Non è quello che ci si può aspettare dal titolo, questa commedia. Racconta piuttosto del ritornare a un momento, a quei momenti che contengono la magia, a dispetto del tempo che fugge. E lo fa in una maniera un po' particolare, tra la fantasia dell'idea di fondo e un bel comparto di dialoghi brillanti (à la francese). Protagonista un Auteuil assolutamente in palla e una serie di comprimari che funzionano bene (gustosi i duetti con la Ardant ma niente male anche la coppia Canet/Tillier) per un complesso che non travolge, ma fa sorridere e un pelo commuovere.
Disegnatore disoccupato, Victor ha la possibilità di rivivere il giorno che gli cambiò la vita: l’incontro con la sua donna. Commedia Francese diretta elegantemente, con una storia particolare che alterna finzione e realtà con grande disinvoltura in un tourbillon di emozioni. Ci si diverte, tra dialoghi ficcanti e un ritmo alacre. Il cast poi risulta di qualità a partire da un monumentale Auteuil, passando dalla dispotica Ardant e la raggiante Doria Tillier. Notevole la ricostruzione ambientale settantiana. Grande esempio di cinema.
Gran bella commedia francese che ha nella scrittura una delle migliori frecce al suo arco: in pratica non sbaglia nulla o quasi, grazie a situazioni brillanti, agli sviluppi narrativi (non imprevedibili ma che ci stanno) in cui si mescolano magistralmente finzione e realtà ed a dei dialoghi molto belli che si rivelano sempre funzionali al narrato. Si ride, ci si diverte, ci si emoziona: non capita così spesso e non certo in modo così continuo. Notevolissima la prova di Auteuil, ma grandi anche la Ardant, Canet e la più giovane Tillier. Dulcis in fundo il sempre delizioso Arditi.
MEMORABILE: L'incontro tra Victor e la vera moglie.
Divertente, ben orchestrato e con punte di riflessione sui rapporti che ci legano nel mondo d'oggi e tra reale e virtuale. Auteuil porta avanti con bravura tutta la pellicola ma anche il resto del cast è in palla e ognuno trova il suo giusto spazio. Regia e sceneggiatura, entrambe di Bedos, sanno trasportarci con leggerezza e buon ritmo tra due piani temporali esplorando l'evoluzione del rapporto tra i protagonisti. Peccato solo per certe banali battutine sul sesso e qualche forzatura narrativa quando c'è in campo la Tillier.
Il protagonista è un uomo non più giovane, già artista di talento ma incapace di vivere al suo tempo, depresso e in rotta con la moglie. Un tuffo nel 1976, al momento in cui ha incontrato l'amore della sua vita, potrà cambiare il corso delle cose? Commedia che poggia sulle salde basi di una sceneggiatura curatissima dei dettagli con dialoghi scritti in punta di penna, veicolata da un cast in gran forma guidato da uno splendido Auteuil, perfetto nel rendere i soprassalti di cuore del suo personaggio. Originale, nostalgico, capace di divertire e commuovere, un film prezioso, incantevole.
MEMORABILE: "Ma chi credi di essere? Dio?" "Sono uno sceneggiatore!"
Una favola spazio-temporale, un ritorno al momento decisivo "della propria vita" e che fa della finzione "il grimaldello" della verità . Una commedia di grande spessore ideale che sfrutta lo spunto di partenza attraverso una sceneggiatura senza difetti, sempre di gran livello e con una eccezionale tecnica di sovrapposizioni di luoghi e di ambienti in sintonia con le sfaccettature psicologiche di protagonisti e "attori". Un basculare nostalgico tra passato e presente trattato con lucidità e ironia e reso al meglio da un cast ineccepibile.
Un'altra "perla" del cinema francese degli anni 2000. Una commedia toccata da una grande leggerezza e da un'estrema profondità insieme, frutto di una felice sceneggiatura e di dialoghi raramente cosi ben scritti. Una regia sicura e personale (e si stenta a credere che sia solo il secondo film del regista !) che ha mano felice nella scelta di un cast impeccabile, con Auteuil autore di una prova magistrale. Bellissima la colonna sonora. Buono il doppiaggio italiano. Da non perdere.
Fumettista depresso fa rivivere il giorno dell'incontro con la moglie. Prevalentemente basato sulla nostalgia, il film è un inno alla gioia che può sempre tornare, anche in età adulta. Sceneggiatura che mischia abilmente la realtà e la finzione come fosse un Truman show ma con il protagonista cosciente degli avvenimenti. Auteil è perfetto e la Ardant ha un buon ruolo (con un doppiaggio non sempre adeguato); Canet fa di tutto per essere antipatico, brava la Tillier. Chiusura che dà un tocco di emozione.
