Da un racconto di Stephen King tratto dalla raccolta “Quattro dopo mezzanotte” Tom Holland (regista di un certo nome, in ambito horror, ha firmato classici come AMMAZZAVAMPIRI e LA BAMBOLA ASSASSINA) ha sceneggiato e diretto un filmtv della durata di tre ore, riuscendo a restare assai fedele alla fonte originaria. Tutta la prima parte, va detto, è costruita in maniera eccellente, sfruttando al massimo le potenzialità del soggetto compatibilmente con i limiti del TV-movie. Il gruppo di passeggeri che si svegliano in aereo scoprendo che quasi tutti i loro compagni di volo sono...Leggi tutto scomparsi comincia a conoscersi e a interrogarsi sull'assurdità della situazione. Tra di loro si fanno notare il pilota d'aerei fuori servizio (David Morse), un tipo deciso e un po' misterioso (Mark Lindsay Chapman), una giovane maestrina (Patricia Wettig), una bambina cieca (Kate Maberly), un allampanato e bizzoso yuppie (Bronson Pinchot) e soprattutto uno scrittore di fantascienza (Dean Stockwell) che pare il più vicino a comprendere l'evolversi delle cose. Si respira una tensione crescente fino a metà film: la storia funziona alla grande e la minaccia incombente di qualcosa che non si vede ma si sente (fa il rumore del riso soffiato quando gli si versa sopra il latte) mantiene alto l'interesse. Poi, d'improvviso, tutto si sgonfia: la sceneggiatura comincia a cedere lasciando troppo spazio a dialoghi superflui ed evidenti prolungamenti di fasi interlocutorie, i personaggi perdono mordente e Stockwell si defila per lasciare il set a Chapman con esiti disastrosi, accentuati ancor più dall’irrompere di effetti speciali cartoonistici sciagurati. Peccato, perché la riflessione sul tempo è tutt'altro che scontata e, incongruenze ovvie a parte, in TV si è visto di molto peggio.
Interpretato dall'attore co-protagonista del poco riuscito serial TV Quantum Leap, si tratta dell'ennesima trasposizione cinematografica da un romanzo (molto stupido sul finale) tratto da Stephen King. Impianto televisivo (oltre 3 ore ripartite in due parti) diretto con mestiere da Tom Holland (L'Ammazzavampiri) che soffre per le penose location e gli squallidi spfx. La storia, almeno, è interessante anche se sfiora tematiche da sci-fiction. Atmosfera surreale, adatta al clima degli episodi di Ai Confini della Realtà.
Nel biennio meno crativo del Maestro (che include l'osceno Tommyknockers), Stephen King pubblicò la raccolta "Quattro dopo mezzanotte", che comprendeva altri tre buoni racconti. Dal più ispirato del lotto (L'"Ammazzavampiri") Tom Holland "stiracchiò" fuori questo Tv movie, interessante nella prima parte ma barbosissimo nella seconda. Buono il cast che pare scelto da un'agenzia di sosia Vip, contando su l'Eleonora Giorgi americana (la Wetton), l'uomo dal naso esagonale (Chapman) e la Beart americana (la riddle). Bravissimo Pinchot, killer lacrimevole.
Tremendamente televisivo e soporifero. Holland si perde nei meandri della mediocrità televisiva e l'infinita durata non aiuta, con tremendi tempi morti che girano a vuoto. Ci sono dei momenti azzeccati: i deliri mentali di Bronson Pinchot, i comensali sulla pista dell'areoporto (con cameo di Stephen King in persona), la piccola veggente cieca Daina. Poi compaiono i Langolieri (per cinque minuti, su tre ore di film!), ridicole cozze con denti a sega circolare, creati con computer grafica da Commodore 64! Finale idiota e buonista. Sciapo.
MEMORABILE: La piccola Daina che appare nelle allucinazioni di Pinchot; il tremendo fermo immagine nel finale, che manco A-Team!
Pinchot è davvero l'unico motivo per guardarsi questa rottura di scatole di tre ore e passa. La regia di Holland è piatta e televisiva, tra tutti gli attori solo Morse si degna di recitare; la bambina cieca è odiosissima, recita da cani e la storia è affascinante sì ma zeppa di buchi. Stendiamo un velo pietosissimo sulla CG, inutile e messa pure in primo piano per diversi minuti (follia pura). Dicevo, Pinchot: sopra le righe, isterico, voce stridula, aria da malato di diabete. Bravissimo, attore sempre troppo sottovalutato. Il resto fuffa.
MEMORABILE: "I'm scaring the little... GIRL?!"; La sosia della Giorgi osserva una città morta... e invece si vedono due automobili in moto, ops!
