La signora della porta accanto - Film (1981)

La signora della porta accanto
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: La femme d'à côté
Anno: 1981
Genere: drammatico (colore)
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Metti che la nuova vicina di casa sia a sorpresa la ragazza con cui avevi avuto una turbolenta storia d'amore in gioventù. Come comportarsi? A trovarsi nella "scomoda" situazione un Gerard Depardieu sulle prime imbarazzato. Con sua moglie, soprattutto, che vorrebbe coltivare un normale rapporto di buon vicinato con la donna quando lui fa di tutto per evitare l'incontro fatale. Che avverrà, eccome, focoso come un tempo; anche perché lei, Fanny Ardant, non si tira certo indietro e anzi, non aspetta molto per fare la prima mossa. Rapporto travolgente, film un po' meno. Depardieu non sembra impeccabile (troppo assente, in più occasioni), molto meglio lei: combattuta ma risoluta, facile preda della passione...Leggi tutto eppure sempre lucida. Tanto che a dare di matto per primo è lui, incapace di controllare le proprie reazioni. I rispettivi coniugi stanno in ombra, figure impalpabili e malleabili, borghesi beneducati lontani dalle follie dell'amore e regolarmente all'oscuro di tutto. Gli incontri segreti si moltiplicano (in un albergo a ore del circondario) e il ritorno al focolare domestico e alla vita di tutti i giorni diventano la routine da cui evadere. Truffaut dirige senza vezzi come sempre, racconta la sua storia utilizzando come occasionale narratore la proprietaria di un circolo sportivo che parla in macchina e dice d'aver tentato il suicidio per amore. Non c'è grande novità nell'intreccio e inevitabilmente l'attenzione si concentra sui personaggi e sui loro volti trasfigurati negli eccessi melodrammatici di rigore; che non sono però mai banali né lontani dal reale. I toni sono talvolta sprezzanti, si guarda alla confusione mentale di Depardieu come a una condizione inevitabile e a quella di lei come all'atteggiamento di chi ha sotto controllo la situazione. Prima che i ruoli s'invertano, prima che un rimescolamento costante si traduca in un travaso di sentimenti che conduce allo shock conclusivo. Ben realizzato, scritto con grande equilibrio senza inutili virtuosismi, non lascia comunque molto al di là dello sguardo ficcante della Ardant, la cui insolita femminilità semina tracce in ogni scena.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/03/07 DAL BENEMERITO GIAPO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/08/16
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Giapo 16/03/07 13:54 - 242 commenti

I gusti di Giapo

La nuova vicina di casa di Bernard è Mathilde, una vecchia fiamma con cui in passato aveva condiviso un rapporto amoroso tormentato. La passione si riaccende e le vecchie ferite si riaprono. Truffaut esprime in maniera esplicita la sua visione dell’amore come malattia, intimamente legato alla sofferenza. Una visione forse eccessiva, che si riflette in lungaggini narrative. Peccato, perché il profilo psicologico dei protagonisti è ben delineato e le soluzioni drammaturgiche sono molto efficaci.

B. Legnani 29/08/08 22:57 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

C'è chi racconta dell'impossibilità dell'amore: Truffaut qui narra una vicenda che tratta dell'impossibilità del non-amore. Ottimi Depardieu e la Ardant, della quale si sottolinea la fisicità simil-italiana. Come sempre, Truffaut non entra brutalmente nelle camere d'albergo, ma si ferma un attimo prima. Un bel film.

Brainiac 5/01/09 18:09 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Truffaut ha una visione dell'amore dolorosissima. Non è esente da questa sua predisposizione La calda amante, che pur raccontando il riaccenderesi della passione fra due persone che si ritrovano dopo tanti anni, lo fa con un malcelato pessimismo di fondo. Bravi i due protagonisti. Film bellissimo ma che sofferenza...

Stefania 20/01/09 15:48 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

O si fugge dalla passione, essendone rimasti scottati una volta, come fa la voce narrante - proprietaria del circolo di tennis - oppure dalla passione si viene divorati, come la protagonista Mathilde. Una tesi manichea, ma funzionale al racconto di una storia d'amore tra le più affascinanti e crudeli. Memorabile l'Ardant, che ha la fisicità e il carattere di un'eroina di tragedia greca, trapiantata sullo sfondo quieto della provincia francese. Tre palle e mezzo.
MEMORABILE: Il dialogo tra Mathilde e suo marito, quando lui trova le foto di lei e Bernard di dieci anni prima.

