano e ognuno finisce per accontentarsi del “proprio prodotto".

Jandileida 12/01/19 15:28 - 1702 commenti

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Se questo è il futuro del cinema forse sarebbe meglio ritirare fuori dalla naftalina il pianista dei film muti. Se la sfida era di per sé stimolante (anche se per chi è cresciuto con i Libri Games non così stupefacente), la realizzazione cozza inesorabilmente contro i duri scogli della ripetitività. La svolta "sbagliata" costringe a rivedere quello che si è già visto: al quinto riassuntino la voglia di proseguire viene meno anche perché la storia di suo non stimola così vigorosamente le sinapsi e le meningi. Un tentativo apprezzabile ma poco riuscito.

Pigro 21/01/19 10:41 - 10171 commenti

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Film interattivo in cui lo spettatore decide il prosieguo della trama, o almeno crede di poterlo fare: proprio come il protagonista, creatore di videogiochi, crede di avere un libero arbitrio che non ha. L’effetto Storia infinita (sposato con Memento) è suggestivo, soprattutto pensando alla reciproca illusione di essere autori del proprio e altrui destino. Ma la storia in sé, pur coerente col concetto, ha un’eccessiva povertà narrativa, che favorisce il gioco del coinvolgimento ma deprime la potenziale forza dell’opera, fino all'insipido.

Nancy 22/01/19 13:59 - 778 commenti

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L'idea è stimolante, anche se "rubata" al videogioco e riadattata nella forma televisiva perde molto della sua potenzialità, banalmente perché dopo un po' lo spettatore si stufa. La trama è inizialmente abbastanza noiosa, man mano che si compiono le scelte il tutto diventa più interattivo, il meta-filmico prende il sopravvento ma subito dopo che si comprende il meccanismo, il gioco-film diventa di nuovo noioso, tanto da farti cercare in ogni modo i titoli di coda. Ben inserito nella serie Black mirror, che sembra la più adatta a un esperimento simile.

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Ryo 22/01/19 00:48 - 2169 commenti

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Prima o poi qualcuno avrebbe doveva tentare un’operazione simile, così come esistevano i libri-game. Anche alcuni videogames utilizzano lo stesso meccanismo, quindi il prodotto non fa gridare all’innovazione. Definirlo come prodotto cinematografico è arduo, con regia e attori senza infamia né lode. La parte ludica è gestita bene, ma risulta frustrante il dover sempre ricominciare da capo a ogni scelta non buona. 10 e lode per l’impegno e il lavoro, che dev’essere stato immenso.
MEMORABILE: "Ti sto guardando su Netflix, sono io che prendo le decisioni per te"; Le recensioni finali di Bandersnatch.

Legnanino 11/02/19 01:21 - 19 commenti

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Una valutazione completa è difficile. L'esperienza è più divertente per il modo di seguirla che per quanto in effetti si vede. Ci sono però momenti molto notevoli, che fanno decollare il film... almeno nella strada che ho percorso io. Molto buona l'interpretazione del protagonista, che rende al meglio la sua alienazione. Tre pallini assolutamente meritati.

Anthonyvm 26/06/19 22:27 - 6646 commenti

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Lo spunto di partenza è geniale (un gioco a bivi che porta alla paranoia), non tanto per la trama in sé (che non si discosta troppo dal canone di tanti thriller psicologici), quanto per il mezzo e la maniera di raccontarla. Un'esperienza, o meglio un esperimento di story-telling che funziona su più livelli. Un gioco metacinematografico e metamediale, un sistema di scatole cinesi del quale lo spettatore è parte integrante. A seconda delle scelte del pubblico mutano genere e mood e si arriva a conclusioni più o meno soddisfacenti. Da provare.
MEMORABILE: La rottura definitiva della quarta parete in una delle svolte possibili.

Il Dandi 7/09/19 23:14 - 1917 commenti

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L'ambientazione anni '80 (valida e non manieristica) è d'obbligo per questo omaggio ai prodotti interattivi per nerd dell'epoca (libri-game e videogiochi) resettati con soluzioni semplici ma efficaci, a suon di "easter eggs" e di "inside-joke". Alcune scelte interattive propongono biforcazioni siderali, altre sono ininfluenti, alcuni finali sono più risolti altri meno chiari. Sublimazione e insieme parodia del format Black mirror. Da vedere (pardon: da provare) ma resta più una provocazione che altro e alla lunga (spiace dirlo) la noia sale.
MEMORABILE: "Ti sto guardando su Netflix".
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  • Discussione Daniela • 30/12/18 10:23
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    IMDB indica come durata 90 minuti, ma in realtà la durata stessa è variabile: si va da circa 40 minuti nel caso ci si imbatta subito in uno dei veri finali della storia (sono quelli a seguito dei quali partono i titoli di coda senza bisogno di attivare il pulsante che viene messo a disposizione per uscire quanto si resta intrappolati in un loop narrativo, in alternativa a proseguire la storia operando scelte diverse) ad oltre due ore nel caso si vogliano sperimentare più percorsi narrativi.
    Ultima modifica: 30/12/18 10:24 da Daniela
  • Discussione Schramm • 5/01/19 14:51
    Scrivano - 7821 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    IMDB indica come durata 90 minuti, ma in realtà la durata stessa è variabile: si va da circa 40 minuti nel caso ci si imbatta subito in uno dei veri finali della storia (sono quelli a seguito dei quali partono i titoli di coda senza bisogno di attivare il pulsante che viene messo a disposizione per uscire quanto si resta intrappolati in un loop narrativo, in alternativa a proseguire la storia operando scelte diverse) ad oltre due ore nel caso si vogliano sperimentare più percorsi narrativi.

