Fondamentale, per capire il legame indissolubile tra Hitchcock e la serie di Colombo, un episodio della serie
L'ora di Alfred Hitchcock intitolato “
Lettere a zio George” (Dear Uncle George, 1963). Se
Delitto perfetto era il film più palesemente anticipatore della serie, l'episodio citato del 1963 diventa l'anello mancante che ci porta da Hitchcock fino a Colombo lasciando chiara traccia del passaggio. Non è un caso che sia stato scritto e ideato proprio dagli autori di Colombo, Levinson & Link, e che si leghi scopertamente a
Prescrizione: assassinio, il film-tv che anticipò la serie.
Il protagonista è lo stesso attore (Gene Barry) e uccide la moglie con una statuetta di bronzo che non può non richiamare immediatamente il candelabro con cui lo psichiatra fa fuori la bionda consorte qui (bionda consorte peraltro molto simile). Lo fa oltretutto in un appartamento che richiama molto da vicino (il finestrone con terrazzo e vista, il tavolo-bar) quello di
Prescrizione: assassinio (immagine sopra) e che in entrambi i casi diventa set principale. Si notino peraltro le sedie
(A) in terrazza: identiche!
Ecco il bar in salotto dove anche in "Lettere a zio George" si servono i protagonisti:
Si introduce tra l'altro un tenente bonario in impermeabile sgualcito che non esita a parlare di sua moglie negli stessi termini di Colombo (non è lui ma lei a conoscere il protagonista, che cura una rubrica di lettere presso una rivista):
A contare i particolari in comune ci si perde (i bicchieri ad esempio). Senza contare che il principale indiziato del telefilm hitchcockiano è
Dabney Coleman, che in Colombo avrà un ruolo importante in due episodi diversi:
Poi però ci sono anche gli agganci a Hitchock (al di là che la serie sia a lui intitolata), dalla signora che spia come nella
Finestra sul cortile all'omicidio con telefonata (e chiavi) del citato
Delitto perfetto. In definitiva
“Lettere a zio George” è esattamente ciò che lega idealmente Hitchcock alla serie di Colombo (in particolare questo
Prescrizione: assassinio), con i due autori della stessa a sovrintendere il passaggio.
