Il segreto di David - The stepfather - Film (2009)

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Il segreto di David - The stepfather
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Titolo originale: The Stepfather
Anno: 2009
Genere: drammatico (colore)
Note: Remake del film "Stepfather - Il patrigno" del 1987. Aka "Un assassino in casa - The stepfather".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/04/10 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Brainiac 28/05/10 00:25 - 1083 commenti

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Come si può, annus domini duemiladieci, dopo almeno quattro-serie-quattro di Morgan l'ematologo (The stepDexter?) continuare a sfornare thriller che non tifino come il Commando Sud per l'assassino? Chi ha più voglia di trepidare per la dinastia del Mulino Stanco? Oh, McCormick, la sveglia trilla da un tot: abbiamo visto famiglie cannibali e seriali torturare vergini e coltivare giardini segreti foraggiati a carne umana. Guardato bamboccini indifesi spezzare le reni a interi patriarcati. E tu stai ancora lì, antico, alla famiglia come mensa-scara che si erige passo-passo: step by step-father?!?

Capannelle 29/04/10 09:53 - 4398 commenti

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C'è uno psicopatico che al supermercato aggancia donne separate con figli con modi affabili, ci esce e dice loro che... la famiglia è la famiglia! Ma del suo passato questo brav'uomo rivela poche cose. Classico family thriller, ispirato a un film del 1987, girato con discreta solidità e ritmo e con attori da non disprezzare. D'altro canto lo sviluppo è prevedibile, si poteva lavorare meglio sulle sfumature e non tutti i passaggi sono credibili (al protagonista troppe cose vanno bene).

Cotola 2/05/10 20:19 - 9009 commenti

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Remake piuttosto maldestro di un bel thriller fine anni Ottanta. La cosa peggiore sono i buchi di sceneggiatura davvero monumentali: va bene la sospensione dell'incredulità, ma il troppo stroppia. La forza dell'originale erano un discreta tensione, sebbene si sapesse dove il film sarebbe andato prima o poi a parare, ed un protagonista in gran forma. Qui invece c'è poco coinvolgimento e la prova di Dylan Walsh non può rivaleggiare con quella di Terry O'Quinn.
MEMORABILE: Il tormentone: la famiglia è la famiglia.

Undying 20/06/10 15:46 - 3807 commenti

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Rifacimento dovuto ad un piccolo e misconosciuto gioiello di fine Anni Ottanta, che pure ha il pregio di sostituire un interptrete da Oscar (Terry O'Quinn) con l'altrettanto valido Dylan Walsh, attore dal volto pacato, ma dallo sguardo inquieto e dall'anima torturata, in grado di attanagliare l'attenzione attorno allo schermo per farci seguire, prima con curiosità, quindi con passione e poi con ansia le vicende di un mancato padre di famiglia, alla deriva con la follia dello sterminio. Apologo nichilista, e a suo modo reazionario, e buon esemplare di un valore oggi in via di decadenza ...
MEMORABILE: Il vero padre colpito al viso con un vaso da David Harris (Dylan Walsh), regalato dalla sorella alla cognata: ironia di una macabra sorte ...

Puppigallo 19/11/10 17:24 - 5258 commenti

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Mediocre remake senza un minimo di tensione, se non nella prima parte, quando il protagonista è ancora padre e marito esemplare (più che altro, perchè si attende la sua prima reazione violenta). In più, commette errori madornali, come cambiare il nome della sua finta figlia a distanza di trenta secondi. Non per niente, dopo poco, una vegliarda, l'ex marito di lei e il figliastro già sospettano, o lo prendono in castagna. Verso la fine, l'azione aumenta, ma non è sufficiente a giovare a una pellicola dove tutto è troppo prevedibile, anche per chi non ha visto l'originale.
MEMORABILE: Il protagonista, in pieno marasma mentale dove confonde famiglia passata e attuale, sbotta: "Un momento! Ma io chi sono qui?".

