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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Ginger snaps
Anno: 2000
Genere: horror (colore)
Regia: John Fawcett
Note: Aka "Licantropia evolution - Ritorno al presente". In Italia era uscito in tv col titolo di "Ginger snaps" prima di uscire come "Licantropia Evolution" anni dopo anche al cinema dopo il successo degli altri due capitoli.
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Un horror di serie B con qualche ambizione, che sa creare la giusta atmosfera con una fotografia calda e un'attenzione per la messa in scena superiore alla media. Le due protagoniste (Emily Perkins e Katharine Isabelle), sorelle ultraintroverse con qualche problema familiare di troppo, sviluppano col tempo un curioso senso del macabro che concretizzano in una serie di fotografie nelle quali simulano il suicidio nei modi più efferati. Un'idea originale, simpatica, che però il regista John Fawcett non sviluppa lasciandola cadere come altri particolari, evidenziando così una mancanza di chiarezza circa la strada da seguire. In fondo quello che conta, e ce ne accorgiamo presto,...Leggi tutto è che una delle due viene assalita di notte da un licantropo che bazzica nella zona dando il via all’inevitabile processo di trasformazione: i denti, la coda… Sua sorella, che con lei solidarizzava fino a eliminare ogni altro rapporto, proverà a studiare il fenomeno con un nuovo amico nella speranza di trovare un rimedio, ma… Detto del modo intelligente con cui il regista caratterizza le due sorelle evitando i luoghi comuni del teen horror, della loro abilità nel caricarle di un'aura sinistra e obliqua, non si può che rammaricarsi della virata, da metà film in poi, verso lidi più battuti: gli approcci della licantropa in erba tutto sesso e forza fisica, le risposte imbarazzate delle vittime sacrificali, i pedinamenti della sorella che vorrebbe salvarla… Tutto si confonde tra le maglie di un horror giovanile canonico, nel quale la qualità relativamente superiore delle riprese tende a stonare. Effetti decenti, ma la povertà di sceneggiatura e dialoghi rovina tutto.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Supercruel, Anthonyvm - Quello che si dice un buon film:
Von Leppe, Werebadger, Rebis, Jena, Taxius - Non male, dopotutto:
Daniela, Kinodrop - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Fabbiu, Undying
C'è da dire che nonostante i protagonisti dell'horror siano i soliti e classici adolescenti, il tema della licantropia è trattato alternativamente; certo si ricade spesso in banalità e assurdità ma i ritmi sono piuttosto buoni, come anche gli effetti speciali, e riesce bene a impressionare e a trasmettere tensione. Molto semplice, a tratti ingenuo, risulta tuttavia molto efficace e ben espresso. La fotografia è ottima e nel complesso il film riesce a intrattenere decentemente.
Nel marasma dei film horror odierni, Ginger Snaps dovrebbe ricoprire un ruolo di maggior rilievo. Il film, nonostante qualche pecca (di scrittura, ma anche visiva), è piuttosto interessante e riesce a calare il classico tema della licantropia nel mondo degli adolescenti, offrendo uno squarcio dell'universo giovanile affatto banale e scrollandosi di dosso i clichè del teen-horror. Anche preso come pellicola dell'orrore pura e semplice, è un prodotto più che discreto, ben diretto e con qualche bella invenzione (come le finte morti). Da rivalutare.
Ginger e Brigitte, due sorelle morbosamemnte attratte dalla morte, non trovano migliore passatempo che inscenare diversi sistemi per suicidarsi e, anzi, realizzano pure un film scolastico poco apprezzato dal loro docente. Parallelamente una belva feroce se ne và a spasso facendo dei cani un ammasso di poltiglia. Primo d'una trilogia mal distribuita in Italia (come seguito in home video dei reali seguiti usciti nelle sale) passato su Rai 1 come Ginger Snaps. Il film è semplice e orientato a un pubblico di teenagers, però ha buone frecce al suo arco e affronta la licantropia in senso patologico.
Buon film di licantropi ambientato in una scuola tra adolescenti; il fatto che sia canadese crea un'atmosfera più grigia rispetto a quella delle scuole della California, e anche in ragazzi sono più cupi (le battute spiritose riescono persino divertenti). Le due protagoniste sono abbastanza alienate dagli altri studenti, finché quella più in carne viene aggredita da un lupo mannaro, così diventando più aggressiva. Molto originale la trasformazione di Ginger, che essendo una ragazza non viene ricoperta dai peli e nella fase iniziale ci guadagna in fascino.
Originale horror canadese che rielabora il mito del licantropo in modo del tutto inedito, rileggendolo come una sorta di metafora della pubertà, con spunti cronenberghiani (la lenta trasformazione di Ginger in un mostro rimanda a quella di Seth Brundle). Le due attrici protagoniste appaiono molto affiatate e credibili nei panni delle due sorelle darkettone e emarginate, lo splatter è abbondante e non scontato. Con un sequel e un prequel, distribuiti malamente in Italia assieme al capostipite. Consigliato.
MEMORABILE: La trasformazione fisica e psicologica di Ginger; Da emarginata a femme fatale aggressiva e affascinante.
Ginger e Brigitte sono sorelle, creature del cielo prigioniere di quella provincia americana che ha svezzano bimbe come Carrie White. Tanto per intenderci. Ancora un connubio tra lupi mannari e teen movie in cui la metamorfosi licantropica si fa irreversibile, esteriorizzando i turbamenti ormonali di un'età di passaggio. Col suo incipit alla Harold & Maud su toni pastello, il film cattura l'attenzione e procede con piglio ironico fino ad un improvviso, lancinante punto di non ritorno. Il rapporto simbiotico è caratterizzato con sottigliezza. Effetti speciali imperfetti ma coraggiosamente retrò.