Pau 28/04/10 22:35 - 125 commenti

I gusti di Pau

I due protagonisti cercano inutilmente rifugio nella sicurezza e nelle convenzioni della famiglia e società borghesi, ma si rivelerà un mero compromesso di fronte al riesplodere della passione più travolgente, assoluta, radicale. L'uomo non può nascondere a lungo la sua identità ferina, sembra suggerire Truffaut. Vibrante melodramma al servizio dell'ultima musa del regista francese, una Ardant affascinante come la vite selvatica, spigolosa, intensa. Sequenza conclusiva di straziante bellezza, grazie soprattutto alla fotografia di Lubtchansky.

Ghostship 23/06/10 11:46 - 394 commenti

I gusti di Ghostship

La signora della porta accanto è probabilmente quello che più di ogni altro film di Truffaut può definirsi hitchcockiano, perché all'amor fou di matrice truffautiana si sostituisce un amore reso impossibile dagli eventi, che lascia pensare a Notorius. La storia è tutta lì, ed il garbo e la sobrietà del racconto vengono gradualmente sostituiti dai toni melodrammatici del finale, tanto tragico da risultare quasi insopportabile. Splendida interpretazione del duo protagonista, che ben plasma l'atmosfera cupa nella quale ci si ritrova.

Pinhead80 15/11/10 17:40 - 4715 commenti

I gusti di Pinhead80

Un gran film sull'amore. L'amore tragico e maledetto prende per i capelli l'idea che una buona condizione sociale possa sopperire all'istinto primordiale dell'essere carne e sangue. La disperazione che porta i personaggi a pervertire il sentimento supremo dell'amore è quanto di più accattivante si sia visto sullo schermo. Sublime.
MEMORABILE: Il finale.

Homesick 2/10/11 18:16 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Testamento artistico di Truffaut – il suo ultimo film sarà infatti di tutt’altro genere – porta l’amour fou all’esasperazione più tragica, raffigurando la “passione” nel suo significato etimologico di sofferenza e ricongiungendosi idealmente al lacerante finale di Jules et Jim. Tali tumulti interiori eruttano sul volto spigoloso dell'Ardant, stretta nell’abbraccio di Eros e Thanatos assieme all’esplosivo veterano Depardieu, e si amplificano in una messa in scena che sottolinea la quotidianità mondana e le cicatrici, anche fisiche (la narratrice invalida), lasciate dall’amore.
MEMORABILE: La Ardant, rimasta in sottoveste dopo che le si è strappato il vestito, azzarda con gran classe e disinvoltura un'autoironica posa da modella.

Giacomovie 12/11/11 14:11 - 1397 commenti

I gusti di Giacomovie

Film dallo svolgimento lineare che dà la continua sensazione che debba succedere qualcosa di intenso. Le motivazioni degli esiti principali rimangono ombrose, anche se facilmente riconducibili agli effetti che possono avere le passioni eccessive e Truffaut sa tenere in pugno con padronanza il doppio binario della semplicità e dell'introspezione. L'espressione carnale di Fanny Ardant è ideale per i risvolti passionali della vicenda.

Gugly 21/10/12 22:06 - 1184 commenti

I gusti di Gugly

Gelidità vs fuoco della passione, messa a fuoco oggettiva con espliciti rimandi ad Hitchcock e descrizione di un amore folle che travolge due persone oramai "sistemate", ovvero inserite in una normalità possibile per ognuno. Un film che respinge a causa della "terza" voce narrante ed attrae per i sentimenti messi semplicemente in campo dai due protagonisti: la Ardant conquista con la sua dolcezza condita di pazzia, Depardieu delinea un uomo normale travolto da un passato accennato pochissimo. Doppiaggio italiano mediocre.
MEMORABILE: Il finale.