Homesick 19/12/10 11:18 - 5737 commenti

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Il remake del capostipite dei serial-killer domestici introduce nuovi personaggi secondari e si serve delle moderne forme di comunicazione (cellulari, internet) per potenziare l’efficacia del racconto, trascurando però la tensione – sempre languente oppure prevedibile in ogni dettaglio - e autocensurandosi nella violenza degli omicidi e delle pressioni psicologiche. A conti fatti, un thriller paratelevisivo dalla confezione dignitosa, consegnato ad alcuni buoni attori come Dylan Walsh, nel ruolo che fu dell’inarrivabile Terry o’Quinn, e la talentuosa giovane Amber Heard.

Digital 15/07/11 11:09 - 1257 commenti

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Remake che, pur essendo inferiore al capostipite, risulta piuttosto gradevole. Merito di una buona regia e di discreti attori che non fanno rimpiangere più di tanto quelli presenti nel vecchio film; a partire da Dylan Walsh, che si cala ottimamente nel ruolo dello schizzato patrigno fino ad arrivare all'attempata ma sempre attraente Sela Ward. Tensione che fatica a carburare ma che nel finale si fa decisamente sentire.

Mco 2/02/12 22:54 - 2324 commenti

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Ecco che nell'era dei rifacimenti non poteva mancare quello de Il patrigno. Struttura molto agile e di facile lettura, con assassino seriale in grande stile (fa fuori intere famiglie) qui impersonato da un discretamente convincente Walsh, alle prese con mamma vogliosa di rifarsi una vita e figliol prodigo un po' problematico. Non male nella sua risaputezza, che anzi costituisce quasi un valore aggiunto, in questo genere di pellicole. E poi la splendida Heard sempre mezza nuda dà quel tocco... in più.

Belfagor 13/11/12 22:47 - 2689 commenti

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Remake assai sciatto al quale manca non solo la tensione presente nell'originale ma anche una trama e uno sviluppo interessanti. La famiglia è famiglia (questo è il tormentone) ma, se la madre non si accorge di aver sposato uno psicopatico fino all'ultimo minuto e il figlio pare pescato dai più anonimi slasher, chi può lasciarsi coinvolgere da questo thrillerino patinato in pieno stile '00? Per non parlare del finale, un fianco prestato presuntuosamente a un sequel che probabilmente non ci sarà mai.

Galbo 6/10/12 05:48 - 12380 commenti

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Remake di un thriller di qualche anno fa che aveva un protagonista decisamente di peso ai fini della storia. In questa versione, il personaggio principale è interpretato da un attore discreto ma non a quel livello. Per il resto, il regista non riesce a mantenere la tensione del capostipite, tranne che nella parte finale, di gran lunga migliore. Anche la sceneggiatura mostra più di un'incertezza e qualche "buco" narrativo.

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Herrkinski 29/10/13 02:06 - 8072 commenti

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Remake piuttosto evitabile, più che altro perché nulla aggiunge a quanto già detto dall'ottimo cult-movie anni '80; in verità, qualche elemento tecnologico dei giorni nostri come cellulari e computer poteva davvero dare quel quid in più, ma lo spunto è sfruttato troppo poco. Per il resto il film segue pedissequamente l'originale e il suo sequel, ricalcandone anche diverse scene e battute; ma Walsh non è O'Quinn, la violenza latita, i colpi di scena sono telefonatissimi e il finale non convince troppo. Potabile per la new generation, ma inutile.

Piero68 29/07/14 13:43 - 2955 commenti

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Classica storia di mantide religiosa ma questa volta a parti invertite. Qui è l'uomo a uccidere dopo l'accoppiamento. Non ho visto l'originale ma sicuramente questo remake manca del pathos necessario per rendere il film appetibile. Molti plot-hole nella sceneggiatura e parte investigativa che scompare presto, troppo presto. Alla fine la durata risulterà pure eccessiva, visto che per molto tempo non accade nulla. Maluccio il cast e Walsh davvero fuori ruolo. Solo Badgley sembra crederdi davvero, ma è troppo poco per un thriller così.

