La bella idea di partenza (la consegna sbagliata del pasto e la nascita di una corrispondenza) è intrigante e rende la pellicola quasi un film epistolare. Ma una sola trovata non può reggere cento minuti. Il film è certamente gradevole e si
segue senza problemi fino al finale aperto. Però è innegabile che ad un certo punto imbocchi strade troppo convenzionali: vedasi alcuni snodi narrativi così come i personaggi e le loro interazioni (il rapporto tra Fernandes ed il suo giovane aiutante). Così alla fine risulta un'occasione mancata: con più idee e coraggio, sarebbe potuto essere un gran film.
Una giovane sposa prepara come ogni giorno il pranzo da recapitare al marito, ma per errore il contenitore del cibo inizia ad essere quotidianamente consegnato ad un impiegato alle soglie della pensione, vedovo e misantropo. Dallo scambio nasce un rapporto epistolare, l'incontro fra due solitudini che sarà occasione per entrambi di dare una svolta alla propria vita, indipendentemente dall'esito finale. Delicato film indiano, lontano dai suoni e dai colori bollywoodiani, che conquista per il suo tono sommesso, screziato da piccoli tocchi umoristici, malinconico ma aperto alla speranza.
MEMORABILE: "Nessuno compra il biglietto della lotteria di ieri"; "A volte può essere il treno sbagliato a condurci alla stazione giusta"
Un casuale incontro (a distanza) è l'occasione per cambiare la vita di due persone diverse tra loro, accomunate da una solitudine estrema e dal sentirsi fuori posto nel mondo. Delizioso film indiano, rivelatore di una cinematografia alternativa alla un po' scontata Bollywood. Come i piatti preparati dalla protagonista, il regista miscela abilmente i diversi ingredienti: ironia, malinconia e sentimento e dramma. Bel finale. Attori eccellenti per un film da non perdere.
Sotto un’apparente esilità narrativa e rappresentativa si vengono via via delineando le cifre dell'introspezione e della delicatezza: la forza del film. La solitudine, la frustrazione e la monotonia di due vite lontane e diverse s’intrecciano attraverso un rapporto virtuale - probabilmente destinato a rimanere tale - che nasce casualmente e si nutre poi attraverso uno scambio di bigliettini. Ne scaturisce anche un erotismo reticente e paradossale, nella forma dell’assenza. Convincenti i protagonisti, intrigante lo sfondo cittadino e aziendale.
Una ditta specializzata consegna le scatole portapranzo sul posto di lavoro. Per un disguido un contabile, solitario e condizionato dalla routine, riceve quotidianamente un ottimo pranzo preparato da una sconosciuta intristita dal ménage familiare. Ne scaturirà tra i due protagonisti un rapporto "epistolare" delicato e dalle molte conseguenze. Un insolito spunto per una storia minimale di sentimenti, intima nonostante la vorticosa Mumbai, tra speranze e dubbi, passioni e reticenze, alleggerita da inserti ironici e di colore locale. Poetico il finale, possibile e indeterminato.
MEMORABILE: La zia "invisibile"; La pila dei contenitori; L'assistente contabile; L'improvvisa marcia indietro di Saajan e l'appuntamento mancato.
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DiscussioneZender • 25/11/13 07:51 Capo scrivano - 48885 interventi
Ok, spero di ricordarmelo tra tre giorni :)
DiscussioneDaniela • 30/01/14 10:29 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Protagonista del film è Irrfan Khan, attore indiano molto attivo nel suo paese ed anche uno dei pochi a essere conosciuto in Occidente grazie alla partecipazione a film di grosso richiamo:
Esordio sul grande schermo nel 1988 con Salaam Bombay! di Mira Nair, poi decine di film che spaziano in vari generi che gli hanno fruttato anche vari riconoscimenti. Fra i film più conosciuti in Occidente: Il destino nel nome, sempre di Mira Nair, Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson,
The Millionaire di Danny Boyle, The Amazing Spider-Man di Marc Webb e Vita di Pi di Ang Lee.
Esiste ed è reperibile una versione italiana di questo film ?
DiscussioneDaniela • 30/01/14 12:49 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Galbo ebbe a dire: Esiste ed è reperibile una versione italiana di questo film ?
Si, si trova in italiano, cosa che mi ha consentito di farlo apprezzare anche da colleghi che, nonostante tutti i miei sforzi in tal senso, sono totalmente refrattari alla visione di film sottotitolati.
Daniela ebbe a dire: Galbo ebbe a dire: Esiste ed è reperibile una versione italiana di questo film ?
Si, si trova in italiano, cosa che mi ha consentito di farlo apprezzare anche da colleghi che, nonostante tutti i miei sforzi in tal senso, sono totalmente refrattari alla visione di film sottotitolati.
@Daniela Altra "dritta" indovinata, un film delizioso ! Prossimo excursus nella cinematografia indiana: Il destino nel nome di Mira Nair
DiscussioneDaniela • 19/02/14 19:53 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Galbo ebbe a dire: @Daniela Altra "dritta" indovinata, un film delizioso ! Prossimo excursus nella cinematografia indiana: Il destino nel nome di Mira Nair
L'ho visto, e mi sono accorta solo ora che ho dimenticato di inserire il mio commento - anzi, per ora la scheda è "nuda". Provvederò quanto prima, il film è interessante, merita la visione e poi Irrfan Khan è molto bravo, però l'ho trovato piuttosto dispersivo, come se gli mancasse un baricentro - forse è un effetto voluto, per duplicare nello spettatore il senso di "sospensione" fra occidente ed oriente in cui si trova il protagonista, però mi ha lasciato un senso di incompiutezza.
Ansiosa di leggere il tuo commento :o)