Il succo di questo film TV di ben 3 ore viene centellinato per l'intera durata della pellicola, non giustificandone il minutaggio e dando l'idea che il tutto sia stato dilatato all'inverosimile. Forse un paio di langolieri tempofagi sarebbero stati più che graditi, se fossero serviti ad accorciare di almeno un'ora. E invece ci tocca sorbirci i vari problemi dei protagonisti, che pur essendo caratterizzati piuttosto bene, alla lunga finiscono per risultare stucchevoli e più che altro riempibuchi di sceneggiatura. Se poi aggiungiamo effetti miserelli, il risultato non può che essere mediocre.
MEMORABILE: Il traumatizzato dal padre viene catechizzato tenendolo per il naso; "Il passato è vuoto e silenzioso"; King, dirigente, con faccia da pirla.
Lungo, lunghissimo (troppo: tre ore!) tv movie tratto da un racconto di King. L'incipit è fulminante e promette una pellicola piena di mistero e tensione: peccato che col procedere dei minuti molte promesse non vengano mantenute.
L'interessante ed incandescente materia narrativa inizia ben presto a raffreddarsi e la noia fa sempre più capolino fino a prendere il totale sopravvento nella seconda parte che regala barbosi dialoghi sui viaggi nel tempo e su paradossi temporali e alcuni momenti in cui si scade nel ridicolo se non nel trash (l'arrivo dei langolieri). Vedibile in due volte.
Tv movie tratto da un racconto di King, ha tutti i difetti dei tv movie tratti dai racconti di King. Piattezza televisiva, interpreti scadenti (Bronson Pinchot completamente sopra le righe!), eccessiva durata, noia. Poi quando spuntano i mostri del film, i langolieri appunto, non ci si crede: dei super pac-man realizzati con una computer grafica degna d'un Commodore 64!
Trasposizione estremamente fedele, con alcuni momenti eccessivamente verbosi, ma che si lascia guardare grazie alla trama intrigante e piena di colpi di scena. La prima metà è la più fluida e misteriosa, mentre la seconda è appesantita da un finale molto strascicato e poco avvincente (per non parlare dei tremendi effetti speciali). Buono il cast, con bravi caratteristi usati qui in ruoli chiave come Stockwell e Morse. Regia discreta anche se non cerca di elevarsi dagli standard televisivi. Non male nell'insieme.
Il suggestivo racconto di King non era esente da difetti (dialoghi in primis), ma se l'immaginazione del lettore e le sfaccettature introspettive dei protagonisti potevano colmare certe mancanze, l'approccio televisivo di Holland, fedelissimo allo scritto, finisce per plasmare una miniserie lunga e incolore, popolata da personaggi cui è difficile affezionarsi (si salvano Stockwell, il bonario Morse e Pinchot, il cui overacting fa faville) e debilitata dalla CGI pedestre (buono però lo squarcio temporale). Alla fine si applaude di più la puntualità dell'adattamento che l'opera in sé.
MEMORABILE: La sparizione improvvisa dei passeggeri; I langolieri-pacman che divorano l’aeroporto; Pinchot contro Stephen King; La spaccatura luminosa nel cielo.
Tom Holland HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Per i grandi appassionati (?) su youtube si trova un fan edit che infarcisce il tutto di efficace soundtrack alternativa (tratta da Alien, Aliens, ecc), taglia di una ventina di minuti il tutto (che è sempre cosa buona e giusta) e omette il finale che Buiomega ha già notato come infame. E concordo.
Ciò nonostante, sempre una rottura di scatole rimane.
Già, Mdmaster, è proprio bruttino stè filmettino. Anche se cambia il finale, sempre poca roba rimane, ahimè.
DiscussioneZender • 22/07/11 08:37 Capo scrivano - 47961 interventi
Un fan edit... geniale! Basta con sti director's cut che accontentano solo il regista! La parola al pubblico! Io non lo ricordo così pessimo comunque, questo film tv. La prima parte era affascinante e straniante. E' dopo che crolla...
Mah... ti dirò che a me il racconto originale è pure piaciuto (ero gran fan di King da giovincello), ma assieme a gran parte delle mini-serie tv Kinghiane questa l'ho trovata di una discreta noia ed era impossibile affezionarsi ai personaggi.
Il fan edit comunque è fatto discretamente, l'han pure trasformato in formato widescreen... Prima o poi dovrò rintracciare il fan edit di Highlander 2.
HomevideoZender • 12/09/19 17:56 Capo scrivano - 47961 interventi
Ri-esce in dvd per la Paramount nello stesso box assieme a l'ombra dello scorpione (sempre da King):