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Tutti i commenti e le recensioni di Fang

TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/03/24 DAL BENEMERITO ANTHONYVM
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Anthonyvm 24/03/24 01:24 - 6499 commenti

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Giovanotto autistico deve prendersi cura della madre malata di Parkinson e soggetta a continue crisi mentali; la situazione precipita dopo che il ragazzo viene morso da un ratto. Il promettente Burgin, qui al suo lungometraggio d'esordio, firma un horror psicologico inaspettatamente centrato, avvalendosi di notevoli interpretazioni da parte dell'inquietante Dylan LaRey e dell'iconica Lynn Lowry. Angosciosi effluvi para-cronenberghiani e scorci di squallida quotidianità alla Holness controbilanciano passaggi di script ripetitivi, fino a un epilogo-shock di intensa brutalità. Non male!
MEMORABILE: Le urla interminabili della madre; La pustola sul braccio; Il quasi-stupro edipico; Il "Re Topo", sorta di versione sorcina del Frank di Donnie Darko.

Puppigallo 29/03/24 10:00 - 5481 commenti

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Pellicola che accompagna lo spettatore nella vita grama di un ragazzo disturbato, ma di talento (i disegni), dotato di una notevole immaginazione, che però, in una mente instabile, può provocare pericolose psicosi. Potrebbe ricordare, sia in alcune scene che nell'uso dei colori e della colonna sonora, Brain damage, pur essendo più grezzo e meno immaginifico nella realizzazione. Ma nel complesso, grazie anche all'interpretazione convincente del protagonista e a quelle della madre e della badante, merita la visione, lasciando tracce nella memoria (cosa che non capita così spesso).
MEMORABILE: Le reazioni allo stress "Devo andare in bagno"; "Non ti ho mai amato. Lo sapevo che eri un ritardato"; "Ho bisogno di carne rossa".

Kinodrop 1/04/24 18:35 - 3378 commenti

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La deriva psicotica di Billy, un ragazzotto chiuso in un mondo di ripetitività squarciato dal Parkinson della madre, percepito come esasperazione di antichi difetti e anaffettività dalla quale tenta di sottrarsi disegnando "mondi diversi", che non lo salvano però da un baratro alienante e bestiale. Una riuscita prova d'esordio che riesce a trasformare il low budget in essenzialità, grazie a flash e allusioni piuttosto che a scene esplicite sostituite dall'espressività del protagonista prigioniero di sé e del doppio vincolo nei confronti della madre (perfettamente interpretata da Lowry).
MEMORABILE: I primi segni del contagio; Le recriminazioni della madre; Il senso protettivo della badante.

Mr.chicago 10/04/24 16:18 - 303 commenti

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Viaggio nella psiche malata di un ragazzo "problematico" e del suo rapporto con la madre altrettanto malato e distorto. Sicuramente ci sono sprazzi di Cronenberg e richiami, citazioni od omaggi (dipende dal tipo di lettura che si dà) a Donnie Darko e tutto quel mondo di horror psicotropi e kafkiani. Il grande lavoro sulla fotografia e sulla sceneggiatura è evidente ma c'è al contempo una grossa carenza di budget che non permette al film di evolversi e migliorarsi (anche per la scarsa verve del cast).

Jena 5/05/24 18:44 - 1672 commenti

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Tanti padri per il film di Burgin da Possum a Spider ma soprattutto Rent-a-pal. Però non funziona bene come questi. L'inizio è buono con le passeggiate in ambienti post industriali erasheadiani, la descrizione della squallida vita di Billy con un lavoro da schifo e una madre col Parkinson. Poi il film si incarta su sé stesso divenendo ripetitivo e troppo ridondante, con eccessi visionari troppo forzati. LaRay dà il massimo e il suo sguardo malinconico anche funziona, ma quando dà di matto sfiora il ridicolo e non regge il confronto con Folkins. Prevedibile anche il massacro finale.
MEMORABILE: Il topo morto nel cortile; Il pelo sul braccio; Ridicolo e malfatto il topone immaginario copia del coniglio di Donnie Darko; Le crisi della madre.

Magerehein 10/06/24 11:17 - 1225 commenti

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Un morso di topo diviene miccia che farà detonare la sciatta quotidianità di un ragazzo problematico. Il budget è evidentemente assai limitato, eppure Burgin centra ugualmente il bersaglio e confeziona un prodotto crudo, coinvolgente e riuscito. Le atmosfere fatiscenti simil Possum e l'ottima resa del duo LaRay/Lowry (specialmente lei fa benissimo la sua parte) contribuiscono a dimostrare quanto, spesso e volentieri, una verosimile ordinarietà possa turbare ben più di pretenziose fantasie (in questo il film rammenta vagamente il coevo Pearl). Promosso, perché sa farsi ricordare.
MEMORABILE: I deliri materni; Il Re dei Ratti, così somigliante al coniglio Frank.

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