Doppio gioco - Film (1949)

Doppio gioco
Locandina Doppio gioco - Film (1949)
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Titolo originale: Criss cross
Anno: 1949
Genere: gangster/noir (bianco e nero)

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Tutti i commenti e le recensioni di Doppio gioco

TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/07/08 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 8/07/08 23:11 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Per sfuggire all'ira del marito/gangster della sua vecchia fiamma Steve Thompson gli propone un colpo... Eccezionale melò noir di Siodmak, dall'interessantissima struttura (inizio e fine "in diretta" e un corpo centrale in flashback che dura esattamente quanto il viaggio del furgone porta-valori guidato da Lancaster), girato in un bianco e nero da urlo e con inquadrature e movimenti di macchina portentosi. Formidabile. Massiccio Lancaster (doppiato da Cigoli), un giovanissimo e non accreditato Tony Curtis si balla una rumba con Yvonne De Carlo.

Cotola 15/07/08 23:59 - 9677 commenti

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Ottimo noir firmato da Siodmack che si serve del "genere" per affrontare molti temi tipici del suo cinema: l'ossessione amorosa, la violenza e soprattutto il fatalismo che condanna in maniera ineluttabile l'uomo al suo destino. Grande la regia, raffinata la sceneggiatura, notevoli le prove della De Carlo, di Dan Duryea e naturalmente di un immenso, come quasi sempre, Burt Lancaster.
MEMORABILE: La "michelangiolesca" immagine finale.

Saintgifts 19/02/11 22:07 - 4098 commenti

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Un impianto perfetto, dove tutte le cose e tutti i personaggi sono collocati al posto giusto e dove tutto si svolgerà come già predisposto da sempre, inevitabilmente, come i pensieri di Stefano (Burt Lancaster), che ci accompagnano fin dall'inizio e che sanno che nulla si può fare per cambiare le cose, anche se sa che, in fondo, le cose vanno come noi, anche inconsciamente, le facciamo andare. Grande noir, dove tutti i personaggi, anche quelli di contorno, sono approfonditi con cura e hanno le facce giuste. Tempi ridotti nel finale. Veniale.
MEMORABILE: Forse Tony Curtis e Burt Lancaster si sono incontrati qui per la prima volta. Nel 1956 lavoreranno poi assieme in Trapezio.

Tarabas 15/01/13 14:29 - 1888 commenti

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Lui, male in arnese, in fuga da una donna dalla quale non riesce a non tornare. Lei, bella e adamantina, o forse solo pratica. L'altro, malavitoso senza scrupoli che se la sposa. Il triangolo Siodmak l'aveva considerato, sin dal piano sequenza iniziale, lui lei e l'obiettivo, sempre al posto giusto, a valorizzare i volti, centrarli nell'inquadratura per poi allungare su corridoi, spazi vuoti in attesa. Film gemello di I gangsters, solo un po' meno interessante la storia, sempre splendido nella messa in scena. La De Carlo non fa rimpiangere Ava Gardner, mica ceci.

Pinhead80 9/04/13 23:43 - 5625 commenti

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Stefano è un giovane che torna in città per rivedere la sua ex-moglie e cercare di riallacciare con lei una storia d'amore, ma le cose non andranno nel verso giusto. Uno tra i migliori noir di Siodmak (e non è cosa da poco visto il livello dei precedenti), che non risparmia niente e nessuno. Storia semplice ma efficace; personaggi che incarnano alla perfezione lo spirito delle anime perse nel loro ineluttabile destino. E che dire poi degli ultimi cinque minuti. Siodmak si conferma regista sopraffino.

Galbo 15/07/13 11:56 - 12725 commenti

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Un ottimo noir diretto dallo specialista Robert Siodmak. Tema caro al regista, quello dell'ineluttabilita' della sorta ritorna nella storia dell'uomo ancora innamorato della moglie che compie un colpo insieme al nuovo marito di lei. Sequenze serrate girate con una splendida fotografia in bianco e nero e un uso magistrale della tensione segnano un film che vede anche una grande interpretazione di Burt Lancaster. Da vedere.