Gérard Depardieu HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina L'ingorgo - Una storia impossibileSpazio vuotoLocandina La capraSpazio vuotoLocandina Les compères - Noi siamo tuo padreSpazio vuotoLocandina Due fuggitivi e mezzo

Delpiero89 22/09/13 00:32 - 263 commenti

I gusti di Delpiero89

Sicuramente tra i titoli più celebri del regista francese, è davvero un grande esempio di cinema. Amore e dramma si mescolano al meglio in questa opera di Truffaut che vede come splendidi protagonisti Gerard Depardieu e Fanny Ardant. Elegante l'incipit narrato dalla menomata signora, anch'essa "vittima" del nobile sentimento. Grande finale, atmosfere uniche. Film vero.

Galbo 17/02/14 07:07 - 12372 commenti

I gusti di Galbo

Francois Truffaut dirige non solo un magnifico film sull'amore ma anche un thriller sentimentale che per tensione ed impeto drammatico non ha nulla da invidiare a quelli del suo maestro Hitchcock. La perfetta combinazione dei tempi drammatici e di quelli sentimentali è la cifra stilistica dell'opera, che il regista dirige con grande bravura. Magnifici i due interpreti principali, che relegano gli altri attori sullo sfondo. Da non perdere.

Deepred89 27/11/14 15:42 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Truffaut dirige con la sua consueta sobrietà un dramma sentimentale dalla trama basilare (e talvolta scontata, come nel prevedibile risvolto finale), ma con almeno un imprevedibile scossone (la scena della festa). Depardieu un po' imbolsito, perfetta Fanny Ardant. Qua e là si avverte l'ombra di Hitchcock: la mdp arretra (letteralmente) di fronte al sesso come quella del maestro inglese arretrava in occasione del secondo omicidio di Frenzy. Non un film rivoluzionario, ma indubbiamente intrigante.

Vitgar 3/02/15 13:39 - 586 commenti

I gusti di Vitgar

"Né con te, né senza di te": questa frase incarna perfettamente il senso di questo gioiello di Truffaut. Si inizia con un passionale amore clandestino per finire nel turbinio incontrollato delle debolezze e delle insicurezze umane. Il regista francese ci regala, come sempre, un prodotto di altissima qualità dove lo studio psicologico dei protagonisti è curatissimo. Fanny Ardant è bellissima e intensissima.

Modo 3/08/15 16:54 - 948 commenti

I gusti di Modo

Un'amore torna a galla dopo qualche anno tra i due protagonisti ritrovatosi vicini di casa. Ottima, profonda interpretazione di Gérard Depardieu e Fanny Ardant. Lei ossessionata e sofferente, lui insicuro e geloso. La trama, con le vicende interiori della narratrice, è ben strutturata, con un finale disperato.

Ryo 10/08/16 23:40 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Una sceneggiatura splendida. Una storia impossibile, fatta di autodistruzione, passione, delirio e dolore. La forza del film sta nell'iperealismo del tema trattato. Un'ossessione sentimentale (o carnale?) difficile da vivere, difficilissima da rinunciare. Il finale spiazzante ne è la prova. Uno dei film migliori che il maestro francese (e il cinema di questo genere) abbia mai concepito. Perfetti il cast, la regia e il messaggio.
MEMORABILE: Né con te, né senza di te.

Ginestra 5/05/19 17:55 - 53 commenti

I gusti di Ginestra

Film molto riuscito ma, come tutti i film di Truffaut, troppo costruito. L'amore folle non si vede, non si percepisce ma si intuisce solo dalla suspense di alcune scene (la porta che sbatte, la scala a chiocciola) e dalla scelta della voce fuori campo della narratrice, che racconta sè stessa attraverso la storia dei due amanti, con un diverso finale, in una specie di sliding doors. Vita e morte sono casuali e l'amore ha un sapore amaro. In altre parole, meglio sole, senza amore e con una gamba sola. Depardieu sprecato, Ardant molto sensuale.
MEMORABILE: Né con te né senza di te, ma soprattutto non con te.

