Tarzan: il mistero della città perduta - Film (1998)

Tarzan non mi ha mai entusiasmato (a parte la versione comica di Vianello). Ma se si voleva distruggerne totalmente la credibilità, questo aggiornamento fantasy ha sicuramente raggiunto lo scopo. L'unico punto (anzi, mezzo punto, o mezzo pallino) a suo favore è dato dall'azione, che non manca. Ma quando la sceneggiatura sfiora, e non solo, il ridicolo (l'uomo api, l'uomo cobra) e gli attori sono a dir poco insignificanti (il cattivo ha la faccia da contabile, Jane, con labbro leporino, è una pena e Tarzan è in versione modello petto in fuori), il risultato non può che essere negativo.

Ennesima versione delle avventure cinematografiche di Tarzan ed occasione perduta per rivitalizzarne il mito. Il film rivela che il personaggio è ormai irrimediabilmente superato e, nonostante il film aggiunga un tocco fantasy non consueto, il suo limite è rappresentato dal cast molto al di sotto dei livelli di sufficienza con un protagonista poco carismatico e privo di talento recitativo. Da evitare.

"Un nuovo Tarzan per una nuova generazione", recitava il trailer. In effetti Casper Van Dien ha la faccia e il fisico adatti, anche se è un po' troppo "patinato" (mentre Jane March è d'una bruttezza avvilente). Bella la fotografia da depliant turistico, ma la storia è scialbetta, la regia (per sparatorie ed esplosioni) è da episodio di A-Team, fx e scenografie da telefilm alla Xena. Passabile, ma da domenica pomeriggio. La Warner rilancerà Tarzan con più convinzione nel 2016.