Daniela 28/01/14 20:02 - 13512 commenti

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Per riconquistare l'ex moglie che ha sposato un gangster, un agente di scorta che lavora presso una ditta di trasporto valori organizza con la banda di questo un grosso furto, ma le cose non vanno secondo i piani... Affascinante noir, in buona parte narrato in flashback, che riprende temi et atmosfera del capolavoro I Gangsters e ne eredita il protagonista, Lancaster bello e dannato. De Carlo è una dark lady quasi ingenua nel suo egoismo, Dullea un mascalzone impeccabile. Qualche incertezza di sceneggiatura non inficia il valore del film e viene comunque riscattata dal tragico epilogo.
MEMORABILE: Nell'ultima inquadratura, Dullea si scosta dalla porta aperta, rivelando l'interno della stanza.

Rigoletto 9/08/14 12:46 - 1846 commenti

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Grande noir di Siodmak, che riesce a confermarsi su altissimi livelli anche in considerazione dei lavori precedenti. Funziona tutto splendidamente: ogni personaggio ha la la giusta collocazione e un'adeguata profondità, mentre la sceneggiatura è ben concepita e il film le rende giustizia. La cornice finale è un meraviglioso bianco e nero che riesce a dare il giusto risalto alle scene. Un film che va oltre le scelte di genere e che piacerà anche a chi meno ama il noir.

Rambo90 28/02/15 00:33 - 8121 commenti

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Noir di grande impatto, molto pessimista, in cui l'eroe non fa una bella figura (se di eroe in fondo si può parlare) ma anzi risulta molto poco furbo e destinato al fallimento. Siodmak gestisce benissimo i tempi, con un buon mix di melò e azione, aiutato dalla bella fotografia in bianco e nero. Bravo Lancaster, ottimi la De Carlo e Duryea in un classico ruolo da villain. Finale spietato.

Graf 2/06/15 01:25 - 708 commenti

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Melodramma coniugale con torsione finale nel noir nel quale Steve Thompson e la sua ex moglie Anna rimangono indissolubilmente incatenati in vita nel loro amore finché il destino non si compie. Il regista si concentra magistralmente sulla coerenza della trama, inserisce l'analessi e manipola la morfologia dell’intreccio, interrompendo il normale flusso cronologico della storia e conferendo all'azione un’atmosfera pessimista e una cadenza ferrea e inesorabile. Atmosfera allucinata, segno stilistico distorto, psicologie scolpite, finale al cardiopalma.
MEMORABILE: Grandissima prova attoriale di Yvonne De Carlo nel ruolo della ex moglie delusa e tormentata.

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Giùan 30/01/16 21:54 - 5050 commenti

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Intenso noir di Siodmak, decisamente virato sulle tinte del melò sentimentale. La mdp concentra la sua totale attenzione sull'ossessione di Steve (Lancaster in grado di restituire tutto il maniacale, passivo disorientamento del suo personaggio) per Anna (la De Carlo in una interpretazione carica di meschinità ed erotismo). Così l'azione passa in secondo piano, assecondando quasi meccanicamente un copione già scritto e risolto da un Destino di ineluttabile cupio dissolvi. Meno plastico dei capolavori siodmakiani ma caposaldo imprescindibile del genere.

Nicola81 8/04/20 21:06 - 3050 commenti

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Noir melodrammatico in cui troviamo molti degli stilemi che hanno fatto la fortuna del genere: il protagonista irretito dalla femme fatale, il tradimento, l'ineluttabilità del destino. Non perfetto a livello di sceneggiatura (alcuni passaggi sono un po' forzati), ma inattaccabile sul piano tecnico, ben diretto da Siodmak, ammantato da uno splendido bianco e nero e accompagnato dalle azzeccate musiche di Miklos Rozsa. Lancaster ha offerto prove migliori, De Carlo e Dureya perfetti, bene anche McNally poliziotto che prova a evitare il peggio.
MEMORABILE: La rapina; Il tragico finale.