Giùan 9/01/21 10:36 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Porta all'apice la qualità sempre più espressamente tragica e funerea dell'ultimo Truffaut, biforcandosi in una sorta di scissione tra un profilmico molto carico (intensità degli attori, dialoghi estremamente secchi ed espliciti) e un piano diegetico talmente essenziale da risultare basico. Fondamentale risulta in tal senso l'apporto del cast con la Ardant, gemella di Adele H., cosciente e inane di fronte alla propria ossessione, mentre Depardieu porta in dote la sua fisicità e le esperienze con Pialat. Repulsivo, minaccioso, come il cinema per Truffaut: una fatale attrazione.
MEMORABILE: Il dialogo "rivelatore" tra Madame Jouve e Bernard; Le visite di Bernard a Mathilde.

Daniela 28/07/20 20:01 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Se la lontananza è come il vento, la vicinanza soffia via la cenere sotto la quale arde una passione mai spenta. E' quel che accade a due ex, ora entrambi sposati, che si ritrovano casualmente vicini di casa in questo che non è tanto un film sentimentale ma un thriller in cui i due protagonisti, come colpevoli/complici di un reato, sono sempre più stretti nella loro rete di menzogne e sospetti reciproci. Nella coppia, il carattere dominante è quello di Mathilde della magnifica Ardant, alla quale è riservata la decisione nell'epilogo bello e crudele di questo amore (im)possibile.
MEMORABILE: La scenata di Bernard dopo che Mathilde è rimasta in biancheria intima: si prova imbarazzo per entrambi.

Cotola 27/12/20 22:36 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Dramma sentimentale in cui Truffaut, more solito, descrive con la consueta maestria le "intemperie" dell'amore. Qui la passione dei due protagonisti (sontuose le prove della Ardant e di Depardieu) cova sotto la cenere, mai sopita, pronta ad esplodere alla prima occasione. Ottima le sceneggiatura con la sua capacità di delineare personaggi e situazioni. A tratti sembra quasi di essere dinanzi ad un thriller, tale è la tensione che il film riesce a trasmettere in chi lo guarda. Il finale non sorprende, anzi è quasi inevitabile. Notevole ed imperdibile per chi ama Truffaut e per chi no.
MEMORABILE: Il finale; "Né con te, né senza di te". 

François Truffaut HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Fahrenheit 451Spazio vuotoLocandina Non drammatizziamo... è solo questione di corna!Spazio vuotoLocandina La sposa in neroSpazio vuotoLocandina L'uomo che amava le donne

Lou 14/03/21 12:12 - 1119 commenti

I gusti di Lou

Un classico di Truffaut, che affronta in modo magistrale il tema dell'amour fou descrivendo una passione che non può essere abbandonata né compiuta. Il regista francese esplora, nelle sue dinamiche più ingovernabili e distruttive, la fase di massima tensione sentimentale e sessuale di una coppia, fino al punto in cui la via d'uscita può avere solo conseguenze drammatiche.

Il ferrini 11/04/21 00:25 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Intenso melò con due attori straordinari: un Depardieu totalmente rapito, a tratti violento, la Ardant più composta, razionale, ma ugualmente preda di una passione insopprimibile. Notevole l'idea della narratrice esterna, che invece il suo amore totalizzante lo rifugge, proprio per non trovarsene anch'essa travolta. Simbolica la porta che continua a sbattere, quasi non potesse chiudersi, come la relazione distruttiva dei due amanti protagonisti. Belle le location e come in tutti i film di Truffaut c'è grande cura per i caratteri secondari. Epilogo potente quanto amaro.

Noodles 5/05/22 07:57 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Per apprezzare questo film di Truffaut, uno degli ultimi, è fondamentale basarsi sul gioco di sguardi e parole tra i bravissimi Fanny Ardant e Gérard Depardieu, novelli vicini di casa dal turbolento passato. La storia infatti, a parte qualche momento meritevole di attenzione, è più o meno risaputa nel suo sviluppo e non offre particolari novità. Truffaut prova a metterci il suo genio, ma qualcosa manca, rispetto agli altri film. È comunque da vedere, per la presenza di situazioni e tecniche care al regista e perché comunque non annoia mai. Ottima la fotografia. Un buon film.

