Un Corey Feldman con la voce ribassata di tre-ottave peggio di Frank Zappa dopo l'incidente del Finsbury Park è quello che il ricurvo-Furlong è stato per Gierash ne La notte dei demoni (cioè quello che a sua volta l'inciccito John "Vega" Travolta fu per Tarantino in P.F.): un'effige-pop da spolverare e porre sotto nuova luce (...etc,etc). E come al teutone, neanche a Dario- "sotto-il-soggetto-niente" -Piana riesce il miracolo di rivitalizzare il feticcio 80's, pur non andando di fioretto ma infierendo di gusto col machete, e nonostante l'andazzo scoppiettante più d'una manciata di fritzy-patzy.
MEMORABILE: Dopo aver fronteggiato svariati non-morti nell'incipit, Feldman incontra un recuperatore di crediti che gli intima lo sfratto: "Maledetti vampiri".
Feldman ritorna per la terza volta sul luogo del delitto; dispiace che manchi definitivamente Haim, che dopo essere diventato un succhiasangue nel secondo episodio è purtroppo morto per davvero, ucciso da una dipendenza ben peggiore. In regia troviamo il redivivo Piana, che dimostra di essersi ben adattato al cinema videoclipparo moderno. Tra una soundtrack alla moda, scontri tra vampiri e umani con citazioni da Matrix, dispendio di CGI e battutacce in vero stile anni '80, ci si diverte, a patto di stare al gioco e non prendersi sul serio.
MEMORABILE: Lo sgozzamento tramite LP, con conseguente battuta: "Vinyl still shreds!"
Ammetto: film che ho visto solo per un'operazione nostalgia, visto che il primo Lost boys era stato un mio kult dei miticissimi anni Ottanta. E una lacrimuccia scende quando, per allungare il brodo, si vedono spezzoni dell episodio di allora con il compianto e giovanissimo Corey Haim (oltre al ben vivo e vegeto Feldman). per il resto tutto già visto, con Feldman che tutto sommato se la cava con simpatia e il nostro Piana che si ispira al suo "capolavoro" Sotto il vestito niente II (le vampire modelle da paura). Si lascia anche guardare...
Stessa formula del primo seguito (qualche spruzzo di sangue, tanta ironia smart e la maschera ingrugnita e prematuramente malinconica di Corey Feldman) ma un po’ più di dinamicità nella storia e un maggiore effetto nostalgia, scaltramente ottenuto con i flashback e con qualche furbizia (vedi la location del negozio di fumetti o la ripresa del tema musicale del capostipite). E’ evidente che di sciocchezzuola si tratti, ma almeno è una di quelle divertenti.
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Credo sia il terzo, Zender. Ti dico la verità, se non era per Nocturno, non sapevo nemmeno che il gioiellino Schumacheriano avesse adirittura due sequel!
DiscussioneBrainiac • 24/03/11 19:33 Call center Davinotti - 1464 interventi
Zender ebbe a dire: Cioè? E quale sarebbe il seocndo? Ma sarebbe un sequel ufficiale? è lost boys the tribe, ed è stato davinottato dal puntualissimo Herrkinski.