Note: Nata come serie tv in 4 puntate per la Rai, in tv non è mai passato fino al '92. Nel frattempo è uscita una versione per il mercato estero diretta ai cinema.
Un impacciatissimo Brown che scortato dalla base-electro degli Onions rischia l'osso femorale nell'incipit. Un triceratopo squartato dal quale abbeverarsi come da una botte di château. Una Clery da coccolone che abbozza una danza del ventre fra retrivi lanuti. Eppoi paludi infinite, assedi apocalyptici, surrogati col costume di Dart. Yor (che non è la banca di Marcinkus né la dizione maccaronica del telefilm con Clooney) è l'emblema di una tv anarchica, farraginosa, cro-magnereccia e sci-fantasiosa che sa di pomoreggi placidi e merende coi biscotti.
Le prime tre puntate si susseguono uguali a se stesse con la leggerezza di un fumetto – tale è infatti la fonte d’ispirazione – in una preistoria postatomica ove amore e guerra convivono con uomini scimmia e improbabili dinosauri; il ritmo si eleva solo nell’ultimo episodio, quando l’avventura si sposta in uno scenario da fantascienza low-budget e ricrea con essa il binomio prediletto del cinema di Margheriti. Modesti i dialoghi e gli effetti speciali ed ennesima autocitazione dell’ondata d’acqua.
MEMORABILE: La frase ricorrente degli uomini-scimmia: «Ti strappo il cuore!».
Visionato nella versione cinematografica estera, è un ruspante mix tra pellicciotto-movie preistorico e sci-fi/post-apocalittico, tratto da una graphic-novel qui da noi poco nota; già dai titoli di testa, con la ost italo-disco dei De Angelis e Reb Brown che pare uscito da una copertina dei Manowar c'è da ridere e il resto del film è infatti una delirante perla trash che mischia senza vergogna citazioni dai più disparati film, con SPFX di qualità altalenante. Interessante il cast internazionale, con anche attori turchi tra cui spicca la bella Gul; cinemabis casereccio da preservare.
MEMORABILE: Gli scontri coi dinosauri; I soldati vestiti alla Darth Vader.
Alla ricerca del Catèchon perduto. Perduto è anche il solito pellicciottesco disceso dalle liane di Annaud e Milius passando per Pyun e culminando galactichevolissimevolmente. Margheriti prende flebilmente di infilata il clava-movie coi cinesauri il fantasy il postatomico la scifi il peplum l'adventure, trashintetizzandoli in Anatolia - e geneticamente si vede: vuoi per disagiate scenografie e location nei pressi di Inanc, vuoi per l'estetica del riciclo che permuta metà ost di 2019, vuoi per risultati attoriali e formali peggiori di un dispiacere in famiglia. Ed è subito yorchite.
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DiscussioneZender • 5/12/10 10:45 Capo scrivano - 47807 interventi
Aaaah, non sapevo! Allora devo scriverlo in nota. Ok, sistemato tutto.
CuriositàBrainiac • 10/12/10 13:23 Call center Davinotti - 1465 interventi
Pare incredibile, ma nei titoli di testa di questa sgangheratissima/ gustosissima serie tv il protagonista (Reb Brown) perde l'appoggio del piede e rischia di sfracellarsi (in maniera fin troppo visibile per non essere notato, e chessò, far sì che si rigirasse la scena?) mentre corre impacciatissimo (saranno gli improponibili stivali pelosetti) su un crostone di roccia della suggestiva location (Costa Azzurra secondo il n.99 di Nocturno).
Come avevo commentato a Zender, ci sarebbe da creare una categoria "Pellicciotto italico". Nei quali potrebbero essere inseriti:
Ator I & II di Massaccesi
Barbarians di Deodato
Hercules I & II di Cozzi
Sangraal di Tarantini
Iromasters di Lenzi
DiscussioneZender • 11/12/12 18:42 Capo scrivano - 47807 interventi
Hai fatto bene a scriverlo anche qui, perché i commenti ai vecchi speciali si rischia di perderli (ringrazio qui Caesars per il suo commento "tardivo" :)
Dunque, pellicciotto italico va sotto gli altri pellicciotti, a seconda di che tipo di pellicciotti siano. Dovresti dirmi sotto che categoria pellicciottesca inseriresti i film da te citati e perché in due parole, così li inserisco.
Le categorie sono i vari paragrafi dello speciale.
https://www.davinotti.com/articoli/il-genere-pellicciottesco-o-pellicciotto-movie/427
Andrebbe creato un "sotto capitolo" al punto 2 "pellicciotto barbaro ufficialmente riconosciuto". Essi , infatti, sono la solita versione povera italiana di Conan il barbaro & Co. Il solito Ripp-off all'italiana che in copertina promette molto e poi appena parte la pellicola ti cadono le braccia! L'unico un po' particolare è l'Hercules di Cozzi che contamina il genere con il peplum e la fantasciennza.
DiscussioneZender • 12/12/12 08:43 Capo scrivano - 47807 interventi
Ok, aggiunti allo speciale quelli che sono in database, grazie.
antò, dato che ami i cinesauri gommosi alla harryhausen andato in avaria, mi permetto di segnalartelo perché qua quanto a fauna flora e trama siamo dalle parti di ryu: triceratopi, pterodattili, acquatiche bestiole lovecraftiane pre-shark rosso nell'oceano e chi più ne ha più ne preistorizzi. parimenti ti avverto che in sé è un prodotto che abbisogna di tre flebo di alkaseltzer per braccio per essere visto. sto procedendo nella visione col pilota automatico inserito e giusto perché voglio vedere fin dove viene rimpastata la ost di 2019, non fosse per la quale avrei cannato al primo episodio.
antò, dato che ami i cinesauri gommosi alla harryhausen andato in avaria, mi permetto di segnalartelo perché qua quanto a fauna flora e trama siamo dalle parti di ryu: triceratopi, pterodattili, acquatiche bestiole lovecraftiane pre-shark rosso nell'oceano e chi più ne ha più ne preistorizzi. parimenti ti avverto che in sé è un prodotto che abbisogna di tre flebo di alkaseltzer per braccio per essere visto. sto procedendo nella visione col pilota automatico inserito e giusto perché voglio vedere fin dove viene rimpastata la ost di 2019, non fosse per la quale avrei cannato al primo episodio.
Muchas gracias, Schramm! Me lo appunto. Da uno still frame che ho visto si direbbe alquanto tenero.