Buiomega71 • 1/09/18 10:15
Consigliere - 27210 interventiQuello che resta della rassegna dedicata allo tio Jess
E' stato un bel viaggio , in queste intense tre settimane, riscoprire il cinema dello tio Jess (che sento molto affine ai miei gusti cinefaghi, anche per il feticismo che Franco ostenta per le calzature femminili), e ritrovare un autore anarchico, personalissimo, eccentrico, sfacciato, erotomane e non per tutti i gusti.
Così come rispolverare il suo abituè attoriale (Lina Romay che ha infestato, con i suoi umori e i suoi odori questa rassegna, la statuaria Alice Arno, la seducente Brett Nichols, la sfuggente Soledad Miranda, la scatenata Karine Gambier e la sofisticata Pamela Stanford, per quanto riguarda il suo sostanzioso carnet femminile che ha donato al sottoscritto momenti piacevoli e peccaminosi nel "dopofilm", a Jack Taylor, per passare per Howard Vernon fino a Paul Muller per quanto riguarda i sodali maschili-ma le vere protagoniste del cinema franchiano sono loro, le donne: perverse, libidinose, lussuriose, crudeli, impudiche, melliflue, diaboliche, sadiche, e deliziosamente lesbiche)
Scelta dolente per quanto riguarda i titoli (ne ho una cinquantina di Franco in collezione), che ha sacrificato (dolentemente) alcune opere importanti franchiane, ma, ahimè, tre settimane erano poche per contenerne di più di venti, quindi ho dovuto rinunciare a parecchi film per metterne dentro altri. La scelta era giornaliera, e l'imbarazzo della programmazione è stato arduo e non poco sofferto.
Il film che più mi ha folgorato (e forse il suo piccolo capolavoro all'interno di questo miniciclo-anche se non bastano venti film per analizzare in toto l'immensa opera franchiana, che conta più di 200 film-) è stato SEXY NATURE (orrido titolo italico del più evocativo LA CONTESSA PERVERSA) una piccola gemma incastonata tra la sterminata filmografia del regista, per poi continuare con gioielli onirico visionari con sprazzi di macabra poesia come UNA VERGINE TRA I MORTI VIVENTI o il febbrile e incubotico LORNA-THE EXORCIST
UN CALDO CORPO DI FEMMINA ha aperto le danze franchiane nel migliore dei modi (titolo che ritornerà spesso durante tutta la rassegna, come il fantasma di Irina, non per nulla-o per pura fatalità-quello che ha squarciato il velo del mondo franchiano "buiesco") e le ha chiuse un Franco più caustico che mai con TENDER FLESH, dove lo tio dimostra di avere ancora parecchie frecce al suo arco.
In mezzo opere bruttarelle come UNA SECONDINA IN UN CARCERE FEMMINILE o LA MALEDIZIONE DI FRANKENSTEIN ( ma visionato nella sua versione castigata dalla censura spagnola su una pessima vhs. Non vedere nudi nelle "esperienze erotiche frankenstaiane/franconiane è come assaporare un piatto senza condimento alcuno), o terribili come SEXY SISTERS (però l'incipit alla MAFù è da antologia) e l'ancor peggiore BLUE RITA, forse il suo punto più basso.
SINFONIA EROTICA uno dei Franco migliori tra echi goticheggianti e MISTERI (SESSUALI) DEL GIARDINO DI COMPTON HOUSE secondo lo tio, MACUMBA SEXUAL delizioso incubo erotico in quel dei Caraibi (con una venere d'ebano come Ajita Wilson, forse, nel ruolo della vita dopo LA PRINCIPESSA NUDA), MILLE SEXOS TIENE LA NOCHE un'inaspettato Franco della sua "seconda giovinezza" ispanica, DE SADE 70 è forse uno dei suoi lavori più raffinatamente crudeli e audaci (vista l'epoca), PLAISIR A TROIS mischia l'erotismo sfrenato del regista a echi horror/goticheggianti, mentre con VOODOO PASSION contamina HO CAMMINATO CON UNO ZOMBI con UNA VERGINE TRA I MORTI VIVENTI , in HISTORIA SEXUAL DE O proietta tutta la sua ferocia (mai sopita) nell'incredibile e crudelissimo finale, DORIANA GRAY (ahimè l'unico film della rassegna non davinottabile e il più intenso) è il Franco più sofferto, personale e decadente, certamente il più malinconico e disperato (anticipando MIRIAM SI SVEGLIA A MEZZANOTTE) e monumento assoluto alla sua musa Lina Romay, CONFESSIONI DI UNA MONACA ADOLESCENTE è il Franco più "commerciale", ma che brilla di zampate franchiane notevoli, SHE KILLER IN ECSTASY , abbagliato dal fascino mortifero di Soledad Miranda è la piccola punta di diamante della rassegna e certamente uno dei suoi titoli migliori, DEMONIAC/THE EXORCISM è il NUOVO INCUBO (o , meglio, il suo GATTO NEL CERVELLO) dello tio, in un film imperfetto, sgangherato, squilibrato, rattoppato ma che , nonostante i suoi difetti, mi ha a suo modo piacevolmente ammaliato, e non si può non voler bene allo tio che cuce il film quasi tutto su di lui, autopsicanalizzando sè stesso e i suoi spettatori.
Tutto ritorna nel suo cinema, temi, particolari, scenografie, personaggi, situazioni, che si rincorrono e si congiungono
Una delle rassegne estive che più mi ha coinvolto (fino a sognare, a metà strada del ciclo franchiano, Soledad Miranda che mi rimprovera di non aver messo nella rassegna un film con lei protagonista-all'inizio non era prevista-) facendomi (ri)scoprire le sopite sensazioni che dona il cinema di questo unico e eccentrico autore.
Ringrazio tutti quelli che nel bene e nel male mi hanno seguito (anche silenziosamente) in questa indimenticabile avventura franchiana (in particolare Zendy e Deepred a suon di Whatsapp per tutto agosto, smarronandoli con la mia febbrile francomania) e Roberto Curti (che inconsapevolmente) è stato fonte delle curiosità e degli aneddoti sul book di Nocturno
A Jess e Lina, con tanto sadisterotico amore.