    ho appreso ieri notte che dovendocisi mettere d'impegno e percorrere tutto lo spettro di scelte offerte dal menù interattivo si impiegherebbero ben 312 ore, ovvero l'equivalente di quasi due settimane (13 giorni pieni, a dirla fiscale). lecito domandarsi, secondo questo grado, come sia possibile farsi un'idea anche solo incompiuta e imprecisa della totalità e del valore unitario dell'episodio, dato che questo - e annesso suo giudizio - varia al variare delle numerosissime scelte di mappatura narrativa fatte via via di ogni singolo fruitore. a meno che quella qui schedata non sia una versione diciamo così "unilaterale" e non soggetta a N mutazioni genetiche narrative.
  • Discussione Daniela • 5/01/19 17:14
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    L'episodio presente su Netflix è ovviamente quello integrale, dato che è stato prodotto dalla stessa ed è destinato alla fruizione attraverso tale piattaforma.
    Quanto all'altra questione, considerato il numero di scelte possibili, è altamente improbabile per non dire impossibile che chi ha commentato abbia visto esattamente lo stesso episodio in ogni suo dettaglio, però impiegando poco di due ore si possono esplorare i principali snodi narrativi, questo perché le scelte proposte sono tante ma non tutte decisive ai fini dell'evolversi del racconto, per ammissione dei suoi stessi ideatori (esempio: la scelta di quale cereale consumare a colazione). Inoltre gli epiloghi possibili sono un numero molto limitato ed è l'evoluzione della storia stessa che ti conduce verso uno di essi, facendoti tornare indietro quando ti imbatti in un loop narrativo (equivalente di una parete cieca in un labirinto fisico).
    Insomma, come dice ad un certo punto uno dei personaggi parlando del gioco che sta programmando il protagonista, si deve dare l'impressione al giocatore di avere scelte infinite quando in realtà viene condotto dall'ideatore del gioco verso il traguardo prefissato.

    SPOILER

    Personalmente, è l'aspetto che mi ha intrigato di più. Il protagonista ad un certo punto va in paranoia perché avverte che non è lui che sta prendendo le sue decisioni. Questo corrisponde a quel che sta accadendo in realtà, con lo spettatore che indirizza le scelte del personaggio di finzione. Però, nello stesso tempo, venivamo avvertiti che anche le nostre scelte sono pre-determinate, perché qualcuno ha già deciso quali percorsi saremo costretti a prendere per uscire dall'episodio/labirinto.
    Il punto clou a mio parere è quando il protagonista scopre di essere un attore che sta interpretando se stesso per Netflix, creando un cortocircuito fra la finzione e realtà.
  • Discussione Brainiac • 6/01/19 15:35
    Call center Davinotti - 1464 interventi
    Io non ce l'ho fatta, alla terza scelta proposta mi sono snervato e ho chiuso. Ho sempre trovato infantile anche l'idea dei libri-gioco, a dirla tutta.
  • Discussione Schramm • 6/01/19 15:41
    Scrivano - 7821 interventi
    assolutamente d'accordo. io poi al cinema, e spero mi vorrai bene lo stesso, non concepisco neanche la protesi del 3D, figuriamoci dare al cinema il codice genetico di un arcade game.
  • Discussione B. Legnani • 11/02/19 22:41
    Pianificazione e progetti - 15239 interventi
    Esistono altri film interattivi?
    Se rispondete, per favore, chiamàtemi.
  • Discussione Panza • 28/06/19 19:36
    Contratto a progetto - 5254 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Esistono altri film interattivi?
    Se rispondete, per favore, chiamàtemi.


    Mi viene in mente Zairo, edito direttamente in DVD, che sarebbe dovuto essere il capostipite di una serie di film: ci si fermo però al primo film.
  • Discussione B. Legnani • 1/07/19 18:00
    Pianificazione e progetti - 15239 interventi
    Panza ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Esistono altri film interattivi?
    Se rispondete, per favore, chiamàtemi.


    Mi viene in mente Zairo, edito direttamente in DVD, che sarebbe dovuto essere il capostipite di una serie di film: ci si fermo però al primo film.


    Grazie.