Un commissariato popolato da poliziotti altrove emarginati si rivela un buon presidio contro il crimine. Rende un buon servizio ai romanzi di De Giovanni la serie diretta da Carlo Carlei. Le storie in questo caso contano meno del contesto, che è quello di una Napoli colta sia nei luoghi più turistici che in quelli meno consueti. Altrettanto importanti le psicologie dei personaggi, ciascuno con un proprio vissuto e le reciproche relazioni. Gli estimatori delle storie scritte potranno trovare una buona corrispondenza attori e personaggi. Buono.
Veramente una bella serie, questa ispirata dai libri di De Giovanni, in cui il regista Carlei ha saputo trasportare tutta la bellezza dei personaggi e la tensione che si vive nei libri sullo schermo. In una Napoli in cui si celano omidici e un sottobosco di menzogne e omertà, sei "scarti" della polizia cercheranno una rivalsa. Dal punto di vista del cast devo dire che non ho mai amato Gassman jr, tuttavia qui riesce a dare un certo spessore a un ispettore che fa del ragionamento la sua forza.
Fuori dai soliti cliché Rai Fiction riesce finalmente a convincere con un prodotto medio-buono. Questo grazie a un soggetto di partenza interessante, una regia sicura e un cast ben assortito di attori capaci. In una Napoli che sa mostrare tante facce diverse, un gruppo di poliziotti reietti si riscatterà dal grigiore impostogli. Belle le parti noir, la cui soluzione è lasciata al ragionamento e alle intuizioni, interessanti le sottotrame che coinvolgono la vita privata di ogni poliziotto. Qualche sbavatura c'è ma in generale è godibile.
In una Napoli magnificamente fotografata si muove un gruppo di poliziotti, non supereroi ma persone normali con i problemi di chiunque (non manca l'agente "macchietta" giovane, superficiale e razzista) e con il compito di riportare in funzione un commissariato allo sbando. Ci riusciranno? Nel frattempo assistiamo anche alle loro vicende personali condite con un pizzico di giallo; se Gassman è una garanzia plausi pure per Imparato, Gallo, la Tabasco in un ruolo non semplice; più ovvia la Crescentini ma il lavoro è di ottima qualità.
MEMORABILE: La sottotrama con protagonisti Lojacono (Gassman) e Pisanelli (Imparato).
La fiction, tratta non so quanto fedelmente dai romanzi di De Giovanni, risulta complessivamente riuscita. Ritmi non travolgenti ma storie ben costruite, buona caratterizzazione dei personaggi (magari c'è qualche parentesi sentimentale di troppo) e convincente prova del cast in cui, più della coppia Gassman/Crescentini (tutto sommato un pò scontata) spiccano Gallo, la Tabasco e soprattutto Imparato, vicecommissario malato ma indolente solo in apparenza.
Gustosa! Grande cura nella scelta delle varie ambientazioni (magnifici interni e splendide opere d’arte negli ambienti più colti che ben rendono il contrasto con i sobborghi malfamati), buona caratterizzazione dei personaggi, discrete interpretazioni che, comunque, ben si amalgamano tra loro. Non sono tanto i singoli casi investigativi quanto il resto, ad appassionare e a coinvolgere. Più pepata la seconda stagione, con il piacione Buffardi che destabilizza non pochi equilibri. Serie inaspettata e godibile.
MEMORABILE: “La giustizia si vende e si compra diceva Verga, come l’anima di Giuda”; ”La morale è la debolezza dell’intelligenza, diceva Rimbaud" (Giacomo Caruso)
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DiscussioneNeapolis • 21/09/18 17:08 Call center Davinotti - 3283 interventi
Gugly ebbe a dire: Sempre più interessante e con meravigliosi scorci di Napoli.
Trovi Gugly?
Io, al contrario, denoto un mutamento di prospettive, lasciando (o perlomeno, calcando meno) i sentieri del crimine per spingere sul lato sentimentale.
Per me il capolavoro della serie, sinora, resta un episodio della prima stagione, Misericordia, un piccolo gioiello di tensione e disperazione tra i vicoli di una Napoli mai così inquietante.
DiscussioneGugly • 31/10/18 21:01 Archivista in seconda - 4712 interventi
Mco ebbe a dire: Gugly ebbe a dire: Sempre più interessante e con meravigliosi scorci di Napoli.
Trovi Gugly?
Io, al contrario, denoto un mutamento di prospettive, lasciando (o perlomeno, calcando meno) i sentieri del crimine per spingere sul lato sentimentale.
Per me il capolavoro della serie, sinora, resta un episodio della prima stagione, Misericordia, un piccolo gioiello di tensione e disperazione tra i vicoli di una Napoli mai così inquietante.
A me è piaciuto molto il primo della seconda, "Cuccioli", poi adoro il personaggio di Imparato (peraltro abbigliato quasi come il vecchio Eduardo de Filippo).
Gugly ebbe a dire: Mco ebbe a dire: Gugly ebbe a dire: Sempre più interessante e con meravigliosi scorci di Napoli.
Trovi Gugly?
Io, al contrario, denoto un mutamento di prospettive, lasciando (o perlomeno, calcando meno) i sentieri del crimine per spingere sul lato sentimentale.
Per me il capolavoro della serie, sinora, resta un episodio della prima stagione, Misericordia, un piccolo gioiello di tensione e disperazione tra i vicoli di una Napoli mai così inquietante.
A me è piaciuto molto il primo della seconda, "Cuccioli", poi adoro il personaggio di Imparato (peraltro abbigliato quasi come il vecchio Eduardo de Filippo).ottima questa osservazione chissa' il fraticello che ha combinato.......
Gugly ebbe a dire: Mco ebbe a dire: Gugly ebbe a dire: Sempre più interessante e con meravigliosi scorci di Napoli.
Trovi Gugly?
Io, al contrario, denoto un mutamento di prospettive, lasciando (o perlomeno, calcando meno) i sentieri del crimine per spingere sul lato sentimentale.
Per me il capolavoro della serie, sinora, resta un episodio della prima stagione, Misericordia, un piccolo gioiello di tensione e disperazione tra i vicoli di una Napoli mai così inquietante.
A me è piaciuto molto il primo della seconda, "Cuccioli", poi adoro il personaggio di Imparato (peraltro abbigliato quasi come il vecchio Eduardo de Filippo).
Su Imparato mi trovi allineato perfettamente, il suo "Pisanè" è uno dei personaggi più enigmatici della storia.
Ps Tango della seconda stagione mi ha davvero emozionato!