Kinodrop 18/11/21 19:13 - 3530 commenti

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Una travagliata storia sentimentale all'interno di una cornice noir che fornisce gli ingredienti per dare una svolta drammatica e action agli eventi. Non un capolavoro del regista, ma l'ambientazione, il b/n e la scelta del cast (Lancaster, De Carlo e Duryea su tutti) ne fanno un ottimo esemplare di un genere ampiamente rielaborato e via via modernizzato. Il flashback centrale toglie ritmo e tensione al susseguirsi delle implicazioni della rapina, ma nel prosieguo l'interesse rimonta alla grande, fino all'ineluttabile epilogo tra il letterario e il teatrale.

Myvincent 28/03/25 07:12 - 4093 commenti

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Una passione divorante conduce un uomo a essere ossessionato dalla sua ex-moglie, che diventa la donna di un boss tanto potente quanto malvagio. Siodmak racconta una storia che parrebbe convenzionale se non introducesse elementi narrativi originali e una psicologia dei personaggi in linea con il racconto. La carnalità evidente di Burt Lancaster ancora una volta riempie lo schermo di una sessualità che la Di Carlo sa pareggiare sull’altro fronte.

Paulaster 14/04/25 18:07 - 5015 commenti

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Se le vicende noir sono convincenti nei loro sviluppi, non altrettanto lo sono le questioni amorose. La coppia è ancora pazza di desiderio dopo un matrimonio andato a male e, come se non bastasse, c'è una certa ingenuità nello sperare di farla franca con dei delinquenti. I flashback non sono ridondanti e il colpo al camioncino dei valori ha una buona suspense. Lancaster ha presenza, Duryea molta di meno e la De Carlo eccede nell'intensità delle reazioni.
MEMORABILE: L'uso moderno dei lacrimogeni; La tensione in ospedale per l'arrivo del rivale.

Pigro 7/06/25 09:47 - 10243 commenti

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Il portavalori e il gangster, divisi da una donna, alleati in una rapina al furgone delle paghe e decisi a fare il doppio gioco. Torbido noir di malriposta passione amorosa e di azione frenetica e disperata. Fulcro della storia è un protagonista che sembra poter guidare gli eventi e in realtà ne è solo sopraffatto. La narrazione procede a ondate quasi concertistiche: l’avvio “presto” incalzante, il grande flashback “andante” sentimental-esistenziale, l’epilogo “vivace”. Bel cameo del musicista Esy Morales poco prima della prematurissima morte.
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  • Discussione Tarabas • 29/01/14 18:18
    Segretario - 2069 interventi
    Idem, non mi ricordo il dettaglio, non escluderei che, come spesso accade in questi film, i garbugli della trama abbiano generato un buco di sceneggiatura.

    Nel primo dei commenti a questo post, fanno la tua stessa osservazione.

    " This is another one of my favorite Film Noirs but after watching it over twenty times i cannot figure out how Anna gets the money and goes to Pales Verdes.What is your explanation?"

    http://twentyfourframes.wordpress.com/2012/03/09/criss-cross-1949-robert-siodmak/
    Ultima modifica: 29/01/14 18:21 da Tarabas
  • Discussione Daniela • 29/01/14 18:50
    Gran Burattinaio - 5956 interventi
    Grazie Tarabas!!! Se l'hanno notato altri, probabilmente hai ragione, è un buco... ci sono film che ne sono pieni, ma qui lascia più perplessi perché è incastonato in una sceneggiatura coi fiocchi
  • Discussione Galbo • 29/01/14 19:14
    Consigliere massimo - 4027 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Grazie Tarabas!!! Se l'hanno notato altri, probabilmente hai ragione, è un buco... ci sono film che ne sono pieni, ma qui lascia più perplessi perché è incastonato in una sceneggiatura coi fiocchi