Furetto60 23/09/14 09:13 - 1193 commenti

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L'idea di partenza, un serial killer che si insinua nelle famiglie, è buona; purtroppo la realizzazione perde di credibilità strada facendo: all'infinita ingenuità di lei (ma l'amore non è cieco?) corrisponde un cattivo che non si capisce da dove tragga il proprio sostentamento ed è privo di qualsiasi inquadramento amministrativo. Si privilegia la tensione, a patto di non ragionare troppo. Pop corn e Coca-cola a contorno completerebbero il quadro.

Buiomega71 3/11/15 00:57 - 2901 commenti

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Ottimo remake che azzerra gli sciapi due sequel e si riaggancia con intelligenza e sagacia al piccolo cult rubeniano, in più beffandosene col finale aperto. McCormick si dimostra narratore sopraffino, che dopo un prologo natalizio al sangue si placa nei lidi di una sitcom pregna di inquietudine per poi volare alto in un finale concitato che è grande cinema di tensione e tachicardia. Bellissimo l'omicidio della futura cognata nella piscina, che è argentianismo puro. Walsh, poi, non fa rimpiangere troppo O'Quinn. Lo Stepfather 2.0 stimola le coronarie e dona sprazzi di gustoso psychothriller.
MEMORABILE: Ancora la porta a vetri sfondata, la soffitta, ma con sega circolare in movimento; Papà nel freezer; La vecchia dei gatti che ruzzola per le scale; Lisa Michelle.

Ira72 17/05/17 08:50 - 1309 commenti

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"Tutto questo mi fa venire la nausea!" ribatte sarcastico il figliastro a proposito dello stucchevole, amorevole, premurosissimo patrigno. Anche a me, in effetti! Ho sempre diffidato dell'eccessiva perfezione. Il film ha un discreto ritmo e gli interpreti non sono malaccio. Ma l'insieme è piuttosto scontato e il fatto che nessuno approfondisca l'identità di un possibile serial killer se non negli ultimi venti minuti fa acqua da tutte le parti e toglie veridicità a una storia, in sé, interessante. Certamente guardabile, ma mediocre.

Luras 21/05/17 19:58 - 146 commenti

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Mostra alcune scene palpitanti in cui non manca la violenza, anche con trovate originali e un'atmosfera che passa dal chiaro e soleggiato giorno alla scura e piovosa notte. La casa è l'elemento fondamentale in cui si svolge la storia. Non è misteriosa e angosciante come nelle migliori pellicole del genere, ma la sceneggiatura la rende comunque sufficientemente inquietante, visto che è lì dentro che avviene il grosso della trama, concitato finale compreso, che visto bene è un chiarissimo omaggio a Psyco (notare la tendina strappata).
MEMORABILE: Il finale nel bagno, evidente omaggio alla scena della doccia di Psyco.

Ultimo 5/03/18 11:10 - 1653 commenti

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Non ho visto l'originale ma questo remake non mi è parso gran cosa, probabilmente a causa di un cast sottotono e una regia televisiva. Poco convincente è sopratutto il protagonista, colui che dovrebbe portare avanti la vicenda. Meglio la seconda parte, con un aumento di tensione negli ultimi venti minuti e un finale tutto sommato riuscito. Manca qualcosa nella sceneggiatura, che lascia qualche punto in sospeso. Mediocre, ma sufficiente.

Daniela 17/04/18 01:02 - 12621 commenti

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Remake di un buon thriller della fine degli anni '80 che, pur pagando pegno per la sostituzione di O'Quinn con Walsh, sarebbe stato senza infamia e senza lode se non fosse stato per una caratteristica irritante: tutte le donne del film sembrano affette da una grave forma di idiozia, a cominciare dalla madre che tratta l'ex marito come un pellaio perché reo di qualche scappatella salvo poi prendersi in casa un tizio conosciuto da poco di cui non sa assolutamente nulla, pur essendo stata informata che somiglia ad un assassino ricercato dalla polizia. Quando una se la va a cercare...

