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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/01/23 DAL BENEMERITO KINODROP
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Kinodrop 24/01/23 19:09 - 3127 commenti

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Lydia Tár (Blanchett) è una direttrice d'orchestra di successo e manager di un potere mediatico ed economico che le deriva dalla carriera alla testa della Filarmonica di Berlino; ma questo percorso è minato di ombre ed equivoci affettivi e professionali che finiranno per travolgere il suo status. Indubbiamente notevole dal punto di vista formale (ma estenuante per ritmo e durata), è un'opera sulle non nuove dinamiche psicologiche di chi mischia arte, potere e sentimenti a spese degli altri, con un didascalismo sul piano tecnico-musicale che rasenta il comico (il gesto direttoriale).
MEMORABILE: L'aggressività del "Maestro"; Manovre e favoritismi; La nuova violoncellista; La scenata alla "prima" e l'allontanamento dal podio.

Siska80 27/01/23 19:39 - 4253 commenti

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Dispersivo causa intento di documentare nel dettaglio la laboriosa esistenza di Lydia Tár, brillante direttrice d'orchestra cortese e disponibile... ma qual è l'altra faccia della medaglia? Tra interminabili prove per i concerti e dialoghi cui una sfoltita avrebbe solo giovato, si snoda una vicenda da thriller psicologico molto ben interpretata da Cate Blanchett, in grado di mettere in ombra il rimanente e pur bravo cast: peccato non avere insistito principalmente sui risvolti del personaggio principale giacché le premesse per un ottimo prodotto c'erano. Riuscito a metà, purtroppo.

Cotola 18/02/23 20:02 - 9271 commenti

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Tar è un personaggio femminile forte e interessante, pur non mancando di aspetti sgradevoli che lo rendono ai più poco empatico e attrattivo, ma anche, e meno male, non fintamente e politicamente corretto. La sceneggiatura mette sul tavolo diverse tematiche, magari troppe, importanti e interessanti nonché molto attuali. L'ultimo terzo ha una deriva punitiva fastidiosa ma è figlio, in modo conscio o inconscio, del mondo in cui viviamo. Eccellente la prova della Blanchett (e pure della sua doppiatrice). Buona la regia. Durata strong (150 minuti), ma fila via bene.

Capannelle 21/03/23 23:14 - 4479 commenti

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Un film diretto anche discretamente ma che poggia su una sceneggiatura che pone sul tavolo tanti spunti che alla fine non attraggono più di tanto e non sembrano nemmeno essere così genuini. Da rimarcare ovviamente la prova della Blanchett e la confezione formale ineccepibile, ma lo sviluppo emotivo pare continuamente bloccato e talvolta prigioniero del troppo parlare o della durata che, se non fosse per la regia, risulterebbe decisamente deleteria. Epilogo curioso, dissacrante.

Daniela 18/04/23 10:55 - 12916 commenti

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Un "Me-too" raccontato dal punto di vista della persona che usa la propria posizione di potere come arma di seduzione, in questo caso la direttrice di una prestigiosa orchestra sinfonica. Autoriale fin dai titoli di testa, il film si comporta con lo spettatore non diversamente dalla sua algida protagonista, seducendolo con il proprio narcisistico sfoggio di cultura e con l'eleganza formale della messa in scena, facendolo sentire in colpa se prova una certa noia assistendo a tanta raffinatezza per oltre due ore e mezzo. Bello? Certo, ma troppo programmatico per convincere davvero.

Teddy 22/04/23 04:24 - 961 commenti

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Solido melodramma di stampo esistenziale, freddo, respingente ma capace di alienare lo sguardo dello spettatore, “sintetizzando” per immagini l’apogeo e la discesa di una donna vampirizzata dall’ego. Emerge una realtà elitaria spaventosa, in cui arte e dolore si contrappongono e i caratteri assumono sembianze fagocitanti. Field dirige con impassibile grazia, la Blanchett domina ogni inquadratura.