MEMORABILE: Auteil che fa le mosse anni 70; La festa con la finta (o quasi) orgia; La visita a casa dell'attrice; La Ardant che si annoia alla cena.
Una perla di film che sa farti sorridere, emozionare, riflettere e piangere. L'iconica Fanny Ardant interpreta uno dei personaggi più difficili e riusciti negli ultimi anni, recuperando con la sua mimica facciale un lacunoso doppiaggio. Lui attaccato al passato, lei proiettata nel futuro, vittime della routine, decidono di interrompere la storia d'amore. Lui ha l'opportunità di rivivere un giorno speciale della sua vita: il primo incontro con la moglie. Tra boutade e riflessioni, i personaggi si evolvono a tal punto da diventare uno l'amalgama dell'altro.Non è scontato il finale.
Una buona commedia francese, costruita su una sceneggiatura originale, in cui il protagonista riesce a rivivere (grazie a una compagnia teatrale...) il momento in cui incontrò l'amore della sua vita. La realtà e la finzione si mescolano per tutta la durata della pellicola, ma grazie a una buona gestione dei tempi non si va in confusione. Il finale, pur abbastanza telefonato, funziona e lascia appagati, con anche una lacrimuccia per i più sensibili. Grande prova del protagonista Auteuil.
MEMORABILE: La perfetta rappresentazione scenica degli anni '70, con il protagonista che corregge le battute...
Frizzante commedia sentimentale dalla Francia, paese che continua a confermarsi terreno fertile per un genere che sa far sorridere e commuovere con leggerezza e un po' di originalità. Ottimamante costruito dal punto di vista narrativo, il film poggia nelle solide spalle del sempre bravo Daniel Auteuil, maschera in costante evoluzione che non perde mai fascino e carisma. Ad aiutarlo degnamente tutto il cast, con un Guillaume Canet perfetto per il ruolo. Sceneggiatura ottima.
Ottimamente riuscito, particolarmente nell'ispirazione iniziale e nel disegno dei personaggi: Auteuil, cui il patetismo calza sempre a pennello, la Ardant ispida fuori, cremosa dentro, Canet claudicante deus ex machina, la magnifica Tillier dalla saturnale, magnetica carica attrattiva. Non c'è dubbio poi che nella seconda parte la regia non (man)tenga tutte le premesse chiaroscurali con cui ci aveva avvinti, costretto a sciogliere e sbrogliare i nodi della commedia, restando tuttavia un godibile spettacolo. La belle land, per citare un sogno, pardon un film che gli è superiore.
MEMORABILE: La ricostruzione del primo incontro: Tillier e Canet a letto; Arditi/Auteuil.
Fuggono gli anni e con essi, a volte, fugge anche la stabilità di coppia: meglio allora rintanarsi nel passato, anche se ricostruito ad arte. Oscillante tra la favoletta surreale e il dietro del quinte del nume François, la pellicola di Bedos pare sempre in procinto di cascare in un pentolone di melassa, ma fortunatamente arrivano giusto alcuni schizzi. Oltre alle centratissime ricostruzioni ambientali, il vero punto di forza sono gli attori con un Auteuil piacevolissimo e una Ardant che fa la Fanny Ardant. Un po' superficiale in alcuni momenti del "presente" ma più che dignitoso.
Graziosa e ben realizzata commedia che potremmo definire in bilico fra The game e Midnight in Paris. Come nel primo esiste infatti una macchina organizzativa che costruisce meticolosamente una realtà effimera attorno al protagonista e come nel secondo è proprio lì che questi s'innamora perdutamente e vorrebbe restare. Grandi prove attoriali, soprattutto di Auteuil e della Ardant, che quando sono insieme sullo schermo fanno scintille. Belli le musiche, i costumi e apprezzabile il ritmo spigliato e divertito. Buon film..
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Ci si lamenta spesso degli adolescenti in sala che disturbano la visione con i loro commenti di gruppo e sgranocchiamenti vari.
Stasera mi è capitato un fenomeno analogo con questo (bel) film: sala piena di over 60 che, causa identificazione con i protagonisti e qualche amaro di troppo, ridevano a tutte le più banali battute/situazioni legate al sesso.
Era davvero da molto tempo che non vedevo un film di così recente fattura che mi entusiasmasse così tanto.
Una sceneggiatura scritta davvero alla perfezione con soluzioni narrative sempre intense e particolari e con un cast di attori baciati dal divino.
Sarebbe un peccato lasciarselo sfuggire...
DiscussioneDaniela • 24/04/20 21:09 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Didda23 ebbe a dire: Una sceneggiatura scritta davvero alla perfezione con soluzioni narrative sempre intense e particolari e con un cast di attori baciati dal divino.
Sarebbe un peccato lasciarselo sfuggire...