The wizard of lies - Film (2017)

Piattissima ricostruzione del caso di Bernard Madoff, la più clamorosa truffa finanziaria degli ultimi decenni. Se fosse stata una puntata di "Blu Notte", Lucarelli se la sarebbe cavata molto meglio e con maggiore interesse degli spettatori. Impressionante il declino di De Niro, che ormai campa su un repertorio di espressioni sempre più ripetitive. Anche Michelle Pfeiffer ha l'aria di essere capitata nel film per caso. Lo si perde senza danno e rimpianti.

Questo film di Levinson ha il pregio di riportare alla ribalta un celebre fatto di cronaca nera finanziara da un punto di vista differente, vale a dire quello dei familiari del diabolico finanziere americano che portò alla rovina centinaia di persone. L'enorme castello di bugie investì infatti anche i figli e la moglie, che ne furono distrutti. Per il resto la pellicola è abbastanza piatta e non trasmette molte emozioni, giocando la carta della cronaca asciutta (e ci piò stare).

Biopic interessante, ben diretto da Levinson, pur con vari difetti derivati dalla produzione televisiva, in primis una certa mancanza di ritmo che a tratti fa calare l'attenzione. Comunque la struttura a flashback garantisce il coinvolgimento, così come il taglio cronachistico dato al tutto. Bravissimi De Niro e la Pfeiffer, il primo ampiamente ritrovato dopo il pessimo Nonno scatenato. Ma anche i comprimari vanno bene, da Azaria a Nivola. Un po' lungo, ma da vedere.

Dopo Cose nostre di Besson ancora una volta De Niro e Pfeiffer nella parte di marito e moglie. Questa volta in un interessante biopic su Bernie Madoff e su una della più grandi truffe mai perpetrate negli USA. La mano di Levinson si vede ed è solo grazie alla sua perizia che la staticità della pellicola non sfocia più volte in noia pura. De Niro, dopo tante prove scadenti, si ricorda che sa fare l'attore mentre il resto del cast è decente. Peccato che alla fine la figura di questo Madoff ne esca quasi bene, quasi come fosse una vittima lui stesso.

Grande prova attoriale del vecchio Bob ma anche di Nivola, cui spetta uno dei ruoli più intensi. La vicenda è quella, drammatica e travolgente, di un uomo che ha truffato migliaia e migliaia di investitori per infine costituirsi ma devastando la vita di moglie e figli, che pur inconsapevoli, sono stati perseguiti (e perseguitati) per sempre come suoi complici. La regia tenta (senza riuscirci sempre), attraverso vari stratagemmi di dare ritmo a un plot quasi documentaristico. Potente il finale, con una complessa domanda lasciata in sospeso.

Niente male per essere un TV movie, che tale si dimostra per piattezza di riprese, anche se Levinson fa di tutto per elevare il tono della regia. Ma la storia viene trattata in modo avvincente. De Niro è grandioso nel rappresentare un Madoff abbindolatore più che squalo della finanza e insieme agli altri interpreti riesce a fornire un ritratto fedele di uno dei più giganteschi crac di tutti i tempi. Offrendo uno spaccato della high class americana in cui è la smodata avidità dei truffati a favorire il truffatore, che perciò tende ad autoassolversi. Anche dopo una condanna a vita.