Paulaster 28/04/23 19:21 - 4624 commenti

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Direttrice d'orchestra deve affrontare una registrazione ma si verificano degli intoppi a livello privato. La prima parte mostra la complessità del personaggio: una volubilità nascosta che sfocia nel voler dominare gli altri e l'incapacità di aggiornarsi al mondo reale. Qualche tecnicismo non è necessario e un'ampia sfoltita avrebbe giovato (figlia e violoncellista). L'ultimo segmento diviene frammentario, con un paio di scene gratuite a dir poco e conclusione tra l'autoriale e il simbolico al limite del ridicolo.
MEMORABILE: Il video montato; I calci durante l'esecuzione; La fisarmonica in casa.

Enzus79 20/01/24 23:00 - 3037 commenti

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La storia si incentra sulla figura piuttosto eccentrica della direttrice d'orchestra tedesca Lydia Tár. Nella forma si può elogiare, nella sostanza un po' meno: troppo altalenante la trama, che in alcuni frangenti rasenta lo psichedelico. Film comunque denso e visivamente perfetto. Finale cinico e non è un male. Cate Blanchett (candidata all'Oscar) da applausi.

Luluke 30/06/24 09:37 - 348 commenti

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Essendo un film osannato e di discreto successo, è d'obbligo rivederlo più volte nel tentativo di capire se vada oltre un modo per la Blanchett di esibire tutta la sua capacità di protagonismo, perché è indubbio che l'attrice australiana riesce a rendere benissimo ascesa e declino di una donna di successo, autorevole e autoritaria. Le sue nevrosi sono il focus della narrazione e non manca qualche momento e interessante disperso in oltre due ore di narrazione, ma onestamente resta una pellicola destinata a celebrare una prova attoriale e poco altro. Sovrabbondante.

Bibi 1/09/24 17:52 - 47 commenti

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Per più di un'ora, il film procede lentamente con l'intento di focalizzzare l'attenzione su una direttrice d'orchestra sicura di sé e che ha il pieno contollo sulla sua vita privata e sul suo lavoro. Questa fase preparatoria si sarebbe potuta benissimo accorciare per far sì anche che il film avesse una durata più congrua. A un certo punto c'è una forte accelerazione che mette ancora più in luce la bravura della protagonista nel delineare questa figura di donna che pensa di avere un forte ascendente su tutti. Il film diventa una sorta di avvincente thriller con vari colpi di scena.

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Galbo 28/08/24 08:50 - 12513 commenti

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Un ritratto intimo e incisivo di una donna di grande talento. Con grande abilità, il regista Todd Field mostra il lento ma progressivo e inesorabile disfacimento dell'autorità e del potere della protagonista, minati da accuse a sfondo sessuale. Nonostante la lunghezza non indifferente, il film appassiona come un thriller, grazie all'efficacia di una sceneggiatura che delinea la personalità della protagonista ma nel contempo insinua le sue fragilità e debolezze. Molto si deve della riuscita del film alla bella prova di Cate Blanchett, qui in una delle sue migliori interpretazioni.

Giùan 8/09/24 09:54 - 4754 commenti

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Field è bravo a tenere il personaggio (e il film) molto aperti, concedendo tempo e spazio allo spettatore per "maturare un'idea" senza che questa gli sia instillata dall'alto, suggerita in maniera rassicurante. Al contempo tuttavia, sul piano prettamente cinematografico e dialogico, l'opera rischia di quagliare ben poco lanciando troppe piste e non concedendo, paradossalmente, elementi per approfondirle. E se il magnetismo di Cate Blanchett molto risolve, calamitando situazioni, stati d'animo, temi e contrapposizioni, mai ci permette tuttavia di empatizzare né con lei né col film.

Lou 13/09/24 14:27 - 1127 commenti

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Un film indubbiamente ben girato, con scelte registiche raffinate e impreziosito dall'eccellente prestazione della Blanchett, giustamente premiata a Venezia, ma lungo, lento e compiaciuto. Inoltre la scelta di mostrare l'abuso di potere dalla parte femminile ha scatenato ovviamente molte polemiche, ma questo rientra senz'altro nell'intento provocatorio del regista. Resta il fatto che la visione, per quanto a tratti affascinante, risulta alla lunga esasperante.
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