Strano horror canadese che si è meritato una certa fama di cult. Ora è chiaro che la vicenda di mutazione licantropica di una delle due sorelle darkettone Fitzgerald (la bellissima Katherine Isabelle) altro non è che mezzo per parlare metaforicamente di altro: le trasformazioni del corpo in età puberale, l'elemento dirompente della sensualità, la dipendenza da droga. Molto bene anche la Perkins, che da sgorbietto insignificante si trasforma in donna decisa. Effetti speciali discreti ma efficaci (il mostro finale peloso).
MEMORABILE: Le scene di suicidio inscenate dalle due sorelle; Il cane sbranato; La mutazione "erotica" della Isabelle.
Ottimo esempio di horror coming-to-age dove il passaggio da innocenza a età adulta è ben sottolineato dalla metamorfosi in qualcosa di mostruoso e al contempo seducente. Per carità, nulla di nuovo, ma in questo caso il parallelismo tra licantropia e pubertà calza alla perfezione. Un po' di richiami alla carne cronenberghiana e qualche rimando alle malattie sessualmente trasmissibili completano il quadro. Perfette le due protagoniste, di cui il regista fa un ritratto semplice ma efficace di adolescenti dark e outsider. Da vedere. SFX così così.
MEMORABILE: La prima volta di Ginger; La coda; La trasformazione finale.
Due sorelle introverse e sfigate attratte dalla morte e dal sangue finiscono per imbattersi in un lupo mannaro; una delle due viene morsa cominciando così a mutare poco a poco sia fisicamente che mentalmente, allontanandosi sempre più dall'altra. Interessante horror sui licantropi che quantomeno da una visione diversa sulla creatura. Buona la costruzione psicologica dietro le due protagoniste e bello il trucco. Non delude nemmeno il fattore sangue, che scorre a fiumi. Nulla di eclatante, ma sicuramente un buon film.
Sorelle con problemi relazionali, bullizzate a scuola ed ossessionate dalla morte, Ginger e Brigitte sono molto legate l'una all'altra. Le cose cambiano quando la maggiore, dopo essere viene morsa da un animale, ha le sue prime mestruazioni... Film imperfetto a cui va però riconosciuto il merito proporre di qualcosa di nuovo nel genere, stabilendo un parallelo tra la trasformazione mostruosa in lupo mannaro e quella che riguarda il corpo femminile nel passaggio dall'infanzia all'adolescenza, descritto come un momento potenzialmente traumatico. Buono anche l'epilogo non conciliante.
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Due sorelle darkeggianti molto legate tra loro e ossessionate dal tema della morte, si troveranno ad affrontare le conseguenze della licantropia, una come vittima diretta e l'altra in funzione salvifica. Horror canadese che fa del licantropismo una metafora delle mutazioni biologiche e caratteriali dell'adolescenza, mettendo in campo tutto ciò che di prevedibile c'è in questo argomento declinato all'infinito. Una certa validità si riscontra nelle scene sanguinolente e nella disinvoltura delle protagoniste, mentre gli SFX risultano piuttosto modesti. Finale coerente senza miracolismi.
MEMORABILE: La messa in scena dei finti suicidi; L'attacco del licantropo alle due sorelle; La fine dell'amico pusher benefico.
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- Sulla questione Home Video c'è da fare una premessa:
questo, pur se spacciato in DVD come terzo capitolo della trilogia, in realtà è il primo episodio.
Dopo un PRIMO passaggio televisivo su Rai 1 (il 13 novembre del 2004), come Ginger Snaps, nelle sale italiane venne distribuito (il 22 giugno del 2005) il terzo capitolo (Ginger Snaps Back: The Beginning) come Licantropia (in realtà sviluppato a mò di prequel, per incasinare ancora di più la storia, paradossale, di questa trilogia).
Poi, dato il buon esito commerciale, si è optato per fare uscire in Home Video anche Ginger Snaps: Unleashed come Licantropia Apocalipse (invertendo l'ordine cronologico) il secondo capitolo della serie.
E, sempre in Home Video, il primo capitolo è stato proposto come l'ultimo, tanto che il sottotitolo di Licantropia Evolution recita: ritorno al presente.
Tutti i film sono stati distribuiti in DVD dalla Eagle Pictures che pure gli ha raccolti un un pregioso (per confezione cartonata) cofanetto, limando del tutto sugli extra (pressoché assenti).
Sul versante della qualità si segnalano il formato video anamorfico 1.85:1. e il poderoso audio in dolby 5.1
Sotto: cover del cofanetto Eagle
Ultima modifica: 8/04/09 05:21 da Undying - La trilogia canadese di Ginger Snaps è frutto dell'ottimo riscontro ottenuto, sia al botteghino, sia in termini di critica dalla pellicola diretta, nel 2000, da John Fawcett.
La stessa venne distribuita anche in Italia, passando per la prima volta in assoluto, su Rai 1 il il 13 novembre del 2004 con il titolo di Ginger Snaps, uscendo poi successivamente in DVD come Licantropia Evolution - Ritorno al presente.
Ordine cronologico originale della serie e ridenominazioni italiane:
1) Ginger Snaps (2000) - in Italia è approdato in Home Video come terzo capitolo con il titolo di Licantropia Evolution - Ritorno al presente nonostante un primo passaggio televisivo con il titolo originale;
2) Ginger Snaps: Unleashed (2004) - in Italia è stato distribuito col titolo di Licantropia Apocalypse uscendo in home video spacciato come seguito del terzo capitolo della trilogia, uscito per primo nelle sale;
3) Ginger Snaps Back: The Beginning (2004) - in italia è uscito nelle sale passando come primo capitolo della serie con il titolo di Licantropia.
