“Incipit” finissimo (era Mussolini ad amare gli alberi…). Interpreti superiori, però, alla sceneggiatura (Rossetti e Milizia!), che si basa su una trovata divertente, in confezione elegante, ma che si fa lenta e ripetitiva, imboccando poi una strada un po’ strana con la fine della guerra d’Etiopia (si odono pure brani del discorso mussoliniano del 2-10-35 in cui la protervia offusca l’abilità retorica). La Asti (che imita la Garbo e cita D’Annunzio) è sugli scudi, poppe al vento. Gustoso Salce. Divertente il ruolo del csc Perrella, suggeritore di fascistissimi discorsi.
Non è chiaro se il regista si volesse accanire contro il ventennio fascista, specie nella scena del suggeritore nella solenne orazione, o si volesse limitare a colpire gli eterni difetti dell'alta borghesia con la demonizzazione di una zitella al solo scopo di sfilarle i suoi averi o, infine, biasimare la follia della guerra contrapponendo la zitella medesima che svergina e si fa sverginare dai nipoti, onde dissuaderli ad andare in Abissinia. Al di là di questo dubbio lo squallore è integrale; si salvano solo i botta-risposta all'interno di un bordello...
MEMORABILE: Gli sguardi da diva sul viale del tramonto della Asti, scelta molto bene per il suo ruolo.
La notevole locandina con l'ultimo sintagma diviso in due (di-letti), allusione al doppio senso ironico e ingannevolmente ammiccante nella sua quasi psichedelia postribolare, sintetizza il tono naif e dolce-amaro del film, contraltare ideologico a La disubbidienza di Lado del 1981. Come in La prova d'amore di Longo, la Asti è deliziosamente finta s(vamp)ita, in un teatro adolescenziale delicatamente abbozzato: Sbragia malaticcio come Zinny nel sopracitato film di Lado (e con risvolti inattesi), Chirizzi teneramente insicuro e timido, Porel spavaldo.
MEMORABILE: L'iniezione a Sbragia con sorpresa; La Asti seduce Porel a suon di sberle; La Asti alla stazione dei treni.
Curiosa commedia ambientata ai tempi del fascismo (ricostruiti in modo adeguato) che vede un ménage tra zia e nipoti sullo sfondo delle guerre d'Africa e della situazione sociale dei tempi; si distingue perlopiù per un cast migliore della media, con una Asti 43enne che ricorda certi personaggi analoghi della Vukotic e i nipoti con le loro manie e particolarità. Erotismo più suggerito che altro e trama fin troppo arzigogolata per quella che dovrebbe essere una commedia satirica; nel complesso risulta un po' né carne né pesce e annoia moderatamente, pur restando un lavoro dignitoso.
Sebbene supportata da una buona ricostruzione d'epoca e da un finale semplice ma di grande efficacia, è un film che delude parecchio. Oltre alla puzza di già visto (assomiglia a tutta una serie di commedie erotiche di ambientazione siciliana, qui spostata in Toscana) la storia è anche piuttosto noiosa e lenta, e il parallelo tra le vicende dei personaggi e gli avvenimenti storici dell'epoca resta valido solo sulla carta. Romolo Valli, per quanto in una piccola parte, è superiore a tutto il resto del cast. Adriana Asti è brava, ma per questa parte ci sarebbe voluta un'altra attrice.
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La VHS Shendene (per una durata di 95 minuti) è di qualità molto modesta.
Curioso l'errore riportato nella trama della videocassetta: "con una scatenatissima Adriana Asti ed un giovanissimo Ron".
Il redattore si confonde - probabilmente - con Lezioni Private (nel quale appare, appunto, Rosalino Cellamare).
Nel cast è accreditata anche Carla Mancini, della quale non v'è traccia...
Da notare la Torre di Pisa, che troneggia nelle sequenze finali del film.
Malizie - La serie completa Titoli della serie Malizie distribuiti da noi in VHS grazie alla Shendene & Moizzi, componenti il ciclo "Il cinema erotico italiano degli Anni Settanta" (ogni titolo contiene il link alla scheda davinottica del film):
Scusa Zender, ti informo di stà cosa che ha dell'inquietante. Siccome sono un inguaribile fan di temi incestuosi , ho cliccato su una delle immagini postate da Undying su questo "prelibato" film. Ma se ci clicco -su qualsiasi immagine- mi si apre una finestra con la foto, poi escono delle "eliche"(!) e sopra alcune finestrelle con scene tratte da alcuni film porno (dove ciulano alla grande). Ora, non sono un baciapile, a me và pure che bene, ma non vorrei che stà cosa ti "crei noie" (coi minori ecc...). E non sono certo immagini che vengono dal film di Rossetti! Dai un occhio...
Gestarsch88 ebbe a dire: Buio, la prossimo volta avvisa prima me però.
Bisogna controllarle, esaminarle, scrutarle e vagliarle per bene queste cosettine... :D