Madeleine... anatomia di un incubo - Film (1974)

Madeleine... anatomia di un incubo
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1974
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Madeleine, anatomia di un incubo". Aka: "Madeline, Study of a Nightmare".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si comincia subito con un incubo della bella Madeleine (Keaton) in riva al lago: inseguita nel canneto da cinque donne con parrucche colorate (streghe?), assiste all'incendio di un'auto da corsa tra gli alberi d'un bosco, dove un bambolotto viene portato via in una bara aperta come in un cupo funerale pagano. La ragazza soffre di allucinazioni schizofrenico-paranoiche, come ci spiegherà il suo attempato marito (Tranquilli), armatore con l'hobby della psicologia (così dice lei), quindi inutile star troppo a cercar d'interpretare ogni particolare poco chiaro. Si viaggia a metà tra sogno e realtà, con Madeleine che rimorchia un hippie per strada e se lo porta nella splendida villa con piscina dove...Leggi tutto abita e dove i due amoreggeranno senza preoccuparsi troppo del marito che li spia. Quando però il figlio (Salvino) dell'armatore, di rientro da una gara di F1 appena vinta, torna lì, Madeleine gli si presenterà come la segretaria di suo padre (!). Qual è la verità? Esiste una verità? La verità principale è che non succede molto, nel film: trascorre apparentemente come l'avventura di una giovane moglie annoiata e del suo marito voyeur in attesa che - già lo sappiamo - qualcosa accada nel finale. Qualcosa accadrà, infatti, ma la soluzione, in linea con l'impostazione freudiana suggerita già dal titolo, francamente lascia l'amaro in bocca per la faciloneria con cui viene condotta in porto chiudendo oltretutto con frase beffarda e assurdo finale aperto. Costruito meglio avrebbe forse potuto anche funzionare; sistemato così pare un film abborracciato, portato avanti per esibire la grazia (e le grazie) della splendida Camille Keaton e sfruttare l'ottima colonna sonora di Maurizio Vandelli (eseguita con l'Equipe 84), che offre momenti davvero intensi. Lasciano invece il tempo che trovano le cavalcate romantiche sulla spiaggia deserta, le gite in barca con l'hippy, l'interminabile party in villa colla Senatore alle prese con l'ennesimo striptease (a tempo di musica), i tanti dialoghi che si vorrebbero poter interpretare in chiave di rilettura psicologica della vicenda ma che in realtà fanno solo da debole accompagnamento al resto.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/05/10 DAL BENEMERITO RENATO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/06/17
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Renato 23/05/10 12:42 - 1648 commenti

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Stramberia che parte con una folle scena onirica (l'incubo del titolo) che dura ben dieci minuti: da lì in poi la storia diventa più tradizionale, fino ad un buon finale a sorpresa. Di per sè non mi è dispiaciuto, soprattutto per l'idea centrale, ambiziosa e portata avanti con un certo gusto. C'è però da dire che a tratti il film si fa abbastanza pesante, e qualcuno magari mi spiegherà perché il personaggio interpretato da Silvano Tranquilli (bravissimo come sempre) si chiami Franz Schumann. Boh.

Iochisono 4/07/10 18:38 - 133 commenti

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Palla micidiale a carattere parapsicologico. Realtà e immaginazione, traumi e aborto, trattati in maniera davvero troppo terra terra, con simbolismi e metafore banali e culturalmente modeste. La fotografia è molto bella e avrebbe ben raccontato un viaggio nei meandri della mente di spessore, qui invece ci si perde in chiacchiere inutili e poi si tagliano i principi chiave con l'accetta. Anche il cast in fondo non era male, alti e bassi invece per la colonna sonora, firmata Maurizio Vandelli. Il film fu smontato subito dal cinema Rouge et Noir, a Roma, e Mauri ne fu molto segnato emotivamente.

