André Moreau detto Scaramouche è un poeta bighellone, che per vendicare l'uccisione di un suo amico da parte di un nobile arrogante si unisce a una compagnia di saltimbanchi e impara a tirar di scherma... Il cappa & spada par excellence, degno dei Tre moschettieri, grazie all'ottimo senso coreografico del regista che ci regala il più lungo e sensazionale duello alla sciabola della storia del cinema, in cui Granger e Mel Ferrer (o meglio la sua controfigura) sfruttano ogni ammennicolo di una scenografia satura.
Già portato sullo schermo negli anni '20, torna lo spadaccino Scaramouche in questo film di George Sidney che rappresenta una delle migliori produzioni del genere cappa e spada realizzate ad Hollywood. Film davvero divertente grazie alla presenza di un duo di attori in grandissima forma (Granger e Ferrer) che danno vita ad un lungo ed abilmente coreografato duello che fa parte della storia del cinema. Molto azzeccato anche il resto del cast.
Non sono un esperto del genere, ma il film è piacevole, ben girato e con un buon ritmo. Belli i duelli con la spada, ma piacevoli anche i dialoghi in stile cavalleresco sempre ben riusciti. Strano l'intreccio sul finale, forse un po' troppo contorto.
Uno dei migliori film di cappa & spada, tratto dal romanzo omonimo di Rafael Sabatini (autore d'origini italiane, nato a Jesi, ma di lingua inglese, saccheggiato molte volte dal cinema: Capitan Blood, Lo sparviero del mare, Il cigno nero) particolarmente raccomandato, magari insieme a I duellanti di Scott, a chi ama i duelli con la spada. Sfarzosi gli ambienti e attori in stato di grazia (non solo Granger e Ferrer, ma anche Leigh e Parker, poche altre volte così belle e con l'aria di divertirsi un sacco a interpretare i loro personaggi).
Libera (ma efficacissima) trasposizione del capolavoro di Rafael Sabatini (scrittore grande e sottovalutato). Meno riflessioni filosofico-politico-esistenziali, ma con tutti gli ingredienti del genere cappa e spada (duelli, amori, vendette, colpi di scena) e una dose di ironia e ritmo che lo rendono un film per nulla invecchiato. Vivamente consigliato, così come il libro.
MEMORABILE: La bravura dei protagonisti: Ferrer, Leigh, Parker e soprattutto il simpatico e ingiustamente dimenticato Granger, che duellò senza controfigura.
Scaramouche è il nome di battaglia che assume un poeta per vendicare l'uccisione di un amico fraterno da parte di un nobile arrogante... Cappa e soprattutto spada per antonomasia, uno dei vertici del genere per lo splendore della confezione, la bellezza delle donne (con la rossa Parker che batte Leigh, pur incantevole damina incipriata), l'eleganza degli uomini impegnati sul campo dell'onore e su quello della contesa amorosa. Gli elementi sono i soliti (amori, colpi di scena, agnizioni) ma orchestrati con una vivacità che conquista.
MEMORABILE: Come non citare il lunghissimo duello ambientato in teatro?
Probabilmente il miglior cappa e spada di sempre. Merito dell'originalità di un protagonista non eroico, inizialmente incapace a battersi, che medita la sua vendetta nascondendosi dietro i panni innocui di una maschera buffonesca della commedia dell'arte. George Sidney corregge tutti i difetti del precedente I tre moschettieri con Gene Kelly (l'equilibrio tra avventura, commedia e dramma funziona assai meglio) e lo dimostra nel lunghissimo duello finale, che riesce ad essere sorprendentemente spettacolare senza rinunciare alla verosimiglianza.
MEMORABILE: Il citato duello alla sciabola, culto assoluto per schermidori di ogni dove e quando.
Confezione curata nei particolari per un classico del genere. Scenografie, duelli, cavalcate, massima resa per portare l'attenzione nella Francia reale. La sceneggiatura compie qualche peripezia per far ruotare i quattro protagonisti con l'inevitabile finale di comune soddisfazione. Granger è il migliore, anche se difetta di una componente di fascinosità, Ferrer è bellocciamente impomatato, il duo femminile dà carattere e sentimento come si conviene a chi deve reggere il gioco ai maschi farfalloni.
Quartetto di ottimi interpreti (tra i quali spicca il sottovalutato Granger, qui versatile in maniera particolare) per uno dei migliori film di cappa e spada con un protagonista sui generis: l'affascinante playboy Andrè che, per vendicare un amico, da scansafatiche si trasforma in abile schermidore. Azione, dramma e humor vengono mescolati sapientemente fino al momento tanto anelato dello scontro ad armi bianche (un po' lungo ma appassionante). Origine palesemente romanzata con un colpo di scena francamente evitabile, ma avercene di prodotti così pregiatamente confezionati!
MEMORABILE: Il "cameo" di Napoleone Bonaparte con relativo accompagnamento musicale..
George Sidney HA DIRETTO ANCHE...
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C'è un errore nella scheda, il nome del regista è Sidney non Sydney
DiscussioneZender • 6/11/09 12:16 Capo scrivano - 47698 interventi
Grazie Galbo, è vero. Correggo.
CuriositàColumbo • 25/03/11 10:32 Pulizia ai piani - 1098 interventi
Era stato già portato sullo schermo nel 1923 da Rex Ingram con Ramon Navarro.
CuriositàColumbo • 25/03/11 10:34 Pulizia ai piani - 1098 interventi
Da un romanzo (1921) di Rafael Sabatini, apolide di padre marchigiano e madre inglese. Ripubblicato nel 2009 da Donzelli con prefazione di Goffredo Fofi.