Anthonyvm 1/09/19 07:54 - 5637 commenti

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Remake del classico thriller familiare di Joseph Ruben. L'inizio è promettente e inquietante, gli interpreti non sono male (Walsh come patrigno omicida non è ai livelli di O'Quinn ma se la cava) e il clima adrenalinico si scalda in fretta. Poi la monotonia. La parte centrale è ripetitiva, scontata e a tratti irritante (la Heard testardamente scettica circa la natura folle di Walsh è da nervoso). Si ha spesso la sensazione di vedere un film TV diretto da un regista di cinema. Discreto, per fortuna, il finale. C'è di peggio, ma è trascurabile.
MEMORABILE: Il prologo da horror natalizio; Il delitto della gattara; Amber Heard in bikini per il 90 percento del metraggio; Esplode la furia omicida di David.

Lupus73 13/02/23 12:21 - 1487 commenti

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Come remake del riuscito thriller ottantiano ha una sua dignità, una confezione pregevole e trovate in sceneggiatura che sfruttano e tengono conto della differenza temporale di ambientazione (oggi ci sono i pc e i cellulari). Detto questo, non si può far a meno di notare che nonostante il cast non sia male, la performance di O'Quinn che donava all'originale quel tocco malsano ai confini dell'horror, resta insuperata, mentre l'espressività di Walsh è piuttosto monolitica, tanto che cattura di più l'attenzione il bikini perenne della Heard piuttosto che i suoi momenti folli.

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  • Discussione Raremirko • 9/11/12 12:26
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    anche il sequel dell'originale cmq era discreto

    A me e parso deboluccio non poco...Come anche il terzo...



    Davvero c'è anche un 3?
  • Discussione Raremirko • 9/11/12 12:28
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    anche il sequel dell'originale cmq era discreto

    A me e parso deboluccio non poco...Come anche il terzo...



    Davvero c'è anche un 3?


    ah, In casa con il nemico, non sapevo.

    Burr comunque, regista a suo agio con l'horror, tiene ancora alto l'interesse verso un brand che, in mano ad altri, poteva già schifare.

    Fidati, è un film discreto; magari è meglio l'1, ma ricordo che mi lasciò soddisfatto anche il sequel.
  • Discussione Buiomega71 • 9/11/12 12:33
    Consigliere - 25933 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    anche il sequel dell'originale cmq era discreto

    A me e parso deboluccio non poco...Come anche il terzo...



    Davvero c'è anche un 3?


    ah, In casa con il nemico, non sapevo.

    Burr comunque, regista a suo agio con l'horror, tiene ancora alto l'interesse verso un brand che, in mano ad altri, poteva già schifare.

    Fidati, è un film discreto; magari è meglio l'1, ma ricordo che mi lasciò soddisfatto anche il sequel.


    Non e che non mi fido, e che l'ho visto il sequel.

    Nulla di eccezzionale secondo me, ricalca piuttosto linearmente il primo, discreto ma nulla più

    Di Burr salverei I villaggio delle streghe
  • Discussione Raremirko • 9/11/12 12:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    anche il sequel dell'originale cmq era discreto

    A me e parso deboluccio non poco...Come anche il terzo...



    Davvero c'è anche un 3?


    ah, In casa con il nemico, non sapevo.

    Burr comunque, regista a suo agio con l'horror, tiene ancora alto l'interesse verso un brand che, in mano ad altri, poteva già schifare.

    Fidati, è un film discreto; magari è meglio l'1, ma ricordo che mi lasciò soddisfatto anche il sequel.


    Non e che non mi fido, e che l'ho visto il sequel.

    Nulla di eccezzionale secondo me, ricalca piuttosto linearmente il primo, discreto ma nulla più

    Di Burr salverei I villaggio delle streghe


    Anche non aprite quella porta 3 e Night of the scarecrow son suoi film carini
  • Discussione Raremirko • 9/11/12 12:59
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Oddio, noto solo ora che in regia c'è il Nelson McCormick di Prom night...

    Non proprio una garanzia indsicutibile...
  • Discussione Buiomega71 • 3/11/15 00:40
    Consigliere - 25933 interventi
    Scusa, Capanelle, ma da dove hai preso il cast del film?