Ciavazzaro 26/09/10 20:50 - 4768 commenti

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Interessante thriller-dramma-psicologico, quasi con tocchi horror (i poteri psicologici di Tranquilli) diretto con eleganza da Mauri. La bravura della Keaton viene accompagnata dalle ottime musiche di Maurizio Vandelli e il cast farà la gioia degli amanti degli anni settanta (Senatore, Tranquilli, Salvino). Il colpo di scena finale è ben studiato e il film non risulta mai noioso. Poco conosciuto (purtroppo), da rivalutare.
MEMORABILE: Il sogno nel bosco, lo strip della Senatore.

Homesick 3/03/11 17:33 - 5737 commenti

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Incubo psicanalitico, stagna a lungo nel viluppo di convenzioni del cinema autoctono anni Settanta (ninfomania, contestazione giovanile, party d’alta società a base di alcol e sesso), sapendosi infine districare in un doppio colpo di scena che, non privo di una certa suggestività, restituisce il nesso logico a quanto si ha appena assistito. Il giudizio sugli attori si limita all’arrotato sguardo ipnotico di Tranquilli e alla Senatore, fulgente di bellezza in uno strip danzante lungo il bordo di una piscina e in un tentativo di seduzione lesbo da parte della Keaton.
MEMORABILE: La bilocazione in giardino; Tranquilli che con la sola forza dello sguardo intima ad un tizio di annegarsi in piscina; occhi e corpo della Senatore.

Fauno 4/02/12 11:52 - 2208 commenti

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Per la prima mezz'ora e per la conclusione ne meriterebbe almeno 4 di pallini, ma è la parte intermedia che abbassa notevolmente il tono del film e fa calare anche Tranquilli e la Keaton che fino ad allora erano andati bene; la solita Senatore spogliarellista ormai ha stancato. Se la rivelazione finale riaccende il tutto, come spettatore e cinefilo devo basarmi su quel che vedo e quella parte intermedia è una macchia indelebile...
MEMORABILE: "Non sai nemmeno che l'attesa è il momento magico dell'amore".

Deepred89 31/07/15 19:29 - 3704 commenti

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Fallito tentativo di thriller psicologico all'italiana, aperto da una lunghissima e ridondante sequenza onirica che pure funziona, ma che poi si perde tra confusione, psicanalisi spicciola, feste borghesi e, infine, delitti. Ribaltamento finale poco appagante, che - sarà che ci ho capito poco - ingarbuglia la matassa anziché districarla. Ad appagare la retina abbiamo, se non la resa estetica, un'incantevole Camille Keaton, tra i pochi appigli forniti allo spettatore per non addormentarsi. Curioso e insolito ma mediocrissimo.

Trivex 6/07/15 11:04 - 1740 commenti

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Purezza 70s, con i suoi pregi e difetti. Dentro l'incubo e nella dimensione dell'ignoto, qualche volta un po' azzardato (l'ubiquità!). Film con grandi pretese, ma che alla fine presenta tratti comuni con prodotti più "spontanei" di quel tempo. La cavalcata a petto nudo è trash, mi spiace dirlo; e lo svizzero dai vestiti costosi e dai pensieri rivoluzionari è uno stereotipo reale ma ridicolo, necessario luogo comune di questo tipo di cinema. Il finale non lo posso svelare: tanto poco originale da far cader le braccia (forse già conserte in stato di quiete)!
MEMORABILE: Col marito in zona, si presenta in piscina e fa il bagno nuda, con lo svizzero; Il bicchiere malandrino e lo strip in piscina e poi arriva lui...

Rufus68 2/10/18 23:48 - 3825 commenti

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Confuso e irrilevante pasticcio psicologico (gravido di stanchi e risaputi inserti onirici) che procede a tentoni sulla via della pretenziosità. Il finale svela molto del mistero che abbiamo precedentemente subìto, ma tale impennata non reca brividi o sorprese se non il sollievo per l'incipiente chiusura della vicenda filmica. L'afrore degli anni Settanta, tuttavia, non mancherà di irretire i più irresponsabili nostalgici. Sempre caruccia la Keaton.