Jandileida 3/10/22 20:57 - 1558 commenti

I gusti di Jandileida

Un Truffaut compassato e molto vicino al nume Alfred mette in scena un'escursione nell'amore più ossessivo, quello che non lascia liberi nemmeno a volerlo. E sì che la perfetta Ardant ci prova per tutta la pellicola; stupisce piuttosto che l'altra parte di questo fuoco ardente sia un Depardieu qui un po' bolso e spaesato. La narrazione è comunque talmente elegante che non viene scalfita nemmeno da un certo eccesso di melò che fa capolino nei minuti finali. Manca forse quella ironia tipica del regista, stretta qui nella morsa dell'amour fou più serioso e fosco.

Paulaster 20/09/23 18:00 - 4373 commenti

I gusti di Paulaster

Coppia di ex amanti si ritrova per caso come vicina di casa. Polpettone amoroso di tenue spessore - ambientato in un paesino di poche anime e dove il duo gira bellamente in un albergo - che evolve tiepido ma che produce effetti devastanti. La conclusione richiama Chabrol, anche perché non c'è il minimo schizzo di sangue. La Ardant ha fascino, ma si ritrova in bocca alcune frasi da romanzetto rosa; Depardieu ha l'unico sussulto del film e come amante il ruolo non gli si addice.
MEMORABILE: Strattonata alla festa; Il sangue sul fumetto.

Myvincent 16/03/24 00:47 - 3721 commenti

I gusti di Myvincent

Il destino fa incontrare per caso due ex-amanti, dopo otto anni dalla fine della loro storia, quasi a pretendere un conto da troppo tempo in sospeso e, naturalmente, saranno scintille. Truffaut dirige, da maestro qual è, un film in cui è difficile non immergersi; una storia in fondo semplice, paradigmatica, mai banale, mettendo a fuoco le tipologie maschile e femminile così differenti, di fronte al fuoco divoratore dell’amore. Un cinema irraggiungibile che ha i tempi meccanici, irreversibili di un film di Hitchcock.
MEMORABILE: Lo strappo del vestito che mette in risalto all’improvviso il corpo sensuale della protagonista.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Jax • 24/10/12 08:52
    Galoppino - 52 interventi
    Sì, è vero, sono d'accordissimo con te... d'altronde sono proprio le tonalità emotive che il film di Truffaut voleva comunicare allo spettatore... il film quasi come una partitura musicale ;)
  • Homevideo Mco • 14/02/13 18:32
    Risorse umane - 9970 interventi
    Per BIM in DVD dal 20 Febbraio 2013.
  • Discussione Gugly • 27/10/13 06:44
    Portaborse - 4711 interventi
    Rivisto ieri sera: ancora una volta ha saputo catturarmi con la descrizione geometrica di un "amor fou" senza tempo e senza confini, quest'ultima caratteristica ben rappresentata da Depardieu il quale, se dopo la rottura della relazione era riuscito a "riciclarsi" in normale marito e padre di famiglia, con l'irrompere di Matilde ritrova i suoi istinti più oscuri e violenti.
  • Discussione Galbo • 27/10/13 08:03
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    l'ho in programma da tempo, bisogna che mi decida a vederlo
  • Discussione Gugly • 27/10/13 08:13
    Portaborse - 4711 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    l'ho in programma da tempo, bisogna che mi decida a vederlo

    Guardalo Galbo, non te ne pentirai :-)
  • Discussione Galbo • 17/02/14 07:09
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Finalmente sono riuscito a vedere questo bellissimo film, tra i migliori a mio avviso del regista.
  • Discussione Cotola • 19/02/14 00:09
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Lo ricordo come un film magnifico: i commenti
    di molti davinottiani rafforzano tale convinzione. Mi devo proprio decidere a rivederlo.
  • Discussione Galbo • 19/02/14 07:43
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Lo ricordo come un film magnifico: i commenti
    di molti davinottiani rafforzano tale convinzione. Mi devo proprio decidere a rivederlo.


    Merita davvero, adesso ho programmato la visone de L'ultimo metro'.
  • Curiosità Buiomega71 • 8/11/17 20:46
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (sabato 8 marzo 1986) di La signora della porta accanto:

  • Curiosità Lucius • 9/02/19 00:31
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film: