Nella nebbiosa Londra di Fine Ottocento un sovrintendente di Scotland Yard (Greenstreet) che ha da poco fatto condannare a morte un innocente viene destituito. Il suo successore (Coulouris) si ritrova subito alle prese con un nuovo delitto, commesso proprio nel pensionato di fronte all'abitazione dell'ex sovrintendente; uccisa in una camera chiusa dall'interno, la vittima apparteneva alla cerchia di amici dello stesso (tra cui un giovane Peter Lorre) e contava più di una persona che desiderasse la sua morte. Chi è il colpevole? Un giallo vecchio stile, inevitabilmente datato ma di un certo fascino, soprattutto in virtù di un finale spiazzante che chiude con un bel colpo di scena indagini a dire il...Leggi tutto vero non troppo scrupolose, in cui la dinamica del delitto appare secondaria rispetto alle implicazioni psicologiche ad esso sottese. Il film si pone infatti più come una riflessione sulla difficoltà della giustizia, sui rischi connessi a una condanna come la pena capitale passando anche per il momento del verdetto (a cui si rifà il titolo originale) e per una scena nella camera di consiglio della giuria che pare fugacemente anticipare il classico di Lumet. Attraverso una sceneggiatura non priva di sottili notazioni ironiche (che Lorre al solito sfuma al meglio) la vicenda si sviluppa senza però riuscire a conferire la giusta tensione al film, blando nella regia dell'esordiente Don Siegel, ancora troppo ancorato ad un cinema di maniera che la scelta di un set in costume non poteva che appesantire. Ad ogni modo i personaggi sono ben delineati e la figura centrale dell'ex sovrintendente è severamente ben resa dall'ottimo Greenstreet. Le figure femminili partecipano poco all'azione, dal momento che una è la tenutaria del pensionato, quasi sempre terrorizzata oltremodo, e l'altra una sciantosa cui non viene negato l'immancabile numero musicale. L'atmosfera cupa, immersa in un bel bianco e nero, sembrerebbe addirsi alla storia, anche se poi come sempre la maggior parte delle riprese avviene in interni.
Conturbante esordio del sempre troppo sottovalutato Don Siegel. Il magistrato interpretato da Sidney Greenstreet è un personaggio ambiguo quanto il Quinlan wellesiano, è un prete che si trova a dubitare dell'esistenza di Dio. Noi siamo chiamati a giudicare ma com'è difficile distinguere il bene dal male quando su Londra cala la nebbia...
Bell'esordio di Siegel, anche se lontano dalla sua cifra abituale e più calato nell'espressionismo noir, grazie anche alle scelte stilistiche del direttore della fotografia Haller. Ottimi Greenstreet e Lorre, ma non è davvero una novità. Film di atmosfere e di ambiguità, almeno nelle intenzioni, ignare tuttavia della Sinister film, che nella fascetta del dvd spiattella nelle prime tre righe sul retro la soluzione del caso: pena capitale unica soluzione.
Buono. Il protagonista troneggia, veramente perfetto; dà vita con tutto il cuore a un personaggio molto interessante e ricco di sfaccettature, ed è sempre un piacere vedere il caro Lorre. La trama è ben congegnata e la spiegazione finale lascia soddisfatti, con un bel colpo di scena, molto cupo.
Ingiustamente misconosciuto, un fascinoso e nebbiosissimo (non in senso figurato) giallo poliziesco, riuscito tanto nelle atmosfere quanto nell'intrigo, narrativamente e moralmente stuzzicante, chiuso da un finale sorprendente da entrambi i punti di vista. Greenstreet sembra nato per la parte, Lorre gli tiene testa senza strafare, la regia punta alla funzionalità e crea con pochi mezzi situazioni e sensazioni che restano dentro. Tra i migliori film di Don Siegel.
Gran bel giallo poliziesco, innovativo e molto coraggioso per l'epoca, anche se il finale è (per forza di cose, vista l'epoca) parzialmente accomodante. La storia è molto avvincente ed il colpo di scena finale è notevole (anche se non così inaspettato come si potrebbe pensare). Bella regia di Don Siegel (che già mostra le sue doti) e sceneggiatura notevolissima che sa tenere alta la tensione per tuttala durata della pellicola, tenendo celata la verità fino all'epilogo. Un piccolo gioiellino che va riscoperto.
Tratto da un libro di successo del 1891 di cui mantiene anche l'ambientazione vittoriana (forse il primo giallo con un delitto in camera chiusa), è un buon film con ambientazioni nebbiose e in pratica senza esterni. Il ritmo è veloce e le interpretazioni, anche se un po' teatrali, sono buone; il finale fa il suo effetto... Visto l'anno di realizzazione tre pallini ci stanno tutti.
A story of the London fog vista da un B-movie hollywoodiano. Pur lontano dagli stilemi della maturità, l'esordio di Siegel segnala già quella concisione registica che ne diventerà un tratto distintivo. Suggestiva e suggestionante l'atmosfera claustrofobica che, in perenne chiaroscuro, fa tutt'uno con l'angosciante vicenda dell'assassino e i tormenti etici del giudice Grodman. Greenstreet giganteggia nella sua pachidermica apatia che cela implacabili fremiti di giustizia, Lorre lo spalleggia con defilata dissimulazione. Commendevoli la Ivan e Cavanagh.
MEMORABILE: La eccitabile vedova (Ivan) con fischietto; Lorre in camicia da notte e pistola.
Bel giallo d'altri tempi, con ottima partenza da "camera chiusa" e un intreccio discretamente congegnato. Siegel ci mette del suo creando una bella atmosfera fumosa, aiutato da una buona fotografia in bianco e nero che esalta le tenebre. La coppia Greenstreet-Lorre funziona benissimo, con il primo eccellente nei panni di detective posato e saccente. Soluzione intuibile per i più attenti, ma ugualmente interessante.
Il romanzo di Israel Zangwill è stato uno dei primi gialli sul tema "mistero della camera chiusa". Il lungometraggio d'esordio di Siegel, anch'esso ambientato nella Londra vittoriana, mostra ambizioni superiori, proponendo alcune riflessioni sulla fallibilità della giustizia che verranno cavalcate anche dai polizieschi più moderni e una soluzione decisamente imprevedibile e beffarda. Certo, nello svolgimento delle indagini il peso degli anni si sente tutto, ma il cast è buono e Greenstreet giganteggia e non solo per la stazza...
Costretto alle dimissioni per aver fatto condannare a morte un innocente, l'ex Sovrintendente della polizia londinese si trova coinvolto in un nuovo caso quando viene ucciso il testimone-chiave del delitto precedente... Siegel esordisce alla regia con un bel giallo d'ambientazione vittoriana con una messa in scena dal taglio impressionista, una trama ben congegnata culminante in un epilogo d'effetto anche se non imprevedibile ed un cast dominato dalla collaudata coppia Greenstreet-Lorre con il primo nell'unico ruolo da protagonista della sua breve ma intensa carriera cinematografica.
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Volevo sapere se qualcuno sa (magari Uomomite che lo ha recensito) come reperire questo film.
Ne esiste una versione in vhs o dvd? Oppure bisogna attendere il miracolo e cioè che passi in tv?
HomevideoZender • 24/06/08 14:03 Capo scrivano - 47885 interventi
Mai uscito in dvd (almeno in Italia). temo la seconda che hai detto...
Appena visto questo filmone. Come scritto nel commento del Gobbo, evitate accuratamente di leggere la sinossi sul retro del dvd Sinister, che spoilera in maniera selvaggia il film, peraltro assolutamente non prevedibile.