Markus 3/12/18 09:18 - 3682 commenti

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Madeleine, una bella signora, ha strani incubi di carattere mistico/sessuale che la incitano a trasgredire. Il regista di mestiere Roberto Mauri insegue il filone erotico/morboso del periodo seguendo i sacri dettami del sottogenere "borghesi annoiati" (noia: questa parola detta più volte nel film). La vicenda scorre sui binari del "già visto" senza però essere convincente sotto l'aspetto della comprensibilità, con il risultato di un pasticcio mal assortito che "regala" solamente un campionario di cliché (a partire dai "personaggi").

Myvincent 22/06/20 07:17 - 3726 commenti

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La bella Madeleine vive di incubi continui e più ancora pare soffrire di una forma di schizofrenia che la porta a darsi agli uomini senza tante remore. Come andranno a finire le cose? Facciamo chiarezza sul genere che non è un giallo (nonostante il titolo), quanto piuttosto un film erotico ammantato di psicoanalisi e con pretesti sociologici. La noia regna pressoché sovrana, fra assurdità di vario tipo spacciate per trovate artistiche. Finale inaspettato, ma oramai la frittata è fatta.

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Il Dandi 7/10/20 00:06 - 1917 commenti

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Mauri (proveniente dal western e diretto all'erotico) tenta la carta del thriller psicologico con risultati piuttosto deludenti: la Keaton è in parte, ma le sue turbe si riducono alla più banale ninfomania che porta borghesi annoiati a mescolarsi agli hippy, il ritmo è assente e il colpo di scena finale, senza essere né soddisfacente né disonesto, è semplicemente sconcertante. Affascinanti (e pure onnipresenti) le musiche di Maurizio Vandelli, che però ricicla pigramente anche diversi brani coevi della più tarda (e meno nota) Equipe 84 versione psycho-prog.
MEMORABILE: L'incubo nel bosco; La festa in piscina.

Nicola81 9/11/22 13:06 - 2840 commenti

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Mistery psicanalitico che spiazza a più riprese lo spettatore con gli incomprensibili comportamenti della protagonista e suggerendo implicazioni parapsicologiche, per poi approdare a un sorprendente finale che riconduce il tutto nell'alveo della razionalità e restituisce senso anche ad alcune tipiche concessioni alla moda del periodo (qualche dialogo intellettualoide e la festa a bordo piscina). Camille Keaton è un gran bel vedere e offre un'interpretazione convincente (oltre a un nudo integrale), bene anche Tranquilli, bella colonna sonora di Maurizio Vandelli. Sottovalutato.

Noodles 1/04/23 08:58 - 2204 commenti

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Non sarebbe neanche male per certe buone idee sul piano onirico e per il bel finale contemporaneamente a sorpresa e aperto. E per la splendida Camille Keaton. Peccato che la parte finale sia proprio la più interessante, e che per arrivarci bisogna sorbirsi un'ora e mezza di noia assoluta, con tutti gli ingredienti di un certo cinema italiano del periodo: i soliti borghesi annoiati, le solite feste in piscina, i soliti approcci lesbo che vorrebbero scandalizzare, i soliti dialoghi finto colti... tutto materiale presente in tanti altri film. Peccato, perché si poteva fare di meglio.
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  • Discussione Fauno • 4/03/11 10:33
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Per Iochisono.Quando hai tempo e calma,sarei davvero molto curioso sul cinema Rouge et Noir di Roma e sul potere che ebbe sul film.Se mi puoi illuminare con un piccolo approfondimento.Grazie.FAUNO.
  • Discussione Lucius • 4/03/11 11:46
    Scrivano - 9063 interventi
    Fauno, smontare nel gergo cinematografico vuol dire togliere dalla programmazione.Il fatto che un cinema annulli le proiezioni di un film non vuol dire che questo sia privo di interessi.
    La storia del cinema è piena di questi esempi.Vedi I cancelli del cielo, costato una cifra, ha fatto fallire la United Artist, non ha incassato una lira ma rimane un film adorato che gode di grandissima fama.E questo film motivi di interesse ne ha, eccome...
  • Discussione Fauno • 5/03/11 12:10
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Infatti a me è piaciuto...approfitto per chiedere se il Rouge et Noir è una sala di prima a quel tempo rinomata e ti anticipo che le sere del 28 e 29 c.m. sono a Roma per una missione speciale,salvo grossissimi imprevisti...FAUNO
  • Discussione Lucius • 5/03/11 13:05
    Scrivano - 9063 interventi
    Si questo te lo confermo: una delle più importanti sale di Roma, già da quegli anni.
    Oggi non è più un cinema.
    Ultima modifica: 16/07/12 02:07 da Lucius
  • Discussione Buiomega71 • 6/03/13 23:33
    Consigliere - 25934 interventi
    La vhs della General Video ( per la sua rarità), viaggia ancora sui 150/250 euro (anch'io ho i miei limiti di budget)