    Alcuni nomi, poi, non ci sono nemmeno nel cast (ad esempio Christopher Meloni non c'è proprio nel film, per dire)

    Zendy, ti riscrivo il cast corretto preso da IMDB

    Dylan Walsh, Sela Ward, Penn Badgley, Amber Heard, Sherry Stringfield, Paige Turco, Jon Tenney, Nancy Linehan Charles, Marcuis Harris, Braeden Lemasters, Deirdre Lovejoy, Skyler Samuels, Blue Deckert, Jason Wiles
  • Discussione Buiomega71 • 3/11/15 01:02
    Consigliere - 25933 interventi
    Altro ottimo remake (per me McCormick e già un piccolo regista di culto-almeno TUTTO il febbrile finale e l'affogamento della cognata nella piscina, argentianismo puro-)

    Un altro restyling messo in saccoccia che mi ha smosso le coronarie

    A stò punto devo proprio credere che i remake siano il vero cinema possibile (almeno dalle mie esperienze vissute)

    Domani ci torno sù...
    Ultima modifica: 3/11/15 01:05 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 3/11/15 10:26
    Consigliere - 25933 interventi
    Altro remake con il botto, che non sfigura di fronte all'originale

    Messe da parte alcune differenze "sostanziali" (non c'è più lo psicologo, non si fischietta più "Compton Races" dopo i delitti, non c'è più la ragazzina problematica paranoica-sostituita da un giovane "ribelle"-non si sclera più nel seminterrato, il patrigno non e ancora sposato con la sua "vittima", vicina di casa ficcanaso-che nell'originale non c'era-, papà vero che si interessa della sua famiglia e sospetta del patrigno che "nasconda qualcosa"-futura cognata compresa-, le generalità da compilare-che provocano il licenziamento del patrigno-gli "abbordaggi" al supermercato, il finale aperto-che sbeffeggia il lieto fine dell'originale-, i pagamenti in contanti senza carte di credito e totalmente assente la figura del parente di una delle vittime che si indirizza sulle tracce del patrigno), anche se la scena in cui Michael mette le cuffie per non sentire i gemiti di piacere tra la madre e il "patrigno", e presa di peso dall'originale.

    Tasselli importanti di radicali cambiamenti rispetto al cult rubeniano, fanno di questo remake un lavoro intelligente-e in certi casi sorprendente-che azzerra i due sequel un pò sciapetti e si riaggancia con stile e personalità al capostipite

    Già l'intro (fac simile all'originario) col massacro familiare avvenuto sulle note di una canzone natalizia, mentre il patrigno prima si rade e cambia i "connotati", poi si fà un toast con tutta calma prima di uscire

    Poi ci si adagia sui placidi lidi della "sitcom" pregna di inquietudine, tra i sospetti del figliasto e l'attenzione psicotica del patrigno

    Nello Stepfather 2.0 ci sono i telefonini e i computer, che rendono difficoltose le imprese criminose del nostro, nonchè di più facile "smascheramento" (la cronologia del computer, il trillo del telefonino che vien dal seminterrato, la fotografia "rubata" con il cellulare), ma che possono anche rivelarsi utili per nascodere i misfatti (gli sms mandati col telefonino del padre assassinato, e tenuto nascosto nello scantinato, a Michael)

    McCormick si dimostra regista abile e talentuoso, muove eccelentemente la MDP, insinua sospetti, tiene alta la tensione anche quando-apparentemente-non succede nulla, rifugge il facile sensazionalismo splatter, e crea continuamente fibrillazione anche nei momenti cosidetti "convenzionali" (i due ragazzi che frugano nei cassetti e nella camera del patrigno, mentre lui stà rincasando, e vede le impronte bagnate dei piedi che portano di sopra, per dirne una)

    Crea delitti meno enfatici e più "realistici" (e per questo più disturbanti), come il soffocamento tramite sacchetto di plastica, la pettegola vecchia dei gatti fatta ruzzolare giù per le scale e lo straordinario delitto ai danni della cognata (Paige Turco) nella piscina, con il vento che soffia e i cromatismi della fotografia di Patrick Cady, con la donna affogata nell'acqua, che e "argentianismo" puro

    Poi, verso il finale, il film impenna in tachicardia e infiamma le coronarie, quando Michael penetra-nella notte di tregenda-nello scantinato per svelare cosa nasconde il suo patrigno.