    più che per la trama, questi film mi hanno sempre conquistato per l'atmosfera. Ad esempio, ci ho sempre capito relativamente poco della trama de Il mistero del falco, ma il film è magnifico con un grandioso Bogart....
  • Discussione Tarabas • 30/01/14 11:14
    Segretario - 2069 interventi
    Del resto, il noir racconta il problema, non la soluzione. Per le soluzioni ci sono Poirot, Miss Marple e Sher-Allocco Holmes... ;)
  • Discussione Daniela • 30/01/14 13:03
    Gran Burattinaio - 5956 interventi
    Avete ragione, certo nel noir quel che conta è l'atmosfera e in diverse occasioni la trama è tanto ingarbugliata che è difficile se non impossibile accorgersi di eventuali incongruenze narrative. Si racconta, tanto per citare un esempio famoso, che quella del Grande sonno (sempre con l'ancor più grande Bogart) fosse tanto oscura da risultare poco comprensibile agli stessi attori.
    Però Doppio Gioco ha invece una trama piuttosto lineare, al di là dell'intersecarsi dei piani temporali fra passato e presente, per cui questa (eventuale) incongruenza salta più all'occhio, senza peraltro pregiudicare il valore del film.
  • Discussione Tarabas • 30/01/14 13:39
    Segretario - 2069 interventi
    Ne Il grande sonno c'è un omicidio (quello dello chaffeur degli Stern, che finisce nell'oceano con l'auto manomessa) di cui nessuno, Chandler compreso, conosceva il colpevole. Si dice che gli sceneggiatori (Leigh Brackett e nientemeno che Faulkner), per rispondere a Bogart che lo voleva sapere, abbiano chiamato Chandler per chiarimenti durante la lavorazione.
    Dopo aver controllato, pare che abbia risposto: "Non ne ho la più pallida idea".
  • Discussione Daniela • 30/01/14 14:20
    Gran Burattinaio - 5956 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Ne Il grande sonno c'è un omicidio (quello dello chaffeur degli Stern, che finisce nell'oceano con l'auto manomessa) di cui nessuno, Chandler compreso, conosceva il colpevole. Si dice che gli sceneggiatori (Leigh Brackett e nientemeno che Faulkner), per rispondere a Bogart che lo voleva sapere, abbiano chiamato Chandler per chiarimenti durante la lavorazione.
    Dopo aver controllato, pare che abbia risposto: "Non ne ho la più pallida idea".


    E' l'aneddeto che avevo letto tempo fa: la risposta di Chandler è formidabile, non trovi? ;o)
  • Discussione Tarabas • 30/01/14 15:26
    Segretario - 2069 interventi
    Decisamente, del resto Chandler non era noto per avere un carattere affabile. La sua prima risposta fu "E lo chiedete a me? Leggetevi il libro".

    Un'altra versione dice che Brackett abbia chiesto a Faulkner di chiamarlo o scrivergli, perchè sperava che parlare con un collega di tale livello lo avrebbe un po' ammorbidito. Ma, che io sappia, in realtà gli scrissero un telegramma da New York dove stavano girando.
    Ultima modifica: 30/01/14 15:27 da Tarabas
  • Discussione Galbo • 30/01/14 15:48
    Consigliere massimo - 4027 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Tarabas ebbe a dire:
    Ne Il grande sonno c'è un omicidio (quello dello chaffeur degli Stern, che finisce nell'oceano con l'auto manomessa) di cui nessuno, Chandler compreso, conosceva il colpevole. Si dice che gli sceneggiatori (Leigh Brackett e nientemeno che Faulkner), per rispondere a Bogart che lo voleva sapere, abbiano chiamato Chandler per chiarimenti durante la lavorazione.
    Dopo aver controllato, pare che abbia risposto: "Non ne ho la più pallida idea".


    E' l'aneddeto che avevo letto tempo fa: la risposta di Chandler è formidabile, non trovi? ;o)


    bello, rende molto l'idea di cosa sia il noir e le differenze con il thriller
  • Homevideo Digital • 16/11/18 08:25
    Portaborse - 4181 interventi
    Dvd A&R disponibile dal 06/12/2018.