    Da una vita stò dietro a questo film, per me ormai di culto...E sembra veppiù una chimera, ahimè.

    http://www.missingvideo.com/madeleine-2897

    http://www.kultvideo.com/DVD/DVD.aspx/aid1469aid-VHS-Madeleine-Anatomia-di-un-incubo?__lang=it-IT
    Ultima modifica: 6/03/13 23:39 da Buiomega71
  • Discussione Fauno • 7/03/13 12:57
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Se vuoi roba buona e originale purtroppo c'è da spendere. Io mi tengo gelosamente quello che ho, ma è da una vita che vado avanti con le copie, altrimenti sarei a un terzo di quello che sono. Comunque se non l'hai visto a me è piaciuto molto, quindi via non sarebbero buttati. Certo che però anche 150 sono una follia coi tempi che corrono. Ciao. FAUNO.
  • Homevideo Deepred89 • 31/07/15 19:33
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Segnalo che la vhs General Video contiene la versione pre-censura del film (dunque "integralissima"), comprensiva del veloce dettaglio della mano che si infila sotto gli slip della Senatore, espunto della versione approvata in censura (col VM18)
  • Homevideo Buiomega71 • 31/07/15 19:56
    Consigliere - 25934 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Segnalo che la vhs General Video contiene la versione pre-censura del film (dunque "integralissima"), comprensiva del veloce dettaglio della mano che si infila sotto gli slip della Senatore, espunto della versione approvata in censura (col VM18)

    Ottimo, l'acquisterei se non costasse metà del mio stipendio!
  • Curiosità Zender • 12/07/17 14:32
    Capo scrivano - 47726 interventi
    L’incidente di Formula 1 che si vede nella prima “allucinazione” di Madeleine (Keaton) è composto da filmati di repertorio che appartengono al Gran Premio di Jarama del 19 aprile 1970, dove la BRM di Jackie Oliver centrò in curva la Ferrari di Jacky Ickx, che prese immediatamente fuoco. Questa scena però, come tutte quelle relative alle corse in questo film, è prelevata di peso da Le Mans - Scorciatoia per l’inferno (1970) di Civirani, dove si vedeva lo stesso incidente:



    Nel proseguimento della scena, in un’allucinazione successiva, vedremo Madeleine visualizzare il figlio (Salvino) del dottore con cui vive (Tranquilli) mentre esce dall’auto incendiata. Qui non siamo più tra i filmati di repertorio ma nel riciclaggio, perché nel film di Civirani la scena era stata ricreata ad hoc:



    Non a caso quando il pilota saltato fuori dall’auto si sta per togliere il casco la scena stacca: si sarebbe altrimenti visto il volto di Bonuglia (immagine sotto) e non di Riccardo Salvino, l’attore che qui interpreta il figlio pilota.

  • Homevideo Digital • 2/10/21 15:10
    Portaborse - 3990 interventi
    Blu ray (privo di audio italiano) vinegar syndrome disponibile dal 26/10/2021.