    Da lì in poi la maestria novella di McCormick non si ferma più, e diventa un crescendo di suspence a mille e emotività a spron battuto

    Il cazzotto in faccia a Amber Heard, il telefonino scarico, il papà nel freezer, la preparazione delle armi da taglio disposte sul tavolo, i "cosmetici" già belli e pronti in bagno che decretano la decisione del patrigno che e ora di cambiare famiglia e sbarazzarsi di questa, "Chi sono io quì?", la fuga di Sela Ward nel bagno, il patrigno dietro col coltellaccio, la porta a vetri del bagno-dove si e rifugiata la Ward- sfondata a calci, la scheggia di vetro piantata nel collo ("restaurati" dal finale del primo), gli omaggi fulminei a Psycho e a Shining, ancora la soffitta "tremolante", questa volta con seghe circolari in movimento, lo "sfondamento", la lotta corpo a corpo sul tetto, il coma, la beffarda chiusa finale

    Momenti di gran cinema della tensione, dove McCormick sorprende e merita standing ovation a scena aperta

    Emblematica la scena in cui il patrigno tempera delle matite allineate perfettamente (e maniacalmente) sul tavolo

    Curioso (a differenza dei precedenti, dove le consorti, alla fine, venivano peste e mazzulate) che la moglie Sela Ward non venga mai sfiorata dal patrigno (che ci tenta ma non ci riesce)

    Notevoli, poi, alcuni momenti, come quando il patrigno, a tavola, con la famiglia riunita, ha un flash macabro, dove per un attimo-e in un momento di "trance"-rivede la famiglia che aveva massacrato all'inizio, intorno al tavolo seduta con lui, o quando, in uno scatto d'ira, aggredisce il piccolo Sean che stà giocando con i videogame

    Ottimo Dylan Walsh che non fà troppo rimpiangere Terry 0'Quinn, e dona pezzi di assoluta lucidafollia e sprazzi notevoli da buon psicotico assassino

    Un restyling che appaga le emozioni e scuote i nervi, nonostante-e forse proprio per questo-la storia la si conosca già e l'effetto "sorpresa" venga a mancare, ma che comunque incolla allo schermo per tutta la sua durata

    Forse, in alcuni casi, si adagia su parentesi francamente inutili (la storiella tra Michael e Kelly, che si sbaciucchiano in piscina o che discutono sulle "stranezze" del patrigno, che da al film un sapore un pò "teens") che magari andavano sfrangiate

    Ma rimane un signor remake (e i remake continuano a darmi buone soddisfazioni)

    Arguto anche lo script del regista di Thunder Alley e Shadowzone, che ben rimescola l'originario di Donald E. Westlake

    Certo, l'originale rubeniano resta un piccolo monumento al genere, ma il remake mccormickiano ne e un notevole restauro.

    Nel suo 35 MM DI TERRORE, Lavagnini lo scriveva-nella scheda del film-per Il Patrigno 2, io le rubo la frase e lo scrivo per questo "Un film per veri horrorfans!"

    Plauso al Puppi che nella scena della vecchia le e venuto in mente Alien, vedi curiosità (io non ci sarei mai arrivato, sinceramente). Io, al contrario, non ho potuto non ricordarmi della "vecchia coi gatti" di Arancia Meccanica.
    Ultima modifica: 3/11/15 13:09 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 3/11/15 10:27
    Consigliere - 25933 interventi
    La durata effettiva del dvd targato Sony è di 1h, 37m e 59s
    Ultima modifica: 3/11/15 17:14 da Zender
  • Discussione Capannelle • 4/11/15 21:03
    Scrivano - 3486 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Scusa, Capanelle, ma da dove hai preso il cast del film?
    Booh 5 anni fa potrei averlo preso chissà dove... bene che hai bonificato :-)