Remake di “Ore 9: lezione di chimica”, incentrato su gelosie, dispetti e birichinate di un frizzante gruppo di collegiali capitanate dall’esuberante Marisa Allasio. Cast all-stars, in cui si distinguono, per incisività d’interpretazione, i grandi Gianni Santuccio e Rina Morelli. Da segnalare, nel ruolo del professore rubacuori, la futura icona western Antonio De Teffè (qui molto più espressivo). Spensierato e giovanilistico.
A metà degli anni '50, Mario Mattòli "rilegge" un suo film del decennio precedente, ambientandolo in un collegio femminile. Ovviamente, agli occhi dello spettatore odierno, la pellicola appare datata; non si può negare una certa "freschezza" legata all'ambientazione della storia e ad un gruppo di interpreti indovinato comprendente sia volti nuovi che vecchie glorie. Discreto.
Meno scatenato di Ore 9 lezione di chimica, ma comunque sempre piacevole. A metà degli anni Cinquanta Mattoli decide di rifare due dei suoi grandi classici e in questa storia di ragazze in collegio, di equivoci, di ribellioni romantiche e di punizioni ingiuste riesce a dare il meglio di sé. Brave Allasio e Lisi, ottimo de Teffè non ancora western; degli attori del film originale rimane solo Carlo Micheluzzi, affarista affettuoso e distratto nonché padre della "signorina Campolmi" che ne fa di tutti i colori.
In un collegio femminile c'è astio tra due ragazze. Commedia giovanilistica con lievi accenni sentimentali e una punta finale lacrimevole. Il cast denota una certa freschezza e la Allasio ha il ruolo migliore; la Lisi è sacrificata soprattutto nei dialoghi. Piccola sorpresa perché non intavola sùbito le frivolezze amorose e le forzature sparse (come il sangue donato e i ruoli dei padri).
MEMORABILE: Le protagoniste al piano; I diari requisiti; La caduta nel vuoto della Lisi.
Mario Mattoli HA DIRETTO ANCHE...
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CuriositàApoffaldin • 13/03/25 10:29 Pulizia ai piani - 270 interventi
LA FORTUNA DI AVERE 18 ANNI A MILANO
Il cinema Corso di Milano cominciò a programmare la pellicola a partire dal 9 febbraio 1956. Da allora, e poi per tutto il periodo di permanenza del film al cinema, offrì l'ingresso gratuito alle ragazze che compivano diciotto anni il giorno della programmazione in sala. Il primo giorno inoltre una Casa di moda regalava un suo capo d'abbigliamento alla diciottesimaragazza di diciotto anni che si fosse presentata.
FONTE: Pubblicità apparsa sui giornali locali (come da immagine allegata, non eccelsa ma potabile).
Aggiungo che, incuriosito dalla cosa, ho fatto una ricerca d'archivio. Né il cinema Bernini di Roma (a partire dal 10 marzo 1956) né il Reposi di Torino (dal 13 marzo 1956) offrirono l'ingresso gratuito. Si può quindi supporre che il cinema milanese sia stato l'unico a prendere questo tipo d'iniziativa.
FONTI DELLA RICERCA: Archivi storici de L'Unità e de LaStampa.