Female yakuza tale: inquisition and torture - Film (1973)

Nuova avventura di Inoshika Ochô, la bella e spregiudicata eroina yakuza stavolta alle prese con un traffico di stupefacenti e con un conto da saldare... Scatenato sequel di Sex and fury, exploitation della più bell'acqua con generosissime dosi di sesso e violenza, messa in scena iper-stilizzata e colonna sonora funky. Il tutto in un crescendo di follia giapponese culminante in un finale da vedere per crederci, e che forse nemmeno Russ Meyer e Tarantino assieme avrebbero concepito.

Ahinoi lontano da sfarzo e dirompenza del predecessore (ma comunque concertato con gusto non comune e fatturazione estetica regale) come dagli eccessi sfrenati cui ci aveva straviziati e choccolati, Teruo Ishii preferisce stavolta indulgere in ascisse e coordinate più eminentemente sexploitative, attenendosi a un apparato pinku sporadicamente relegato all’alta aristocrazia da filtri acquatici e silhouettes sofisticate. Ritmo azione e ultraviolenza però sonnecchiano, e purtroppo solo negli ultimi 7 straripanti minuti il regista ricorderà di quale imbizzarrito destriero impugna le redini.